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Autore: Sherlock Holmes    29/05/2012    1 recensioni
Quando una donna grigiovestita farà il suo ingresso a Baker Street, un nuovo caso verrà aperto dall'investigatore londinese...
Un caso che lo porterà a scontrarsi con un certo professore...
[Storia ripubblicata con migliorie grafiche]
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il Big Ben battè le quattro quando rincasai.
Volevo esaminare quei documenti ed individuare l’esecutore materiale dell’omicidio Porlock, per poterlo vendicare…
Ma il piano per le mie ore successive fu stravolto non appena aprii la porta del mio appartamento.
Davanti a me, infatti, si stagliò la sagoma affilata del professor Moriarty.
Fu un colpo inaspettato.
- Me la immaginavo leggermente diverso, mister Sherlock Holmes…-
Scossi leggermente la testa per riprendermi.
- Davvero?- incalzai.
- Penso, invece, che lei mi abbia già visto…- affermò
Annuii, sedendomi ed invitandolo a fare altrettanto.
- Più volte lei ha incrociato la mia strada…- disse, cacciandosi un palmo in tasca. Istintivamente, feci altrettanto, avvinghiando la mia mano al calcio del revolver.
Moriarty sorrise, osservando il mio repentino movimento. Dal taschino estrasse solo un taccuino, dal quale lesse alcune date:- Sette mesi fa, aveva intuito la mia presenza dietro la maggior parte dei crimini irrisolti. Sei mesi fa, penso ne abbia avuto la conferma da… Come si chiamava? Ah, sì. Porlock. L’uomo che ha tradito la mia associazione, ma soprattutto me. E che ha pagato con la vita questo suo affronto.- disse, pacato.
Quella calma era raggelante.
- Quattro mesi fa mi si è avvicinato pericolosamente, Holmes… Ma le sono sfuggito.- disse, iniziando lentamente a camminare - Tre mesi fa, invece, è stato il mio turno. Ero quasi riuscito a scoprire l’identità dell’uomo che così dappresso mi tallonava… Ma, abilmente, glielo confesso, lei è sgusciato via dalle mie grinfie. Le riconosco una destrezza e un’intelligenza fuori dal comune.-
- Mi lusinga. E devo dire la stessa cosa di lei, professore.-
- La ringrazio.- enunciò, per poi posare nuovamente lo sguardo sui suoi appunti.- Di lei, Holmes, non ho più potuto occuparmi, in questi ultimi due mesi. Gli affari mi hanno portato all’estero. E così, anche lei, Holmes, ha perso completamente le mie tracce. Comunque – proseguì – da tempo sospettavo che Porlock avesse passato informazioni preziose a colui che ci seguiva. Ieri mattina ne ho avuto conferma dalle sue stesse labbra, sotto minaccia, prima del suo tragico assassinio. E così, sono riuscito a scoprire il suo nome, Holmes… Ed ho iniziato a raccogliere notizie sul suo conto. In queste ultime ore, tutte le mie energie e quelle della mia organizzazione si sono concentrate su di lei. –
Fece una breve pausa.
- Ora, arriverò al dunque. So che documenti misteriosamente scomparsi dal mio archivio sono nelle sue mani, Holmes. Gradirei riaverli.
Se ciò non dovesse accadere, se fossi in lei, mi impensierirei per la sorte di Irene Adler.-
Il mio cuore perse un battito.
“Non è possibile…”
Ricordavo l’ultima lettera di Porlock, in cui citava il possibile rapimento di una certa Adler… Ma speravo ingenuamente in un’omonimia…
- Strani i casi della vita, Holmes, non le pare? Rapiamo una giovane donna per ricattare il re di Boemia, donna con la quale egli aveva avuto una tormentata e pericolosa relazione, tempo addietro, per poi scoprire che lei, Holmes, si incontra periodicamente al Grand Hotel, nella stanza 256, con la stessa miss Adler…  Dev’essere una persona molto importante per lei…-
Deglutii. Il mio unico punto debole era stato scoperto da colui che ritenevo essere il mio peggior nemico.
Sorrise. – Si presenti questa notte al 314 di Regent Street, con i documenti che desidero riavere. Altrimenti…-
Mi alzai in piedi, imperiosamente, e con occhi glaciali e sguardo fermo, gli intimai:- Questa conversazione è finita, Moriarty. Penso che sia in grado di trovare da solo l’uscita.-
Si rimise il taccuino in tasca:- Mi auguro che faccia la scelta giusta per entrambi. Mi duolerebbe dover uccidere miss Adler… E lei, Holmes, naturalmente. E’un avversario stimolante.-
Con voce cupa, esalai:- Vada.
 
Quando Moriarty uscì con un guizzo di manto, crollai sulla poltrona.
- Maledizione!- esclamai.
Così tante domande mi assillavano… Per quale alternativa avrei optato?
Consegnare i documenti e salvare Irene o usare quelle carte per incastrare Moriarty e la sua pericolosa organizzazione criminale?
Amore o giustizia?
Afferrai la mia pipa, la caricai e la accesi, passandomi una mano sugli occhi.
Non mangiavo da un giorno. Ma non sentivo fame.
Così iniziai a pizzicare le corde del mio Stradivari, per concentrarmi… Per scegliere.
Dovetti lasciar cadere il mio violino sul tavolino.
Perché non riuscivo a liberare la mente e ragionare distaccatamente?
Presi dalla tasca la busta dell’ultima di Porlock.
Rilessi attentamente il suo contenuto.
E feci la mia scelta.
  
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