7^ capitolo
Aprirle gli occhi!
Bella -Un mese dopo-
Bussano alla porta e so gia' chi è.
"Buongiorno Bella, come ti senti oggi? Sei contenta, oggi verrai dimessa!"
Lo guardo mesta.
"Buongiorno anche a te dottore" dico con fare provocatorio "dovrei esserlo? Ormai qui mi sentivo a casa ed ora andro' in un altro posto..." e mi sento ansiosa, penso tra me.
"Andrai in un centro per bambini Bella,dove potrai giocare e studiare, fare nuove amicizie e divertirti" mi osserva, compassionevole.
"Andro' in un orfanotrofio e saro' sola."
Vorrei urlare, ora che la voce è tornata completamente.
"Oh andiamo Bella, non fare cosi, non sara' poi cosi male, ti verro' a trovare spesso e anche Esme verra' spesso e poi ti ho trovato il miglior orfanotrofio in circolazione!"
Lo guardo di nuovo mentre mi torturo mani e labbro inferiore. Lui sembra dannatamente calmo, come sempre.
"Scusami Carlisle è che ho paura..."
"Ma Bella di cosa hai paura? Non ti abbandoniamo! Per ora non posso portarti a casa con me e la mia famiglia, devo aspettare che tu abbia 18 anni. Non devi avere paura e nemmeno sentirti sola, saremo sempre con te, parola di Carlisle!"
Mi guardo' con quei suoi profondi occhi color miele, accompagnando l'ultima frase con un gesto teatrale: si mise sull'attenti scoccando gli zoccoli e portando la mano destra per aria, come se stesse facendo un saluto da militare.
Non resistetti e gli risi in faccia guadagnandomi un'occhiataccia che aveva tutto fuorchè qualcosa di brutto.
"Signorina la riporto all'ordine o sara' costretta a sopportarmi per altro tempo!" risi di nuovo e lui mi seguì.
Stremata mi arresi e tirai un lungo sospiro, portando lo sguardo altrove.
Mi fissava con le mani nelle tasche del camice.
"A che pensi Bella?"
"Penso al mio passato e a quello che mi aspetta per il futuro. Si dice - Chi lascia la vecchia via per la nuova,sa cosa lascia ma non sa cosa trova - , ecco io mi sento proprio cosi".
Continuava a fissarmi, quasi a volermi trapassare con lo sguardo.
"Lo so Bella, sara' dura ma ce la farai, ce la faremo. Io ti aiutero'":
"Bella, sei pronta, forza dobbiamo andare!" sento lui che mi chiama.
"Eccomi" rispondo prendendo la valigia.
Oggi inizia una "nuova vita", è oggi che vado in orfanotrofio o centro per bambini che dir si voglia.
Salgo in auto con Carlisle, ha insistito per essere lui a portarmi.
Durante il mese e piu' di ospedale mi è sempre stato accanto, si è preso cura di me e cosi hanno fatto anche Esme e i ragazzi. Mi hanno comprato tanti vestiti, dei libri e anche dei giochi. Nella mia stanza non mancavano mai i fiori. Alice, la piu' piccola di casa Cullen, diceva sempre che i fiori portano allegria e luce ad una camera.Ed era vero. Ero sempre di buon umore.
Mentre ripenso a quei momenti noto dal finestrino che ci stiamo avvicinando ad una fattoria.
L'auto decelera e Carlisle mette la freccia a destra voltando nella stradina sterrata che ci collega alla fattoria. Lo guardo, piena di domande e lui, quasi leggendomi nel pensiero mi risponde "Te lo avevo detto che era il miglior orfanotrofio in circolazione!"
Quando ferma l'auto, cio' che mi trovo dinnanzi è un puro spettacolo.
Un enorme caseggiato di campagna attorniato da numerevoli altri casolari e da tutto cio' che puo' dare il nome di fattoria.
Sento una portiera aprirsi e poi chiudersi e poi ne sento un'altra aprirsi, la mia.
"Bella, credo tu debba scendere, non ti va di vedere da vicino? E poi, ti consiglio di chiudere la bocca, siamo in aperta campagna!" la sua risata cristallina mi arriva ovattata.
Sono altri i rumori che odono le mie orecchie. Sono cinguettii, nitriti, sono belati, latrati e poi muggiti.
Una sorta di paradiso in terra.
Nel frattempo la mia bocca si è richiusa. Ho ripreso la salivazione mentre Carlisle mi conduce all'interno del primo casolare.
"Buongiorno Carlisle, tutto bene?" ci accoglie una ragazza dai capelli rosso fuoco.
"Buongiorno a te Victoria, alla perfezione direi. Ti presento Bella. E' lei la vostra nuova ospite. Trattamela bene mi raccomando, è molto preziosa per me."
"Non si preoccupi Carlisle, questo è il paradiso in terra!"