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Autore: emme30    26/05/2012    9 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivò dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciò almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardò e cercò di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, anche io ascolto Adele quando sono depressa!”

 

E' pronto in tavola!”

Blaine sospirò dopo aver urlato quella frase in direzione della camera dei figli e tornò ai fornelli, dove Sebastian stava finendo di cuocere i filetti di carne.

Si sorrisero e Blaine approfittò di quegli attimi ancora da soli per avvolgere il fianco del marito con un braccio.

Apro il vino?” chiese Sebastian, lasciandogli un bacio sulla fronte.

Bianco e frizzante.”

Con la carne ci vuole il vino rosso,” lo corresse Sebastian, sbuffando. “Come se non te l'avessi detto mille volte.”

Ma io voglio quello bianco che ci hanno regalato i tuoi, quello zuccheroso,” si lamentò Blaine.

Sebastian bofonchiò qualcosa, prima di guardarlo male. “Blaine, non si può bere un vino del genere con la carne, sarebbe come... non lo so... mangiare le fragole con la maionese! E lo so che tu saresti capace di ingerire una schifezza simile,” lo precedette non appena vide Blaine aprire la bocca per replicare. “Non lo beviamo comunque, ce lo teniamo per il dolce.”

Blaine lo guardò sovrappensiero mettere la carne nei piatti, passarglieli per poterli sistemare sul tavolo e grattarsi la testa confuso. “Ma non c'è niente da mangiare di dolce.”

A quelle parole, Sebastian sorrise sornione e, prima che Blaine potesse rispondergli in modo poco delicato, Tommy comparve sulla porta della cucina con uno sbadiglio.

Cosa c'è per cena?”

Fragole con la maionese,” ridacchiò Sebastian, mentre stappava una bottiglia di vino lanciando uno sguardo divertito a Blaine, che non poté non fargli una smorfia.

Eh?” Tommy guardò inorridito i due uomini, facendo poi un sospiro di sollievo quando il padre gli mise sotto il naso un piatto di carne con contorno di patate.

Tuo padre è un idiota. Annie?”

Non scende,” rispose lui, alzando le spalle cominciando a mangiare.

Blaine lo guardò arricciando la bocca all'insù.

Perchè?”

Ah boh, non lo so. Mi ha solo detto che non ha fame.”

Blaine si morse il labbro e guardò in direzione delle scale, indeciso se andare a vedere cosa fosse successo o fidarsi del figlio. Poi si ricordò che di Tommy non c'era mai da fidarsi, perchè era uno stordito completo.

Vado a vedere se sta bene,” mormorò, per poi voltarsi verso le scale, ma Sebastian lo prese per un polso e lo costrinse a guardarlo.

Non avrà fame, dai. Starà benissimo. Mangia adesso che ti si freddano le fragole.”

Blaine gli lanciò un'occhiataccia ma fece quello che gli era stato detto, accomodandosi davanti al posto vuoto di sua figlia e accanto al marito, che gli stava porgendo un bicchiere di vino rosso.

La cena fu piuttosto tranquilla, fatta eccezione per le lamentele di Blaine riguardo al vino. Sebastian inveì contro i suoi colleghi idioti, facendo ridere il figlio e il marito e Tommy raccontò loro le novità a scuola della giornata, che includevano anche il fatto che avessero beccato il suo amico Max a fare sesso con la ragazza del suo amico Peter nel ripostiglio dei bidelli.

Blaine però non mangiò tranquillo; una parte di lui fremeva di finire di mangiare per andare a vedere come stesse Annie e, infatti, non appena Sebastian si alzò per sparecchiare, prese il piatto con la pietanza per la figlia e guardò il marito, che non ebbe bisogno di altra spiegazione. Gli sorrise semplicemente e gli fece un cenno con la testa in direzione delle scale.

Qualche attimo dopo, Blaine bussò dolcemente alla porta di Annie, eppure non ottenne alcuna risposta.

Tesoro, stai bene?” la chiamò appoggiandosi al muro, ma ancora sembrava che nella camera non ci fosse nessuno.

Aprì lentamente la porta e riuscì subito a individuarla nella penombra della camera. Gli dava la schiena, era rannicchiata su un fianco e, dai suoni soffusi che riempivano la stanza insieme a quello di una canzone smielata che usciva dagli auricolari, capì che stava anche piangendo.

Appoggiò il piatto alla scrivania e le si avvicinò sedendosi sul letto. Le scostò un auricolare da un orecchio, facendola quasi sobbalzare.

Papà! Mi hai fatta spaventare!” esclamò lei, pulendosi gli occhi pieni di lacrime e il mascara colato da una guancia.

Blaine sospirò sconsolato e le prese l'iPod dal grembo, leggendo il titolo della canzone prima di spegnerlo e riporlo da parte. Senza dire altro, con un costante senso di preoccupazione nel petto, aprì le braccia nella sua direzione, facendola quasi sedere sulle sue gambe, mentre ricominciava a singhiozzare.

Le accarezzò dolcemente i capelli, sentendo i singulti quasi affievolirsi contro la sua maglia ormai zuppa di lacrime e non disse niente per un po', lasciandole di tanto in tanto qualche bacio sul viso.

Dopo quello che parve un istante infinito, la fece scostare dal suo petto per asciugarle le gote e farla sedere accanto a lui, senza però mai sciogliere l'abbraccio.

Posso sapere come mai non sei scesa a cena e ascoltavi Adele? Tu e Tommy dite sempre che la musica della nostra gioventù è orribile.”

Le sorrise, ma lei tirò su con il naso. “Lo dice solo Tommy in realtà, ma perchè lui è scemo.”

Mi sembra ovvio,” le diede ragione Blaine, “Quindi? Adele?”

Annie deglutì e alzò le spalle. “E' l'album che sente sempre papà quando litigate e non vi parlate per un po'.”

Blaine spalancò gli occhi dallo stupore. “Da quando papà ascolta Adele quando litighiamo?”

Da sempre? Quando ero piccola e litigavate, andavo sempre da lui e ascoltava sempre queste canzoni ed era tristissimo. E ora capisco perchè.”

Blaine scosse la testa, deciso a mettere da parte il pensiero di Sebastian affranto che metteva su Adele quando discutevano, e si concentrò sugli occhi arrossati della figlia.

Perchè Adele, amore?” le chiese, scostandole un ciuffo di capelli biondi dagli occhi.

Annie mormorò qualcosa che il padre non riuscì assolutamente a capire, quindi le alzò il mento e la incoraggiò a parlare a voce più alta.

Perchè abbiamo litigato.”

Blaine non potè che sospirare a quel commento, alzò gli occhi al cielo e sperò che Sebastian non lo venisse mai a sapere.

Cosa è successo?” le domandò, lasciandole un bacio sulla fronte.

L'ho visto che... flirtava con quella Hanna dell'ultimo anno. Quella... zoccola. Lei e i suoi stupidi pon pon da cheerleader, glieli farei mangiare se potessi! E quando sono andata a chiedergli spiegazioni si è messo a ridere e scherzare con i suoi amici e mi ha ignorata.”

Blaine sospirò nuovamente. “E' solo un idiota, vedrai che tornerà a chiederti scusa strisciando.”

Sempre se non muore prima.”

Blaine ed Annie alzarono lo sguardo e notarono sorpresi Sebastian che li stava osservando, appoggiato all'entrata e con un bicchiere in mano.

Entrambi rimasero basiti dal vederlo lì, e lui non disse nulla; si avvicinò in silenzio al letto, per poi sedersi accanto ad Annie, porgendole il bicchiere.

Bevi.”

Lei lo guardò alzando un sopracciglio. “Cos'è?”

Tu bevi.”

Dalle bollicine che salivano dal fondo del bicchiere, Blaine capì subito cosa era la sostanza che Sebastian insisteva nel far bere alla figlia. Ridacchiò e scosse la testa.

Quindi, la soluzione per tutto sono Adele e un bicchiere di vino?”

Taci.”

No no, io voglio sapere perchè quando litighiamo senti canzoni deprimenti.”

Annie sorrise nel vedere i propri genitori battibeccare in quel modo e, senza farselo dire due volte, cominciò a bere il vino che le aveva portato il padre.

Comunque, è solo un idiota,” disse Sebastian, non appena Blaine tacque, avvicinandola a sé. “Tu sei perfetta, e non hai bisogno di un cretino del genere che non ti rispetta, ti tratta male e ti fa pure saltare la cena.”

Lei si morse il labbro ma non replicò, accoccolandosi di più a suo padre e godendosi le carezze che le stava facendo.

I due uomini si guardarono sopra della testa della ragazza e, quasi nello stesso momento, sospirarono sorridendo.

Prima che uno dei due potesse dire qualcosa, sentirono il campanello suonare al piano di sotto.

Vado io,” mormorò Sebastian, prima di lasciare un bacio sulla guance della figlia. “Quell'idiota di tuo fratello è giù che gioca alla playstation e dubito riesca a concentrarsi su qualcosa di così complicato come andare ad aprire la porta.”

Uscì dalla stanza, sentendo distintamente Blaine ridacchiare e si diresse al piano di sotto, notando con un sospiro che Tommy non si era neanche alzato dal divano.

Quando aprì la porta, il viso che si trovò davanti fu l'ultimo che si aspettava di trovare, con un mazzo di meravigliose rose rosse tra le mani e un'espressione mortificata.

Buonasera signor Anderson-Smythe. V-”

Michael,” sorrise Sebastian incrociando le braccia al petto e dando la chiara impressione di non volerlo far entrare in casa. “Qual buon vento ti porta qui?”

Il ragazzo arrossì di fronte allo sguardo intenso di Sebastian e cominciò a balbettare nervoso. “I-io sarei v-venuto per Annie. E' in casa?”

Sai una cosa, Michael?” Sebastian ignorò completamente la sua domanda, ma non smise di accoltellarlo con gli occhi. “Hai fatto piangere la mia bambina.”

Il ragazzo deglutì e Sebastian lesse quasi divertito il puro terrore nei suoi occhi.

E non mi piace quando qualcuno fa piangere mia figlia.”

Michael impallidì a quella frase e ricominciò a farfugliare. “I-io non v-volevo! Giuro! Credevo stesse s-scherzando! Non pensavo fosse davvero g-gelosa di Hanna! Sono venuto qua dopo il ventesimo messaggio senza risposta e altrettante chiamate! Io... io non volevo ferirla o farla stare male... la amo così tanto. Non potrei vivere senza di lei.”

A quelle parole, Sebastian si irrigidì da capo a piedi; affilò ancora di più lo sguardo e arricciò le labbra. Non seppe neanche perchè ebbe quella reazione, ma qualcosa dentro di lui gli diceva di mandare via a calci quel ragazzo che rischiava di portargli via la sua bambina.

Invece, con le labbra sigillate, si scostò dall'uscio e lo lasciò passare, guadagnandosi uno sguardo sorpreso da parte del ragazzo.

Michael entrò in casa, ma si fermò davanti a Sebastian per guardarlo negli occhi e sorridergli.

Grazie.”

Falla piangere di nuovo e giuro che ti vengo a cercare. E porta aperta.”

Il ragazzo annuì a quelle parole e, senza dire altro, si avviò su per le scale, mentre Sebastian ancora lo guardava indispettito.

Si ritrovò in cucina un paio di minuti dopo, appoggiato al tavolo con lo sguardo fisso sul giardino all'imbrunire e un bicchiere di vino in mano, quando sentì le dita di Blaine scivolare in mezzo alle sue.

Si voltò per guardarlo e, prima che potesse dire qualunque cosa, si avvicinò alla sua bocca per baciarlo dolcemente, cogliendolo di sorpresa, ma facendogli anche fare le fusa un paio di secondi dopo.

Quando Blaine si allontanò dal suo viso, gli sorrise e, senza dire altro, gli sfilò il bicchiere di vino dalle mani, bevendone alcuni sorsi.

Oh, è sempre il mio preferito questo.”

Sebastian ridacchiò, per poi stringerlo in un abbraccio e lasciargli un bacio sulla fronte.

E' su con lei?” chiese un paio di secondi dopo.

Sì.”

E...?”

Da quando senti Adele quando litighiamo?”

Blaine, oh, andiamo!”

Ti prego, dimmelo.”

No.”

Blaine sbuffò sonoramente, ma non si allontanò dalla sua presa. Fu quando cominciò a ridacchiare che Sebastian sciolse l'abbraccio e lo guardò confuso.

Cosa c'è di così divertente?”

Ti ricordi,” iniziò Blaine, allacciando le braccia attorno al suo collo. “Quella volta in cui ti ho visto flirtare con quel tipo al bar e sei venuto a scusarti con un mazzo di rose rosse?”

No!” rispose subito Sebastian arrossendo.

Bugiardo.”

Tu ti inventi le cose,” sbuffò imbarazzato, cercando di nascondere la sfumatura color pomodoro sulle sue gote, facendo ridere ancora di più Blaine.

Io invece me lo ricordo benissimo come sei venuto a chiedermi scusa, tutto triste e disperato, supplicandomi di non lasciarti. Avevi appena finito di sentire Adele anche lì?”

 


Non sono sparita, giuro :3 questa raccolta non è ancora finita e non lo sarà finchè non esaurisco completamente le idee. Che poi sì, il motivo per cui non ho più scritto è perchè ho queste due daddies in mente con due prompt che mi hanno dato che non vogliono uscire. Quindi le ho messe da parte e prima o poi verranno fuori, ne sono sicura :)
Spero che vi sia piaciuta e che abbiate ancora voglia di leggere queste cosine qua, grazie a chiunque sia arrivato in fondo :) e grazie alla mia beta per le correzioni in tempo di record :3
Ho cominciato a scrivere anche una long Seblaine, se volete darci un occhio si chiama Stay :)
Grazie a tutti voi, la prossima daddies è già scritta, appena la metà la corregge la posto :3
A presto
 
 
PS. Io vorrei sottolineare il fatto che la zoccola che fa litigare Annie e Michael si chiama Hanna. Chi vuole capire capisca.
   
 
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