Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: giulia971    26/05/2012    1 recensioni
Beh, le mie amiche sono pazze e io con quei 5 ragazzi non ci voglio avere niente a che fare.. beh tranne che con uno.. :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
….e mi scostò una ciocca di capelli che mi era andata a finire in faccia, e poi accadde l’inimmaginabile, mi tolse una nocciolina dai capelli.
-.-“ che figura di merda.
Ci ero cascata come una cretina, perché mai un ragazzo bellissimo, favoloso e oltretutto famoso poteva mai volere una ragazza come me. Lui poteva avere modelle, cantanti, tutto quello che desiderava, non avrebbe mai voluto una ragazza come me, imperfetta con i suoi difetti.
“grazie”gli dissi delusa.
Mi girai di nuovo verso il panorama che si sviluppava davanti a me.
I ragazzi avevano incominciato a camminare, e io non me ne ero neanche accorta, tanto ero assorta nei miei pensieri. Li raggiunsi.
“scusate mi ero incantata a guardare il panorama” mentì spudoratamente. Cazzatissima.
Comunque,  continuammo a passeggiare, io stavo zitta mentre gli altri discutevano animatamente su questioni fondamentalmente importanti per la sopravivenza, i gusti di caramelle. Eh già si scagliavano diverse opinioni, chi preferiva quelle alla fragola, chi quelle alla coca-cola, e chi invece preferiva le Haribo.
“Ehy Giù, che hai!? È già da 10 minuti che non parli, cosa è successo..!??” scherzò Sofy.
“Oh.. non me ne ero accorta” gli sorrisi e incominciai anche io a discutere sui gusti delle caramelle.
La conversazione mutò varie volte nel corso della serata, ma quando ormai si era fatto troppo tardi, era arrivato il momento si salutarci.
“Beh ragazzi, si è fatto tardi, noi vorremmo veramente restare qui tutta la notte a parlare di stronzate ma purtroppo, dobbiamo tornare a casa” annunciò Rosa, la “responsabile” del gruppo. Ahahahah NO.
“Eh già, si è fatto tardi” acconsentì io, ormai i miei occhi non reggevano più, a stento riuscivo a mettere un piede davanti all’altro.
“ allora vi accompagniamo a casa, intanto siamo di passaggio” ci fece l’occhiolino Harry.
“anche perché non so fra quanto possiamo staccare i due piccioncini” Scherzò Liam riferendosi a Penny e Zayn che nel corso della serata, si erano “appartati” facendosi i cavoli loro, e prendendo parte nelle discussioni solo quando erano interessati.
Come avevo già detto quei due non me la raccontavano giusta, infatti dopo la serata sono venuta a sapere che si sentivano già dal giorno in cui si erano scambiati i numeri in quel locale.
Comunque torniamo a noi, eravamo ormai in prossimità della nostra casa, e ormai non c’è la facevo più, fra un po’ mi accasciavo nel marciapiede a dormire, i miei piedi mi supplicavano di abbandonarli sul ciglio della strada e il mio cervello mandava frecce luminose per indicarmi la morbida asfalto, dove potevo dormire tranquillamente, non molto.
“io non c’è la faccio più, non riesco a mettere un piede davanti all’altro” mi lamentai.
“ ti prendo in spalla se vuoi” mi disse Louis sorridendo.
“MAGARI” gli risposi io con un sospiro, manco a dirlo mi fermò le ginocchia e mi prese come si potrebbe prendere un sacco di patate.
“ecco qua principessa” mi disse Louis ridendo come un ossesso, mentre io mi dimenavo per scendere.
“ e no l’hai voluto tu” continuò Louis ridendo
“daiiiii fammi scendere” canzonai io
“ e rovinarmi questo panorama?” rise di gusto Louis (per chi non l’avesse capito aveva il mio sedere in faccia).
Arrossì di nuovo.
Mi mise a terra solo quando fummo arrivati sulla soglia di casa.
“Grazie mille” ironizzai io.
“Di niente, quando vuoi” mi sorrise lui.
Quel ragazzo aveva sempre il sorriso in faccia.
I ragazzi arrivarono e incominciarono i saluti. Baciai tutti sulla guancia, e anche le altre fecero lo stesso, tutte tranne Penny che si bacio con Zayn, e i ragazzi incominciarono a fischiare e noi ragazze a ridere.
Loro imbarazzati arrossirono e si staccarono ridendo.
Era arrivato il momento di salutare Louis, ma dopo il fatto di prima non osai fare nient’altro che baciarlo sulla guancia.
Il contato delle sue labbra con la mia guancia, fu epico, quel pezzettino toccato dalle sue labbra stava prendendo fuoco.
Mi staccai dal suo bacio, sulla guancia, e lo vidi sorridere.
“Buonanotte ragazzi” gli dissi sorridendo e aprendo la porta di casa, entrate tutte stavo per chiudere la porta quando una voce mi chiamò.
“ Giù, dimenticavo” era Harry che mi stava parlando.
Aprì la porta.
“alla prossima, mi raccomando” e mi fece l’occhiolino.
Gli sorrisi e gli ripetei “ Buonanotte Harry” ridendo “ alla prossima allora”
“Ci conto” mi rispose.
Chiusi la porta e vidi le ragazze che saltavano come delle dementi.
“Cosa succede?” chiesi alle ragazze
“ Oggi siamo andate a cena, e poi uscite con i One Direction” e cominciò a saltare “ ci puoi credere?” continuarono Rosa e Sofy, saltando ora sul divano ora colpendosi con i cuscini.
“AHHAAHAH si non ci posso credere neanche io, che strano” e anche io mi unì a loro.
Penny era tranquilla, sorridente, ma tranquilla.
Giusto lei era quella che ci doveva dare delle spiegazioni.
Un’occhiata d’intesa con le altre e ci avvicinammo a lei con i cuscini in mano.
“Allora.. cos’èra quel bacio” chiesi io serissima, pronta a far fuoco nel caso non volesse spifferare le notizie.
“MMhhh…. Behhh..” cercò una scusa, ma con noi npn funzionava infatti incominciammo a prenderla a cuscinate, e lei si arrese.
“E va bene, va bene spiffererò tutto, lasciatemi parlare.” Ci urlò lei di tutta risposta.
“Racconta, al più presto oppure incominceremmo a torturarti con il solletico” la esortò a continuare Rosa.
“Beh sapete che il giorno in cui siamo andate in quel locale Zayn mi aveva dato il suo numero no? Ecco da quel giorno ci siamo sentiti praticamente tutti i giorni, e siamo usciti insieme 2 volte, infatti oggi non è la prima volta che esco con Zayn” ci spiegò Penny, un po’ imbarazzata ma felice come una pasqua.
“ E perché non ci hai detto nulle?? EH? Traditrice” la accusò Sofy.
“Ehy volevo essere sicura che la cosa fosse “seria” tra virgolette” si scusò Penny “ mi dispiace ragazze avrei voluto dirvelo ma sapete… non volevo essere la solita” continuò a scusarsi.
“ Va beh, non fa niente per questa volta passi, ma se risuccede, dovremmo torturarti con il solletico, mi dispiace l’hai voluto tu, per punizioni ti beccherai una cuscinata in faccia.!!” Non fece neanche in tempo ad aprire bocca che Rosa, Sofy ed io gli lanciamo delle cuscinate che la fecero accapponare nel divano.
Ridendo, Rosa ci riportò all’ordine e ci fece notare l’ora.
Era tardissimo, si erano fatte le 4.00 del mattino, e la mattina dopo sarebbe stato un trauma nel caso non fossimo andate a letto subito.
Ci avviamo verso le nostre camere, e ci demmo il bacio della buona notte, chiusi la porta, mi tolsi le scarpe, il vestito, restai in mutande e reggiseno, e mi buttai nel letto traumatizzata, neanche il tempo di appoggiare la testa nel cuscino, che ero già caduta in un sonno profondo.
                                                                                         ***
 
La mattina, quando il sole mi accecò, cosa strana in Inghilterra, mi svegliai.
Mi stiracchiai e guardai la sveglia che lampeggiava, segnava le 13.30.
Cazzo avevo dormito fino all’ora di pranzo, beh ma ci voleva.
Decisi di alzarmi, scelta molto ardua da intraprendere. Infatti appena mi alzai, barcollai e ricaddi nel letto.
Non avevo proprio voglia di alzarmi, che palle!!.
Il mio stomaco, incomincio a emettere strani boati, e allora decisi di raccogliere tutte le mie forze e di alzarmi.
Ma non feci neanche a mettere un piedi nel pavimento, che qualcuno, molto inopportuno, bussò alla porta, insistentemente.
Siccome ero ancora in biancheria, mi misi la prima cosa che trovai sulla mia sedia-armadio.
Una canottiera bianca, e dei pantaloncini a cazzo, dato che non potevo rispondere alla porta semi-nuda. Peccato, avrei preferito. Mi infilai le ciabatte, e mi avviai alla porta, passai davanti allo specchio, e mi spaventai del riflesso. Avevo i capelli a palla di fieno, e il trucco colato. La mia mise si prendeva a pugni da sola, per l’accostamento di colori, e la mia faccia sembrava avesse subito un incontro di pugilato.
Decisi di raccogliere i capelli in una coda alta e mi avviai da i suonatori mattinieri di campanelli.
Maledetti.
Le ragazze si erano svegliate dal casino dei suonatori.
Scesi le scale con il passo da ippopotamo, e trascinando i piedi per terra andai a rispondere alla porta.
Aprì sbadigliando, e davanti a me apparsero 5 figure sorridenti, con in mano sacchetti di carta e bicchieroni di Starbucks.
I miei occhi si spalancarono per la sorpresa, e loro incominciarono a ridere.
“Chi cazzo è a quest’ora?” Urlò Penny dalle scale mentre scendeva. A quanto pare non ero l’unica ad essere conciata in quel modo.
Appena Penny sbuccò dalle scale che finivano nel salone dell’ingresso, anche lei ebbe la mia stessa reazione.
“OH..” fu l’unica parola che uscì dalla sua bocca.
I ragazzi risero ancora di più.
Sofy e Rosa stavano scendendo, e io per non farmi capire dai ragazzi le informai della loro presenza in Italiano, ma loro mi assicurarono che erano presentabili.
I sorrisi dalle facce dei ragazzi si spensero, confusi, non riuscivano a capire quello che stavamo dicendo.
Le ragazze arrivarono in soggiorno.
“Buongiorno” salutarono tutti noi.
I sorrisi dei ragazzi si riaccesero e io li feci entrare.
Chiusi la porta e li seguì in cucina.
Si erano già accomodati intorno al tavolo da cucina.
“No ma fate con comodo eh!!” dissi scherzando.
“Eh dai, non fare l’acida ti abbiamo anche portato la colazione-pranzo” mi sorrise Harry.
“Ok ok se mi tenti” gli sorrisi, e gli stampai un bacio sulla guancia, sussurandogli un “grazie”.
“E comunque se ci rispondete così alla porta tutte le volte che vi portiamo la colazione, verremmo più spesso” sorrise maliziosamente Harry. Oh Harry, il solito Harry.
“Ehy, adesso siamo gelosi, lo vogliamo anche un noi un bacino di ringraziamento, e anche merito nostro se questo ben di Dio è su questa tavola” si lamentò Niall.
“E va bene” alzai gli occhi al cielo ridendo.
Feci il giro del tavolo e diedi un bacio sulla guancia a tutti, anche le ragazze già che c’ero.
“Allora si mangia o no?” chiesi io.
“Subito” risposero tutti n coro.
Mi sedetti anche io al tavolo e addentai il Muffin al cioccolato che mi avevano portato, sorseggiando un po’ del mio frappuccino.
“Beh a cosa dobbiamo questo regalo” chiesi ai ragazzi, mettendo in evidenza la mia bibita e il dolce.
“ Abbiamo pensato che potevate avere fame, e così abbiamo pensato di portarvi da mangiare” ci informò Liam.
“ Awwww che dolci grazie mille” disse Penny dando un bacino a Zayn, tutto felice lui.
“OH grazie allora” disse Sofy, sorridendo a 32 denti a Harry.
 
Dopo aver finito di mangiare, i ragazzi avevano un appuntamento con il loro manager, per un’intervista, così andarono via.
Noi ragazze allora decidemmo di darci una sistemata e soprattutto una lavata.
Andai in camera mia e aprì la finestra lasciando entrare l’aria fresca, al profumo di rose.
Presi le mie cose per il bagno, un asciugamano e mi diressi verso il bagno dove una vasca piena d’acqua calda e il nuovo sapone al limone e menta mi stava aspettando.
Accesi lo stereo e lasciai la radio. Amavo farmi la doccia con la musica.
Mi spogliai e mi infilai dentro la vasca, cantando a squarcia gola.
Le ragazze al piano di sotto stavano cantando le canzoni che la mia radio diffondeva in tutta la casa, si era formato un concerto, in casa stavamo tutte cantando a squarcia gola le canzoni che passava la radio.
Smisi di cantare lasciando l’assolo alle ragazze e mi tuffai nei miei pensieri, l’unico posto dove mi concedevo di pensare decentemente era la vasca con l’acqua calda.
Mi venne in mente la serata al locale, quando era stata sul punto di un bacio con Louis, il fatto che lui mi stesse cercando.
Magari era ubriaco e non si ricorda più niente, oppure.. oppure…oppure non lo so. Qualunque cosa sia successa adesso non vale più niente.
Quando alla radio senti delle voci familiari, prestai più attenzione alla canzone.
La radio stava trasmettendo i One Direction, più precisamente One Thing.
Appena senti la canzone mi venne da ridere. Ahahahahah!!
Sentire quei cretini alla radio era strano.
Le ragazze di sotto stavano cantando come delle deficienti, e stavano pure saltando, dati i rumori che si sentivano.
Incominciai a cantare anche io, presa com’ero dalla canzone.
Finita la canzone, uscì dalla vasca, e mi asciugai accuratamente.
Mi avvolsi in un asciugamano verde, e andai in camera mia, dando un occhiata giù dalle scale, per vedere dove erano le ragazze, ma non riuscivo a vederle. BAH.!
Non ci feci caso e aprì la porta di camera mia, e le ragazze sbucarono da sotto il mio letto urlando.
Mi spaventai a morte tant’e che urlai come una pazza.
Le ragazze scoppiarono a ridere nel vedere la mia faccia visibilmente turbata.
STRONZE.
“molto mature, devo dire che i bambini di 2 anni sono più seri di voi” le rimproverai seria.
Ma loro a quella frase risero ancora più forte.
“ Va beh, quando avete finito avvisate” gli dissi con sguardi di sufficienza dirigendomi verso il mio armadio per mettermi qualcosa addosso.
Non sapevo decidere, anche perché non sapevo cosa dovevamo fare, stare a casa oppure uscire, così decisi di chiedere alle ragazze.
“ragazze, cosa dobbiamo fare questo pomeriggio? Restiamo a casa oppure andiamo a farci un giretto, magari in centro, un po’ di shopping.” Alzai le sopraciglia felice cercando di convincerle.
“MMhh a me sembra un’ottima idea, non siamo ancora andate a fare shopping insieme da quando siamo arrivate a Londra, quindi ne abbiamo tutto il diritto.” Sentenziò Rosa, con il mio consenso e anche quello di Sofy e Penny che annuivano energicamente, evidentemente erano d’accordo.
Scelsi di mettermi una maglietta a righe un paio di pantaloncini panna, e i sandali con le borchie, (YEAH!!) mi infilai un paio di braccialetti sul marroncino e una collana lunga.
Le ragazze nel mentre che io mi vestivo erano andate a prepararsi, e dopo il trucco scesi giù in soggiorno, dove le aspettai per andare in centro.
Decidemmo di andare a piedi, e di farci una bella passeggiata, godendoci il sole che quella Domenica Londra ci stava regalando.
Mentre passeggiavamo discutendo sempre su tematiche fondamentali, quali il colore dell’estate o quale smalto Penny si sarebbe voluta comprare, passammo davanti alla casa dei ragazzi.
Ci voltammo tutte a guardare quella casa, e sorridemmo al pensiero che meno di 12 ore fa noi stavammo cenando con i proprietari.
Sorridemmo a quell’idea e proseguimmo per il centro.
Si erano fatte ormai le 5 quando noi arrivammo nelle vie IN di Londra.
Eravamo tutte eccitate, sapete quell’agitazione che vi prende quando state per iniziare a far shopping? Ecco quella.
Istintivamente sorridemmo, e ci avviamo nel paradiso femminile. L’intimo.
Entrammo da Victoria’s  Secret , il paradiso sceso in terra. Ci divertimmo ad abinare i colori più improponibili, fino ad arrivare ai completi sexy, con tanto di giarrettiere, calze autoreggenti e pizzi di tutti i colori.
Siccome io e Penny adoravamo queste cose,  decidemmo di comprare un completino molto osé, composto da appunto come già elencati giarrettiera, autoreggente e reggiseno in pizzo. Invece Rosa e Sofy, molto più classiche decisero di prender dei completi semplici ma molto particolari, d’altronde cosa ci si poteva aspettare da Victoria’s secret??
Comunque, uscimmo dal negozio, e continuammo con la nostra sessione di shopping, passammo davanti a un negozio molto speciale, vi ricordate quando sono andata a farmi un giro per le vie di Londra e avevo visto quel vestito bellissimo rosso, ecco, noi eravamo capitate proprio davanti alla vetrina, dove c’era esposto ancora il vestito. Rimasi incantata a guardarlo, era stupendo. Così decisi di trascinare le ragazze dentro quel negozio.
La commessa ci venne subito in contro, e  io gli spiegai che desideravo provare il vestito rosso in vetrina. Lei annui e mi porto il vestito in camerino. Me lo provai. Era un incanto, per fortuna potevo permettermelo, era bellissimo.
Anche Rosa e le altre si stavano provando dei vestiti, e si erano radunate fuori dal camerino per sentire i diversi pareri, su come cadeva il vestito ecc.. allora decisi di unirmi a loro.
Quando uscì dal camerino però la visione che mi aspettavo di vedere era diversa, nel piccolo salottino non c’erano solo Penny Rosa e Sofy, ma anche cinque ragazzi, seduti nelle poltroncine, che commentavano i vestiti, per quanto possa capirne un ragazzo.
Oh mio dio e adesso cosa faccio esco?? Che vergogna. FANCULO.
Mi allacciai le scarpe al tacco che mi aveva portato la commessa e avanzai nel salottino.
Le reazioni erano diverse ma a qualcuno era caduta la mascella, e aveva incominciato a sbavare….. 





Hola girls, come va? spero tutto bene. 
questo capitolo è un po' più lungo degli altri ma ero in vena e quindi.. niente.
spero che vi piacia e buona lettura ;D 
P.s ho saputo di Zayn e Perrie, mmmhhh a me sinceramente non piace ;D 
Lot of Love 

                                                                                                                                               Giulia xx
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: giulia971