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Autore: ThreeRavensBlondie    28/05/2012    1 recensioni
Salve a tutti. Questa FF l'ho creata perché ho sempre un po' creduto nella Dramione. E se fosse davvero successo? E se Harry, Ron, Ginny e tutti noi fossimo rimasti all'oscuro di qualcosa di mai rivelato?
Tutte le risposte sono contenute in questi capitoli.
Vi auguro una buona lettura e spero che le storie siano di vostro gradimento.
E' tutto incentrato su Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pertanto, vi prego di non copiare nulla, perché ci ho messo anima e cuore nello scrivere questi capitoli. Grazie!
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Mancava un giorno alla festa di Lumacorno.

Uno solo.

Hermione sarebbe andata là accompagnata da McLaggen, perché organizzatasi insieme al ragazzo segreto

che nessuno sospettava lei avesse, il principe delle Serpi, Draco Malfoy.

"Oh, santo cielo, Harry! Che ti importa di chi porto alla festa! Lo vedrai là, non è nessuno di terribile, tranquillo."

lo rassicurò Hermione.

"Certo, basta che non sia Malfoy." disse sottolineando il disprezzo nell'ultima parola, ma poi,

vedendo che a quella frase all'amica era andato di traverso il toast, si limitò a dire ridendo :"Ahah Herm! Sto scherzando! So bene che non succederebbe mai!"

"Già, proprio così." disse lei. Le parve intanto di farsi piccola piccola, e che la Sala Grande si ingrandisse mostruosamente.

Provava rimorso? Rimorso per non averglielo detto?

Doveva dirglielo e rompere così, il patto con Draco?

"Harry, a proposito di Malfoy.." incominciò.

"Sì, lo so." ribatté Harry."Lo.. LO SAI?!" chiese lei, scaldandosi.

"Sì. E anche tu , a quanto pare. E' evidente, Hermione!" disse lui, deciso.

"Harry, io volevo dirtelo.."si giustificò Hermione.

"Che finalmente ti rendi conto che ho ragione?" chiese Harry, contento.

"Ecco beh.. Come scusa?" fece  la ragazza, confusa. 

"E' evidente che sia un Mangiamorte  a tutti gli effetti! Che sia stato lui a stregare Katie!" ripeté Harry.

"Ma no, Harry, cosa.. cosa dici.. Queste cose sono solo tue convinzioni! Non c'è nulla di vero!" esclamò Hermione."Sì invece, e alla minima prova andrò a denunciarlo a Silente durante le mie lezioni private con lui!" ribadì lui.

"OH HARRY! Ma la vuoi smettere?! Quando lo capirai che in quel ragazzo non c'è nulla che non vada!?" urlò lei. Poi si alzò e lasciò Harry lì, con ancora il cucchiaio per il tè in bocca.

 

-----

 

Erano le quattro del pomeriggio.

Draco era seduto su un tavolo di legno della biblioteca a scrivere un saggio sulla Pietra di Luna.

Con le dita tra i capelli, cercava informazioni sfogliando pagine e pagine di libri.

Fino a che non arrivò la sua fonte di informazioni preferita: Hermione.

"Hey! Eccoti! Non è che potresti aiutarmi? Siamo soli, non ci vede nessuno." disse Draco.

"Certo." Fece Hermione.

"Qualcosa non va?" chiese lui.

"Oh ecco. No, è solo che mi ronzano domande nella testa - la Pietra di Luna si trova più maggiormente in Nuova

Zelanda, non Danimarca!" lo corresse lei.

"Oh beh.. Se era questo che ti ronzava per la testa.." continuò Draco."Oh no.. altre domande. Domande su di te." rispose lei.

"Cosa vorresti sapere?" chiese Draco.

"Ecco, vedi, ti comporti in modo molto strano.. ogni tanto sparisci e hai la testa da un'altra parte.." fece Hermione.

"Non so cosa vuoi dire." disse Draco, deciso.

"Sei sicuro? Non è che già mi stai tradendo, eh?" iniziò lei, innervosendosi."CHE COSA?? NO! Non la pensare mai una cosa simile! " Esclamò lui, indignato.

"E allora perché non mi dici di che si tratta?" ribatté Hermione.

"E' complicato. Molto complicato. Ti prometto" disse prendendole una mano e posandola sul suo cuore "che

quando arriverà il momento te lo spiegherò. Faccende di famiglia."

"D'accordo. Va bene." si rassegnò la ragazza.

"..Senti, mi aiuteresti con questo?" ricominciò Draco.

"Ok! Mettiamoci a lavoro." disse lei, risollevandosi un po' il morale.

 

-------

 

Era la sera della festa.

Hermione si stava preparando.

Dolci boccoli dorati le ricadevano sulle spalle. Il trucco le dava un'aria gotica in contrasto con il vestitino rosa molto scollato.

Era davvero splendida."Allora? Come ti sembro?" disse Ginny. Indossava un abito nero decorato con le paillettes e i capelli lunghi e rossi le arrivavano fino al busto.

"Sei bellissima, Ginny." dichiarò Hermione, radiosa.

"Bene, perché devo andare a parlare con Dean. Mi sono stufata di lui e della sua sfacciataggine.

 Ma non ce la faccio a mollarlo, è difficile. " bofonchiò la ragazza, sconfortata.

"Sono certissima che ce la farai. E una volta che l'avrai mollato ci sarà sicuro un cuore ad attenderti!" esclamò pensando a Harry.

"A chi ti riferisci??" chiese Ginny, curiosa.

"Oh, non lo so! Dico, qualcuno ci sarà per forza! Bella come sei!" riprese, cercando di rimediare.

 

--------- 

 

"HERMIONE!" urlò Harry entrando nella tenda dell'ufficio di Lumacorno.

"Harry! Non urlare!" sussurrò, sistemandosi i capelli.

"Ma che stai facendo?" le chiese, guardandola in modo bizzarro.

"Mi nascondo. Ho lasciato McLaggen sotto il vischio. Non lo sopporto più!" dichiarò la ragazza.

"CORMAC?! Hai invitato lui?! Ma come ti è venuto in mente? Potevi venirci con me!" Esclamò Harry indignato.

"Ssssh! Non urlare! Ron si sarebbe seccato di più, ecco.." disse lei cercando possibili scuse da esplicare.

"Wow, però. Devo ammettere che sei carina. Molto! Già." osservò Harry, scrutandole la scollatura.

"HARRY! Ti ci metti anche tu!? " s'infuriò Hermione coprendosi con le mani.

Un cameriere arrivò dicendo: 

"Gradite?"

"No, sono apposto" dissero i due in coro.

"Menomale, dà un alitosi da spavento." rispose il cameriere.

"Anzi, ora che ci penso, magari tiene Cormac a bada." esclamò Hermione mangiando un pezzo di quelle strane palle nere bruciate. "OH NO! Ecco che arriva!" disse, a bocca piena. Poi scappò , lasciando che McLaggen rimanesse con Harry.

 

---------

 

Ci fu una porta aperta all'improvviso.

Gazza stava trasportando un ragazzo per il colletto della giacca che si dimenava furiosamente, imprecando.

Hermione si portò una mano alla bocca. Draco la guardò , con una vena di sconfitta.

"Professor Lumacorno, ho trovato questo ragazzo nascosto in un corridoio di sopra.

 Sostiene di essere stato invitato alla sua festa e che..""D'accordo! Volevo imbucarmi! Contento ora?!" biascicò Draco.

"Lo accompagnerò io fuori. "Disse Piton, piano.

"Certamente, professore." concluse il ragazzo, uscendo con Piton.

Harry li seguì, ascoltando tutta la loro conversazione nel corridoio accanto a quello dove si trovava lui.

 

---------

 

Hermione aveva un solo obbiettivo. Raggiungere il suo ragazzo.

Voleva capire che era successo.

Doveva farselo spiegare.

"Hermione! Ero nel corridoio accanto, li ho sentiti parlare e.." incominciò l'amico.

"Harry, non ho tempo , mi racconti dopo, ok?" dichiarò Hermione.

Girò a destra , a sinistra e poi ancora a sinistra.

Lo trovò.

Era a sedere accanto alla finestra, illuminato ancora una volta dalla luna.

Si voltò e disse:"Sei bellissima." fece con aria stanca, ma sognante.

"Grazie. Cosa è successo, Draco?" chiese Hermione.

"..Devi stare tranquilla." iniziò lui.

"No che non sto tranquilla. Cosa ci facevi nel corridoio del settimo piano, Draco? Cosa?" insistette lei.

"Io.. non è questo il momento." disse nuovamente il ragazzo.

"Il momento se continui a rimandarlo non arriverà mai! Lo capisci? Sono preoccupata per te!" esclamò lei.

"Non devi essere preoccupata! Va tutto bene, tutto.. bene.." fece lui, incerto.

"No invece, e se non ti fidi abbastanza per dirmelo, non ci può essere un noi, Draco." sbottò lei con impazienza."NON dire stronzate, Hermione. Non farlo." gridò Draco.

Si guardarono intensamente. "Ok. Va bene. Domani incominciano le vacanze e torneremo a casa.

 Lì dovrò chiarire alcune cose e quando ricomincerà scuola ti spiegherò tutto meglio.

 Mi è stato affidato un compito, da una persona.

 Un compito che devo portare a termine quest'anno. Ma non è per niente semplice.." ammise Draco.

"Posso aiutarti in qualche modo in questo compito..?" chiese Hermione, speranzosa.

"ahah Oh, no, Granger, non è niente che riguardi libri o lo studio.

 è una cosa molto complicata. Per ora, ti dico solo questo." ridacchiò lui.

"E' già molto. Lo apprezzo.

 Non voglio che non ci vediamo per le vacanze!" cambiò discorso la ragazza.

"Già, neanche io. Io voglio vederti tutti i santi giorni. TUTTI." fece lui, con un pallore roseo sulle pallide guance.

"Hai in mente ciò che ho in mente io?" disse lei, la prima cosa che le venne da dire.

"Oh, yes!" disse maliziosamente lui con un ghigno.

In pochi minuti si ritrovarono nel posto in cui tutto è nascosto.

Lì l'aveva portata, nella Stanza delle Necessità. 

Avevano bisogno di stare soli, l'uno con l'altro.

Lui l'avvolse in un caldo bacio duraturo che trasformò magicamente tutto in un sogno,

mentre si toglievano gli abiti e lentamente univano i loro corpi in una cosa sola, non solo per quella notte, ma per sempre. 

  
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