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Autore: Giulietta_3    28/05/2012    6 recensioni
Mi sono sempre chiesta ' E dopo? Cosa sarà successo? ' Bhè ho cercato un po' di interpretare il significato del manga e ho provato ad adattarlo al futuro dei personaggi. Non aspettatevi nulla di eccezionale xD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8



10 motivi per cui mi hai odiato 
 
Era il giorno di metà compleanno, il 24 di dicembre.
Finalmente avevamo deciso di passarlo da soli. Niente feste con amici, con parenti, niente cenette a lume di candela ne pattinate sul ghiaccio.
Solo noi due nella serra di casa mia.
Mi ero messa di impegno quel pomeriggio per rendere tutto perfetto.
Avevo messo al centro della serra un materasso enorme, con sopra una coperta viola e dei cuscini bianchi, acceso tante lanterne e con esse avevo circondato il materasso. Avevo acceso anche qualche candela profumata e le avevo posate sul tavolino che si trovava al centro del giardino.
Il mio regalo era una sorpresa…
Ne avevamo parlato tante volte ma io ero stata sempre molto restia.
Non ero pronta per fare ‘quello’.
Neanche la parola riuscivo a pronunciare.
Però dal ballo si era acceso qualcosa, non so bene cosa, che aveva messo in moto gli ormoni dentro di me.
Lo desideravo in maniera perversa oserei dire.
Lo so non era affatto da me, ma lui non aiutava a contenermi.
Mi guardava con quegli occhi penetranti, mi sfiorava in maniera molto sexy e mi sorrideva ammiccante, conscio dell’effetto che aveva su di me.
Naturalmente non l’avrei mai fatto di mia spontanea volontà, perché nonostante gli ormoni, avevo una paura matta e una certa dignità.
Si sarebbe dovuta creare la situazione altrimenti… niente.
Appena arrivò ci sedemmo sul materasso a mangiare il suschi che avevo comprato nel ristorante cinese sotto casa e iniziammo a parlare del più e del meno.
La cosa che più amavo di lui era che oltre ad essere il mio fidanzato era anche il mio miglior amico.
Era una situazione strana la nostra. Una linea sottile divideva amicizia ed amore e spesso, persino io, non riuscivo a capire quale delle due prevalesse.
Se cinque minuti prima ero in flebile agitazione in quel momento la calma si era impossessata di me.
Quando ero con lui niente mi preoccupava, mi affligeva.
Ero tranquilla.
‘Sana visto che abbiamo deciso di non farci regali… vorrei farti una richiesta…’ disse leggermente titubante ad un tratto.
‘Non mi spoglierò davanti a te Hayama’ “Oh… si che lo farai” pensò la mia mente perversa.
‘Stupida non era questo ciò che volevo, anche se non mi dispiacerebbe’
‘AKITO!!’ urlai.
‘Che c’è? Credi che io non pensi mai a te in quel modo?’ e vedendo la mia faccia scandalizzata e schivando agilmente il pezzetto di pane che gli avevo tirato addosso continuò ‘ Cooooomunque voglio fare un gioco ci stai?’
‘Ok’ dissi curiosa.
Tirò dalla tasca dei foglietti e due piccole matite e disse:
‘Scrivi su questo foglio – e lo indicò – le dieci cose che odiavi di me prima che ci fidanzassimo , naturalmente io farò lo stesso. Così appena finito li leggeremo e cercheremo di rimediare ok?’
Accettai senza neanche pensarci.
Era una cosa semplice, avevo passato notti intere a pensare a quanto odiassi Akito!
“Ok Sana è il momento della verità, ora fruga in quella sottospecie di cervello e trova 10 motivi per qui odiavi Akito”
Ma per quanto mi ripetessi questa frase non c’era niente che riuscissi a trovare!
Vedevo lui scrivere animatamente e mi chiedevo se veramente avesse serbato tutto quell’ odio per me tanto da non fermarsi un attimo.
Poi in preda all’ansia iniziai a scrivere.



LISTA DELLE DIECI COSE CHE ODIAVO DI TE:
1.Il modo sfacciato con cui guardavi la gente.
2.La tua camminata da ‘Sono il re del mondo’
3.La tua insistente voglia di farmi irritare.
4.Il modo in cui trattavi le persone che ti amavano.
5.Il modo stonato in cui intonavi le canzoni.
6.Il fatto che copiavi i compiti in classe dal tuo compagno di banco.
7.Il modo totalmente inopportuno in cui eri entrato nel mio mondo.
8.Il modo in cui lo hai sconvolto, il mio mondo.
9.Il modo in cui mi abbrracciavi.
10.Il modo in cui mi hai fatta innamorare di te.




Rilessi e rilessi quella lista, conscia che erano motivi sciocchi per odiare una persona.
Però era il modo in cui l’odiavo, un modo stupido, egoista, senza fondamento.
Alzai nuovamente lo sguardo e rimasi stupita.
Si era fermato a guardare il foglio con uno sguardo corrucciato come se qualcosa non andasse bene.
Ritornai a guardare il mio foglio e iniziai a pensare.
Nonostante tutto  quella sarebbe potuto benissimo passare per una lista di cose che amavo di lui.
Stupido vero? Era una lista priva di senso, ma infondo valeva come una promessa.
Lo amavo e lo odiavo allo stesso modo, come si ama e si odia contemporaneamente se stessi.
Tornai a guardarlo, come si cerca in continuazione di guardare il sole, senza mai riuscirlo a vedere per davvero e mi ritrovai il suo sguardo a due centimetri di distanza.
Mi fissava in cerca di qualcosa, come se stesse aspettando un segnale, un via libera.
E conscia che non avrei mai potuto amare qualcuno più di quanto amassi lui, mi concessi come ci si concede a un paio di scarpe in un negozio, senza troppa resistenza.
Le vuoi, le desideri, poi guardi il prezzo e pensi che non hai abbastanza soldi, ma non sai resistere perché sembrano chiamarti e infondo non sei proprio sicura di voler rinunciare al piacere di avere quelle scarpe nelle tue mani.
E con Akito quella notte fu così.
L’amore non c’era, c’era passione, desiderio ma non amore.
L’amore l’avevamo sprecato per baci e carezze ma quello… quello era tutt’altro che amore.
Forse non era giusto che la nostra prima volta si svolgesse in quel modo ma non riuscivamo a controllarci.
Era come se i nostri corpi avessero una propria autonomia.
Le sue mani poi sembravano aver perso il contro.
Mi toccavano, sfioravano ovunque senza sosta.
La mia bocca cercava la sua come si cerca l’acqua per dissetarsi.
“ Non lasciarmi ”
 
 
 
 
 
Dolore.
Era piacevole stare stesi con la testa appoggiata al petto di Akito continuando a guardarlo e a disegnare cerchi incoerenti sul suo braccio ma al contempo mi provocava una fitta al petto.
Era stata un’esperienza assurda, qualcosa di paradisiaco, magico.
E ciò mi faceva male.
Mi sentivo come se avessimo tradito le persone che eravamo dando spazio a due persone che ci appartenevano ma non ci completavano.
“E’ finito il tempo dei giochi Sana, non sei più una bambina”
Era un addio in qualche modo a quei due bambini che ballavano al parco sotto quell’albero, che litigavano a scuola, che si rincorrevano per una foto in mutande, che si amavano senza saperlo.
 
 
 
 
‘Che ne dici se leggiamo le liste Akito?’ dissi interrompendo i numerosi baci che ci stavamo scambiando, sicura che avrebbero subito portato ad un altro paio di rigirate nudi nel letto.
‘Uhuh inizi tu…’ disse non particolarmente convinto.
Gli porsi la mia lista e aspettai il suo verdetto.
‘Stai scherzando Sana? Io non camminavo come se fossi stato il re del mondo!’
‘Ma ti prego, lo fai ancora!’
‘Mi stai sfidando?’ e senza nemmeno aspettare una risposta si alzo, privo di qualsiasi indumento e iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza.
Continuai a fissarlo per un po’, non particolarmente imbarazzata fino a quando non si fermò e torno a stendersi vicino a me vittorioso.
‘Ok quel punto puoi cancellarlo’ dissi scocciata.
‘Bene! Direi che anche i punti 1 e 5 posso scartarli. E anche i punti 3 e 4 sono totalmente inventati su due piedi! E insomma il 6 lo posso proprio eliminare!’
‘Si certo certo. Stai insinuando quindi che i tuoi ottimi voti sono tutta farina del tuo sacco? Ma non prendiamoci in giro!’
Continuando così per un po’ scherzando sui miei punti poco importanti finche la mia lista non diventò più o meno così:



LISTA DELLE DIECI COSE CHE ODIAVO DI TE:
1.Il modo sfacciato con cui guardavi la gente.
2.La tua camminata da ‘Sono il re del mondo’
3.La tua insistente voglia di farmi irritare.
4.Il modo in cui trattavi le persone che ti amavano.
5.Il modo stonato in cui intonavi le canzoni.
6.Il fatto che copiavi i compiti in classe dal tuo compagno di banco.
7.Il modo totalmente inopportuno in cui eri entrato nel mio mondo.
8.Il modo in cui lo hai sconvolto, il mio mondo.
9.Il modo in cui mi abbrracciavi.
10.Il modo in cui mi hai fatta innamorare di te.
 
‘Mi dispiace tanto Sana, non è stato volontario. Non è colpa mia se ti sei innamorata di me’ disse un po’ sfinito per la situazione.
‘Lo so, lo so, ma in realtà non ti ho mai odiato davvero per quello’
E così ricominciammo da capo da dove avevamo finito.




Spazio Autrice
Ok sono imperdonabile lo so... Non aggiorno da un periodo di tempo sconsiderato.
Vi chiedo scusa davvero!
Ora parlando del capitolo... E' orribile lo so ma stavo a zero e non potevo lasciarvi così in sospeso ancora per molto.
So che non siete molte ma ci tengo ad un vostro parere. 
Ci tengo a dire che non è tutta farina del mio sacco ;)
Scusate ancora.
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo :(
XOXO



 


  
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