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Autore: Dark soul_    01/06/2012    1 recensioni
Questa storia si ispira a varie canzoni dei Rammstein.
"- E' tanto bella ... -
- La Porta di Brandeburgo? Certo che è bella amore mio ... certo che è bella ma.. -
- Non la porta. La pioggia .... è tanto bella la pioggia -
- Mein Schatz, la pioggia la puoi vedere anche dalla finestra della tua cameretta, andiamo a casa -
- La pioggia li porterà via -
Ingrid la guardò stranita cercando di asciugarla con un panno e cercando di coprirla con l'ombrello:
- Chi piccola mia? Chi porterà via la pioggia? -
- I nostri peccati ... la pioggia ci purificherà dai nostri peccati, li farà scivolare via, lontano da noi e ci concederà la pace eterna, la pioggia è buona - "
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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DAS ALTE LEID

Laichzeit

Richard e Anke scesero all'aereoporto John Fitzgerald Kennedy di New York esattamente un mese dopo in una soleggiata mattinata di metà giugno. La ragazza, dopo aver ritirato i pochi vestiti che erano rimasti fuori dagli scatoloni del trasloco che già li aspettavano nella loro futura casa, rimase stupita dall'immensità della città che si trovava davanti. Sicuramente Berlino era grande ma New York doveva essere la città-metropoli più enorme che avesse mai visto. Non sembrava nemmeno costruita da umani, con i suoi grattacieli che sembravano poter davvero raggiungere il sole -come beffarda sfida a un Dio immaginario- e con le loro immense finestre di vetro che riflettevano altri edifici, i passanti che camminavano frettolosi fra la folla e che parlavano al telefono, la varietà della gente che le passò davanti in pochi secondi era maggiore a quella che avesse mai visto: Punk, rasta, metallari, rocchettari, Hip hopper, Hippy, Yuppie e una grande varietà di adulti che correvano per raggiungere il proprio ufficio e di bambini che girovagavano per le vie in cerca di un nuovo negozio di caramelle a prezzi stracciati.
Richard le cinse la vita mentre le prendeva i bagagli:
- Bello eh? -
Anke si limitò a annuire ancora frastonata dalla novità. Raggiunsero l'appartamento, che si trovava esattamente in centro alla Grande Mela, con una Lamborghini che venne parcheggiata in un garage lì vicino; Il palazzo era una delle abitazioni più alte di New York e, inoltre, vantava la fama di ospitare i personaggi più in vista e altra gente con un sacco di soldi da spendere e che si poteva permettere un degno lavoro come direttore di banca o presidente di una multinazionale.
Anke e Richard salirono fino al 35esimo piano e entrarono nel loro appartamento che si trovava proprio di fianco a quello di un importante politico del posto; La ragazza, dopo essere entrata ed essersi seduta su un divano posto davanti a un'immensa finestra che offriva una fantastica panoramica dello Skyline della città, attirò il fidanzato ferso di se e lo fece sedere accanto a lei:
- Hai già fatto montare tutti i mobili e disfare gli scatoloni? -
Richard le diede un bacio sul collo e le indicò il pancione:
- Pensavi di farlo tu? -
Lei gli sorrise e lo strinse a se:
- Tesoro, è davvero enorme ... -
Il ragazzo rise beffardo:
- Sì lo so ... me lo hanno detto in tante -
Anke, rimasta interdetta dall'informazione, rispose:
- Quante donne ai portato in questo appartamento? -
Richard la fisso cercando di capire se avesse tirato fuori un lato innocente che non conosceva o la gravidanza le avesse fottuto la perversione:
- Amore ... non parlavo dell'appartamento -
La ragazza lo guardo accigliata:
- E allora di co...-
Si fermò a pensare:
- Sei un pervertito!-
Richard rise fragorosamente e le diede un bacio mentre lei, giocando, fingeva di volerlo allontanare:
- Dai, vieni, ti faccio fare un giro così memorizzi la piantina della casa -
La prese per mano e la aiutò ad alzarsì.
Casa loro era a dir poco enorme. Anke, sapendo che sarebbero andati in un appartamento, si immaginava un piccolo tre locali con un bagno sacrificato con la doccia appesa al muro e circondata solo da una tenda; No, non era affatto questo. Era come una villa di tre piani spalmata su un piano solo.
Entrarono in camera da letto e la ragazza si abbandono sul materasso morbidissimo, Richard si posizionò sopra di lei a cavalcioni e le diede un bacio molto intenso e perverso ma Anke lo interruppe:
- Il ginecologo a detto che non posso avere rapporti fino alla nascita o rischio di fare male al bambino -
Il ragazzo le diede numerosi baci sul collo e prese a leccarle l'orecchio e a mordicchiarlo:
- Ah, e cosa dice il dentista? -
Anke scoppiò a ridere e lo fece sdraiare accanto a se:
- Oh beh, qualcuno ha voglia di battezzare la nuova casa? -
Richard si slacciò i pantaloni e li gettò sul pavimento dopodichè prese la mano della ragazza e iniziò a farle sentire la sua erezione, lei iniziò a masturbarlo dopodichè si sedette sul letto e, dopo aver dato un bacio al fidanzato, gli tolse le mutande e prese a leccargli il membro fino a infilarselo completamente in bocca. Le venne sulle labbra che lei si leccò bramosamente, si sdraiarono uno accanto all'altra e Richard la strinse a se.


****

Questo è un capitolo un po' così ... boh giusto per farli arrivare a New York e per fare far loro qualcosa, in realtà doveva essere più lungo ma poi ho pensato di dividerlo per allungare un po' e per cercare di far sì che i protagonisti diventino davvero attivi nella storia. La scena di sesso non è una scena hard perchè non avevo voglia di impegnare troppo il capitolo e perchè ne arriveranno altre migliori.
Quindi chiudo ringraziando -so che sono ripetitiva- tutti quelli che hanno avuto la bella (o brutta dipende dai punti di vista) idea di seguire la storia e soprattutto a chi la recensisce. Grazie.
D.
  
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