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Autore: tatanaty95    28/05/2012    2 recensioni
La guerra fra i demoni e gli esseri umani sembra non avere una fine!
E sembra non esista nessuno in grado di concluderla una volta per tutte!
Come ritroverà la pace il pianeta Vezoor?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TEZUAA- urla Shiki -Chi ti ha detto di attirare l’attenzione di quei Veliped?!-
-Non l’ho fatto apposta!- risponde urlando Tezua mentre continuano a correre inseguiti da cinque Veliped.
I Veliped, plurale per Veloped, sono demoni con sembianze di velociraptor, alti due metri, con un muso allungato irto di denti aguzzi, una cresta ossea blu sulla testa e parte del collo allungato, un manto particolarmente pregiato color bianco perla e, cosa più importante, degli enormi artigli sulle zampe anteriori, posteriori e sulle due estremità della coda biforcuta.


-No! Ragazzi! Non possiamo continuare a correre… Io li affronto!- esclama Sato, fermandosi di colpo girato verso i terribili avversari.
-Sei impazzito!?- gli urlano in sincronia Tezua e Shiki, mentre continuano a correre trascinandolo a forza per le spalle -Cosa credi di poter fare con quel coltello?!- gli chiede Shiki. -Avete ragione- risponde demoralizzato Sato, che viene però interrotto da una scena mozzafiato -Non ci credo!-


Shiki e Tezua si fermano bruscamente e si voltano a guardare -Ma quella è…-
-E’ mia sorella maggiore!- esclama Tezua interrompendo l’amico.
In pochi istanti la ragazza atterra due dei Veloped all’inseguimento con un singolo fendente e ne trapassa un terzo con un affondo della sua fidata spada-lancia
-Che fate lì impalati?!- domanda in tono minaccioso la loro salvatrice -Scappate!-
-Grazie Rekla!- esclama Shiki, per poi rivolgersi all’amico -Tezua! Dammi il tuo coltello!- aggiungendo con tono sicuro -Scappate mentre vado ad aiutare tua sorella-
Senza aspettare, Shiki prende il coltello -Cosa?! E io come mi difendo?- risponde oltraggiato, e in ritardo, Tezua.
-Forza, andiamo! Possiamo fidarci di loro- lo tranquillizza Sato trascinandolo via.

 

I due ragazzi, arrivati da un pezzo a Migar, villaggio di una ventina di persone nonchè casa loro, si appostano all’entrata aspettando il ritorno degli amici.
-Dove sono? Dove sono?!- continua a ripetere innervosito Tezua camminando avanti e indietro a braccia conserte -Calmati, vedrai che non è successo nulla! E poi c’è tua sorella- lo rassicura Sato -Comunque tutto questo non sarebbe successo se tu non avessi attirato l’attenzione di quel Veliped- aggiunge con una nota di sarcasmo.
-Ma Sato! Pensavo che, data l’assenza di quei demoni cerbiatto-  -Kirly vorrai dire- precisa l’amico -Si, si, quelli- prosegue Tezua -Avremmo potuto catturare un Veloped con estrema  facilità! Eravamo tre contro uno!-
-Eravamo… Almeno fino a quando non ha richiamato i suoi simili e ce ne siamo trovati davanti cinque...- prosegue Sato -Questi coltelli non bastano, ci servono armi più potenti… Armi vere, come una spada!-


-Ragazzi, siamo tornati!- Una voce facilmente riconoscibile fa voltare i ragazzi verso il sentiero che porta all’ingresso, dove Rekla e Shiki stanno lentamente camminando con i corpi dei Veloped cacciati appresso.
-Sono i ragazzi!- esclama Sato -Presto! Andiamo a dar loro una mano!- propone Tezua.
I due corrono ad aiutare gli amici, sporchi del sangue blu dei demoni ma apparentemente illesi dalla battaglia -Incredibile!- Sato li ammira estasiato -E’ stato facile!- si pavoneggia Shiki.

 

Tezua non lo sopporta, non sopporta che Shiki sia più forte di lui e faccia pure lo sfacciato “Non lo sopporto! Non lo sopporto proprio” continua a mormorare stringendo i pugni per scaricare quella fastidiosa voglia di picchiare l’amico.


Cercando di pensare ad altro, a Tezua viene in mente quello che dicevano prima -Sorellona!- si rivolge a Rekla tutto agitato -Voglio avere anche io un’arma come la tua spada-lancia!-
Rekla non si aspettava questa richiesta -Scordatelo!-
-Ma perchè? Ora che abbiamo quei Veliped a nostra disposizione possiamo usare le parti dei loro corpi per fabbricare le armi che vogliamo… Come una spada! Così diventerò finalmente un cacciatore guerriero!- spiega con entusiasmo Tezua -Ha ragione!- aggiunge Sato -Combattere con dei coltelli… Nemmeno il più forte dei guerrieri lo accetterebbe!-
-Non hanno tutti i torti!- interviene Shiki -anche io vorrei un’arma, ma diversa da un banale coltellino...-
I tre, intenzionati a darsi manforte, si mettono a pregarla in coro -Ti prego! Ti prego! Ti prego!-
Rekla, stanca dalla battaglia e dalle loro lamentele, non riesce a sopportarli oltre e cede -E va bene, mi avete convinta! Avrete la vostra arma personale-
-Evviva!- esclamano felici i ragazzi
-Allora portiamo le nostre prede da mia mamma- interviene Sato -Vero! Tua madre è un fabbro capace di costruire qualsiasi arma- aggiunge Tezua.


I ragazzi, emozionatissimi, accompagnati da Rekla, raggiungono la casa di Sato; accanto ad essa si trova una fucina, e, tra la penombra della tettoia e il bagliore del fuoco, una donna dai lisci capelli color castano continua a martellare qualcosa posto sull’incudine davanti a lei.
-Oh santo cielo!- esclama mentre, posato il martello, corre verso Rekla e Shiki, ancora ricoperti di sangue blu -Cosa avete combinato? Cos’è tutto questo sangue? Shiki, sei ferito?- la donna sembra un fiume in piena di domande.
-Mamma, calmati...- cerca di tranquillizzarla Sato mentre lei continua ad ispezionare i due ricoperti di sangue;
-Catherine, per favore- la supplica Shiki -Non ho nulla, sto bene! Sto bene!-
La donna tira un sospiro di sollievo -Per fortuna! Se ti fosse successo qualcosa… che cattivo esempio di madre avrei dato…-
-Mamma! Guarda che Shiki non è tuo figlio…- interviene Sato -Lo so figliolo, ma ormai vi considero fratelli , da quando tredici anni fa l’ho preso in custodia- spiega Catherine.
-Già… tredici anni fa…- Rekla si perde nei ricordi.


Tezua, notando l’atmosfera pesante, cambia subito discorso -Ehi! Ehi!- attira l’attenzione di tutti -Catherine, siamo venuti qui per ricevere la nostra prima arma decente!- annuncia fiero.
-Prima arma? Ma non avete già un coltello da caccia?- domanda ironicamente la donna mantenendo un’espressione seria -Arma decente, mamma!- esclama Sato, non capendo l’ironia -D E C E N T E!- fa lo spelling.
-In ogni caso questo coltello non fa male nemmeno a una farfalla- osserva Tezua -E si sa che le farfalle sono delicate- aggiunge Shiki.
Tezua scorge subito una farfalla posarsi su un fiore vicino…
-- SFIDA ACCETTATA!--
Farfalla selvatica si prepara a combattere
>Tezua estrae il coltello
Farfalla selvatica usa Svolazzamento, volando in tutte le direzioni
>Tezua è confuso. Talmente confuso da colpirsi da solo!
Farfalla selvatica usa Riposo su un fiore
>Tezua non è più confuso; usa Taglio  
Farfalla selvatica viene colpita in pieno… ma il coltello si frantuma
Attacco fallito!
>Tezua usa Rabbia, -Questo coltello fa schifo!-
Farfalla selvatica fugge
>Tezua perde 1200 monete
>Tezua non ha tutti quei soldi; -Sorellona? Mi presteresti 1200 Vor?-
Rekla usa Pugno in testa -Cretino!-
Tezua è K.O.
La vincitrice è Rekla!

 

 

(beccatevi questa pokèmon reference! - n.d.a.)

(dopo aver corretto e trascritto l’ultima parte mi sono sentito stupido - n.d.r.)

 
   
 
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