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Autore: Leannel    08/05/2004    1 recensioni
Il lungo, immenso viaggio, di un'elfa alla ricerca della felicità
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte quarta

Parte quarta

Capitolo IV _ Amore_

 

 

Leannel poteva sentire il sangue riprendere a scorrere nelle sue vene. Il volto riprendeva lentamente colore ed i battiti del cuore accelerarono. Ora era distesa a terra, sul freddo marmo bianco del suo adorabile terrazzo. La luna piena brillava nel cielo scuro. Come negli occhi dei due fratelli, che se ne stavano così sdraiati a terra. Legolas appariva molto teso ed addirittura arrabbiato. Non avrebbe dovuto farlo davanti a lui. Si accorse che dai suoi occhi cadevano lacrime.

“Che diavolo fai” disse

“Che faccio io? Che fai tu Leannel”

“Mi sembra chiaro” rispose

“Ti avevo chiesto di non fare stupidaggini.”

“Sapevi che sarebbe accaduto”

“Ma non avrebbe dovuto”

“Non avrebbe dovuto? Come avrebbe fatto a non accadere? Tutti i miei amici sono morti. La colpa è solo mia. Non c’è mai stato motivo alla mia esistenza. Era questo il momento”

“No!” gridò Legolas, avvicinandoglisi velocemente “Non è vero. Non è vero e lo sai bene. Sai che non è colpa tua. Sai che c’è sempre stato motivo alla tua vita. Sempre.” Improvvisamente, anche gli occhi di Leannel si riempirono di lacrime. Legolas era molto vicino ora. I loro nasi potevano quasi sfiorarsi.

“Sempre” mormorò.

 

Leannel non capiva. Non capiva cosa fosse quel vuoto che riempiva la sua anima. Non capiva quello che stava succedendo. Faceva male. Il petto. Non avrebbe desiderato altro che morire. Solo pochi istanti prima. ma ora era tutto così diverso. Come se solo in due fossero su quella terra. Dubbio. Paura. Sconforto. Eppure una nuova forza. Così vicini. Quando le labbra si sfiorarono.

 

Le lacrime non smettevano di scendere dagli occhi chiari del principe elfico. Per un solo istante aveva avuto il miraggio di una vita senza Leannel. Non avrebbe mai potuto sopportarlo. Un grido nella sua testa. Non gli avrebbe permesso di andarsene. Di nuovo. Solo adesso poteva riconoscerlo. L’amore. Così diverso dalla prima volta. Così doloroso. Leannel. Questo il grido nella sua testa. Leannel. Il viso era caldo. Con la sua mano fredda, Legolas lo sfiorò dolcemente.

“Sempre” sussurrò lei. Ora qualcosa si muoveva nella sua testa. Non poteva non farlo. I loro volti erano così vicini che non dovette avvicinarsi più di tanto. La baciò. Quel bacio che aveva un sapore dolce ed amaro allo stesso tempo.

 

Nessuno aveva predetto quello che accadde quella notte. Nessuno avrebbe mai potuto prevederlo. Perché era forte. Devastante. Impossibile. Irragionevole. Irraggiungibile. Era amore.

Un bacio. Una nuova fervente emozione. Il petto di Leannel stava esplodendo. Come quello di suo fratello, che ormai poteva considerarsi il suo innamorato. Legolas si allontanò senza smettere di fissarla. Un altro bacio. E un altro. e un altro ancora. sembrava che non si sarebbero mai allontanati. E così fu.

Legolas e Leannel si spinsero strisciando a terra fino alla porta finestra che dava alla stanza di lei. Non si allontanarono nemmeno per un momento. Non ne avevano intenzione e non ne sarebbero mai stati capaci.

Il pensiero di una era tormentato dal volto dell’altro. anche se lentamente si avvicinarono alla camera. La flebile luca del candelabro non si era ancora spenta. Leannel si appoggiò alla porta aperta, ritornando a  sedere. Legolas la spinse verso l’interno della stanza. Inutile. Non si sarebbero mai più separati. Giunti ai piedi del letto, Leannel si aggrappò al baldacchino, riuscendo a tornare in piedi. Legolas la seguì, pur allontanandosi dal suo viso. Leannel si sedette sulle coperte blu, Legolas la seguì. Ora Leannel era sul suo letto. Legolas prese a baciarla sul lato destro del collo. Leannel non aveva mai provato una sensazione del genere. Era sollevata ed eccitata allo stesso tempo. Pur essendo pienamente consapevole che quello che stava facendo era eticamente sbagliato. Ma era così diverso da ogni altra cosa. Nulla era nelle sue mani ora. Era Legolas ad avere il comando. Ed era meraviglioso.

Gli sfilò velocemente la casacca verde scuro.

Fuoco freddo. Rumore nel silenzio. Una spada d’acciaio che li attraversava il cuore.

 

Narrare di cos’altro accadde quella notte non mi è concesso. Basti dire che furono molte le emozioni sprigionate da quelle poche ore. Basti dire che anche se ancora era troppo presto perché se ne accorgesse, Leannel quella notte aveva trovato la sua sola felicità.


 

  
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