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Autore: simogeras    01/06/2012    1 recensioni
E se, tutto ad un tratto, Albus scoprisse di amare follemente Scorpius? E se, anche Scoprius, si accorgesse di non poter stare senza Albus, allora cosa accadrebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo I
 
‘’Albus, svegliati è ora!”
Albus Severus Potter aprì gli occhi al richiamo della madre. Si mise a sedere sul letto e realizzò di che giorno si trattava. Quel giorno sarebbe tornato ad Hogwarts, la prestigiosa scuola di magia e stregoneria che frequentavano i maghi inglesi.
Al si chiese come aveva potuto addormentarsi, dopo aver atteso per un mese quel momento. Si alzò di corsa e, veloce come una scheggia, si infilò i vestiti che si era preparato la sera prima. Indossò una paio di jeans ed una semplice maglietta bianca, voleva viaggiare comodo! Cercò di fare più in fretta possibile, non vedeva l’ora di tornare a scuola. Era stato felice di passare qualche settimana con la propria famiglia, ma dopo poco tempo il vecchio castello aveva iniziato a mancargli immensamente. Gli mancava la polverosa biblioteca, dove passava intere giornate a studiare con sua cugina, nonché la sua migliore amica Rose Weasley, gli mancavano alcuni suoi compagni Serpeverde, gli mancava perfino Hagrid, il vecchio custode mezzo gigante del castello.
Dopo essersi pettinato accuratamente i capelli neri, come quelli del padre, Albus scese di sotto, dove lo aspettava, seduta intorno al tavolo, tutta la sua famiglia. Mentre scendeva le scale lo raggiunse il profumo dei croissant appena sfornati da sua madre e subito gli venne l’acquolina in bocca.
‘’Buongiorno Al’’ disse in coro la sua famiglia quando prese posto accanto al fratello.
Suo fratello, maggiore di lui di un anno, stava programmando con la sorella il modo di spaventare i ragazzi del primo anno e stava spiegando a Lily Luna come utilizzare la polvere Buio pesto peruviana che gli aveva regalato suo zio Ronald.
‘’E tu Al, pensi di essere dei nostri oggi?” chiese James lanciandogli un pacchettino di polvere.
“Non credo proprio James, ho già dei programmi con Rose!” rispose Al rilanciando al fratello il pacchettino.
‘’E per ‘programmi con Rose’ intendi forse il passare tutto il viaggio leggendo i nuovi libri di testo?!” si intromise sua sorella.
“Lily, lascia in pace tuo fratello e vai a finire di preparare il tuo baule!’’ la ammoni Harry, loro padre.
‘È veramente insopportabile’ pensò Al. Sua sorella e suo fratello erano molto in sintonia, ma erano anche esattamente l’opposto di Albus, sia caratterialmente che fisicamente. I suoi fratelli, infatti erano dei pestiferi con i capelli rossi e gli occhi azzurri, caratteristica tipica dei  Weasley, la famiglia di Ginny, loro madre. Albus invece aveva preso i capelli corvini e ribelli di suo padre e anche gli stessi occhi, verdi smeraldo. Caratterialmente Albus era un ragazzo tranquillo che amava la solitudine e la compagnia di sua cugina. Non amava stare in luoghi pieni di persone e aveva una passione per la lettura e l’apprendimento di qualsiasi cosa servisse ad accrescere la sua cultura.
Dopo aver caricato i bauli in macchina, sistemata con un apposito incantesimo espansivo irriconoscibile, applicato da Hermione, per far si che tutti i bauli potessero essere messi nel bagagliaio, si avviarono tutti verso la stazione di  king's cross, dove i tre Potter avrebbero preso il treno verso la scuola.
Trovarono ad aspettarli, davanti all’entrata del binario 9 e tre quarti, la famiglia Weasley.
“Oh Rose, non sai che sollievo vederti, dobbiamo assolutamente trovarci un vagone il più lontano possibile da quello di James, Lily ed Hugo, o credo che avremo seri problemi con quella polvere che tuo papà gli ha regalato” esclamò Albus, lieto di vedere la cugina.
Dopo essere passati attraverso il binario fu il momento di salutare i genitori.
“Mi raccomando Al, fa il bravo e scrivimi tutte le settimane, e mi raccomando, tenete d’occhio i ragazzi!” disse Ginny al figlio e alla nipote. Dopo aver salutato il padre, la zia e lo zio, Rose e Albus si avviarono alla ricerca di un vagone ancora vuoto.
Mentre camminava per il corridoio Al finì addosso ad un ragazzo che andava di fretta. “Stai attento a dove metti i piedi Potter!”.
“Malfoy chiudi quella maledetta boccaccia..’’ intervenne Rose
‘’O cosa Weasley? ci stai forse minacciando? Sentite ragazzi la mezzosangue Weasley che mi minaccia!” la interruppe un energumeno di fianco a Malfoy.
“Chiamala ancora mezzosangue Gregor e in meno di un secondo ti troverai fuori da un finestrino!” intervenne Al.
“Li avate sentiti ragazzi? Forse è meglio se gli insegniamo il rispetto!”
“Avanti Al, lasciamoli perdere e adiamocene, sono solo degli immaturi” suggerì Rose tirando il cugino per un baraccio.
“Andatevene cagasotto, che vi conviene!” disse Gregor mentre i due ragazzi si allontanavano.
“Malfoy è veramente un idiota, lui e pure quei due idioti che si porta sempre dietro. Ha ragione mio padre quandi dice che i serpe verde sono tutti dei palloni gonfiati, tranne te ovviamente! Non capisco come fai a rimanere nella sua stessa casa!” sbuffò Rose.
“E che altro potrei fare, dovrei forse chiedere al appello parlante di cambiarmi casa? E poi per la maggior parte del tempo si comporta come se non esistessi e quindi non è un gran fastidio. Fa il gradasso solo con quelli più piccoli, tanto per divertirsi a vedere le loro facce terrorizzate. Quando è da solo non sembra poi così cattivo. Spesso se ne sta sulla poltrona davanti al fuoco e fissa le fiamme per momenti interminabili. Poi quando è stufo, si alza e se ne va a cercare i due idioti.”
“Non starai difendendolo spero? È una serpe, così come quel mostro della sua ragazza che si diverte a far piangere quelle del primo anno!” esclamò sdegnata Rose.
“Aliserias? È solo una stupida ragazza viziata!” concluse Albus.
Trovarono posto in uno scompartimento occupato da un paio di ragazze Corvonero, amiche di Rose e passarono buona parte del viaggio leggendo tomi di storia della magia e spettegolando sul professor Ruf, il fantasma che insegnava storia della magia.
Il cielo stava assumendo una tonalità con diverse sfumature di arancione, ed il sole, che stava sparendo dietro all’orizzonte illuminava lo scomparto con gli ultimi tenui raggi, quando di colpo nello scompartimento scese il buio.
“Tranquille è solo polvere buio pesto, sono mio fratello e mia sorella che si divertono a dare fatidio!” esclamò Albus per tranquillizzare le amiche di Rose le quali avevano lanciato dei gridolini di spavento non appena era calato il buio. “E’ meglio che li trovi e gli dica di smetterla, aspettami qui Rose, torno subito”. Così dicendo Al usci a tentoni dallo scompartimento e imboccò il corridoio spiegando ai ragazzini spaventati che non era successo niente di grave.
“E così è opera dei tuoi fratelli Potter?”. Al sobbalzò riconoscendo la voce di Scorpius Malfoy.
“Em, si sono stati loro, si divertono em a dare fastidio hai em, a quelli del primo anno..” balbettò senza capire da che perte si trovasse Malfoy.
“Girati, sono dietro di te!”
“Ah, em, scusa io.. Em non si vede ancora molto bene..”
“Sono forti i tuoi fratelli, pur essendo dei Potter! Se non ci fossero loro toccherebbe a me l’ingrato compito di terrorizzare i nuovi arrivati!”. Così dicendo diede una pacca amichevole sulla spalla del compagno e se ne  andò, lasciando Al inebetito per l’inaspettato comportamento civile ed amichevole.
Trovò sua sorella e suo cugino Hugo che cercavano di vendere caramelle marinare ad un gruppo di Tassorosso, e quando Albus li sorprese i due si giustificarono dicendo che cercavano di far pubblicità al negozio di loro zio George. Dopo averli minacciati di mandare un gufo a casa Lily e Hugo furono costretti ad andare nel loro scompartimento. “E dite a James che la cosa vale anche per lui!”
Quando tornò nel suo scomparto Rose lo informò che erano quasi arrivati e che avrebbe fatto bene ad indossare la divisa. 
  
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