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Autore: Silvia_512    29/05/2012    0 recensioni
Hope, ha diciassette anni e tanti speranze, la fine della scuola e delle semplici vacanze.
Vacanze che poi non si riveleranno poi cosi tanto semplici, cosi tanto rosee, ma le insegneranno qualcosa.
Fino a poco tempo fa non credevo sarebbe stato possibile dirlo, ma grazie a te, oggi so amare
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin*
E quella stramaledetta campanella finalmente suona.
Pensai fra me e me con aria davvero soddisfatta, in quel preciso istante
le mie compagne di classe, o meglio solo le più importanti Suzanne,
Alexandra e Cristine buttarsi a capofitto su di me, mi abbracciarono e mi
baciarono da per tutto. No occhei non pensate a male.
Io mi ripresi dal quel caos e ricambiai i loro abbracci, con un mega iper
super sorriso sul viso, eh si era l'ultimo giorno di scuola finalmente il tanto atteso relax era arrivata.
Molti, soprattutto i grossi non riescono a capire l'importanza che ha per
noi l'estate, dopo sei mesi di scuola -che ti svegli alle 6:30 ti vesti ti sistemi prendi quel maledetto bus,
arrivi davanti quel maledetto edificio e sei li seduta su quell'odiata sedia davanti quel perfido banco
per sei lunghissime ed interminabili ore,- finalmente tre mesi dove puoi
goderti la tua adolescenza in pieno e fare quel che cazzo ti pare.
In più quest'anno per la prima volta dopo non so quanti anni, sarei
partita con la mia famiglia, e sinceramente non vedevo l'ora di questa bella vacanza al mare,
da quello che avevo capito, mi ci voleva.
Unica cosa che era rimasta in sospeso era tra una settimana alzarsi e
andare a vedere quei bei quadri di fine anno scolastico dove c'è scritto
tutto il tuo destino, è quel foglio che segna realmente le tue vacanze, 
perchè diciamocela tutta se su quel foglio ci sarà scritto Bocciato o 
Rimandato, tutti, o meglio la maggior parte di noi, avrebbero preferito 
rimanere altri tre mesi a scuola, che passarne tre segregati in casa con
le urla e le ramanzine dei tuoi cari e amati genitori.
Da quello che però sapevo del mio rendimento scolastico potevo essere
quasi certa che almeno per quest'anno quelle due paroline che portano
solo disgrazia non sarebbero entrate nella mia vita.
E dopo esserci messe d'accordo sul quando e come rivederci o meglio se
rivederci, -no dai "si fa per dire",- il giorno dei quadri, arrivai a casa il tempo di
chiudere gli occhi e quel giorno era arrivato, o almeno a me era sembrato così.
Entro in quel cancello dopo una settimana che non lo vedevo, mi avvicino a quel portone vedo i vari fogli da lontano attaccati,
vedo alcune persone, chi piangeva di gioia o di tristezza, chi sembrava esaltato, o addirittura impossessato perchè era
passato o solo perchè lo avevano fatto passare con i debiti invece di bocciarlo, e mentre vedevo queste svariate persone mi
avvicinavo sempre di più, mi fermai a parlare con due o tre persone prima di arrivare ai foglio e quando ero li davanti dovevo
solo cercare il foglio della mia classe, ma a quel punto mi sentii chiamare.
"Hooooooooope, non guardare, no", devo dirvi la verità in quel momento quella
voce mi spaventò a morte sentì crollami il mondo addosso, e mentre mi giravo per
vedere chi fosse la frase finì con "Aspettaci prima" erano quelle tre sciagurate
di Alexandra, Suzanne e Cristine, gli urlai contro "Io vi odio, sbrigatevi a venire che troviamo il foglio di classe".
Appena si avvicinarono le abbracciai e subito trovammo il foglio, scorremmo il dito sull'elenco la prima era Cristine,
inizio ad urlare all'impazzata ovviamente era passata, ma chi lo avrebbe mai detto la cocca della nostra prof di italiano,
però le volevo bene dai, poi tocco ad Alexandra scorreva con il dito e comparve una parolina malvagia "rimandata"
fece un sospiro alla fine lei era la prima a saperlo, facendole un sorriso la strinsi a me e aggiunsi
"Fagliela vedere a quella bastarda di geografia come glielo metti in quel posto il debito"
cosi scoppiamo a ridere tutte e quattro come pazze, ed ora toccava a me eravamo arrivati alla
lettera M scorrevo scorrevo ed eccomi traccio una linea con il dito per arrivare dall'altro lato
del foglio senza aver paura di sbagliare rigo e farmi false illusioni o delusioni, e finalmente
parolina magica "promossa" suzanne mi abbracciò, anche perchè ora mancava solo lei,
ma voi ditemi la secchiona della classe tutto l'anno è andata bene non ha meno di sette a
nessuna materia se possono bocciarla solo per un quattro in matematica alla fine dell'anno, era quasi inutile controllare i quadri, ma ci fu una
spiacevole sorpresa "rimandata" anche lei, io la guardai e le dissi "Suze, mi dispiace"
lei mi sorrise e strinse tutte e tre "ragazze me lo aspettavo lo sapevo che matematica me lo avrebbe dato".
Passammo tutta la giornata insieme pranzo al Mc, pomeriggio in giro per le vie della città, riempiendoci di foto
e di promesse, sera piazza al volo, una birretta in compagnia anche di altri amici di classe, e poi a casa,
a casa perchè era ora di iniziare quest'estate.
Ed è ora di iniziarvi a raccontare il motivo per cui mi sono ritrovata a scrivervi tutto ciò,
di raccontarvi un'estate che mi ha segnato per molto tempo forse per sempre, credo proprio per tutta la vita.  


 
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Raga non scrivo da molto,
spero davvero possa piacervi,
seguitela e datemi le vostre opinioni,
spero di non deludervi, giuro *-*
Silvia.
  
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