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Autore: giulia971    29/05/2012    1 recensioni
Beh, le mie amiche sono pazze e io con quei 5 ragazzi non ci voglio avere niente a che fare.. beh tranne che con uno.. :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sorrisi, i ragazzi erano in trance, e le ragazze invece, stavano sorridendo.
“WOW Giù” mi disse Rosa, “avevi ragione, il vestito è bellissimo” si complimentò Rosa sorridendomi.
“EH già, sapevo che eri gnocca, ma così..” mi fece l’occhiolino Sofy.
Penny non mi disse nulla, ma il suo sorriso valeva più di mille parole, Penny era un amica sincera, se non gli piaceva qualcosa te lo diceva e basta, senza troppi giri di parole.
I suoi sorrisi erano i migliori al mando, sinceri, niente di più.
“Si il vestito è davvero bello” acconsenti io, guardandomi allo specchio, per vedere come mi stava.
“Eh già, proprio il vestito..” senti sussurrare a Louis, che aveva sgranato gli occhi.
“mmhh..mmhhh” si schiarì la voce Harry, tornando in se.
“è proprio bello il vestito e ti sta bene” mi sorrise Liam, in modo gentile.
“Grazie Liam” gli sorrisi io.
“beh, vado a cambiarmi, così usciamo di qui” dissi ai ragazzi.
“Ok” mi disse Penny.
Tornai nel camerino, sentendo gli sguardi fissi sulla scollatura molto profonda, che arrivava a sfiorare il limite dell’adeguato, lasciando tutta la schiena scoperta.
Feci un leggero sorriso di soddisfazione, era lecito, qualunque ragazza si sentirebbe onorata, nel far rimane a bocca aperta i One Direction. ;D
Comunque tornai in camerino, e prima di togliermelo, guardai il cartellino con il prezzo. CAZZAROLA, costava più di 2000£, era troppo espansivo, non me lo sarei mai potuto permettere.
Mi lasciai sfuggire un sospiro di tristezza, e mi sfilai il vestito.
Peccato.
Mi rivestì, e uscì dal camerino con il vestito e le scarpe in mano, anche le scarpe erano da favola, delle Louboutin originali, io adoravo quell’uomo.
Trovai le ragazze e i ragazzi ad aspettarmi.
“per me sei bella anche così” mi disse Niall con aria da cucciolo.
“Awwwww tesoro, grazie” e gli stampai un bacino sulla guancia, che cucciolo. *__*
Con un sorriso stampato in faccia, raggiungemmo i ragazzi alla casa, Sofy stava comprando un vestito.
Uscimmo dal negozio, e Harry notò un piccolo particolare.
“Ohhhh ragazze, buste di Victoria’s secret, CI piace” disse agitando la testa, ma beccandosi uno scappellotto da Sofy.
Sorridendo ci battemmo il cinque.
“ehy che ho detto di male” protestò Harry, che non riusciva veramente a capire cosa aveva detto di tanto sbagliato.
“niente Harry lascia stare” lo tranquillizzo Louis ridendo sotto i baffi.
Louis, invece, si becco una gomitata nelle costola da parte mia.
Gli sorrisi, e gli dissi “ tranquilli, voi non lo vedrete mai quello che abbiamo comprato” facendogli capire che non mi avrebbe mai visto in biancheria intima, anche se io avrei tanto voluto. EHM.. Emh, basta, smettiamo la di farci strane idee.
Anyway,Louis mi sorrise malizioso, si avvicinò al mio orecchio, e abbassando la voce di 2 ottave mi disse con voce altamente sexy “ Ah si, dici?” scostandomi un ciocca di capelli, così facendo il suo respiro arrivava al mio collo, stavo per saltargli su in quell’istante davanti a tutti, ma una piccola parte di me riuscì a controllarsi, e a giocare al suo stesso gioco.
Quindi mi girai, feci lo stesso, gli misi una mano dietro la testa avvicinai la mia testa al suo orecchio, e con voce suadente, gli dissi “ MMhhh proprio così, non riuscirai neanche a vedere l’ombra della giarrettiera” e sorridendo, mi allontanai,  continuando a camminare, lo lasciai li a immaginarsi le giarrettiere.
Quant’era bello prendere per il culo i ragazzi. Anche perché bastava poc, solo il nome di giarrettiere, reggiseni, e perizoma, li mandava in estasi.
Quando riuscì a scrollarsi il pensiero della mia giarrettiera, ci raggiunse con un piccola corsetta, nel mentre noi eravamo diretti verso una gelateria, Niall aveva fame. STRANO.
“ragazze, dopo il gelato dobbiamo filare a casa, domani ci aspetta l’università” dissi con finto entusiasmo.
Le ragazze mi guardarono tristi e annuirono con poca convinzione.
“Mi dispiace, ma è la realtà” mi scusai io per averle riportate alla realtà.
“purtroppo” sospirò Rosa, che passeggiava al fianco di Liam, che come ogni galantuomo, portava le sue buste. In realtà io sapevo che stava cercando di sbirciare dentro le buste di Victoria’s secret.
Sorrisi a quel pensiero stupido e continuai a camminare.
Penny e Zayn si tenevano per mano, passeggiando tranquilli e felici come una pasqua.
La scena era buffa, Zayn portava le buste di Penny, e Harry quelle di Sofy, mentre io portavo le mie.
Ero contenta di questo fatto, mi piaceva troppo portare le buste dello shopping, era così soddisfacente.
Niall e Louis camminavano assieme, il braccio di Louis era appoggiato sulle spalle di Niall e camminavano assieme. Sembravano fratelli. Ero così colpita dall’istinto di fratellanza che i ragazzi avevano gli uni verso gli altri. Era una cosa molto dolce.
Quando Louis si accorse che ero rimasta dietro il gruppo, mi fece segno di raggiungerli, e mi aggiunse a quel quadretto, posando un braccio nelle mie spalle.
Continuammo così fino alla gelateria, e poi i ragazzi come era di consuetudine, si misero gli occhiali da sole, ed entrammo nel negozio.
Prendemmo le nostre ordinazioni, e poi uscimmo dal negozio dirigendoci in un parco li vicino.
Zayn e Penny, presero la loro strada, e noi ci dividemmo a gruppetti, potete immaginare come erano le disposizioni. Niall, era andato nel bordo del laghetto a dare da mangiare alle paperelle con una vecchietta (tranquille non era la Flack, ahahahahh), e io e Louis passeggiavamo in quella giornata perfetta, tranquillamente, godendoci la natura, in piena Londra.
“Beh cosa mi racocnti” mi chiese Louis, leccando il suo cono gelato.
“mmhh niente, tutto come sempre, ahahhaha” scoppiai a ridere per il ricordo che affiorava nella mia mente.
“Mhh cosa c’è di divertente” mi chiese Louis curioso guardandosi intorno.
“AHAHAHA niente, mi sono ricordata una cosa” gli spiegai
“Adesso lo voglio sapere” mi incitò a raccontargliela.
“Oh non è niente di che tranquillo, mi sono solo ricordata che oggi mentre ero nella vasca hanno trasmesso una vostra canzone e noi ragazze ci siamo messe a cantare a squarcia gola” gli spiegai sorridendo a quel pensiero.
“aahhahaha “ si mise a ridere.
“è strano sentirvi alla radio” gli spiegai io.
“ Si, anche io non mi sono ancora abituato” disse.
“ deve essere strano immagino” continuai io.
“mmhh quello non è niente, la parte più difficile sono le fans, urlano, piangono, ti saltano addosso, sono pazzesche eppure, voglio bene ad tutte loro, alcune esagerano però è bello sapere che c’è qualcuno che non ti conosce ma che ti vuole bene” disse Louis sorridendo al pensiero delle sue fans.
“è una cosa dolcissima Lou lo sai?” gli dissi io intenerita
“si?” mi chiese lui
“eh già” ammisi io e per alleggerire l’atmosfera che si era creata scherzai un po’
“sei proprio un tenerone” gli dissi con la vocina che si usa con i bambini, e prendendogli le guancie gli fece fare cippi cioppi.
“ Ah si? Un tenerone dici?” disse ridendo minacciosamente “ allora il tenerone, ti prenderà e quando ti prenderà, ti farà morire del solletico” disse minacciandomi con le mani.
“non ti azzardare” lo intimai io ridendo sotto i baffi.
“Ti conviene correre, il tenerone sta per attaccare tra 3….2 corri..1…via..” e incomincio a correre per prendermi, ma io incomincia a correre, e l’inseguimento ebbe inizio.
Io urlavo come una bambina sovraeccitata, mentre lui mi rincorreva, cercando di prendermi, ma quando era vicino dall’afferrarmi per la maglietta io correvo ancora più veloce.
Ridevamo come 2 bambini, anzi no i bambini sarebbero stati meno infantili, ogni volta che scappavo dalle sue prese, mi giravo e gli facevo la linguaccia.
Quando continuai a correre, e mi accorsi che lui non c’era più dietro di me, mi fermai e mi guardai intorno, cercandolo.
Continuai a camminare, quando a un punto da dietro l’alberò uscì Louis, che mi afferro con tanta forza, che non riuscì a mantenere l’equilibrio, e cademmo a terra, come salami.
Stavamo morendo dal ridere, non ci eravamo accorti della posizione che avevamo assunto quando eravamo caduti, era un tantino ambigua.
Io avevo le gambe aperte e lui era sdraiato sopra di me, e si reggeva con le braccia che passavano sopra la mia testa. Nel mentre continuammo a ridere e quando l’eccitazione della caduta, si affievolì rimanemmo a guardarci negli occhi, sorridendo.
Quando la situazione si fece imbarazzante, e ci rendemmo conto della posizione, Loius si avvicinò sempre di più sempre di più ancora di più, io chiusi gli occhi, andandogli incontro, quando qualcuno urlò.
Io aprì gli occhi innervosita, e vidi Loius alzarsi, dare un occhiata in giro e pormi la mano per aiutarmi ad alzarmi. Io l’afferrai, e lui mi disse “ Corri” e incominciammo a correre mano nella mano, inseguiti dalle fan.
Come diamine avevano fatto a riconoscerlo non si capisce, Ahhh lo sguardo acuto delle fan..!!
Corremmo per non so quanto tempo, girammo l’angolo prendendo un vicoletto, eravamo morti. Il fiatone era indomabile, ci appoggiamo alle ginocchia tutti e due, per riprendere fiato.
“Come diamine hanno fatto a vedermi?” si chiese Louis
“è quello che mi chiedo anche io”ammisi
Scoppiamo a ridere, che cosa buffa, era il mio primo depistaggio.
“Beh ora che si fa!?” gli chiesi.
“mmhh se usciamo ci vedranno, e ci toccherà correre di nuovo, io direi..” e mentre lui continuava a parlare io mi sentii strana, vuota..
“Lou..” gli dissi con aria disperata
“dimmi” mi disse lui sorridendo.
“Abbiamo dimenticato le buste al parco..”
“O CAZZO…”
“Mi dispiace..” mi scusai io
“Nooo non è colpa tua, è colpa mia.”si diede un colpo alla fronte con la mano e si illuminò.
“Ok ho un piano, scambiamoci gli occhiali da sole, e dammi il foulard che hai in borsa” mi disse, Louis
“Ma tu come fai a sapere che io ho un fou..” non mi fece neanche finire la frase
“Non è importante sapere come lo so tu dammelo e basta, meno tempo ci mettiamo più possibilità di sopravivenza abbiamo” mi incitò lui.
“ehhh che tragico che sei” scherzai io, ma lui si fece serissimo invece.
“Ohh- OHH tu non sai quanto sono forti le directioner” amise lui.
“le che!?” chiesi io confusa
“Le directioner, le nostre fans.” Mi spiegò lui, come se la cosa fosse più che logica.
“ ohhhh” dissi io
“ora sbrigati dammi il tuo foulard” mi incitò lui, allungando la mano.
Presi il foulard dalla borsa e glielo diedi, lui lo afferrò e se lo mise in testa a mo di bourqua,( non so se si scriva così, penso proprio di no) comunque, scoppiai a ridere, era buffissimo.
“ehy cosa ti ridi, non sono sexy nella mia versione da donna?” mi chiese, atteggiandosi.
“oHHH si ti salterei sopra in questo istante” dissi col tono più convincete che potevo sopprimendo i risolini.
“Bene, ora passami i tuoi occhiali da sole, e tu mettiti i miei, legati i capelli, così saremmo meno riconoscibili, MUOVITI” mi disse lui, con voce da checca isterica. Io scoppiai a ridere di nuovo.
“Si sergente” e mi misi sull’attenti.
“ora” mi disse “ passeggeremmo tranquillamente verso il parco, tu evita di parlare e ridere, io farò lo stesso, ogni tanto controlla dietro di noi, io non potrò girarmi sennò ci riconosceranno. Pronta!?” mi chiese dedicandomi uno dei suoi sorrisi più belli. Devo dire che ero particolarmente eccitata per il nostro piano, e poi Louis come generale non era niente male. Me lo stavo immaginando in divisa. Senza neanche accorgermene stavo sognando a occhi aperti, e mi morsi un labbro, ma mi risvegliai dal mio BELLISSIMO sogno e gli risposi.
“Sono nata pronta” e facendogli l’occhiolino, lui mi prese per mano e ci avviamo per il parco.
Aveva una presa salda, e il contato con Louis mi faceva sentire le farfalle allo stomaco, e lui faceva ridere con il mio foulard in testa, e gli occhiali da donna.
Riuscivo a stento a trattenere le risate, lui ogni tanto mi mandava occhiate di rimprovero, ma anche lui stava per scoppiare a ridere.
Eravamo quasi arrivati, mancavano meno di 50m dal parco, il tanto di attraversare la strada.
Louis mi strinse la mano ancora di più, e io mi girai verso di lui, rivolgendogli un sorriso. Che dolce era agitato. Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio sulla guancia, se lo meritava, stava facendo tutto questo solo per me.
Mi sorrise, e mi trascinò nelle strisce pedonali, fino ad arrivare nel parco, io non mi ricordavo dove eravamo caduti, ma lui evidentemente si dato che mi tirava da una parte e l’altra del parco.
Lungo un viale, vidi le buste di Victoria’s Secret, e mollai la sua mano per correre a prenderle, così finalmente saremmo potuti tornare a casa.
Le afferrai per i lacci e tornai di corsa verso Lou che mi stava aspettando fermo nel viale, sorridente. Io a mia volta gli sorrisi, e camminai decisa verso di lui, che nel mentre si era tolto il mio foulard dalla testa, che lo faceva sembrare solo ridicolo. Si era appuntato i miei occhiali da sole nel giro collo della maglietta, e i suoi occhi al sole erano mozzafiato, e a quel pensiero mi arrivò un pugno allo stomaco.
Mi mancò il respiro. Ignorai quella sensazione ridicola, e continuai a camminare diretta verso il mio oceano.
“Beh, le tanto preziose buste furono portate in salvo, giusto?” mi domandò.
“Si tutto grazie a te, a proposito, grazie di tutto” gli dissi.
“Grazie di cosa, è il mio dovere salvare le buste in pericolo” mi disse scherzando.
Io gli diedi un leggero pugno al braccio, e lui come era suo solito, fece il cretino massaggiandosi il punto in cui l’avevo toccato.
“cretino” gli dissi io ridendo.
Lui mi sorrise e cercò qualcosa nella tasca dei pantaloncini.
Ne tirò fuori il cellulare, e controllo, evidentemente, un messaggio.
“Oh, i ragazzi ci stanno cercando” mi annunciò.
“Beh, digli la verità che siamo scappati dalle fan ma avevamo lasciato le buste qui e siamo tornati indietro a prenderle” gli dettai quello che doveva scrivere.
“ è questa la verità?” mi disse tutto serio “ sei sicura che tu non mi abbia attirato qui per qualche oscuro motivo?” mi chiese, recitando la parte della ragazzina spaventata in un film horror.
In un primo momento non riuscì a capire se stesse scherzando o meno, poi quando ebbe finito la frase, uno faccia alla “are you fucking kidding me?” mi si spiaccicò in faccia.
Lui continuò con la faccia spaventata “ sei sicura che non mi vuoi torturare!? Sai non mi stupirei una con la tua faccia..” e mi sorrise.
“A si una con la mia faccia?” gli sorrisi con aria di sfida e mi avvicinai sempre di più a lui e alla sua faccia, finche non fummo abbastanza vicini da sentire i nostri respiri in faccia.
“Una con la mia faccia cosa? Cosa ha la mia faccia?” gli chiesi alzando un sopraciglio.
“Oh niente di sbagliato e solo che l’aria da pervertita che ti porti dietro, è un tantino inquietante!” mi disse ridendo lui.
“ Ah si l’aria da pervertita è inquietante?” e così dicendo mi avvicinai al suo orecchio, e in un sospiro malefico gli sussurrai
“Corri bambino, perché se ti prende, potrei aggredirti” e a quella frase incominciai a contare alzando la voce
“1….2…. corri bambino 3…” non feci in tempo a dire 4 che lui stava correndo e io lo inseguivo con le buste a trago.
Canticchiavo come una bambina, in effetti era un po’ inquietante, ma continuai a saltellare, e a cercarlo.
Quando alla fine mi arresi, mi fermai davanti a un albero all’ombra per riprendere fiato. Ero stanca morta.
Mi stavo rilassando, quando una mano mi tappo gli occhi e la bocca e mi spinse all’indietro.
Io cercavo di divincolarmi, ma delle labbra si appoggiarono al mio orecchio, e pronunciarono un “SHHH”, e allora mi stetti zitta.
“brava bambina” mi disse la voce al mio orecchio, e si mise a ridere.
Non aveva ancora tolto la sua mano da i miei occhi, ma non ci voleva molto a riconoscere la voce altamente sexy di Lou.
“mmhhh fammi pensare, chi sarà mai” feci finta di pensarci mettendomi un dito sulla bocca.
“mmhh prova a indovinare” mi disse all’orecchio.
Tutte le volte che mi parlava all’orecchio, scatenava in me emozioni impensabili.
“Allora, potrebbe essere… un assassino molto malvagio”
“mmhhh potrebbe essere, ma no ritenta”
“Ehmmm un ragazzo, con una maglia a righe, un paio di pantaloncini, e delle Tom’s??” chiesi io.
“mmhh fammi pensare, può darsi” mi disse lui liberandomi dalle sue mani negli occhi.
Fui accecata dalla luce del sole, e quando i miei occhi si abituarono alla luce, lo trovai il sopra di me, che mi scrutava, silenzioso. Sembrava un cucciolo. Che carino.
Era tardi, il sole stava tramontando, ed era ormai ora di andare, anche se io sarei potuta rimaner così insieme a lui tutta la vita.
“Lou” gli dissi io
“mmhh” mi rispose lui che si era sdraiato al mio fianco e si stava godendo gli ultimi raggi di sole di quella giornata “tranquilla”.
“è tardi, io devo tornare a casa, le ragazze mi stanno aspettando, e domani devo andare a lezione.” Lo informai io. Lui ormai si era girato verso di me, e ora ci stavamo guardando negli occhi.
“devi proprio andare!?? Si sta così bene qui..” e sospirando brontolò.
“Neanche io vorrei alzarmi, e godermi questo sole,- con te- (pensai), ma purtroppo il dovere chiama”.
E così dicendo, mi alzai, mi pulì i pantaloni, e porsi una mano a Lou per aiutarlo ad alzarsi.
Lui l’afferrò, e fece i miei stessi movimenti, si pulì i pantaloni e si mise gli occhiali da sole.
“ok allora ti accompagno a casa, non si lascia andar una donzella a quest’ora…” canticchiò lui, con tono solenne.
Io scoppiai in una risata, e cominciammo a camminare.
Camminammo per 10 minuti buoni in silenzio, eravamo ormai quasi arrivati a casa, mancavano solo pochi isolati, e poi, questa magnifica giornata sarebbe finita, e io mi sarei chiesta per tutta la settimana se avrei avuto la fortuna di passare un’altra giornata così.
“ beh oggi mi sono proprio divertito” si rivolse a ma Louis con un sorriso.
“anche io, era la prima volta che mi divertivo così tanto da quando sono arrivata a Londra”concordai.
“sono contento, dovremmo rifarlo.”
“Oh si con molto piacere” concordai io annuendo.
“beh, allora quando lo rifacciamo!??” mi chiese lui impazzente.
“mmhh non so decidi tu” gli diedi carta bianca.
“potremmo rifarlo sabato sera a cena” mi invitò lui “ però questa volta usciamo fuori a mangiare, perché io faccio schifo in cucina” ammise.
“oh bene sai, non vorrei morire avvelenata” scherzai  io.
“Ehy!!” mi disse lui dandomi una piccola spinta scherzosa.
Noi parlavamo, ma eravamo arrivati a casa mia ormai.
“beh io sono arrivata” gli feci notare “ ciao allora”tentennai io…
Lui mi prese per un braccio, mi fece voltare, mi afferrò una spalla avvicinando sempre di più la sua faccia alla mia. Io gli andai incontro, di certo non mi ritiravo.
Eravamo a 5 mm di distanza, ormai sentivo il suo respiro sulla pelle, e il momento del bacio tanto desiderato stava per arrivare.
Mi stava per baciare, quando le ragazze aprirono la porta, e io istintivamente, girai la faccia, e le sue labbra finirono sulla mia guancia.
Un “OH” da parte loro, ci mise in imbarazzo, e così io e Louis finimmo per salutarci con un banalissimo bacio sulla guancia e un “Ciao” imbarazzato.
Io entrai a casa visibilmente delusa per la seconda volta.
Bastarde, ero a passo dal bacio, e loro proprio in quell’istante dovevano aprire la porta!??
Fanculo. D'altronde, non era colpa loro, non potevano sapere che io e Louis ci stavamo per baciare.
Ero entrata in casa e un profumino, aleggiava per casa.
“MhHhhhh che buon profumino, cosa avete cucinato!?” chiesi io dirigendomi verso la cucina.
Trovai Rosa ai fornelli, che cucinava del pollo con i peperoni, e Sofy che preparava l’insalata.
“Pollo con i peperoni, il tuo preferito” annunciò Penny, spuntando dalle scale.
“ummhhh che buono, ma a cosa devo quest’onore?” chiesi io sorridendo alle mie migliori amiche.
“ abbiamo una buona notizia, una sorpresa” canticchiò Penny, che si adoperava per apparecchiare con cura la tavola.
“ e quale sarebbe la sorpresa?” chiesi, insospettita.
Te lo avremmo detto prima, ma tu non hai risposto al cellulare, eri con il tuo Louis..” mi fece gli occhioni dolci Sofy.
Non feci neanche in tempo a controbattere, che il campanello trillò 2 volte.
Mi alzai e andai ad aprire.
Quando aprì la porta un urlo mi travolse, e a mia volta, urlai come una matta, quella figura era più che inaspettata.
Incominciai a saltare dalla felicità
“ e tu cosa ci fai qui……”
 
 
 
Holaaaaa … qui è la scrittrice che parla (uhuhuhauhauah che buffo dire scrittrice).
*si schiarisce la voce* allora cosa ne pensate, una grande sorpresa nel prossimo, e tanta azione.
Chi pensate che sia l’inaspettato ospite!??* risata malefica*
Anyway, fatemi sapere se vi piace.
Lot of love 


                                                                                                                   Giulia xx
  
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