Ciaaaao,so che praticamente nessuno leggerà,perchè nessuno legge questa schifosa storia. Ahahah,ma io scrivo lo stesso. So che sono un po' (molto) imbranata,ma sono nuova qui! Se poteve lasciate quache recensione,su twitter sono @GiadaJonas , mi piacerebbe followarvi :D Ora ecco il capitolo,un po' cortino,ma sono stanchissima e senza ispirazione! Un bacio :*

“Ciao,guarda chi si rivede!”-era una voce familiare,ma non troppo. Alice alzò gli occhi e,come aveva capito dalla voce,vide Matteo.
“Ciao.”-rispose con voce scocciata. Non voleva essere presa in giro,ma dentro di sé ballava la hola.
“Il destino voleva proprio farci rivedere..”-sussurrò il ragazzo, sedendosi. A quelle parole Alice si convinse che forse l’altra volta era sappato via perché doveva,non perché voleva. Un sorriso le riapparve sul viso,e anche Matteo sorrise. “Andiamo a giocare?”- le chiese,porgendole una mano.
“Andiamo.”- Alice odiava giocare a pallavolo e cose così,non era per niente brava,o non prendeva la palla,o la tirava chissà dove. Sapeva che avrebbe anche fatto una pessima figura,ma qualcosa dentro di lei aveva sorpassato la sua timidezza e vergogna,qualcosa che le stava per far esplodere il cuore.  Non sapeva davvero cosa pensava Matteo,i ragazzi erano tutti così strani! Prima ti cercavano,poi sparivano. Prima ti chiedevano di uscire,poi no. Prima ti parlavano,poi stavano zitti. Sperava solo di non essere ferita,di nuovo. 
E invece fu ferita subito. La palla la prese in pieno,dritta dritta sul naso. Fortunatamente era di quelle di gomma leggera,non si fece niente,ma Matteo,che le era vicino,le chiese come stava e la fece sedere.
“Sto bene!”-disse,ridendo,Alice.
“Sei sicura?E se ti sei rotta il naso?”-era preoccupato,ma si vedeva che faceva solo finta.
“Ti pare che mi rompo il naso con un Super Santos?”-rideva-“Tu vai a giocare,io sto qui.”
“Sicura?”-la ragazza fece cenno di sì e lui tornò dai suoi amici. Quello era stato un gesto molto dolce da parte sua,chiederle come stava,voler rimanere lì con lei. Ma era troppo sdolcinato,ed Alice troppo complicata.  Quando si erano stufati di giocare,decisero di tornare a casa, Alice e Matteo si scambiarono finalmente i numeri e ognuno tornò a casa propria. O meglio, Alice andò dalla sua migliore amica a raccontarel tutto e a dire che pensava che Matteo non fosse così mieloso e dolce,ma più scherzoso e simpatico. Sara non ci pensò due volte che parlò subito con Matteo su facebook,che i giovani usavano spesso per conoscersi. Ma per una volta non disse nulla ad Alice.
Anche se ci era rimasta male per come si era dimostrato essere,Alice non poteva fare a meno di cercare Matteo.  E così passavano le sere a chiacherare per messaggi e a conoscersi,nel vero senso della parola. Sempre più cose Alice scopriva di Matteo e Matteo di Alice: la musica che ascoltavano,che film vedevano, a che scuola andavano,cosa gli piaceva fare.. E tutti e due si scoprivano diversi da come avevano immaginato. Matteo si era fatto un’idea di Alice come la ragazza perfettina che ascolta musica commerciale,ma invece lei era tutto l’opposto,odiava essere come le altre,e Matteo non era il provolone sdolcinato che Alice pensava,anzi,era un ragazzo simpatico e scherzoso.  Decisero di uscire qualche volta,per vedere come sarebbe andata,per stare un po’ insieme. Ad Alice piaceva Matteo:era bello e simpatico,ma non pensava di poter piacere ad un bellone come lui,però voleva comunque provare.
“Mi accompagni a comprare delle scarpe nuove a via del Corso? J”- recitava così l’sms inviato dal ragazzo. Alice subito si esaltò e ,ovviamente,accettò. Il giorno dopo si acconciò per bene,si mise dei pantaloncini e una maglietta colorata,si truccò ed uscì.