Punto di Zayn
Non posso più stare cosi vicino a lei.. avrà già un ragazzo, e poi cosa frega a me? Niente, non mi piace nemmeno.. ho troppi pensieri per la mente, non riesco ad accendere questa fottutissima sigaretta! Sento che qualcuno mi tocca la spalla, è Louis. -Che hai Zayn? Sembri perso..- -Niente Lou..- -Allora vieni con noi? Andiamo all'ospedale..- -All'ospedale?- -Si..- -perché ci andate?- -per la Ilvana..- Finalmente la sigaretta si accende! -Ok, vengo con voi.- Raggiungiamo gli altri, sono tutti seduti stavano aspettando noi.. -Andiamo?- -No! Adissa smettila, io voglio andare a casa!- -NO, tu andrai all'ospedale e basta.- -No, preferisco stare qui da sola allora!- -Ok, poi non venire a lamentarti da me che ti fanno male le gambe!- -Fanculo troia!- -stai zitta sfigata!- Certo che non ci vanno mica piano quelle due.. -Hahahah dai ciccia ci vediamo a casa!- -Certo Ilvana, no aspetta.. andrai all'ospedale?- -si....- -Che bello!!- Corre ad abbracciarla.. ma perché? Un secondo fa stavano litigando e adesso si abbracciano.. certo che le ragazza sono complicate...
Punto di Ilvana
Ok.. lo ammetto ho molta paura degli ospedali è che da piccola mi sono spaventata e sono rimasta traumatizzata dagli ospedali.. vi racconto cosa è successo, allora: sta passeggiano nel corridoio di questo edificio enorme.. avrò avuto 5 anni forse.. e ho visto una porta aperta mi ci sono appoggiata e ho visto una ragazza abbastanza giovane che stava piangendo una bambina più grande di me forse aveva 10 anni e le stavano “salvando la vita” dopo svariati tentativi lasciarono perdere ma la ragazza continuava ad urlare “NO! Continuate, lei è viva!” si alzò e andò verso i medici cominciò a spingerli e ad urlare “Lei è viva!Lei è viva!” Il suo urlo era sempre più forte.. mi spaventai cominciai a piangere e ragazza torno dalla bimba morta le diceva di svegliarsi ma la portarono via e coprirono la ragazza il mio pianto diventò un urlo di dolore, paura e anche un po' di rabbia.. ho sempre pensato fin da piccola che gli ospedali servivano a far sopravvivere la persone ma mi sbagliai.. i medici sentirono il mio urlo e mi presero e mi portarono da mia madre che lavorava li.. piansi per settimane quando una mattina mia mamma mi portò in quella stessa stanza stavo tremando, non volevo ma mi costrinse... e disse “Guarda la ragazza che hai visto è viva non ti preoccupare.. guarda vai a salutarla, fai amicizia con lei!” Sapevo che non era lei era identica ma non aveva i buchi nelle orecchie non aveva gli orecchini invece questa ragazza si... non dissi niente.. mi limitai a dire ciao e andai via nel giardino da sola... da quel giorno in poi non sono mai piu entrata in un ospedale..