Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
Segui la storia  |       
Autore: STAILIST    25/05/2012    3 recensioni
Una ragazza con un potentissimo potere è arrivata davanti al cancello dell' Alice Academy.
Mikan non appena la vedie  le vienne un tuffo al cuore, l'ha già vista in passato... un
antico passato...
- Ieri se non fosse stato per Mikan l'intera accademia poteva essere distrutta da una sola studentessa.
- Sento un'aura oscura provenire dal suo corpo. Ogni giorno cerca di prendere il sopravvento su di lei ed è per questo che dobbiamo aiutarla.
- sì, ma come
- Risvegliando il suo vero Alice, sepolto dentro di lei
Il suo nome è Kami Kuroi (dio nero).
In lei ci sono due enormi poteri in contrasto fra loro per prendere uno il sopravvento su l'altro, e ogni volta che li attiva la sua vita si accorcia venendo così lacerata dall'interno.
Tutto questo all'interno dell' Alice Academy!
SE VI HO INCURIOSITO CHE ASPETTATE A LEGGERE!
(Questa storia non parla nè di angeli nè di demoni, ma di
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1

ALLA FINE ECCOMI ALL’ALICE ACADEMY

 

La vita non va mai come vorrei. Alla fine la strada che non vorresti mai prendere, involontariamente la percorri senza nemmeno accorgertene. Dopo tanto tempo che cercavo di evitare questa scuola, eccomi di mia spontanea volontà a presentarmi davanti al cancello dell’Alice academy: scuola protetta dallo stato per ragazzi speciali, per farla breve.
Varcai la soglia e ad aspettarmi c’erano due uomini, almeno credo che lo siano. Anzi no, non si sono accorti nemmeno della mia presenza! Guardano altrove, in direzione dell’entrata.
Mi giro. Una ragazzina, su i 12 anni (non più grande di me), varcava la soglia del cancello con passo trionfale, come se avesse portato a termine una missione vitale, e i lunghi capelli marroni ondeggiavano a ritmo con la sua andatura. I suoi occhi color nocciola, si spostarono improvvisamente su di me e il sorrisetto felice che aveva dipinto sul volto sparii, per dar posto ad un sussulto e ad un’espressione preoccupata, quasi di panico.
Poi come se non fosse successo niente, si ridisegnò l’espressione che aveva assunto precedentemente e corse in direzione del tizio biondo vestito da donna urlando il suo nome.
< Signor Narumi! > Urlò lei < Mikan! Che bello riaverti di nuovo fra noi > Dissero in coro, quel’uomo-donna che si dovrebbe chiamare Narumi e il tizio a fianco a che vestiva di nero e con il viso coperto una maschera bianca. < Ciao Persona! > Salutò Mikan tutta contenta < Hai portato a termine la tua missione? > < Certamente e anche con successo!> rispose entusiasta < Molto bene, andiamo! I tuoi compagni sono ansiosi di rivederti!> disse Narumi. Il trio si stava per avviare quando io con un colpo di tosse attirai la loro attenzione e con occhi da angelo dissi: < Salve sono la nuova studentessa > Dissi con un sorrisetto.
Persona e Narumi sgranarono gli occhi, evidentemente non aspettavano la mia visita.
< Alla fine hai deciso di farti viva > Disse Persona con quella sua voce profonda. “sono stata costretta, ma non ve la darò vinta tanto facilmente” dissi tra me e me. < Alla fine ho pensato che forse era la scelta migliore > risposi. < Bene! Allora andiamo ad effettuare la tua iscrizione! > Disse Narumi e ci avviammo all’interno della maestosa Alice academy. In tanto Mikan continuava a fissarmi con uno sguardo indagatore, ma che problema aveva quella? Non importa, adesso l’unico scopo  sarà fare bella impressione su gli insegnanti e i nuovi compagni di classe, di quella moccio setta me ne sarei occupata dopo.
Entrammo in una stanza molto ampia, sembrava un salotto perché era arredata con due divanetti di pelle rossa e un tavolino di cristallo ornato da bordi dorati. C’era un camino acceso, infondo era inverno, e appeso sopra il muro, c’era un quadro molto curioso: non rappresentava qualcosa di preciso, ma a me sembrava uno strano vortice nero, grigio e bianco, ma la sua particolarità era l’effetto ottico che aveva creato l’artista; sembrava che il dipinto ti potesse risucchiare da un momento all’altro in una dimensione senza tempo.
< Bello, vero? Sono proprio curioso di sapere cosa secondo te rappresenti > Disse il signor Narumi senza che mi accorgessi della sua presenza.
< Vedo una cosa strana, mi sembra che su questa tela ci sia disegnato un vortice, un passaggio per un mondo parallelo. > < Interessante. Sai, la particolarità di questo dipinto è proprio questo. > < Come scusi? > Non riuscivo a comprendere il suo discorso. < Sì, questo disegno, diciamo, che rispecchia la nostra personalità, un nostro desiderio. Ogni persona interpreta questo dipinto diversamente da un’altra per via dei nostri desideri differenti. Io, interpreto questa tela come il bene e il male che si fondono per creare una cosa sola, per lottare insieme aiutandosi a vicenda. Non perdiamoci in chiacchiere, abbiamo un mucchio di moduli da compilare per la tua iscrizione. Andiamo? > All’improvviso la sua espressione cambiò e un velo di preoccupazione si accese sul suo volto, ma non ci feci caso.
 Diedi un’ultima occhiata al dipinto e poi seguì il signor Naruimi nella stanza accanto.
Ripensai alle sue parole: ”Questo quadro rispecchia i desideri della gente” chissà cosa voleva intendere realmente.
Entrammo in una specie di aula perché all’interno della stanza c’erano un mucchio di scrivanie, doveva essere la sala professori. Mi accorsi che Mikan e Persona non erano più con noi, non importava, sentivo che si sarebbero rifatti vivi a breve.
< Bene, bene. Iniziamo a completare la tua scheda. > Mi annunciò il prof Narumi. < Ho bisogno di sapere: il tuo nome e cognome, data e anno di nascita, città natale e il nome dei tuoi genitori > Sussultai alla parola “genitori “. < Il mio nome è Kami Kuroi > Il prof sussultò appena lo sentii, forse per via del suo significato. < Sono nata il 31 Ottobre del 2000, la mia città natale è Volterra, in Italia e non ho mai conosciuto i miei genitori >
Man mano che rispondevo alle domande del prof, sulla sua fronte si velava sempre uno strato più fitto di sudore, finalmente capiva con chi aveva a che fare.
< Allora mi puoi dire la persona con cui vivi, un tuo parente, un amico/a dei tuoi genitori, vivrai pure con qualcuno. > < Io sono sola al mondo, lo stato mi aveva messo in un orfanotrofio, ma io poco tempo dopo sono scappata e perciò è dall’età di otto anni che vivo da sola >
< Capisco, deve essere stata dura > < Non tanto, in fondo alla solitudine ci sono abituata fin da quando sono stata data alla luce da mia madre. Mi lasciò lì in quell’ospedale spoglio al mio destino > < Mi dispiace tanto Kami > < Oh! Non si preoccupi >.
< Ti faccio vedere la tua stanza, domani inizierai il tuo primo giorno di scuola, la sveglia sarà alle 7.00, le lezioni inizieranno alle 8.00 e finiranno alle 13.30. Poi il pomeriggio ci saranno le lezioni unificate con i ragazzi delle elementari e medie che appartengono al tuo stesso gruppo. Troverai tutto l’occorrente per la scuola ecc. più un manuale con tutte le regole della scuola. Spero che il tuo soggiorno all’Alice Academy sia confortevole. A domani e riposa. >
Uno strano robot mi accompagnò davanti alla porta della mia camera e silenzioso come era venuto se ne andò. Aprii la porta della stanza. Non credevo hai miei occhi! Quella camera era lussuosissima! C’era un letto con baldacchino da due piazze, un armadio che traboccava di vestiti e bagno privato con vasca idromassaggio, ma il pezzo forte era il balcone che affacciava su uno splendido giardino innevato.
Vicino alla libreria colma di libri c’era una scrivania e sopra il famoso regolamento, ma ormai più nessuno legge i manuali.
Ero veramente stanca. Presi il primo pigiama che mi capitò in mano me lo misi e mi infilai nelle coperte. Mi addormentai e sprofondai in un sonno senza sogni, cosa nel mio caso molto rara.
La sveglia suonò alle sette in punto. Notai che sulla scrivania c’era un vassoio con un cappuccino, un cornetto al cioccolato, una spremuta e una mela.
Feci colazione. Da quanto tempo non ne facevo una del genere! Visto che era ancora presto, decisi di farmi un bagno caldo. Infilai la divisa, feci lo zaino e infilai dentro i libri indicati sulla tabella di marcia trovata sulla scrivania.
Afferrai la mela che non avevo mangiato e uscì. Erano solo le 8, allora decisi di farmi un giro per i giardini della scuola mentre per strada mi sgranocchiavo la mela. Certo che era veramente grande!
All’improvviso qualcosa, o meglio dire qualcuno mi buttò a terra e mi ritrovai schiacciata da un ragazzo.
< Ehi, tu scrollati di dosso, così mi schiacci! > dissi con tono rabbioso
< Scusa, e stai calma! > Ma chi si crede di essere quello lì per rispondermi così!
< Natsume! Vieni fuori, non puoi sempre scappare così come un bambino! > Era la voce terrificante di Persona!
< Maledizione! Non dire che sono passato di qui! > E il ragazzo continuò a correre. Meglio dileguarsi prima che mi veda il tizio con la maschera.
Corsi a perdifiato verso la divisione delle medie. Tra poco sarebbero cominciate le lezioni, io mi sarei dovuta presentare alla classe, sinceramente ero un po’ agitata.
Davanti alla porta di una classe c’era il signor Narumi, mi avvicinai per chiedergli quale fosse la mia classe, ma non feci in tempo. < Ciao Kami, sei pronta per conoscere i tuoi nuovi compagni? > Suonò la campanella < Tu aspettami qui, quando ti faccio segno, entra, capito? > < Ricevuto! > Il prof entrò in classe.
< Salve, ragazzi! Da oggi avremo una nuova compagna! Entra pure >
Ero molto più agitata di quanto pensassi! < Ciao! Il mio nome è Kami Kuroi e da oggi sarò una vostra compagna di classe > Dissi. Intanto un brusio si era alzato nell’aria. Scrutai uno ad uno i miei nuovi compagni e vidi che sfortunatamente ero in classe con quella Mikan che continuava a fissarmi con sguardo accusatore. Poi i miei occhi si spostarono sulle file in fondo.
Un ragazzo con i capelli neri e con il naso incollato ad un manga, non distolse lo sguardo dal fumetto nemmeno una volta per vedere chi fosse la sua nuova compagna. Improvvisamente il mio nuovo “simpatico” compagno, abbassò il libro e finalmente vidi la sua faccia stranamente familiare,  ma quello era Natsume! La persona che mi aveva scaraventato a terra poco tempo prima.
< Tu che ci fai qui? > Dicemmo in coro. < Bene, vedo che vi conoscete già! Natsume, Kami è nuova, e quindi ho deciso che tu l’aiuterai ad ambientarsi, e le spiegherai tutte le regole e il comportamento da tenere a scuola. Bene ragazzi vi saluto! > Grandioso! Primo giorno di scuola incominciato al meglio! Natsume non mi sembrava al settimo cielo all’idea di farmi da tutore e io all’idea di essere la sua allieva. Vidi Mikan che mi lanciava sguardi inceneritori, peggio di prima.
Basta non la sopportavo più!

Ecco il primo capitolo!
Come promesso, questo è decisamente più lungo rispetto al precedente!
Spero che vi piaccia. Sono gradite molto le recensioni!

Alla prossima
 
STAILIST
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice / Vai alla pagina dell'autore: STAILIST