21. … Prepare for war
Erano passati tre giorni dal ritorno di Ezio a Roma. L'uomo sembrava
davvero irrequieto, si chiedeva perché ancora non aveva
avuto
notizie da parte della famiglia Viviano. Sembravano così
intenzionati a voler la Mela ed ora erano spariti così nel
nulla?
Qualcosa non quadrava e – questo qualcosa – lo
faceva stare ancor
più in ansia. Magari stavano preparando qualcosa in grande,
qualcosa
per stravolgere completamente i piani di difesa degli Assassini.
Il
gran Maestro se ne stava per i fatti suoi, non si era lasciato
avvicinare nemmeno da Leonardo e Claudia, i quali spesso cercavano di
parlargli ma trovarono ogni tentativo inutile. Ezio aveva dato delle
disposizioni ben precise: tutti dovevano stare in massima allerta, le
porte di Roma erano sorvegliate dagli uomini di Caterina i quali,
semmai avessero notato qualche movimento sospetto, avrebbero subito
dovuto dare l'allarme.
Claudia passava le giornate al bordello a
gestire, come al solito, il lavoro. Leonardo in bottega riprendeva in
mano vecchi schizzi e progetti. Dimitri passava le giornate ad
allenarsi insieme gli altri Assassini, voleva migliorarsi sempre di
più.
Shila... Beh, Shila era quella che probabilmente soffriva di
più il silenzio di quei giorni. Soffriva per il silenzio di
Ezio e
soffriva per il silenzio da parte della sua famiglia. Voleva che
quell'incubo finisse, era sempre tesa e nervosa.
Quella mattina
non aveva visto Ezio uscire dal covo ma bensì salire su, in
cima.
Decise di raggiungerlo e provare a parlarci un pochino. Lo sentiva
così distante...
Arrivò alla porta che dava sulla piccola
terrazza, la aprì ed una folata di vento le
scompigliò i capelli e
le alzò appena la lunga veste bianca che portava. Ezio era
lì,
stava sdraiato all'ombra di un telo, sopra un povero cumulo di fieno.
Teneva gli occhi chiusi e – asseconda di come si muoveva il
vento e
di conseguenza il telo – il suo volto, di tanto in tanto,
veniva
illuminato da flebili raggi di sole.
La ragazza si avvicinò fino
ad arrivargli accanto, poi si sedette proprio lì, vicino a
lui.
Ezio
teneva gli occhi chiusi e le mani congiunte dietro il capo. La aveva
sentita e già sapeva che era lei, aveva riconosciuto il suo
passo.
Shila ritirò le gambe al petto e guardò di fronte
a sé,
ci fu un lungo silenzio tra i due... Un silenzio troppo lungo che
nessuno dei due sembrava voler interrompere. Beh, lei non era
lì per
sentire quel fottuto silenzio.
“Dici che verranno?” Chiese
dunque lei.
“Questo dovresti dirmelo tu.” Fu la risposta
dell'Assassino. La lasciò per un attimo spiazzata.
“Ogni tanto
mi sembra che tu ancora non sia passato sul fatto che io non ti abbia
detto dall'inizio le cose come stavano.”
“Ah?”
Shila si
morse il labbro e lo guardò. Ma perché diavolo
era così freddo nei
suoi confronti? Ancora non le aveva rivolto nemmeno uno sguardo,
anzi.. Se ne stava lì con gli occhi chiusi e sembrava quasi
che
nemmeno la ascoltasse, che nemmeno le desse peso.
“Ezio ma si
può sapere che diavolo ti prende?!”
Alzò appena la voce, mentre
il vento le sferzava il viso e le scompigliava i capelli.
Ci fu
nuovamente un attimo di silenzio, dopo il quale Ezio aprì
gli occhi.
Le iridi color nocciola di lui si puntarono in quelle azzurre
–
chiarissime – di lei.
La ragazza deglutì e strinse i denti, il
suo volto era contratto ma ben presto la sua espressione divenne
più
triste. “... Mi stai facendo male.”
Sussurrò, abbassando lo
sguardo.
L'Assassino continuò ad osservarla, in silenzio. Non
sapeva bene come gestirla quella situazione, in quel momento proprio
non ne aveva la testa... “Presto verrà a piovere.
Ho un brutto
presentimento.”
Shila aggrottò le sopracciglia. “.. A..
Piovere?” Chiese, che centrava con quello che lei gli aveva
appena
detto? Spostò lo sguardo sul cielo, verso l'orizzonte: non
si vedeva
neppure una singola nuvola. “Il cielo è
limpido.”
“C'è
molto vento. Le nuvole non ci metteranno nulla ad arrivare.”
Disse,
tirandosi su seduto.
La ragazza non seppe proprio come
rispondergli, dunque calò il silenzio su entrambi, ancora.
“Ezio...
Dimmi qualcosa. Parlami, ti prego.” Si stava esponendo
veramente
tanto, forse troppo per quell'uomo.
“Shila, non so che dirti.”
Mormorò lui, tornando a guardarla. “In questo
momento non ho
proprio la testa per nulla. Sono solo molto preoccupato...
Tremendamente preoccupato. Sento di non aver preso le giuste
precauzioni e che in qualsiasi momento possano attaccarci e scoprirci
magari.. Mancanti. Se così fosse, sarebbe davvero grave.. E
sarebbe
davvero molto grave se la Mela dovesse cadere nelle mani sbagliate.
Non abbiamo idea di quanti 'Tiranni' stanno ai loro ordini... Ma per
esperienza so che i folli hanno sempre avuto la mania di fare le cose
in grande.”
“Non... Sono io quindi, che non vado?”
“Non
sei tu. No. Ma ora non dovresti fossilizzarti suoi tuoi sentimenti.
In situazioni simili sono solo un limite, ed ora come ora, non puoi
permetterlo. Nessuno di noi può permetterselo.”
La ragazza
annuì piano, si sentì una stupida. “..
Dov'è nascosta la Mela?”
Domandò dopo qualche istante.
Silenzio.
“... Non ti fidi di
me, Ezio?” Chiese ancora, con un filo di voce.
“Credo che meno
gente sappia l'ubicazione della Mela e meglio è.”
“Non ti
fidi di me.” Constatò lei, guardando altrove,
verso l'orizzonte:
il cielo era diventato tutto scuro e le nuvole nere si avvicinavano
velocemente. Il vento sembrava alzarsi sempre di più.
“Avevi
ragione, verrà a piovere.” Sospirò, poi
si alzò in piedi. Guardò
Ezio dall'alto, il quale osservava l'orizzonte lontano.
“Ezio..”
Lo richiamò, con un filo di voce.
“.. Mh..?” Lui volse il
capo verso di lei, alzando lo sguardo e guardandola.
Shila si
chinò nuovamente, appoggiando un ginocchio a terra. Gli
portò una
mano sulla guancia e gli baciò dolcemente le labbra.
“Morirei per
te, se fosse necessario... E non lo dico come Assassina devota al
proprio maestro, ma lo dico come donna innamorata di un grande
uomo.”
Mormorò, osservando i suoi occhi color nocciola.
Innamorata?
Addirittura innamorata? L'assassino sospirò silenziosamente.
“Metti
da parte i sentimenti, Shila. Preferisco che tu muoia per me come
Assassina devota al proprio Maestro... Ma da Maestro degli Assassini
quale sono, non lascerò che qualcuno muoia per mano di
folli.” Le
rispose, facendole una carezza sul capo, scendendo fino alla nuca e
afferrandole un ciuffo di capelli scuri, seguendolo con le dita fino
alle punte. Un lieve sorriso illuminò il volto
dell'Assassino.
La
ragazza si ritrovò senza parole, sentì solo il
cuore batterle
forte. Sorrise a sua volta, mentre poi sentì alcune lievi e
fini
gocce bagnarle la pelle.
“Torno dentro...” Sussurrò
lei.
“D'accordo.”
“Tu no..?”
“Tra poco rientro
anche io.” Rispose lui, facendole una lieve carezza sulla
guancia.
Shila annuì, dopodiché si alzò.
Guardò in alto il
cielo, diventato ormai tutto nero. Inspirò e –
dopo aver lanciato
un'occhiata ad Ezio – rientrò dentro.
L'Assassino si lasciò
ricadere sul cumulo di paglia, osservando nuovamente il cielo. Alcune
gocce gli caddero sul viso, bagnandolo. Si portò una mano al
cappuccio bianco, tirandolo giù ulteriormente per coprirsi
il volto.
C'era una tale quiete... Sentiva solo il vento tagliare il cielo e
muovere le fronde degli alberi lontani.
Un lampo e dopodiché
dopodiché un gran frastuono... Ma quel fragore non si
limitò
solamente al tuono, ma bensì v'era dell'altro:
sentì i cavalli
lontani imbizzarriti, i fischi delle guardie ed urla di persona.
Scattò all'istante seduto, osservando l'orizzonte: vedeva
del fumo
levarsi oltre le porte di Roma e un vasto gruppo di persone varcare
le mura della città.
Il cuore gli schizzò in gola: il suo
presentimento era fondato. Doveva avvertire tutti quanti.
Si alzò
in piedi e si avvicinò all'orlo del palazzo, cominciando a
scenderlo
velocemente e - una volta arrivato ad una minore altezza - si diede
uno slancio con le gambe e saltò sul suo cavallo bianco,
senza
nemmeno avergli messo la sella. Gli calciò i fianchi e si
aggrappò
alla criniera: l'animale partì a tutta velocità e
– mentre passò
davanti l'entrata del covo – Ezio si preoccupò di
avvertire gli
Assassini lì di fronte.
“Avvertite tutti! Date l'allarme! Sono
arrivati!” Gridò.
Il tempo che i suoi adepti si mobilitassero,
Ezio era già sparito all'orizzonte. Doveva avvertire Claudia
prima
di tutti... Poi Machiavelli e La Volpe.
“Fateli fuori tutti,
chiunque opponga resistenza! Trovate Ezio Auditore e portatemelo
vivo! Per quanto riguarda Shila e Dimitri... Quei due traditori
potete anche farli fuori!” Risuonò la voce di
Agnese lungo le
strade della città, mentre veniva seguita da Giulietta e
Lorenzo.
Chiedo scusissima a tutti quanti i miei lettori per questa lunghissima assenza.. ç.ç
Sono una pessima scrittrice, lo so!
Chissà se qualcuno è rimasto o se qualcuno ha ancora voglia di sapere come finirà la storia di Ezio e Shila.. :3
Ad ogni modo, diciamo che sono tornata!
Oggi avevo tanta voglia di scrivere ed ecco qui, mi son buttata subito sulla mia long-fic preferita <3
Beh, direi che oramai siamo agli sgoccioli!
Io due settimane e finisco scuola, il 20 Giugno mi iniziano gli esami e per i primi di Luglio dovrei aver finito gli orali...
Dunque se riuscirò posterò ancora qualcosa entrò questo mesetto u_u ce la metterò tutta.. Sennò prometto che a Luglio mi farò perdonare!
Mi son data molto ad altre ff e one-shot su altri fandom come Resident Evil, chiedo venia!
Se c'è ancora qualcuno dei miei cari lettori, o qualcuno di nuovo.. Che batta un colpo *w* mi farebbe piacere!
Per le ff che leggevo e di cui son rimasta indietro, mi farò perdonare! E per chi mi ha chiesto di passare, vale lo stesso! :P
Vi ringrazio TUTTI quanti per la pazienza. Lettori, recensori, chi mi segue, chi mi ama, chi mi odia.. Ahahaha x°D vabbè!
Capito, no? <3
IMPORTANTE:
Ho aperto un account su Facebook, solo per efp, per le fan fiction che posterò qui.
Aggiungetemiii! Mi farebbe immensamente piacere! Sia per tenervi aggiornati e sia per tenerci in contatto anche in periodi morti, tipo questo appena passato!
Spesso mi dispiace non sentire spesso molti di voi, perché magari sono assente qui!
Dunqueee AGGIUNGETEMI! :D
Questo di seguito è il link! ->