Pera e Vaniglia, Affogato al Caramello~
Si raddrizzò e si passò una mano sulla fronte.
Il sole batteva forte, dietro la nuca, facendogli perdere un po’ di lucidità.
Il caldo era arrivato tutto in un botto, a Venezia.
Una goccia di sudore gli cadde dal mento a terra, si asciugò la faccia con la manica della maglia.
Perché cavolo avevano le divise con le maniche lunghe?
Solo perché Raffaele e Gianluca credevano che facessero più colpo sulle ragazze –che poi, vada per Raffaele, ma Gianluca non sarebbe mai uscito con nessuna se Marco continuava a stargli incollato ventiquattr'ore su ventiquattro.
Ma non era solo il caldo ad avergli fatto sbagliare cinque rigori su otto.
Era che c’era un certo ragazzo coi capelli rasta che, invece di allenarsi con tutti gli altri, si era ritirato su una collinetta un po’ più lontano, a mangiare gelato.
Gli lanciò un’occhiata e –ecco, aveva tentato di non guardarlo perché non succedesse- restò a fissarlo per un tempo forse infinito.
Il minuto infinito in cui una goccia di gelato gli scivolò dall’angolo delle labbra, e gli cadde sulla mano, e il ragazzo si leccò lentamente la pelle color caramello.
Faceva davvero troppo caldo per allenarsi.
E poi, cielo, quel gelato era troppo buono per non preferirlo ad un branco di ragazzi sudati.
Se non fosse stato per il servizio d’ordine, si sarebbe buttato nel canale –magari con un bel tuffo, come faceva da piccolo, salvo poi saltare fuori dall’acqua e correre in mutande per le strade, inseguito dai vigili. Lui c’era cresciuto, così.
Quel gelato –pera, vaniglia e caramello- era sempre stato un lusso per lui.
-Perché te ne stai qua da solo?-
Senza nemmeno girarsi, sapeva chi era. Fidio era l’unico a parlargli con tanta familiarità, nell’Orpheus.
Di sottecchi, vide che il ragazzo fissava il suo gelato e lo nascose fra le braccia gelosamente.
-Non ci pensare neanche. E’ mio soltanto.-
Fidio ridacchiò. –Ti capisco, sai.- disse.
-Non credo.- replicò Demonio, non fece in tempo a mettersi in bocca il cucchiaino e una goccia di caramello gli cadde sulla mano, scivolandogli lungo il polso.
Stava per pulirsi, ma Fidio fu più veloce.
-Invece sì. Non vogliamo mai dividere ciò che è solo nostro.- sussurrò, e tenendogli il braccio stretto fra le dita fece scivolare la lingua sulla sue pelle, inebriandosi dell’odore del caramello, l’odore del suo ragazzo.
Demonio avvampò e per poco non lasciò cadere il gelato.
La prossima volta avrebbe dovuto buttare lui, nel canale.
xxx
**L’autrice non riesce mai ad aggiornare in orari decenti**
Ciao :DDDD
Scusate per la pubblicazione tarda, non so perché l’ispirazione venga così.
Il gelato Pera, Vaniglia e Caramello è della Carte D’Or –cielo, ma quanto stimo questa marca?- e l’ho assaggiato per la prima volta ieri, a casa di mia zia.
Non avete idea –o magari sì- di come siano buoni questi tre gusti mischiati assieme **
Comunque, non ha riscosso molto successo, solo io ne ho mangiato due bicchieri, lol.
Per quanto riguarda la pairing, si tratta della Fidio*Demonio.
Non chiedete a me, ma alla ninja *indica*, è lei che l’ha tirata fuori e ora si assume le sue responsabilità per avermela fatta piacere –questa frase non ha senso (?)- uwu
Love, Peace & Ice cream~
roby