Si erano ritrovati, e l'unica cosa che ignoravano era il terrore dell'addio.

 


Narcissa Black aveva smesso di contare le ore, i giorni, i mondi che la separavano da Lucius. Aveva deciso che il tempo era cambiato, che lei l'aveva cambiato. Aveva capito di poter vivere di ricordi, aveva capito che l'avevano salvata.
Viveva ed era viva di ricordi.
Narcissa Black aveva trovato il suo corpo nel corpo e, preda dello sconforto, vi si aggrappava per aspettare.
Fuggiva il sorprendente ma anelava a riappropriarsi del passato, indubitabile.
Finché, finalmente, non ne ebbe più bisogno.
L'amore della sua vita era tornato da lei, era tornato a salutare i suoi giorni.

Prima ancora di soffermarsi a guardarlo lo abbracciò, lo abbracciò più stretto che poteva.
Lui la strinse a sé, in un gesto di disperato affetto, e ricordò la sagoma del corpo di Narcissa. Aveva avuto paura di dimenticare, aveva avuto paura dell'oblio.
Si erano ritrovati, e l'unica cosa che ignoravano, adesso, era il terrore dell'addio.

Al contatto con la sua pelle calda, Narcissa sentì l'irrefrenabile impulso ad avvicinarsi a un'unione più intima.
Lucius aveva sognato di ricongiungersi a sua moglie per tutto il tempo che era stato via, e, alla fine, quel momento era arrivato.
Si erano tolti i vestiti, e, seduti sul pavimento del soggiorno di Villa Malfoy, si baciavano lentamente, cercando di prolungare ogni attimo.
Narcissa toccava ogni centimetro del corpo di lui che riusciva a raggiungere, esaltata dalle sensazioni che riceveva dai gesti dolci e misurati di Lucius, che, nel frattempo, si era sdraiato delicatamente su di lei, proteggendola da qualunque cosa non c'entrasse con la quiete e la serenità dei loro corpi avvinghiati.
Quando Narcissa lo sentì dentro di sé, urgente e desiderato, capì che nessun altro l'avrebbe mai completata come Lucius, che nessun altro sarebbe stato così perfetto.