Libri > Fallen
Segui la storia  |       
Autore: MadHatter96    31/05/2012    4 recensioni
Il battito di un cuore.
Questo è l'unico ricordo che emerge nella mente di Isabelle attraverso i sogni.
Ritrovata immersa nel sangue viene portata alla Sword & Cross dove verrà circondata da volti di persone che non ha mai
visto in vita sua ma la faranno sentire sicura.
E due occhi verdi splendenti come smeraldi la faranno incantare...
[ATTENZIONE: Momentaneamente sospesa]
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cameron Briel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disumano
 
Isabelle si svegliò accarezzata dalla tenue luce solare che penetrava dalle nuvole che quella mattina velavano il cielo.
Rabbrividì nel ricordare che non ricordava affatto.
Ma nonostante la tristezza del posto le ragazze incontrate la facevano sentire come… a casa. Beh, non poteva dirlo visto che non ricordava cosa voleva dire avere una casa.
Da quanto Gabbe le aveva detto quel giorno era Domenica e quindi non avrebbe sperimentato le lezioni di quella scuola.
Adagiò dolcemente i piedi sul pavimento e si accarezzò distrattamente i capelli corvini.
Si vestì distrattamente non avendo idea sul da farsi. Davano la colazione?
Avrebbe dovuto chiederlo a Gabbe ma non aveva la più pallida idea di dove fosse.
Si incamminò per i grigi corridoi dell’edificio scrutando i volti in cerca di quello di Gabbe o Arianne.
Scivolò tra le aule cercando di non essere notata e alla fine si convinse ad uscire.
L’esterno era molto più popolato della scorsa notte e i ragazzi cercavano al di fuori un posto un po’ più accogliente per passare il giorno che avrebbe dovuto essere di festa.
Isabelle si incamminò felice che questa volta poteva osservare dove metteva i piedi. L’erba ancora inumidita dalla brina mattutina le bagnava l’orlo dei jeans ma per quanto lei odiasse sentire gli abiti bagnati addosso cercò di ignorare quel fastidio.
Attraversò il campo da gioco della sera scorsa rischiando di prendersi una pallonata in testa più tosto che camminare ancora nell’umidità ; fissava chiunque si trovasse davanti per riscontrarne qualche lineamento familiare ma le ragazze della sera precedente sembravano volatilizzate.
Belle si chiese ironicamente se per caso avessero preso il volo.
Lei non ricordava nulla… perché si stava comportando così normalmente?
Non che non ricordasse assolutamente nulla… ricordava il suo adorato cugino che per lei era come un fratello… ma non sapeva come avesse fatto ad arrivare lì.
Da quanto aveva capito aveva a disposizione quindici minuti a settimana per le telefonate… lei non li avrebbe sprecati. Però l’idea di suo cugino non l’aveva minimamente sfiorata fino a quel momento… quasi si spaventò del suo strano comportamento: avrebbe dovuto piangere, chiudersi in sé e disperarsi, invece era lì, a camminare in cerca delle compagne appena conosciute.
Improvvisamente si bloccò e voltò lo sguardo; delle mura di pietre grigie circondavano uno spazio decisamente grande per i suoi gusti: il cimitero.
Era a pochi passi dall’entrata. Nonostante provasse non poco ribrezzo per quel posto si avvicinò a sbirciare: il terreno era leggermente coperto da una leggera nebbiolina e lasciava intravedere le lapidi e le statue sacre posti sulle tombe di persone che avevano già concluso la loro vita. Le venne da trattenere il fiato al pensiero che un giorno il suo corpo  sarebbe stato rinchiuso in uno di quelle cose.
Sporse un po’ di più le spalle in avanti per osservare oltre la barriera fosca quando un movimento dietro di lei la fece sobbalzare.
“Ehi, scusa. Non  pensavo di spaventarti.” Un ragazzo alzò le mani in segno di innocenza.
Belle rimase bloccata; per un attimo anche i suoi polmoni non ricevettero più aria e avrebbe giurato che il suo cuore per una frazione di secondo non aveva spinto il sangue nelle sue vene: era bellissimo.
Non riusciva a capire quale fosse la caratteristica che l’aveva colpita di più in quel ragazzo: se la pelle marmorea o i capelli nerissimi, più neri dei suoi, che risplendevano ai pochi raggi solari che il cielo lasciava intravedere. Alla fine Belle decise che la cosa più bella di quel ragazzo fossero gli occhi. Due smeraldi preziosi e splendenti perfetti per completare quell’opera divina che poteva essere stata creata solo dalle mani di Dio.
Trasalì quando si accorse di averlo fissato in silenzio fino a quel momento: “Sono Belle.” Disse abbassando lo sguardo.
“Belle…?” Chiese, lei lo guardò e notò che la stava osservando in maniera strana… un po’ come l’aveva fissata Arianne la notte scorsa, ma poi lui scosse la testa: “… ma no, è impossibile.” Mormorò sorridendo come divertito per la sua stupidità.
Lo aveva fatto restar male? Si sentì quasi in colpa.
Belle trasalì quando gli occhi verdi di lui si posarono nuovamente su di lei: “Io sono Cam.” Si presentò
“Cam…?” Mormorò lei sperando che lui capisse di dirle il nome completo… non era brava ad indovinare attraverso i nomignoli.
“Cameron.” Rispose lui dipingendo sulle sue labbra accese un sorriso beffardo: “Non sei molto perspicace, eh, Isabelle?”
Lei abbassò nuovamente: “Sì… però Isabelle è più facile da indovinare!” si difese.
Lui ridacchiò: “Perché Cam potrebbe corrispondere a un sacco di altri nomi vero?”
Belle passò velocemente in rassegna tutti i nomi che la sua poca esperienza le permetteva di conoscere: “Camden.” Rispose infine.
Cam sorrise divertito: “E va bene, questa te la do vinta… ma solo perché sei nuova.” La ammonì.
Lei sorrise non sapendo che fare.
Lui la squadrò da testa a piedi per poi accarezzarsi la mascella in gesto di interesse: “Però, non sembreresti  tipa da cimiteri.”
“Infatti non lo sono.” Rispose frettolosamente lei gettandosi poi un’occhiata alle spalle.
“E allora come mai sei qui?”
“Ci sono capitata per caso…”
“Beh, ti posso dire che di tutta la scuola questo è il posto più interessante, insieme alla piscina.”
“Piscina?”
“ma come, nessuno ti ha portato a fare il giro turistico?”
“No, cioè… ieri era buio…” cercò goffamente di spiegare.
“Ok, ho capito. Vorrà dire che avrò io l’onore. La prego di seguirmi my lady.” Disse piegandosi in un inchino teatrale.
Belle si sentì surriscaldare al pensiero di passare anche solo cinque minuti in più con quel ragazzo. D’istinto lo associò alla classe dei musicisti Rock… ma non ne era sicura.
Il suo cervello riuscì a riordinare le idee solamente dopo aver varcato la soglia del cimitero: “No!” Esclamò appena si rese conto di aver varcato la soglia.
“No? No che io ti faccia da guida o no al cimitero?” Le aveva letto nel pensiero.
“Cimitero.” Rispose lei secca.
Lui sorrise scherzosamente: “Sta tranquilla, se un morto salterà fuori dalla tomba ti proteggo io.”
Belle arrossì comprendendo la presa in giro: “Non è per quello! È solo che il pensiero di essere circondata da delle persone morte…”
“Pensa se al posto di essere circondata dai morti ti trovassi circondata dai demoni?” aveva tutta l’aria di uno scherzo eppure Belle percepì un significato nascosto; lo guardò perplessa e lui iniziò a ridere.
“Certo che sei forte eh?” Disse lui ancora ridendo.
Lei scosse la testa: “Non è divertente!”
Lui inarcò un sopracciglio perplesso: “Guarda che scherzo…”
“Sì, lo so, è che…”
“Non preoccuparti, la maggior parte dei corpi sepolti qui sarà disintegrata… a parte…”
Non era certa di voler sapere come continua la frase, ma una parte di lei desiderava sapere: “ A parte?”
Lui le lanciò un’occhiata:” Lascia perdere.”  
La guardò ancora per un attimo puntando i suoi smeraldi sull’oceano di lei, poi indietreggiò fino a raggiungerla e le prese la mano: quel contatto fece provare un brivido a Belle che non riuscì a capire se si trattasse di una sensazione di gelo o di calore… ma forse erano entrambe le cose.
E di nuovo si stava fidando di qualcuno che assolutamente non conosceva.
Ma questa volta non aveva assolutamente intenzione di diffidare.
Sarà perché lei in quel ragazzo aveva visto qualcosa di angelico, inumano, ma voleva fidarsi.
Si lasciò guidare dalla mano del ragazzo tra le lapidi sperando solo di fare la cosa giusta.
 Questa è la seconda fanfiction che pubblico e la prima su Fallen, spero vi piaccia.
Avviso che questa fanfiction seguirà a grandi linee il racconto originale fino a "Passion" dopodichè la spiegazione di vari misteri sarà solo data dalla mia fantasia.
Spero che qualcuno la segua. Grazie :) 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fallen / Vai alla pagina dell'autore: MadHatter96