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Autore: boreal lele    30/05/2012    0 recensioni
Salve a tutti popolo di EFP!
SI AVVISANO COLORO CHE SEGUIVANO LA FIC CHE ESSA RIMARRà IN SOSPENSIONE FINO A NUOVO RITROVAMENTO DELLA PASSIONE PER ESSA DELLO SCRITTORE.
Spero che ciò che ho scritto fino ad adesso sia di vostro gradimento, vi auguro buona lettura!
Estratto:
... Solo in quel momento avvertì una fitta di dolore alla spalla destra. Un dolore lancinante che fece scomparire ogni cosa intorno a lui. E sentì una voce familiare chiamarlo, o , per essere più precisi, insultarlo...
(i personaggi sono un po' OOC, vi chiedo perdono)
Genere: Fantasy, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Cameron, Dawn, Mike, Scott, Zoey
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Le cronache dei mercenari

Imprevisti

Il tre ragazzi si trovavano di fronte all’immensa villa, all’ ombra del solito palazzo fatiscente. Scott aveva dovuto sudare sangue per convincere Cameron ad aiutarli. Il ragazzino infatti non si era mai messo contro la legge né aveva mai anche solo pensato di farlo. Mettersi poi contro gli Elfi Madyr per lui era una completa follia. Loro avevano la memoria lunga come la loro vita effettiva, non si sarebbero dimenticati facilmente di un così grande affronto. Eppure il rosso lo aveva persuaso prima promettendogli un terzo della ricompensa, fallendo miseramente,per  poi passare alle minacce pesanti. Il ragazzo aveva ceduto e si era unito ai due compagni.
Il colpo era stato progettato nei minimi dettagli. Cameron avrebbe fatto a Mike e a Scott un’ incantesimo di invisibilità che sarebbe durato abbastanza da permetter loro di entrare e uscire da Palazzo Madyr tranquillamente. Poi il ragazzo si sarebbe camuffato da Lord Ronter Shonnis, un  Nobile del Sud venuto per stabilire rapporti commerciali con gli Elfi Madyr. Mike e Scott si sarebbero infilati dentro il palazzo assieme a lui. Una volta dentro i due ragazzi si sarebbero diretti verso la stanza dei tesori, evitando di farsi sentire da qualcuno. Intanto Il falso Lord avrebbe trattenuto l’ ambasciatore, per poi fingere di sentirsi male e recarsi nella camera del curatore, una stanza vicina a quella dove Mike e Scott avrebbero dovuto trovarsi. Dopo una breve visita dal curatore, da lui ipnotizzato, se ne sarebbe andato sostenendo di sentirsi veramente male e scusandosi di aver fatto perdere all’ ambasciatore del tempo, promettendo che sarebbe ritornato. Uscendo, anche i due ladri si sarebbero uniti a lui portando a termine l’ incarico. Questo avrebbero dovuto fare. Mike però nutriva dei dubbi riguardo all’ abilità del mago. Dall’ aspetto non si sarebbe mai detto che fosse veramente abile. Cameron era un ragazzo di colore che aveva all’ incirca la sua età, molto simpatico, ma a dispetto dei suoi coetanei era basso e gracile. Indossava sempre una tunica nera con rifiniture argentee fin troppo grande per lui. Non aveva l’aria del grande stregone. Il moro si era sempre immaginato gli stregoni come degli anziani barbuti. Lui era tutt’ altro.
-Siamo pronti?- Domandò Scott impaziente. Mike annuì sorridendo nervosamente. Si sentiva sempre molto agitato prima di un colpo. Anche Cameron fece cenno di assenso. Il mago si portò innanzi a loro e alzò le mani al cielo. Farfugliò qualcosa di incomprensibile ed i due ragazzi che aveva di fronte scomparvero. Scott e Mike si guardarono sorpresi. Entrambi continuavano a vedersi l’un l’ altro! Si voltarono verso Cameron, che intanto aveva applicato su di sé un incantesimo di trasfigurazione. Lui sorrise soddisfatto. Ora appariva come un uomo alto e muscoloso. Indossava un’ armatura scintillante dai riflessi dorati e un mantello verde. Montò a cavallo e volse lo sguardo verso i suoi amici. Loro continuavano a fissarlo in attesa di spiegazioni.
-Ho fatto in modo che noi tre possiamo continuare a vederci fra noi.- Disse come se avesse intuito la domanda che stava per affiorare dalle loro bocche. Scott ghignò all’ indirizzo di Mike.
-Te lo avevo detto che questo ragazzino sa fare bene il suo lavoro!-
Il trio si diresse verso il cancello. Il falso Lord recitò la propria parte alla perfezione. Superarono il posto di guardia e si avvicinarono al portone, che frattanto si stava aprendo. Una volta superato Mike e Scott si ritrovarono nel cortile. I due si diressero silenziosi come topi su per le scale portavano all’ interno del palazzo. Un paio di guardie in armatura li sorpassarono senza nemmeno degnarli di uno sguardo. Sia il moro che il rosso sapevano di essere invisibili, ma questo non era un buon motivo per smettere di essere prudenti, quindi si comportarono come al solito, tenendosi in diparte e scivolando silenziosi attraverso le porte. Passarono per una serie di corridoi che si snodavano nella fortezza. Quando arrivarono a quello che portava al loro obbiettivo rimasero di stucco. Il corridoio era ampio abbastanza da permettere a cinque uomini di passare a cavallo. Quattro guardie sorvegliavano l’ingresso alla stanza, e a ogni ora si davano la voce con i loro compagni all’ interno della stanza. Cameron intanto era stato condotto al cospetto dell’ ambasciatore degli Elfi Madyr, Chris McLean, un elfo stranamente dai capelli corvini, a differenza dei suoi simili che erano quasi tutti biondissimi. Il mago si accorse subito che l’elfo che aveva di fronte era parecchio vanesio, di conseguenza iniziò la loro conversazione adulandolo. Parlarono a lungo di lui. A quanto pare McLean adorava farlo. Quando il falso Lord lo ritenne opportuno disse di sentirsi male e chiese di poter essere visitato da un esperto. Una scorta lo accompagnò verso la sala del guaritore. Intanto Cameron intravide tutti quei guerrieri a guardia della porta ed i suoi amici fermi senza saper cosa fare, cominciò a elaborare un piano di riserva. Dopo esser uscito dalla stanza e aver incantato il guaritore, si volse verso i due ladri. Mandò loro un messaggio mentale, ricorrendo ad un grosso utilizzo di energia. Nel messaggio il mago spiegava loro come poter risolvere la situazione. Entrambi rimasero stupiti dal messaggio inaspettato, ma dopo essersi ripresi attuarono il nuovo piano. Cameron spalancò le braccia e farfugliò un incantesimo, e ancor prima che i due uomini della sua scorta potessero capire cosa gli era preso, si ritrovarono addormentati a terra. In quel momento l’incantesimo di invisibilità fatto ai due mercenari terminò. Nemmeno le altre guardie poterono fare molto prima che Mike e Scott mettessero fuori combattimento due di loro. I soldati rimasti estrassero le spade ma vennero trafitti dalle lame dei due ladri. La porta si spalancò e dalla stanza uscirono sei guardie, attirate dal trambusto da loro causato. Cameron ne incenerì due mentre Scott menò un paio di fendenti ai guerrieri che lo stavano per attaccare. Mike ingaggiò una lotta con quello che sembrava essere il comandante della pattuglia e con un altro soldato. Il rosso si lanciò all’interno della stanza e vagò con lo sguardo alla ricerca dei due tesori, Rimanendo esterrefatto. La stanza era una camera con due letti, arredata con ogni genere di comfort e al centro di essa vi erano due ragazze, una alta dai capelli rossi, e l’ altra bassa e magra dai capelli biondi tendenti all’ albino.
-Proteggi i due tesori Hennor!- Gridò il comandante delle guardie all’ ultimo soldato rimasto in piedi. Il guerriero si diresse verso Scott caricandolo, venendo steso dallo stesso con una ginocchiata in pieno volto. Mike disarmò il comandante e gli puntò la spada alla gola.
  
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