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Autore: Cimb904    27/05/2012    2 recensioni
Quinn Fabray è una ragazza libera e indipendente, vive nel suo appartamento a New York e per mantenersi fa l'artista di strada, suonando il violino per i marciapiedi di Broadway. Riesce a guadagnare abbastanza da poter vivere senza stenti e il suo lavoro rivestito di musica e passione le piace molto.
Ma cosa succederebbe se il violino di Quinn avesse attirato l'attenzione di qualcuno degli attori/attrici di quella famosissima strada lastricata di teatri? E se si trattasse proprio della famosa Rachel Berry?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver preso Beth da casa di Shelby, ci eravamo fermate in un fast food per prendere qualcosa da mangiare ed eravamo andate al parco, il posto che lei amava di più. Beth era la mia bambina perfetta. Quel piccolo esserino aveva illuminato il mio mondo più di un sole e riusciva a darmi la forza di affrontare ogni giornata. Ero rimasta incinta durante l’ultimo anno di liceo e mia madre aveva provveduto subito a cacciarmi di casa. Così mi ospitò Santana fino al diploma, poi ci trasferimmo entrambe a New York e qui partorii. Tuttavia le cose non andarono proprio come avevo previsto. Non venni ammessa alla Julliard, alla quale avevo fatto domanda per il corso di violino, così io e Beth fummo di nuovo ospitate da Santana, la quale era entrata alla NYU. Quei mesi furono difficili e lì capii davvero il valore della mia migliore amica. Santana ci accudì e sopportò me e i pianti di Beth giorno e notte. Per questo motivo, avevo deciso di trovarmi un lavoro e una casa, ma, ancora una volta, le cose non andarono liscissime. Per il primo periodo riuscii solo a racimolare qualche soldo lavorando in vari fast food, ma non era abbastanza, così iniziai a suonare il violino nei parchi e, in seguito, mi spostai a Broadway e riuscii ad affittare un appartamento per me e per Beth, ma, ancora una volta, le cose andarono storte. Quando Santana non poteva tenerla, ero costretta a portare la piccola con me a lavoro e purtroppo, un giorno, un assistente sociale passò da lì e si accorse di noi. Chiese un mandato, visitò il mio appartamento e, alla fine, decise di togliermi la mia bambina perfetta finchè non avessi trovato il modo di accudirla a dovere. Allora, ancora una volta, era arrivata Santana a salvarci, portando con sé Shelby. Lei era stata l’insegnante del Glee club al nostro liceo e, quando aveva saputo della mia gravidanza, mi aveva parlato della sua. Mi aveva raccontato di come avesse accettato di affittare il suo utero ad una coppia di uomini molto gentili che desideravano tantissimo un bambino. Tuttavia, dopo quella gravidanza, aveva avuto dei problemi che l’avevano portata a diventare sterile. Quando mi aveva parlato, mi aveva detto che abbandonare la sua bambina era stata la cosa di cui si pentiva di più e che dovevo fare di tutto per tenermi la mia. Shelby aveva contattato i servizi sociali, richiedendo l’affido temporaneo di Beth, in questo modo potevo ancora vedere la mia bambina perfetta e, trovato un lavoro stabile, l’avrei riavuta.
“Mami ci sono gli ‘coittoli..”
“Scoiattoli tesoro..” Stesi la tovaglia per il pic-nic e mi sedetti accanto a Beth, la quale era tutta concentrata ad osservare uno scoiattolo.
“ ‘Coiattoli..” Ripetè la bambina, facendomi sorridere.
“Facciamo una foto allo scoiattolo?” La sua testolina bionda si voltò nella mia direzione e mi sorrise allegramente.
“Siiii!” Presi la macchina fotografica dallo zainetto e inquadrai il piccolo scoiattolo, mettendolo per bene a fuoco, prima di scattare.
“Ecco qui.. Guarda tesoro..” Le feci vedere la foto e sorrise ancora, fissandomi con i suoi meravigliosi occhietti verdi, così simili ai miei.
“E’ bellissimo mami.. Mi compri uno ‘coiattolo?” Sorrisi leggermente.
“Poi lo chiediamo a zia Shelby, tesoro..” Presi uno dei panini dal sacchetto del fast-food e ne tagliai un pezzettino, avvicinandolo poi alla bocca di Beth. La piccolina, mangiò distrattamente, mentre continuava a tenere gli occhi fissi sui vari animaletti che abitavano il parco.
“Mami..” Le feci mangiare un altro boccone, mentre il suo viso si era concentrato a guardare le persone che passavano dal parco.
“Dimmi amore..” Alzò uno dei suoi ditini paffuti e indicò un punto davanti a noi.
“C’è zia Sanny…” Appena sentii quelle parole, alzai gli occhi e mi ritrovai davanti ad un gruppetto di persone che ci fissavano con insistenza. Restai a bocca aperta quando mi resi conto che si trattava di Santana, Brittany, Rachel e Kurt.

Quella mattina Santana aveva raggiunto Brittany al suo teatro, portandole dei cioccolatini e un mazzo di rose. Sapeva quanto la sua paperella fosse stressata per le ultime prove della prima del suo spettacolo, per questo, per quel pomeriggio, aveva deciso di rapirla e portarla un po’ al parco. La sua Britt andava matta per le papere e, fortunatamente, Central Park ne era piena, così aveva organizzato una tranquilla mattinata in mezzo al verde, alla natura, alle coccole e alle papere. Stavano per andare via all’ora di pranzo, quando la ballerina si era accorta che due dei loro amici stavano passeggiando da quelle parti. Rachel e Kurt si erano trovati fuori dai teatri per la loro pausa pranzo e avevano deciso di fare un giro insieme, per prendere un po’ d’aria fresca. Stavano arrivando i primi mesi estivi e, ora che la temperatura era più calda, ma non ancora afosa, avevano tutti pensato di approfittare di Central Park. Così Brittany e Santana avevano raggiunto Rachel e Kurt e, dopo qualche chiacchiera, avevano deciso di andare a pranzo insieme e, mentre discutevano per decidere in quale locale andare, la diva aveva detto una frase che aveva fatto voltare tutti…
“Quella… non è Quinn?”
Santana fu la prima a voltarsi e si accorse subito di me e mia figlia
“E’.. con una bambina? Chi è?” Kurt e Rachel si voltarono subito verso Santana, la quale si morse il labbro inferiore, indecisa sul da farsi. Gli altri volevano sapere chi fosse quella bambina così simile a me e l’ispanica non sapeva se dire loro la verità oppure no… Alla fine giunse alla conclusione che era meglio se fossi stata io stessa a dare quella risposta.
“Dovreste chiederlo a lei, non a me..” Dopo quella frase, si voltarono tutti di nuovo verso di me, solo che stavolta videro che mi ero accorta di loro e che Beth li stava indicando col ditino.

Mi morsi il labbro inferiore e un moto di terrore si manifestò per qualche attimo sul mio dito. Cosa avrei detto loro? Sicuramente stavano già chiedendo a Santana chi fosse Beth e, se conoscevo bene la mia migliore amica, lei gli avrebbe detto che dovevano chiederlo direttamente a me. Avrei potuto dire che si trattava di mia sorella o di una cuginetta o qualche altro parente. Tuttavia, mentre pensavo, la piccola si era alzata in piedi e aveva iniziato a gambettare verso Santana, la quale sorrise e la prese in braccio.
“Ciao zia Sanny!”
“Ciao Beth…” Mi alzai anche io e li raggiunsi, ma, prima che potessi dire qualcosa, mia figlia parlò ancora.
“Zia, mami mi ha pottata a mangiare al parco e abbiamo fatto le foto agli ‘coiattoli!” Santana le sorrise dolcemente, mentre le mascelle degli altri tre toccarono terra. Sospirai leggermente e abbassai lo sguardo.
“Beth, tesoro..” Ottenni l’attenzione della bambina “Loro sono degli amici di mamma e zia.. Perché non ti presenti?” La piccola annuì convinta e si voltò verso Rachel, Kurt e Brittany.
“Mi chiamo Beth Fabray e ho tanti così anni!” Alzò quattro dita mentre i ragazzi davanti a lei la osservavano ancora con sorpresa. La prima a riprendersi, tuttavia, fu la cantante, la quale fece un passo verso Santana e Beth e le sorrise con dolcezza, facendo sciogliere anche me.
“Sei bellissima, Beth.. Io mi chiamo Rachel e questi due dietro di me sono Kurt e Brittany..”
“Lo sai piccolina? Brittany è la mia fidanzata!” Commentò Santana, mentre la biondina sorrideva e annuiva convinta.
“Fidanzata come Cenerentola e il principe?” Chiese la piccola, con gli occhietti verdi che luccicavano.
“Proprio come loro!” Kurt restò sorpreso anche per la mutazione della latina, la quale, quando vedeva Beth, diventava di una dolcezza unica, proprio come le succedeva quando vedeva Brittany.
“Però zia e Brittany sono più belle di Cenerentola e il principe…” Sia Santana che la sua ragazza sorrisero teneramente e si immersero in una sessione di coccole dedicate a Beth.
“Vuoi vedere le paperelle Beth? Sono gli animali preferiti di Brittany..”
“Anche i miei!”  Rispose la bimba, battendo le mani allegramente e, piano piano, le tre si allontanarono di qualche metro, avvicinando al laghetto. Kurt prese il telefono, dicendo di dover chiamare Blaine, e si allontanò dal lato opposto, così mi ritrovai da sola davanti alla diva..
“Rachel… Uhm.. Beth è..”
“Quinn.. sta tranquilla..” Il suo sorriso mi sciolse ancora “Non devi parlarmene a forza se ti senti a disagio” Quel maledetto sorriso che non accennava a sparire dalle sue labbra… e dal mio cuore “E’ veramente bellissima.. E ti somiglia molto, ha i tuoi stessi occhi…”
Mi morsi leggermente il labbro inferiore e abbassai lo sguardo.
“Ti ringrazio..” Inaspettatamente, la sua mano prese la mia e sentii le sue dita accarezzarmi piano la pelle.
“Non devi ringraziarmi, Quinn… Non ho fatto nulla..” Alzai lo sguardo e mi incantai ad osservare i suoi occhi nocciola che esprimevano una dolcezza unica. Lentamente, lasciò la mia mano e si voltò ad osservare Brittany, Santana e Beth, intente a dar da mangiare alle papere del laghetto “Vuole molto bene a Santana…”
“Lei ci ha ospitate..” Dissi d’un tratto, conscia del fatto che mi stavo aprendo con lei “Prima che trovassi un appartamento.. Santana ci ha ospitate.. Poi però mi hanno tolto Beth, perché non posso garantirle stabilità economica.. e adesso è in affido temporaneo…”
“Oh..”
“Si, però.. Voglio riprendermela.. Lei è la mia bambina perfetta, la cosa migliore che io abbia mai fatto…” Rachel sorrise e si avvicinò di più a me, tanto che dovetti ricordare a me stessa di respirare.
“Sai.. Ti ammiro molto.” Con quelle parole mi colpì tantissimo. Lei era una star di Broadway, una cantante con una voce incredibile e una carriera promettente e stava dicendo a me, una vagabonda, un’artista di strada, che mi ammirava molto? “Non ho mai conosciuto mia madre.. Lei affittò l’utero ai miei papà e poi sparì dalla mia vita senza neanche farsi mai conoscere… Mi sarebbe piaciuto, sai? A volte mi chiedo se le somiglio o se ho ereditato da lei l’amore per il canto… Non lo so, sono tutte domande a cui non avrò mai risposta…” Abbassai gli occhi “Ma Beth si. Beth saprà di avere i tuoi occhi e il tuo sorriso perché tu hai scelto di starle accanto e stai combattendo per essere parte della sua vita..” Posò la mano sulla mia guancia e mi accarezzò piano con le sue dita e fu allora, quando sentii che erano umide sulla mia pelle, mi resi conto che stavo piangendo.
Mi feci indietro di scatto, osservando prima Kurt, Poi Brittany e Santana. Fortunatamente nessuno dei tre sembrava essersi accorto di quella scena, così fui rapida ad asciugarmi del tutto le lacrime, tenendo lo sguardo basso.
“Scusa Quinn.. Non volevo intr..”
“No! Rachel davvero..” Alzai gli occhi, ancora un po’ rossi e sorrisi “Grazie..”

Dopo l’incontro al parco, passai l’intera giornata sola con Beth, non prima di aver promesso a Rachel di pranzare con lei il giorno dopo. Ero rimasta colpita dalle sue parole, perfino la sua storia mi sembrava familiare, ma, in quel momento, non riuscii a fare i giusti collegamenti. Rientrammo nel mio appartamento dopo cena, Beth mi si era addormentata in braccio e, a dirla tutta, ero parecchio stanca anche io. Ci coricammo insieme nel mio letto e dormimmo per tutta la notte. Purtroppo la mattina seguente dovevo lavorare, così fui costretta a riportare la piccola da Shelby, la quale ci accolse con la sua solita dolcezza.
“Zia Shelby, mami mi ha portata  al parco e mi ha fatto conoscere i suoi amici.. E c’era anche zia Santana..”
La donna prese in braccio la mia bambina e sorrise.
“Davvero piccola? Allora adesso facciamo colazione e mi racconti tutto! Va a lavarti le mani..” Le diede un bacetto sulla fronte e la mise a terra. Allora Beth annuì e mi salutò stringendosi alle mie gambe.
“Ciao mami..” Chiusi gli occhi e le accarezzai piano la testolina bionda..
“Ciao, amore mio..” Si staccò da me dopo un po’ e filò dentro casa.
“Quinn.. L’hai presentata ai tuoi amici?” Annuii leggermente e Shelby mi strinse forte a se “Sono fiera di te…” Sussurrò al mio orecchio e, per la seconda volta in meno di due giorni, mi ritrovai a piangere come una bambina mentre la persona che più somigliava ad un genitore nella mia vita, mi stringeva tra le sue braccia.


________
Angolo dell'autrice.
Alloora.. Beh niente da dire, finalmente si capisce un po' di più della storia di Quinn, Beth e del ruolo di Santana nella loro vita. In questo capitolo credo ci sia il secondo vero contatto tra le anime di Quinn e Rachel (il primo c'è stato quando hanno cantato insieme) e niente... Ci vediamo al prossimo capitolo, grazie mille a tutti coloro che leggono e recensiscono ^___^ Alla prossima
Crim.
   
 
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