Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LadyBlake    15/12/2006    9 recensioni
Primo di settembre. King’s Cross. Una ragazza che spinge un carrello stracolmo di stranezze si fa largo, a fatica, tra la moltitudine di pendolari che affollano le banchine della stazione. Guardiamo l’orologio, sono quasi le undici. È in ritardo. Ovviamente. Attenta a non attirare l’attenzione su di sè, eccola avviarsi tra il binario 9 e il 10, scomparendo alla vista di tutti. Il suo nome è Isabella. Ma nessuno la chiama così. È la signorina Bothwell per i professori. È Stellina per la mamma e Bells per suo fratello maggiore. Il resto del mondo la conosce da sempre come Bella. Oh, sì…sì, certo. Dimenticavo. C’è poi un ragazzo che l’ha ribattezzata ‘Torta alla Vaniglia’. Già. Proprio così. È accaduto precisamente oggi. Oggi, un anno fa.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ci rivediamo in fondo al chapter!

Buona lettura!

 

Capitolo 17

IO SONO DRACO MALFOY

 

Era completamente inutile girare attorno alla questione.

Trasfigurazione non sarebbe mai stata in lizza per il premio: “La materia preferita di Bella Bothwell”.

Mai.

M.a.i.

Quell’anno era già riuscita a fornire al suo calamaio due belle ali che, guarda un po’, lo avevano spinto a prendere un’interessante iniziativa: dopo averle rovesciato in testa tutto l’inchiostro che conteneva, evitando i tentativi della ragazza di riacciuffarlo, aveva spiccato il volo fuori dalla finestra, libero come l’aria.

Forse era andato ad accoppiarsi con una scarpa che l’anno prima aveva fatto la stessa fine.

Chissà che bella famigliola si sarebbe formata.

Le probabilità di prendere un bel voto in Trasfigurazione erano le stesse che Piton si congratulasse con lei per l’ennesima pozione riuscita. Probabilità pressochè nulle, quindi.  

Ma più ostinata e testarda che mai, eccola lì, la nostra Bella, ancora in biblioteca, a sotterrarsi sotto montagne di tomoni dall’aria spaventosa e inquietante. I titoli non promettevano davvero nulla di buono: L’arte della trasfigurazione: anche gli oggetti hanno un’anima, Trasfigurare oggetti animati: i rischi del mestiere, Storia della trasfigurazione vol.I, Uno due tre feraverto!

Sfogliava e prendeva appunti sulla sua pergamena, si arrotolava una ciocca di capelli tra le dita, riassumeva, dondolava una gamba, schematizzava, mangiucchiava l’estremità della sua piuma, fissava l’orologio a pendola, alzava gli occhi verso le finestre.

Si intravedevano i grandi fiocchi bianchi che, inesorabilmente, stavano scendendo a ricoprire tutto, tanto per ricordare alle persone che si avvicinava il Natale.

Già…tra poco è Natale…

Natale…

Bella si riscosse e tornò a malincuore con gli occhi sulla sua pergamena.

Sbuffò. Non ne poteva più, ma si era autoimposta di non muoversi da lì finchè non avesse terminato di riassumere il capitolo: mancavano quattro paginette.

Le sembrarono fin troppe.

Tra le altre cose erano quasi le tre, ancora quaranta minuti e poi sarebbe dovuta scappare a Erbologia, fortunatamente niente di pesante.

Dai Bella. Ancora uno sforzo.

Si scrocchiò le dita, agguantò la piuma, abbassò la testa e ricominciò a scrivere.

Fu in quel preciso istante, mentre i suoi capelli sfioravano con un fruscio la pergamena, che lo avvertì.

Uno strano formicolio, e un calore alla base del collo: la sensazione che provava ogni volta che qualcuno la stava fissando.

Decise di non badarci e continuò a lavorare.

Passò qualche minuto.

La sensazione continuava e la mente di Bella non riusciva a rimanere concentrata su Trasfigurazione.

No Bella, non distrarti.

Tutto inutile.

La sua mano si fermò a metà della parola “oggetto”, alzò lo sguardo e lo vide.

Seduto a un tavolo poco più in là, intento a fissarla chissà da quanto.

 

Faceva freddo. Accidenti, se faceva freddo! Draco si strinse nel pesante mantello, e cercò di affondare ancor di più il viso nella calda sciarpa di lana che lo avvolgeva.

Dannazione a quel mezzogigante e alle sue manie. Non era concepibile uscire con quel gelo, a fare lezione sotto la neve. Ma andiamo!

-Accidentaccio a lui...

Guardò i suoi compagni: l’unico che non dava segni di principio di assideramento era Tiger.

Sarà tutta la ciccia che si porta appresso a tenerlo caldo.

Persino i Grifondoro si stringevano l’uno all’altro.

Un momento.

Il grande Sfregiato batteva i denti.

Draco avrebbe voluto avere con sé una macchina fotografica e immortalare quell’ immagine.

Per lasciarla in eredità ai posteri.

Si sarebbe tramandato di generazione in generazione.

Il tesoro dei Malfoy.

Gli scappò un sorrisetto maligno.

 

Bella, suo malgrado, arrossì fino alla radice dei capelli. Era talmente intento a fissarla da non battere quasi le ciglia. Se ne stava comodamente seduto, appoggiato allo schienale della sedia, con le braccia conserte e le gambe allungate sotto al tavolo.

Pareva la stesse studiando, soppesando o che altro.

Bella compatì il pasticcio di tonno e patate dell’ora di pranzo.

Ecco come si era sentito prima che lei gli si avventasse addosso come un lupo famelico.

Anche io.

Sono un pasticcio al tonno e patate.

Il pensiero idiota le ricordò anche una forchettata di pasticcio che finiva direttamente nelle splendide fauci di un certo Serpeverde.

Il che le fece riattivare le funzioni cerebrali, momentaneamente disattivate dallo sguardo magnetico di Roberts.

“Ti tengo d’occhio” le aveva sussurrato Draco.

Al solo pensiero che lui potesse essere minimamente e remotamente geloso di lei spedì dei brividi lungo la sua colonna vertebrale.

Bella optò per la soluzione “ignorare Roberts”.

Lanciò uno sguardo all’orologio: ancora mezzoretta e con una certa nonchalance sarebbe uscita da lì per andare a Erbologia.

Sapere di essere fissata, però, non era proprio il massimo per la sua concentrazione, già precaria.

 

Finalmente si era accorto di aver causato il congelamento di metà studenti del settimo anno. Quella sottospecie di insegnante li aveva congedati prima del previsto. Questo contribuì non poco a rallegrare il cupo umore di Draco. Camminava spedito verso l’ingresso della scuola, incurante del vociare dei suoi compagni, rimasti indietro a tirare palle di neve ai Grifondoro.

Che passatempo da bambocci.

Aveva altro a cui pensare al momento. Doveva trovare il modo di

A)     Scaldarsi

B)     Occupare il tempo prima della lezione di Storia della Magia, durante la quale avrebbe schiacciato un bel pisolino.

Ciò lo portò a un’ovvia soluzione, che soddisfaceva entrambi i suoi bisogni.

Un ghigno gli si dipinse sulle labbra gelide e, mentre faceva il suo trionfale ingresso nell’atrio, accompagnato da qualche fiocco svolazzante attorno al suo mantello, cominciò a pensare: dove avrebbe potuto essere B.B.?

Si fermò a riflettere, picchiettando il dito indice sulla tempia, come a voler incitare il suo cervello a ragionare più velocemente.

Ci sono! Biblioteca!

Era lì che ultimamente B.B. si rifugiava a studiare nelle ore libere, per recuperare i votacci di Trasfigurazione.

Beh, volente o nolente, l’avrebbe trascinata fuori da lì.

Lui aveva bisogno di attenzioni.

E lei gliele avrebbe date.

 

La lancetta dei minuti battè le tre e un minuto quando Draco Malfoy si affacciò in Biblioteca, facendo vagare i suoi occhi sulle persone sedute in sala.

Tombola!

Eccola, i capelli a coprirle la schiena, come un manto nero. Erano soffici quei capelli, e profumati.

Alla vaniglia.

A Draco venne l’acquolina in bocca e accelerò i passi per avvicinarsi a lei di soppiatto, per farla spaventare.

Fece solo poca strada, però. Non appena nella sua visuale entrò anche la porzione si Sala fino a quel momento nascosta dagli scaffali, si bloccò di colpo.

Che diavolo ci faceva Roberts in Biblioteca?

A pochi metri da B.B.??

A fissarla????

In quel modo poi.

Se gli sguardi avessero potuto uccidere, state tranquilli, a quest’ora saremmo ancora qui a rimpiangere il vecchio Ed Roberts.

Ma gli occhi di Draco Malfoy non potevano avadakedavrizzare nessuno.

Tra le altre cose, si chiese con rabbia che cavolo ci stesse a fare lei a farsi squadrare come fosse una cosa da mangiare.

Perché era quello che faceva pensare lo sguardo di quel mentecatto.

Ma aveva capito male.

Molto male.

Nessuno guardava a quel modo qualcosa che era entrato nel raggio d’azione di Draco Malfoy.

O qualcuno.

Era una questione di principio.

Assolutamente.

Come niente fosse, quindi, camminò fino ad arrivare al tavolo opposto a quello di Roberts, si tolse il mantello, si sedette nella stessa posizione del Corvonero, e iniziò a fissare Bella.

 

Qualcosa non quadrava.

Ora si stava un po’ esagerando.

Bella si mosse sulla sedia a disagio. Provava una sensazione stranissima. Lei dava molta importanza alle intuizioni e alle sensazioni.

Possibile che Roberts le facesse quell’effetto?

Lanciò uno sguardo di sottecchi alla sua sinistra. Era ancora lì, nella medesima posizione di prima. Con la coda dell’occhio, però scorse una figura anche alla sua destra.

Prima non c’era.

Ne era certa.

Senza precauzioni, spinta dalla curiosità, alzò la testa.

Rimase pietrificata.

Ma quando era arrivato????????

Draco era lì, con gli occhi puntati su di lei.

Uno sguardo che non prometteva nulla di buono. Le ricordò il viaggio in treno e lui che non voleva cederle il posto: lo stesso sguardo strafottente.

Strafottente e…?

C’era qualcos’alt-

Bella avvampò: Draco si era appena..

Oh.mio.Dio.

..leccato le labbra.

In modo molto, molto, molto sensuale.

Il che portò Bella ad affondare la testa tra i suoi libri, il respiro affannoso e il battito del cuore in netta accelerazione.

Roberts lanciò uno sguardo di disappunto al Serpeverde, che lo ricambiò, impassibile.

Una sfida silenziosa era in atto.

Bella continuò a scrivere per qualche minuto, o almeno ci provò, ma la sua calligrafia tradiva la sua agitazione.

Ma che cavolo è preso a tutti e due?? Come faccio io a studiare in queste condizioni????

Guardò l’orologio: neanche un quarto.

Ma non si fermò a contare fino a tre: in fretta e furia raccolse tutte le sue cose e letteralmente scappò a fuori dalla biblioteca.

 

Si infilò nella prima aula vuota in cui si imbattè e sbattè tutta la sua roba su un tavolo, riordinandola e rimettendola a posto nella sua borsa.

Doveva calmarsi.

Si raccolse i capelli sulla nuca e si sedette.

Un click attirò la sua attenzione.

Non fu molto sorpresa di vedere Draco che si chiudeva la porta alle spalle.

Si preparò per il solito battibecco e lo volle precedere.

Si alzò, con le mani sui fianchi, in posizione da combattimento.

-Si può sapere che cavolo vi è preso a tu-

Non fece in tempo a terminare la frase, però.

In un battito di ciglia lui le fu a un passo.

Con una mano le afferrò il mento, avvicinando i loro visi.

Gli occhi di lei seguivano i movimenti di Draco, quasi ipnotizzati.

Vide il ragazzo leccarsi le labbra, esattamente come poco prima, in biblioteca.

Poi scese su di lei e leccò le sue di labbra, già socchiuse.

Una, due, tre volte.

Un millesimo di secondo dopo la bocca di Draco si era prepotentemente impossessata della sua, mentre le sue braccia la stringevano a lui, in modo possessivo.

Un bacio travolgente, che lasciò entrambi senza fiato.

Bella fu, stranamente, la prima a tornare in sé.

Si allontanò, mettendo la distanza di un tavolo tra loro.

-Che vogliamo fare, Malfoy? La devi smettere di farmi questi scherzi.

Lui si accigliò.

-Di che parli??

-Come di che parlo??? Di questo continuare a rincorrersi ed evitarsi come due idioti!

-Ehi!! Parla per te! Vieni qua!! –esclamò lui indignato, facendo per avvicinarsi.

Lei si spostò sull’altro lato del tavolo.

-No!! Stai fermo lì!!

Lui appoggiò le mani sulla superficie di legno della cattedra e la fissò.

-Che cavolo ci faceva lui lì?

-E che ne so?!!?? Mica ce l’ho invitato io!!

-Non ti sei accorta che ti stava mangiando con gli occhi??!!!

-E allora?- ribattè lei, con più coraggio di quanto non avesse. Non doveva tirare troppo la corda.

-E allora?? Allora te lo dico io cosa c’è che non va bene!!! Cosa ti avevo detto??!!! –disse lui, alzando la voce e correndo dalla parte in cui stava Bella.

Lei riuscì a sfuggirgli di nuovo.

Non avrebbe saputo dire perché si stava comportando in quella maniera.

O forse sì.

Voleva capire. Capire fin dove si erano spinti. Capire quale fosse la situazione.

-Malfoy, cos’è questa? Una scenata di gelosia??

Il sarcasmo nella voce di Bella lo punse sul vivo.

Gelosia?

Si poteva definire gelosia l’attacco omicida che aveva provato nei confronti di Roberts?

Decisamente.

Bella lo fissava, aspettando una risposta. Lo chignon provvisorio che aveva fatto stava cedendo e i capelli le poggiavano disordinati su una spalla. Gli occhi chiari spiccavano sul volto arrossato.

Aveva voglia di baciarla, maledizione.

E lei invece stava facendo tutte quelle storie.

Non ricevendo una risposta dal ragazzo, Bella tentò un’ultima carta.

-Senti, io e te non stiamo insieme, chiaro?? Ci siamo dati qualche bacio, tutto lì. Quindi io sono libera di uscire con chi mi pare, okay??

A quelle parole Draco provò uno strano senso di vertigine.

Cos’era quello?

Panico??

Panico.

Come sarebbe a dire???

Con un movimento stavolta più veloce degli altri, prima che Bella potesse scappare, lui l’afferrò per la vita, facendola appoggiare al tavolo e piazzandolesi addosso.

Le prese il viso tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi.

-No,no, no, NO. Non ci siamo capiti! Apri bene le orecchie, B.B! Tu.non.puoi.uscire.con.nessuno. Mi hai capito???

Lei non si fece intimorire dalla rabbia che trapelava dal tono di Draco e nemmeno dal suo sguardo di ghiaccio.

-Perché?

-Perchè no!!!

-Non esiste una risposta del genere. Noi non stiamo insie-

-Smettila! Smettila di ripeterlo!!

-No, io non la smetto!!! Chi diavolo credi di essere per venire qui a darmi degli ordini senza metterti nemmeno in gioco, eh???Io non sono di tua proprietà!!!- esclamò lei, tentando di liberarsi. Si stava arrabbiando sul serio. Non era un giocattolo da prendere e lasciare quando voleva lui.

Draco le afferrò i polsi e poggiò la sua fronte su quella di Bella.

I loro respiri si mescolavano.

-Senti.Senti…Io non…Io non so cosa…d’accordo. Tu non sei di mia proprietà…-ammise lui, lasciandola andare.

A Bella venne quasi da piangere.

Tutto lì?

O meglio, nessuna possibilità che iniziasse veramente qualcosa?

-Non ancora, almeno - aggiunse però lui.

-Co..cosa? - balbettò lei.

-Io voglio l’esclusiva, B.B.- dichiarò risoluto e sicuro di sè, con un'alzata di spalle, come stesse dicendo la cosa più ovvia del mondo.

-L’esclusiva?

Lei lo guardò senza capire. Lui incrociò le braccia sul petto e la guardò, deciso.

-Io sono Draco Malfoy, B.B. Non divido con altri, non accetto compromessi. O accetti le mie regole, o per me non sei nessuno.

Bella lo fissò incredula..

Così risoluto e glaciale. Sembrava tornato il Malfoy di una volta.

Lei, suo malgrado, avvertì un brivido di piacere correrle lungo la schiena.

Gli si avvicinò, incapace di staccargli gli occhi di dosso.

-Vuoi l’esclusiva… su di me? – chiese, con un fil di voce, senza crederci veramente.

La freddezza di Draco, di fronte a quello sguardo, vacillò per un attimo.

Fu in grado solo di annuire con la testa, la salivazione a zero.

Per tutta risposta Bella gli appoggiò la testa su una spalla, timorosa che le gambe potessero cederle da un momento all’altro, mormorando un flebile “okay”.

 

Molto più tardi quel pomeriggio, dopo Erbologia, affondando nella neve con i suoi stivaletti nuovi, Bella stava tornando dalla Guferia con il messaggio di Will, arrivato straordinariamente con un Gufo pomeridiano, ancora stretto in una mano:“Domenica pomeriggio verrò a Hogsmeade, fammi sapere dove e a che ora ci possiamo vedere. Perché tu muori dalla voglia di vedere il tuo fratellone, vero? Firmato, il meraviglioso Will”.

Bella era dovuta correre a inviare la risposta, maledicendo tutto e tutti. Era quasi buio, faceva freddo, era bagnata fino al ginocchio ed era stanca.

L’incontro con Malfoy l’aveva spossata psicologicamente.

Fu in prossimità del castello che si accorse di alcune figure sedute sul muretto. Non prestò loro attenzione fino a quando si sentì chiamare:

-Ehi! Ma tu non sei la Grifondoro venduta ai Serpeverde?

Bella si voltò solo per trovarsi di fronte le facce poco raccomandabili di Liam Mcblady, l’amico di Roberts, e del suo gruppetto di Corvonero, che la guardavano malamente.

Fosse stata all’interno della scuola, alla luce del giorno e attorniata da un sacco di gente, Bella avrebbe risposto a tono.

Ma una delle sue sensazioni, la spinse invece ad ignorarli e ad accelerare il passo.

-Ma dove corri??

-Aspetta! Divertiamoci un po’ insieme no??

Le voci e le risate si avvicinavano sempre di più, quando Bella riuscì a varcare il portone di ingresso.

Cominciava ad avere un po’ di paura, a dirla tutta, non c’era nessuno in giro.

Non rallentò il passo e nemmeno loro lo fecero.

Ma quando voltò l’angolo, si trovò a sbattere contro qualcuno.

Non alzò nemmeno lo sguardo per controllare chi fosse, ma lo ringraziò mentalmente. Borbottando delle scuse, raggiunse le scale e procedette per la sua strada verso il dormitorio dei Grifondoro.

Zabini fissò accigliato la Bothwell, che gli era finita addosso e si era scusata senza nemmeno guardarlo in faccia.

Si chiese da chi o cosa stesse scappando quando vide il gruppetto di Mcblady fermo a fissarlo.

Lanciando a quei cretini un’ultima, torva occhiata, si avviò verso i sotterranei.

A Draco non sarebbe piaciuta affatto quella faccenda.

E a dirla tutta a lui non piaceva l'intera situazione che si era venuta a creare a scuola.

Certa gente si era data alla pazza gioia.

Era giunto il momento di far capire loro che lo stemma dei veri cattivi era quello dei Serpeverde.

Cattivi di classe.

S’intende.

 

 

 

 

Ragazzuoli miei adorati. Ci siamo. Eccomi di nuovo, qua le cose si fanno interessanti. ^__^

 Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno commentato gli ultimi capitoli, Jessire, Untitled, talpy, gothika85, Natalie_S, shumi95, Kiki90, costy black, Manny, elegant loner, gothicLullaby.

Un ringraziamento in particolare alla grandissima carmilla1324 che, oltre a lasciarmi un commentino a ogni capitolo (w il codice!) mi ha anche reso omaggio (o meglio, ha reso omaggio alla nostra Torta alla Vaniglia) in un capitolo della sua Lavori in corso. Qui ricambio con pubblicità occulta (o non troppo occulta)! A chi piacessero le Draco/Harry, fatevi un giretto a leggerla! Bye!

Alla prossima!!

^Tess Babba Natale^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyBlake