Correva come un matto con me in spalla , come se non pesassi niente…
Si stava dirigendo dritto in acqua… acqua che tra l’altro , immaginai
essere freddissima!
“Ed… non ci provare proprio…” lo ammonii
“Bella tra un po’ il sole se ne sarà andato e dobbiamo sbrigarci se
vogliamo asciugarci…” ma se avevamo i cambi.
“Ma ci possiamo sempre cambiare no?” chiesi per conferma..
“Si.. ma almeno partiamo presto da qui…” presto da qui? Perché?
“Perché scusa?” non capivo… dovevamo restare…
“Non torniamo a casa?” lo stava lui chiedendo a me?
“Perché dovremmo? Certo , a meno che tu non voglia stare qui…” in quel
caso non avrei potuto fare niente.
“credevo che tu non volessi…” IO?
“Tu vuoi?” chiesi a lui.
“Certo!” mi rispose subito.
“E allora io voglia stare dove sei tu…” era il momento di lasciarsi
tutto alle spalle e di essere totalmente sinceri.
“Ah… allora possiamo stare quanto desideri…” come avrei potuto dirgli
che avrei voluto starci per sempre? Che non me ne sarei mai voluta andare
finché eravamo insieme?
Gli sorrisi e gli diedi un bacio sulle labbra mentre mi trascinava in
acqua… non era poi così fredda.
Ero una stupida. Avevo rovinato tutto….
Per cosa poi? Per qualcosa che mi ero accorta di volere da tanto tempo?
Mi ero fatta prendere dalla paura di non andare bene , di non essere
abbastanza per lui…
L’avevo sottovalutato.
Lui ci teneva davvero a me… non aveva preso la nostra storia come un
gioco. Ed io ero una stupida.
Era fin troppo buono con me , più di quanto meritassi. Me le passava
tutte , proprio tutte. E diciamo che in questo periodo stavo dimostrando di
avere poco più di dieci anni… me la prendevo per tutto.
Mi irritavo per qualsiasi cosa… e la cosa più brutta era che mi facevo
mille problemi.
Non mi ero mai fatta problemi con Jake , a cui non era mai importato poi
tanto di me…
E adesso che finalmente avevo qualcuno che dimostrava di provare un
profondo interesse ecco arrivare mille dubbi e preoccupazioni…
Ma li avrei fatti passare. Dovevo farlo , volevo finalmente vivermi la
vita , col mio angelo, con Edward.
Non so come ma ormai eravamo arrivati a mezzo mare… nuotavamo tranquilli
finché non mi stancai.
“Amore andiamo a riva, sono stanca” mi lamentai. E lui mi accontentò ,
come sempre del resto.
Una volta arrivati vicino la piaggia appena sentii il fondale sotto i
piedi cominciai a camminare dirigendomi verso la sabbia bagnata. Proprio nel
punto in cui le onde non riuscivano ad arrivare ,ma che comunque una ogni tanto
arrivava a spazzare via tutto.
Mi inginocchiai per scriverci e lui mi guardava attento… ma non avrebbe
potuto minimamente immaginare cosa gli avrei scritto.
La sabbia era fresca e morbida. Finii di scrivere e mi voltai verso di
lui che era leggermente confuso…
“Ma… ma è per me?” certo!
“Per chi sennò?” continuava a fissare a terra incredulo.
“Davvero?” mi chiese. Certo che lo era.
“Si è così… da un po’. E non importa se per te non è lo stesso… io , beh
io, dovevo dirtelo!” si dovevo farlo.
“Vieni qua piccola…” mi prese per i fianchi e mi sollevò da terra
facendomi girare… “Ti amo anche io…” cosa?
Mi amava anche lui? Tutto era perfetto adesso… tutto!
“Ti amo” gli dissi per la prima volta. E ne ero sicura al cento per
cento. Forse non ero mai stata sicura dei miei sentimenti come adesso…
Mi fece scendere e mi sedetti a terra tirandolo a me.
Lui si posizionò tra le mie gambe mentre ridevamo come due cretini.
Cretini si , ma felici…
Felici di essere insieme , innamorati.
Ci baciammo per non so quanto tempo… era un gioco di lingue e morsi. L’una
esplorava la bocca dell’altro. Ed io ne ero certa , non avrei mai potuto fare a
meno di lui… mai.
Ma c’era qualcosa che volevo fare , la volevo fare adesso , perché tutto
era perfetto…
Rimanemmo diverse ore sulla sabbia a baciarci finché entrambi non
sentimmo freddo e notammo che era sera ormai. Decidemmo di rientrare
infreddoliti e per niente asciutti visto che eravamo rimasti sulla riva…
“Brr fa freddo eh…” gli dissi appena mettemmo piede dentro.
“Ora accendo il camino. La notte fa parecchio freddo” in effetti , lo
faceva già adesso.
“Dove dormiamo?” non avevamo mai dormito insieme , ma l’idea era così
romantica , non ci avrei rinunciato per niente al mondo, anche se non avevo
proprio in mente di dormire….
“Eh , ci sarebbe la camera di la. Ma è fredda di questo periodo. Se ti
va possiamo aprire il divano… diventa letto!” ottimo, davanti al fuoco.
“Mi sembra perfetto!” e gli stampai un bacio sulle labbra mentre metteva
una coperta sulle nostre spalle e mi stringeva a se , una volta che ebbe finito
di accendere il fuoco.
Adesso si stava decisamente meglio.
“Amore qui vicino c’è una pizzeria, mando un messaggio e ordino le
pizze. Ti va di provare la loro specialità?” probabilmente avrei detto di si a
qualsiasi sua richiesta.
“Certo. Sarebbe?” sentiamo un po’…
“Pomodoro , pancetta , patatine e olive… non è niente di che , ma fanno
una pizza buonissima” mmm mi andava.
“Eh specialità sia” e scoppiamo a ridere. Lo vidi mandare il messaggio e
poi tornò a concentrarsi su di me e sui nostri baci.
Mi leccò il labbro inferiore e se non l’avesse smessa gli sarei saltata
addosso adesso. Fortuna che il campanello suonò…
Quando aprii lo scatolo rimasi sconvolta , piacevolmente sconvolta.
Aveva fatto portare una sola piazza , quella della specialità , gigante e a
forma di cuore. Non ci potevo credere , lui era davvero il ragazzo perfetto e
io me lo stavo lasciando scappare…
“Ma quando vi trasferite?” Uh? Ah io ed Alice…
“Menomale che me lo hai ricordato… dopodomani. Devo cominciare a
preparare gli scatoloni.” Uffa , che lavoraccio.
“Ma non è presto?” si in effetti lo era.
“Si ma vedi… io sono sempre sola a casa… in questo modo mi ambienterei e
potrei stare con Alice. Poi tu potresti venire quando vuoi. Poi tra un po’
rientrerà mio fratello , sai credo che Quil voglia convivere con la sua nuova
ragazza, ma siccome so che non mi chiederebbe mai di andarmene preferisco
rendergli tutto più facile io…” erano tanti i motivo per cui volevo farlo
adesso , ma la cosa più importante era che volevo la mia indipendenza e in casa
mia non mi sentivo così… era sempre la casa dei miei genitori ed io volevo la
mia…
“Ah beh credo che mi vedrai molto spesso li , allora…” disse malizioso
ed io mi ricordai una cosa.
“Ah… Ed amore , ma tu che fai? Dico… università? Lavoro? Cosa? Non te
l’ho mai chiesto…” era tanto che avrei voluto farlo.
“Medicina anche io…” e mi sorrise… e non potei fare a meno di
ricambiare.
“Davvero? Ci vedremo sempre allora…” e lo abbracciai forte, in teoria
sarebbe convenuto anche a lui prendere un appartamento vicino l’università…
magari sarebbe potuto stare da me. Ma del resto era presto… ne avremmo avuto di
tempo pensarci.
“Così potrai venire davvero quando vuoi… ho intenzione di prendere un
cagnolino. Sai per compagnia. Io ed Alice abbiamo sempre voluto un cagnolino
tutto nostro… li adoriamo” mi diede un bacio sul naso prima di sorridere e
potei vedere una scintilla sul suo viso.
“Cane? Che cane? Io amo i cani… ne vorrei uno ,a ma i miei non lo
vogliono in casa” mi disse un po’ afflitto.
“Non sappiamo ancora. Comunque uno piccolo , da tenere dentro… tipo un
Chihuahua” erano così belli.
“Un Chihuahua? Ma no… io adoro quelli enormi. Prenditi un Rottweiler. Lo
amerei… dai…” mm certo.
“Si si poi vediamo…” non avrei mai preso un cane più grande di me…
Mangiammo e la pizza , beh era eccezionale. Dopo aver sparecchiato tutto
sistemammo il divano che diventò un letto grandissimo e molto comodo. Mettemmo
le lenzuola pulite e andai a farmi la doccia e mi misi il pigiama –inutile per
la situazione , ma lo misi- e lui fece lo stesso…
Solo che lui non aveva proprio un pigiama, bensì un semplice sotto di
una tuta… a petto nudo. Voleva proprio farmi morire…
“Si dorme amore..” mi disse accoccolandosi a me sotto le coperte, era
bellissimo stare così insieme…
Gli presi il viso fra le mani e lo baciai , un bacio carico di passione
che non ci concedevamo spesso.
Feci un mezzo giro e mi posizionai a cavalcioni su di lui… affondai le
mani tra i suoi capelli e lo attirai a me. Avevo voglia di lui… una voglia
matta!
Passai le mani sui suoi addominali tonici e lui mi strinse forte per i
fianchi per poi scendere sulle mie gambe nude…
Mi desiderava, moltissimo , ma allo stesso tempo c’era qualcosa che non
andava…
Cercava di trattenersi , di non lasciarsi andare totalmente.
Gli baciai la mascella dove lascia un piccolo morso…
“Bella…” mi ammonii.
“Edward…” risposi a tono.
“Mm… O la smetti o non mi saprò controllare…” ma io non volevo che si
controllasse.
“Non lo fare allora” gli confessai e probabilmente diventai rossa come
un pomodoro.
“Cosa?” stava cominciando a capire.
“Si si hai capito…” gli confermai.
Vidi il suo sguardo accendersi di eccitazione. Mi presi il viso fra le
mani e diede un bacio che sapeva di amore , di passione , di noi…
“Eh questo cambio d’idea?” mi chiese mentre prese a baciarmi il collo…
“Non è un cambio… io… beh… ho solo capito che è quello che voglio. Che
voglio te… devo lasciarmi tutto alle spalle e il mio inizio , sei tu…” si era
lui il mio inizio…
Capovolse le posizioni e mi guardò come se fossi la cosa più bella che
avesse…
“Ti amo… davvero” mi disse prima di baciarmi.
“Ti amo anche io…” gli risposi e cominciammo a dedicarci a noi , perché di
tempo ne avevamo già perso troppo…
Mai fui più convinta e certa di qualcosa come in questo momento. Noi ,
ci appartenevamo…