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Autore: mangakagirl    31/05/2012    6 recensioni
Tokyo. Estate torrida.
Cosa accadrà quando Conan, dopo la morte inaspettata e inspiegabile di Ran, la rivedrà per le strade di Beika?
Haibara e Hattori credono che stia impazzendo, ma dovranno ricredersi quando alla Festa delle Celebrità di Tokyo la stessa ragazza si presenterà loro con il nome di Ran Morikawa, figlia dell'omonimo proprietario di una delle ditte più importanti del Giappone.
Chi è questa ragazza e perchè, dopo svariate uscite con Hattori, Kazuha e uno Shinichi sempre più confuso, quest'ultimo verrà quasi assassinato a casa sua da una sua amica?
Qual è il vero obbiettivo di questa strana ragazza che cambierà per sempre la vita di Shinichi?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5.

Due giorni dopo, Conan si svegliò di buon’ora e lasciò un bigliettino sul suo futon, in modo che Heiji potesse leggerlo non appena si fosse svegliato: “Sono da Agasa”.
I suoi ideogrammi erano ordinati e leggermente personalizzati: non era la tipica scrittura disordinata da ragazzo di 17 anni. Si vestì e uscì di casa diretto a villa Agasa.
-Shinichi! Vieni vieni, che ci fai qui?- domandò il dottor Agasa trovandosi davanti alla porta un piccolo bambino di 7 anni.
-Salve dottore- lo salutò con un sorriso lui -C’è Haibara?-
-Certamente, è in laboratorio- rispose il doc seguendolo nel soggiorno -Vai pure da lei. Hai già fatto colazione?- il ragazzo scosse il capo -allora ve la porto di sotto, nemmeno lei l’ha fatta…-
L’ex liceale scese le buie scale che portavano al laboratorio e aprì piano la porta mentre il tastinare sul computer lo investì in pieno. Una bambina della sua età, seduta davanti ad esso, era intenta a scrivere strane formule che comparivano sullo schermo a velocità impressionante; si voltò verso di lui e gli sorrise per un attimo.
-Ciao Kudo, come mai qui?-
-Ciao. Ho bisogno di parlarti: è importante- rispose lui afferrando uno sgabello e posizionandolo accanto a lei. La bambina tornò a tastinare imperterrita e annuì.
-Parla-
-Due giorni fa…- cominciò il ragazzo -…io, lo zietto, Kazuha e Hattori siamo andati alla festa delle Celebrità di Tokyo. Lì…- fece una breve pausa come se stesse per dire una cavolata -… c’era anche Ran-
Haibara si bloccò e si voltò lentamente verso di lui con gli occhi sbarrati.
-Come scusa?-
-Ran Morikawa. Era lei la ragazza totalmente uguale a Ran in tutto e per tutto, tranne per il carattere: quello è totalmente diverso dal suo…-
-Kudo, ma che stai dicendo?- domandò la bambina confusa col terrore che l’amico fosse impazzito.
-Si chiama Ran Morikawa- ripetè Kudo -è la figlia di Hiroshi Morikawa, il proprietario dell’omonima ditta di elettrodomestici. È quella ragazza che ho visto quando siamo usciti dal cimitero, ricordi?- lei annuì -bè, era alla festa. Kogoro vedendola è quasi svenuto: è uguale a Ran, Haibara, e ha fatto delle cose che mi hanno insospettito… in più sa anche praticare il karate e ha usato le stesse mosse che Ran ha usato al torneo nazionale per stendere un ladro in gioielleria…-
Haibara scosse la testa chiudendo gli occhi e scompigliandosi i capelli castano chiaro.
-Cosa vuoi esattamente, Kudo?- domandò sbrigativa sapendo che non era lì solo per dirle quelle cose.
-L’antidoto. Voglio indagare su di lei con la mia vera identità- rispose deciso lui.
 La bambina lo guardò seria e impassibile incrociando le braccia al petto.
-No- scosse il capo -abbiamo cose più importanti a cui pensare. È uno spreco utilizzare l’antidoto per cose così futili-
Conan si trattenne dal risponderle male e si limitò a dire serio:
-Senti, ora che Ran è m…- non riuscì a dirlo: era più forte di lui. In tre mesi non era riuscito a pronunciare quella frase nemmeno una volta.
Haibara aspettò in silenzio che continuasse.
 -… l’Organizzazione sembra anche essersi dileguata, quindi dimmi per cosa vale la pena utilizzarlo-
La bambina scosse il capo con forza.
-Kudo, è una follia! Solo perché le somiglia fisicamente e sa praticare il karate, non vuol dire che sia lei! Ran è morta Kudo: abbiamo assistito al suo funerale, abbiamo visto il suo cadaver…-
-Smettila! Lo so…- la interrupe lui nascondendo gli occhi dietro la frangetta: sentire quelle parole faceva troppo male, erano come coltellate in pieno petto scagliate senza tregua -Ma non posso vivere senza indagare su di lei e togliermi il dubbio che Morikawa e Ran non siano la stessa persona, anche se so che è una follia. Sono un detective… seguo solo l’istinto…- disse piano mentre Haibara cercava di aprirgli gli occhi.
-E che cosa farai quando la verità ti cozzerà davanti agli occhi? Quando scoprirai che non è lei?- domandò tagliente.
Perché doveva essere così diretta?
“Kudo, perché ti vuoi fare del male da solo? Non hai già sofferto abbastanza?” pensò mentre lui apriva sospirando un cassetto della scrivania. Tirò fuori una scatoletta di latta ed estraè da essa una piccola bustina trasparente contenente una capsula rossa e bianca. Si alzò e si diresse sconsolato verso la porta, fermandosi a fissarla per un attimo.
-È un rischio che devo correre, Haibara-
 La porta si aprì e il professor Agasa apparve con un vassoio in mano annunciando trionfante:
-La colazione!- notò il silenzio che regnava nella stanza e come i due ragazzi sembravano seri -Tutto bene qui dentro? Shinichi, non rimani più?-
-Scusi doc, ma ora devo andare- disse il ragazzo voltandosi verso Haibara e guardandola negli occhi - So a cosa vado incontro, ma ormai non ho più nulla di importante da perdere…- disse atono cominciando poi a risalire i gradini della scala.
-Avrai sempre qualcosa da perdere e qualcosa per cui varrà la pena andare avanti, Kudo. Non lo dimenticare- disse lei tornando a tastinare sulla tastiera del computer con più foga sotto gli occhi sconvolti del professore.
Shinichi fece un salto al cimitero e riuscì. solo dopo quasi tre ore, ad andare via con molto fatica.

***

-Ma dov’eri?- domandò Hattori preoccupato mentre lui metteva piede in casa -Ti rendi conto che sono quasi le 14.00?!-
-Ti avevo lasciato un biglietto che ero fuori, no? Se eri preoccupato perché non hai chiamato al cellulare?- rispose Conan togliendosi sulla soglia di casa le scarpe com’era usanza in Giappone. Kazuha comparve davanti a lui e gli mise in mano con espressione arrabbiata il suo cellulare. Conan sbarrò gli occhi e rise imbarazzato.
-Ops! Non mi ero accorto di averlo lasciato a casa… scusate -
Hattori sbuffò buttandosi scompostamente sul divano imitato dall’amico, che si fece serio all’improvviso.
-Sono stato da Haibara, devo parlarvi- disse fissando prima lui, poi la ragazza, che si sedè a gambe incrociate sul pavimento accanto al divano per approfittare del fresco che emanava: come al solito era una giornata torrida.
-Tutto bene, Kudo?- domandò Hattori fissandolo sospettoso, lui sospirò passandosi una mano tra i capelli, poi tirò fuori dalla tasca la bustina contenente l’antidoto.
-Sto per fare un pazzia, e ho bisogno di voi…-
-Kudo che vuoi fare con quello?!- domandò allarmato Heiji come se avesse appena tirato fuori un coltello per fare harakiri. Il ragazzo lo ignorò e andò avanti a spiegare.
-Abbiamo notato tutti che Morikawa Ran è l’esatta fotocopia della nostra Ran, vero?- Kazuha annuì seria -Bè, potrebbe avere qualcosa di più in comune con lei, apparte il nome e l’aspetto, no…?-
Kazuha sbarrò gli occhi sconvolta ed esclamò sporgendosi verso di lui:
-Che intendi, Kudo?!-
-Voglio indagare su di lei…- rispose lui sospirando -… e voglio farlo con la mia vera identità. Voglio scoprire se potrebbe davvero essere lei o no, ma ho bisogno del vostro aiuto…-
 Hattori lo fissò serio mentre Kazuha gli rivolgeva uno sguardo comprensivo.
-Oh, Kudo- sospirò mentre il ragazzo dalla pelle scura la interruppe bruscamente -Kudo, senti, Ran è…- fece una pausa: sapeva che gli faceva male sentirlo, ma anche lui, come Haibara, voleva aprirgli gli occhi -…è morta e quella ragazza non potrà mai essere lei-
Conan sospirò deluso che anche il suo migliore amico non riuscisse a capirlo.
-Hattori, lo so…- disse piano -ma cerca di metterti nei miei panni: è talmente uguale a lei che non riesco quasi a guardarla in faccia e a dormire la notte. Se un giorno venissi a sapere che era lei e che io non ho fatto nulla per scoprirlo…- scosse la testa capendo che le sue parole non stavano né in cielo né in terra. Dopo qualche secondo di silenzio da parte di tutti aggiunse pianissimo -Vorrei solo provarci, anche se so che mi farò del male da solo…-
Dopo circa un altro minuto di silenzio, Kazuha si alzò in piedi e gli posò le mani sulle spalle sospirando.
-Io ti aiuterò, Kudo- disse fissandolo negli occhi -Da quando ho scoperto chi sei veramente, ho capito che nulla o quasi è impossibile. Ho potuto osservarti questi tre mesi sotto una luce diversa e ho capito quanto tu stia lottando con te stesso per tirare avanti senza di lei e in un corpo che non ti appartiene. So quello che provi da quando Ran non c’è più, ho potuto tastare il tuo dolore. Provo i tuoi stessi sentimenti e ho i tuoi stessi dubbi nei confronti di quella ragazza e, come te, se un giorno venissi a sapere che era lei e che noi non abbiamo fatto nulla per scoprirlo…- fece anche lei una pausa a quel punto -…Bè…Conta pure su di me-
Il ragazzo le sorrise riconoscente e lei si girò verso Hattori.
-Tu che farai?- il ragazzo stette in silenzio qualche secondo, poi chiuse gli occhi e sospirò.
-Ovvio, lo aiuterò anche io. A che servirebbero gli amici altrimenti?- sorrise all’ex liceale con aria furbetta. Il bambino si sentì crescere dentro un senso di gratitudine smisurato mentre Kazuha saltava al collo del ragazzo dalla gioia.
-Grazie mille, Hattori… so che non vuoi sentirtelo dire ma… ti voglio bene-
Hattori arrossì e gli diede un colpetto sulla testa rispondendo con tono divertito:
-Se, se, se, va bene… ma non prenderti troppe confidenze perché cominci a farmi paura- Kazuha, in braccio a lui, scoppiò a ridere mentre lui continuò -Ti ricordo che ho già la ragazza!-
Shinichi sghignazzò divertito e rispose:
-Sta’ tranquillo che, senza offesa Kazuha, non mi metterei mai con un uno fissato con le manie di grandezza come te!-



Mangakagirl’s Corner:
Ok, avevo deciso di mettere un solo capitolo al giorno, ma il 4 era trpp corto”°>.<°”
così mi sn messa una mano sulla coscienza e ho detto:
Dai, ne metto un altro!
Ke ve ne pare di qst????
Shinichi vuole riacquistare la sua identità!!!!!! O.o
WOW!
Nd tutti: ma sei scema o cosa??? -.- L’hai scritta tu la storia!!
Vero ^-^” è ke mi faccio prendere dal capitolo!
Cmq, ke ne pensate di Haibara e della nuova novità di Shinichi?
Secondo voi, cosa accadrà??? Fatemi sapere!!!
Mangakagirl! ^.^
  
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