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Autore: ThreeRavensBlondie    28/05/2012    1 recensioni
Salve a tutti. Questa FF l'ho creata perché ho sempre un po' creduto nella Dramione. E se fosse davvero successo? E se Harry, Ron, Ginny e tutti noi fossimo rimasti all'oscuro di qualcosa di mai rivelato?
Tutte le risposte sono contenute in questi capitoli.
Vi auguro una buona lettura e spero che le storie siano di vostro gradimento.
E' tutto incentrato su Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pertanto, vi prego di non copiare nulla, perché ci ho messo anima e cuore nello scrivere questi capitoli. Grazie!
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Quel giorno ci sarebbero state le selezioni per il Quidditch.

"Forza Herm! Non posso arrivare in ritardo!" la incitò Ginny che si era già preparata con la divisa rossa e oro.

In fretta e furia andarono a ingurgitare una fetta di toast con uova e bacon e a trangugiare un po' di succo di zucca.

Hermione non vide traccia di Draco.

Decise di lasciar perdere quella faccenda, almeno in quel momento.

 

---------

 

Ron era al quarto punto. Stessa cosa McLaggen. Hermione odiava McLaggen, era uno sbruffone,spregevole fanatico.

Ron meritava di avere il posto.

Quella diamine di Lavanda sbraitava come una gallina.

Hermione ormai aveva già messo la mano davanti alla bocca e sussurato 'Confundus'.

D'un tratto la scopa di Cormac fece uno scatto orizzontale, impedendogli di parare la Pluffa.

Hermione sorrise soddisfatta, ma non si accorse di Harry che la stava osservando incuriosito.

Smise subito di ridere ed incominciò ad applaudire quando Ron, facendo una mega rovesciata, parò l'ultima Pluffa lanciata

con forza dalla sorella Ginny.

Lavanda balzò in piedi urlando :"E' magnifico!"

Hermione fece un espressione di disgusto e se ne andò ad aspettare Ginny negli spogliatoi.

"Visto? Ron ce l'ha fatta!" disse Ginny correndo verso Hermione.

"Già, proprio così!" esclamò Ron, tutto fiero.

Hermione sorrise radiosa, ma quando McLaggen si avvicinò, il suo sorriso si spense di colpo.

"L'hai tirata troppo piano! Io chiedo rivincita!" si lamentò Cormac accusando Ginny di aver barato.

"Mi stai incolpando McLaggen?! Non è certo colpa mia se Ron è più bravo di te! Giusto Harry?" si giustificò Ginny, interpellando Harry all'improvviso, che si fece rosso in volto quando Ginny lo chiamò.

"Ehm, sì, giusto!" rispose Harry.

"Hey, Granger, che ne pensi di andare a berci qualcosa?" chiese McLaggen a Hermione avvolgendola con una mano dietro la schiena.

"Ehm.." Hermione cercava di rispondere un chiaro e netto NO, ma non ci riusciva, perché sovrastata dalle parole dell'altro.

 Harry con sguardo impaurito sussurrò a Hermione: "Ma che stai facendo?!"

"Niente Harry! E' colpa sua! Piuttosto, aiutami a liberarmene!"

Harry andò dall'altro lato di Cormac cercando di distrarlo:

"Hey, Cormac, dimmi un po', ma tu sai andare sulla scopa senza mani?"

"Certo che sì, Potter!" rispose quello.

"Ah, allora apri le braccia e fammi vedere come fai!" disse sperando che così Hermione si sarebbe liberata dalle sue grinfie.

"Oh, no, adesso non posso proprio, sono impegnatissimo con la mia Granger!" borbottò Cormac.

Hermione esasperata avrebbe voluto sprofondare sottoterra, quando ad un tratto un ragazzo biondo dalla faccia pallida si mise davanti a McLaggen dicendo:

"La Professoressa McGranitt vuole parlare con la Granger."

"Malfoy, ti prego, non la dai a bere a nessuno. Perché mai la McGranitt avrebbe chiesto a uno dei Serpeverde di cercare Hermione?" piagnucolò Cormac.

"Perché sì. E ora lascia stare la Mezzosangue che la devo portare a destinazione." ribatté Draco.

Hermione finalmente si strappò dalle braccia di McLaggen.

Notò che Harry la guardava allibita. Ma purtroppo, neanche lei sapeva giustificare lo strano comportamento di Malfoy.

E così, lei e il ragazzo si incamminarono lungo le serre di Erbologia. In silenzio.

La ragazza , non trattenendosi, ruppe il ghiaccio.

"Ehm, sentiamo, cosa vorrebbe la McGranitt?"

"Niente. Assolutamente niente."

"Scusami? E allora perché mi hai detto che.."

"Sveglia, Granger! Ti stavo portando via da lui, no? Non lo sopportavo!

 Piuttosto, ora mi devi rendere il favore!" e fece un sorrisetto malizioso.

Hermione incominciò ancora ad innervosirsi.

"E.. cosa.. dovrei.. " 

Ma non bastarono queste parole, che Malfoy la prese per mano e la baciò a stampo nuovamente.

Lei tenne le labbra ben serrate.

Poi scivolò via dalla sua presa, anche se non avrebbe voluto farlo, e lo lasciò lì, vicino al cortile di Trasfigurazione.

 

----

 

Arrivò il giorno della partita. Hermione aveva piena fiducia in Ron, ma era molto preoccupata, visto che Harry aveva versato la Fortuna Liquida nella sua bevanda. Chissà quali catastrofi sarebbero accadute.

"Sono un po' nervoso." commentò Harry.

"Oh, andiamo! Ormai non devo più dirtelo che sei il più giovane cercatore del secolo! E poi Ron ha piena fiducia in sé! Anche se non avresti dovuto farlo! Tu e quel Principe!" lo brontolò Hermione.

"Hey, Herm. Adesso il Principe non c'entra niente! E non so di che cosa parli!" replicò Harry, prendendo in mano la Firebolt.

"E va beh. Buona fortuna, Harry." e detto questo gli stampò un lungo bacio sulla guancia, poi si avviò sugli spalti rossi e dorati.

 

----

 

Ce l'avevano fatta.Avevano vinto! Ron aveva vinto! Ora tutti lo acclamavano nella Sala Comune.

'Sono così felice per lui, quasi quasi andrei là e..' pensò Hermione.

La sua fantasia venne interrotta da Harry che la abbracciò da dietro.

"Hai visto?! Abbiamo vinto!" esclamò lui, eccitato.

 "Sì! Complimenti! Anche se non avresti dovuto farlo!" disse Hermione.

"Già, hai ragione. Bastava solo un incantesimo Confundus." ribatté Harry.

Hermione sentì lo stomaco ribollire. 'Come faceva Harry a saperlo?!'

"E-Era diverso! Q-Quelle erano le selezioni e questa è una partita VERA!" si discolpò .

Harry allora frugò nella tasca ed estrasse la boccetta di Felix Felicis piena, posizionandola davanti agli occhi dell'amica.

"Non ce l'hai messa.. Ron lo ha solo creduto!" fece la ragazza, ammirata.

Si voltò verso Ron, la sua incontenibile felicità si spense di colpo quando vide che Lavanda Brown lo stava baciando.

Stava baciando Ron, il suo Ron, che da lì in poi non sarebbe stato più suo. Sentì il bisogno di scappare di lì.

Trovare un posto isolato, dove potesse riflettere, piangere, sfogarsi.

 

----

"Herm, io vado a dormire. Vuoi che dorma con te nella Sala Comune, stanotte?" chiese Harry poco dopo che Ron fu assalito dallo stormo di uccelli di Hermione.

"No, va pure nel dormitorio, sta tranquillo. E.. grazie." rispose l'amica.

Dopo circa tre  minuti sentì qualcuno che scendeva le scale e veniva verso di lei.

Sicuramente era Ron, ma stavolta sapeva cosa dirgli, sia a lui che a quella sua Lavanda. O forse era Harry che si era dimenticato qualcosa.

Ma non era Ron, e neanche Harry.

Era Draco.

"Tutta sola?" mormorò.

"Guarda, Malfoy, non è il momento, ok? Quindi vattene e smetti di seguirmi solo per prendermi in giro." disse lei con tono di voce sempre più alto.

Draco si voltò e disse: "Ma io non ti prendo in giro, voglio solo che tu finisca di ringraziarmi come si deve."

Poi la guardò negli occhi.Stava piangendo a dirotto con le mani sul volto.

"Ehi, ehi, ma che è successo!?" chiese per la prima volta con una vena di preoccupazione.

"R-Ron.. è .. è.." non riusciva a parlare.

"Oh, Granger. Lo devi lasciar stare quello lì! Le voci girano , è uno scemo! Si vede! Ha scelto una  come quella Brown, al posto di una come te. Andiamo, come si fa a non scegliere te! Sei.." poi si bloccò.

Hermione lo fissò con le guance rigate dalle lacrime: "Sono cosa?"

"Sei.." era imbarazzatissimo. "Sei bellissima."

Hermione rimase a bocca aperta.

 Draco si mise a sedere accanto a lei.

"So che sembra strano che sia io a dirtelo, ma mi piaci, davvero."

La ragazza non aveva parole. Non poteva credere alle sue orecchie.

"So che io non ti piaccio.. L'ho capito.. Scappi sempre da me. Preferisci Weasley o quell'armadio di McLaggen.. Lo sape.."

Hermione gli mise una mano sulla bocca e parlò finalmente.

"Non dire buffonate. Tu mi piaci eccome. Ogni volta che ti avvicini il mio stomaco fa le capriole.

 Ed è ciò che voglio che accada, anche stasera."

E detto questo, si baciarono. Un bacio mai visto prima. Un bacio stupendo, che nessuno dei due aveva mai provato prima. Lui la prese per la vita e la accosto alla sua. Poi la prese in braccio. Un corpo solo, unito,

per quelli che sembravano lunghissimi minuti, ore , o forse un'intera notte.

  
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