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Autore: Without_Loved    29/05/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Sakura, al primo anno di università si trovasse di fronte a una serie di decisioni che potrebbero cambiarle la vita? Riuscirà a far avverare il suo sogno di diventare un medico? Troverà qualcuno che riuscirà a farla sorridere dopo una serie di avvenimenti traumatici? Leggete la storia per sapere come continuerà
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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University dream
 
Capitolo 1: Sono qui.
 
-Sakura svegliati, la scuola inizia- urlò una donna da piano inferiore della villa, ormai la casa aveva preso vita da un paio di ore e la figlia non era ancora scesa; doveva andare all'università di medicina, ed era la prima volta che metteva piede lì come studentessa, per cui il ritardo non doveva sussistere. Dopo pochi minuti la ragazza era scesa, era l'ultima colazione con la sua famiglia, prima di partire per Konoha, il luogo dove avrebbe studiato.
-Finalmente te ne vai eh sorellina- disse un ragazzo dai capelli arancioni e alcuni percing sparsi; era suo fratello maggiore, all'ultimo anno di università di Amegakure come avvocato; i due andavano d'accordo ma a volte battibeccavano anche per ore.
-Sì, almeno non ti vedo più... Quest'anno fai il bravo e non picchiare nessuno- rispose ferrea le, sapeva dei casini serali del fratello e non voleva rivederlo sul letto d'ospedale, ma per il resto era un bravo studente e un ottimo fratello, infatti ricordava il perché aveva incominciato a picchiare, causa sua e dei suo capelli rosa, lui l'aveva semplicemente difesa e da quel giorno iniziò e non smise più.
Finita la colazione presero entrambi le loro valige e le caricarono sulle loro auto; lei una utilitaria rosa, mentre Pain una Seat Ibiza nera; appena conclusero i loro affari salutarono i genitori, finendo nelle grinfie della madre che li stritolò come mai: i suoi bimbi erano cresciuti ed ora stavano lasciando la casa natia, pianse appena salirono in auto; il padre li raccomandò di chiamare al loro arrivo.
-Ci vediamo Pain!- lo salutò abbassando il finestrino, ricevendo come risposta un semplice "chiamami se hai bisogno", poi partirono prendendo diverse direzioni; la nuova vita di Sakura stava arrivando e lei era eccitata da tutto questo.
Ci mise un paio d'ore prima di arrivare a metà percorso e già i morsi della fame le stavano facendo brontolare lo stomaco, per cui decise di fermarsi e mangiare qualcosa al bar; perse altri trenta minuti per rifocillarsi e, successivamente, riprese la strada per Konoha; accese la radio, ma nessuna stazione sembrava accontentarla, per cui opzionò per un cd, almeno le avrebbe fatto compagnia. Dopo un'altra oretta si ritrovò in un'altra parte della città dove vi era la sua nuova sede di studio; finalmente i suoi occhi si illuminarono, era arrivata di fronte al campus ed era fantastico: ragazzi che parlavano sotto gli alberi, un'immensa struttura si ereggeva dietro; era arrivata.
-Devo trovare un parcheggio!- disse cercando un posto da poter posteggiare la macchina, cosa ardua, ma alla fine ci riuscì e poté fare due passi prima di togliere le valige dall'auto, si girò più volte per osservare il panorama e per cercare la sua migliore amica, ma non la notò.
-Bei capelli! Che tinta usi?- chiese una voce maschile alle sue spalle, Sakura si voltò verso colui che aveva parlato e si ritrovò di fronte a un ragazzo alto dagli occhi nocciola e dai capelli corvini; sbuffò rassegnata e tornò al suo lavoro senza badarci più di tanto e appena finì si diresse verso il centro, dove le avrebbero assegnato il dormitorio, ma prima chiamò i genitori per informarli del suo arrivo.
-Ehilà! Sakura, che bello sei qui- quella voce le gracchiò nella testa e, girandosi, trovò una chioma bionda dagli occhi blu osservarla: era Ino, la sua miglior amica dalle elementari; quando l'altra le si avvicinò le diede la notizia più bella: erano compagne di camera, finalmente erano universitarie. Appena si registrarono e ottennero la chiave e annesse istruzioni su come raggiungerla partirono alla ricerca della stanza, che riuscirono a trovare dopo poco, grazie all'orientamento di Sakura che era fenomenale.
-Buongiorno! Io sono Kakashi Hatake, professore di italiano e vigilante del corridoio. Voi siete?- chiede un uomo con una strana maschera che li copriva il volto, le due risposero con i loro nomi, così da essere segnate sul blocco che l'uomo teneva in mano, poi lo salutarono cordialmente ed entrarono nella loro nuova stanze: due letti begli spaziosi, accanto a due scrivanie con sopra i loro libri scolastici; le due si meravigliarono del tutto, sapevano che ce l'avevano fatta.
-Cos'è questo frastuono?!- chiese Ino in preda ad un attacco isterico, era un rumore assordante, tanto che dovettero coprirsi le orecchie; uscirono per identificare la fonte di tutto e si ritrovarono di fronte a una rissa vera e propria, Sakura, senza esitare si avvicinò ad una ragazzo dai capelli rossi e chiese che cosa stesse succedendo.
-Sono le due università rivali: Konoha e Oto, la prima, cioè questa, è la sede e vi ci sono gli studenti di medicina e informatica, mentre Oto è il distaccamento e vanno i futuri contabili; si odiano da sempre, e, quando si incontrano scatta la rissa- disse il rosso girandosi a osservare la rosa che, intanto, osservava la scena tutta presa, poi ai due si avvicinò un altro ragazzo dai capelli scuri e occhi marroni e richiamò l'amico.
-Andiamo Sasori! Non vedi che bisogna intervenire- proferì l'altro osservando Sakura; poi sorrise, non aveva mai visto una ragazza dai capelli rosa, ma lei lo vide e gli urlò contro di smetterla di prenderla in giro perché non lo sopportava, ma l'altro se ne fregò e continuò a sghignazzare.
-Smettila Itachi, non sei carino! Poverina soffre, fai il bravo ragazzo come Tobi- disse qualcuno dietro alle loro spalle, ma nessuno si girò in quanto non vi era stata sentita e la cosa fece molto rattristire l'interlocutore, che non si rassegnò e continuò a blaterale; intanto, davanti, il ragazzo rosso si girò verso Sakura presentandosi cordialmente a lei: si chiamava Akasuna No Sasori ed era di Suna, inoltre studiava per diventare dottore, proprio come lei, solo che era al quarto anno, mentre l'altro era Itachi Uchiha ed era di lì, cioè di Konoha, dalla parte vip, e studiava per diventare un imprenditore, per cui frequentava la scuola Oto, lo stesso anno del rosso.
-Io sono Sakura Haruno e vengo da un paesino al confine con Iwa e Amegakure, sono qui per diventare medico e faccio il primo anno- si presentò lei, porgendo la mano a entrambi per farsela stringere in segno di cordialità; in quello stesso momento apparve Ino che, tutta affannata, le urlò contro di non sparire più così, anche perché il suo orientamento era nullo e avrebbe rischiato di girare per un'infinità di ore; il suo sguardo si posò su quello del rosso e un piccolo fischio si levò dalla sua bocca, in segno di approvazione, lo stesso fece quando vide Itachi.
-Scusa, ehm... Sasori, sì, giusto... ma tu prima hai detto che Konoha e Oto sono rivali, ma tu e Itachi, anche se frequentate le due scuole rivali siete comunque amici! Che sbadata, lei è Ino, la mia migliore amica amica dai tempi delle elementari, solo che poi si è trasferita qui quando andavamo in quarta, anche lei studia medicina- proferì lei, venendo interrotta con un breve suono da parte di Ino, perché non l'aveva ancora presentata; intanto Itachi e Sasori si erano dati una rapida ochiata per poi sorridere compiaciuti da quel fatto, poi tornarono su Sakura e le spiegarono che, quando erano al secondo piano, Sasori cercava un coinquilino per il suo appartamento, perché l'altro aveva finito gli studi, così il moro lesse l'annuncio e provò, così diventarono coinquilini, successivamente amici.
-Finalmente è arrivato qualcuno a fermargli, se ci immischiassimo noi alunni diverrebbe troppo violenta. Un consiglio: non immischiatevi mai e se qualcuno di Oto vi infastidisce non rispondetegli mai, neanche se vi picchia, ma correte subito dal vostro capo corridoio e ci penserà lui... Ci vediamo stasera per la festa di benvenuto lungo il lago, parte est, l'altra é di un gruppo di vandali, se non sapete come arrivarci aspettateci qui alle nove così vi portiamo noi- affermò Sasori, per poi disperdersi con l'amico tra la folla, lasciandole da sole, così decisero di tornare in camera e di godersi quel momento, infatti avrebbero cominciato dopo due giorni dal loro arrivo: il primo era per ambientarsi e far arrivare tutti, mentre nel secondo avrebbero conosciuto i professori e le varie aule; appena varcarono la porta del dormitorio si trovarono di fronte a un ragazzo dagli occhi blu e capelli biondi, saltarono con appena lo videro, ma poi tornò tutto calmo.
-Ciao! Io sono Naruto Namikaze, studio informatica, più che altro progettazione; mio padre è il vicepreside e mia madre insegna religione sia qui che a Oto, ho sempre vissuto qui, nella scuola, voi chi siete?- pronunciò tutto d'un fiato il biondo, lasciando senza fiato le due, che li sorrisero timidamente, per poi presentarsi; era strano, almeno per Sakura, che qualcuno frequentasse la stessa scuola dove c'erano i genitori, ma magari a qualcuno poteva piacere la materia o indirizzo di studio presente e frequentarla, lai non ci avrebbe pensato neanche, sarebbe partita lontano da loro.
-Tu dove abiti?- chiese incuriosita la bionda, notando il dito del ragazzo spostarsi verso la porta di fronte alla loro: infatti sulla lavagna appesa su di essa vi era una scritta che diceva: "Naruto e Suigetsu room dattebayo", poi la domanda venne posta a loro, che indicarono la porta davanti, solo che la loro lavagnetta era ancora vuota, dovevano ancora scriverci su, ma lo avrebbero fatto più tardi; salutarono Naruto che le invitò a cena da un fast food a pochi isolati con lui e Suigetsu, ricevendo un cenno di consenso dalle due che gli precisarono per le sei e mezza.
Tornate in camera, incominciarono a disfare i bagagli e a parlare di quello che era successo durante l'estate che non avevano passato insieme; Sakura ammise di aver lasciato il suo ragazzo non appena era tornata dalla vacanza con l'amica, perché lo vedeva cambiato in peggio, la trattava male, per fortuna non era successo niente di importante tra loro, solo baci e basta; Ino, al proferire di quelle parole le chiese come mai non l'avesse chiamata non appena era successo il tutto, ricevette come risposta che, in fondo, non era stata una cosa seria, ma un ricordo del liceo, così continuarono a organizzare il tutto nei minimi particolari e inserendo la loro frase sulla lavagna: "Sakura e Ino dream" con dei decori per renderla femminile, successivamente la bionda prese un taccuino dalla borsa e iniziò a scriverci su qualcosa: le regole da rispettare tra di loro e le mostrò all'altra per avere il suo consenso.
-Allora, vediamo! Regola numero uno: questa stanza è la custode dei nostri segreti, niente deve trapelare al di fuori, giusto! Regola numero due: se si portano dei ragazzi avvertire prima l'altra, soprattutto tu Ino! Regola numero tre: non ci innamoreremo dello stesso uomo; regola numero quattro: parlare sempre con l'altra; regola numero cinque: sei la mia migliore amica per sempre- alla fine della lettura e dei suoi commenti annuì e precisò che se ne sarebbero aggiunti altri, soprattutto per la bionda, per cui strappò il foglio, dividendolo dagli altri e lo attaccò alla porta, così sarebbe stato visibile a entrambe poi, il cellulare di Sakura suonò, era Pain che la stava chiamando.
-Ciao Pain, sì, tutto bene... Sono in camera con Ino, stai tranquillo, ho già incontrato il capo corridoio e di fronte a noi ci sta il figlio del vicepreside... siamo al sicuro... sai della rivalità fra Oto e Konoha? Perché mai non me l'hai mai detto?... ok... ci sentiamo più tardi, ciao- rispose la rosa alzando di tanto in tanto il volume per farsi sentire dal fratello riguardo la storia della rivalità, ma l'altro sembrava non accorgersene; alla fine della discussione chiuse l'apparecchio con un semplice tocco e si lasciò cadere sul morbido materasso che l'avrebbe cullata per nove mesi; guardò l'orologio, erano solo le cinque quando qualcuno bussò alla loro porta, fu Ino ad aprire e si ritrovò di fronte il professore Hatake con in mano un foglio e lo porse alla bionda dicendole che quello era il regolamento dell'istituto, poi gliene diede un altro precisando che quelle erano le sue e del corridoio, e se non venivano rispettate ci sarebbero state ammonizioni e, successivamente, l'espulsione; poi ringraziò per l'attenzione e si dileguò lungo il corridoio che era vuoto; da quel momento in poi cominciarono a ribaltare le cose appena sistemate per scegliere quella più adatta sia per la cena che per la festa, ma poi opzionarono per prenderne due diversi vestiti, si sarebbero cambiate in auto della rosa, ormai le sei e trenta stavano scoccando: era tempo di uscire e di passare la loro prima notte da universitarie; non stavano più nella pelle, uscirono dalla stanza, lasciando che la porta si chiudesse alle loro spalle; la serata stava per iniziare così come la loro nuova vita.
 
 
Che cosa ne pensate? Se dite che è bella continuo si no la cancello, dite voi COMMENTATE, com'è andata questa 
prova di fanfic che ha più capitoli. Questa storia, come avete capito si basa sulla vita di Sakura come studentessa universitaria, troverà la sua vera strada e qualcosa di importante che le cambierà la vita. Piano piano, aggiungerò nuovi personaggi, ma sempre della serie di Naruto, nessuno inventato. Prima di salutarvi, mi scuso con chi segue le mie altre fanfic, ma ho problemi scolastici, ma credo di tornare verso luglio-agosto per continuarle, ve lo prometto.
Scusate per gli spazi, sistemerò al più presto.
Kiss Kiss a tutti quelli che leggeranno e che recinseranno questa storia.
Without_Loved.
   
 
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