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Autore: Alessia_    01/06/2012    1 recensioni
Raccolta Brittany - Santana; i capitoli sono legati tra di loro, ma ci potranno essere stacchi temporali importanti.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusatescusatescusate lo so che ci ho messo una vita a pubblicare, ma 1) ho avuto problemi col computer, 2) non ero molto in vena di love-storyes tra best friends, scusate ancora. Comunque da adesso in poi spero di esserci nuovamente, abbastanza spesso almeno. Grazie ancora a tutti ;)

Accelerò ancora, cercando di coordinare corsa e ritmo che usciva dall’iPod. Faceva cheerleading tutti i giorni e a volte ci dava dentro con qualche ragazzo, questo significava che era in forma, più o meno. Ma in quel momento le stava risultando molto difficile correre. Era in pantaloncini nonostante il novembre in Ohio fosse piuttosto rigido; una felpa leggera non la stava riscaldando neanche un po’, ma non poteva fermarsi, non poteva proprio, anche se stava rischiando di avere un attacco cardiaco, ma era possibile alla sua età? Beh sicuramente l’avrebbe scoperto presto, perché davvero…
<< Hey! Hey fermati! >>
Santana si sfilò le cuffiette dalle orecchie e si voltò, confusa.
<< Insomma, ti sto chiamando da mezzo isolato… >> anche la sua voce tradiva una nota di stanchezza, mascherata abbastanza bene dal fastidio.
Santana alzò le spalle interrogativamente, indicando gli auricolari.
La bionda sbuffò.
<< Possiamo sederci comunque? >>
<< Sei qui per interrompere il mio allenamento o cosa? Capisco che sarebbe anche nel tuo interesse, ma non posso credere che… >>
Quinn la interruppe, stringendola per un braccio e trascinandola verso una panchina lì vicino.
<< Non è che ci stai prendendo troppo gusto a chiacchierare con me? Ogni volta che siamo da sole ti attacchi, devo preoccuparmi? >> Assunse un’espressione sarcastica.
Quinn la guardò male, ma non si scompose.
<< Sei così stronza anche con la tua migliore amica? No perché se è così non mi stupisco ti abbia lasciato venire a correre da sola. Anzi guarda, vado a stringerle la mano. >>
Santana rimase interdetta per qualche secondo.
<< Dai, abito qui vicino. Vi vedevo passare più o meno ogni giorno intorno alle 5 del pomeriggio; oggi ero affacciata alla finestra e ti ho vista passare da sola, e così… >>
<< Così ne hai approfittato, sei uscita, mi hai stalkerato per un bel po’ e quindi finalmente eri sicura non ci fosse nessuno in zona mi hai presa in ostaggio. Se volevi il mio numero bastava dirlo subito, ma te l’ho già detto, ho un ragazzo. E mi pare di non essere l’unica. Anche se certo non ci vuole molto a sostituire quel budino, scommetto che mezza scuola passerebbe all’altra sponda per me >> sorrise con aria di sfida.
Quinn roteò gli occhi << scusa se ho voluto essere gentile, l’ultimo che ci ha provato deve aver perso la testa evidentemente! E comunque non sono uscita per seguirti, credevo solo che magari avremmo potuto correre insieme e farci compagnia…sai, non sei l’unica al mondo con dei problemi. Ma se sei così preoccupata all’idea di subire una violenza sessuale ti lascio sola, non vorrei non riuscire a resistere a una stronza in tuta >>
Si alzò di scatto e cominciò ad allontanarsi. Santana lasciò che raggiungesse l’altra parte della strada prima di richiamarla. Quinn non si voltava, così fu costretta ad alzarsi e ad andare ad afferrarla per il braccio.
Quinn la guardò male.
Santana sospirò.
Poi si scusò. << Dai, mi rimangio tutto quello che ho detto…credo. Oggi non è la mia giornata ideale diciamo >>
<< Sì, l’avevo notato ancora prima in spogliatoio. Ma allora, hai seguito il mio consiglio? >>
Santana sorrise, mentre tornavano a sedersi << quale dei due? >>
Quinn rise << mmm, innanzitutto quello di andare a parlare con Brittany. E poi perché no, anche quello che riguarda il tuo boy-toy >> le fece l’occhiolino.
Anche Santana scoppiò a ridere questa volta << allora vedi che avevo ragione, mi vuoi assolutamente single! >>
<< scema! >> si beccò una spinta sulla spalla.
<< mi dispiace di essere stata così stronza con te oggi… >>
Quinn la guardò male.
<< ok…non solo oggi. Diciamo da quando ti conosco. Però a volte te lo sei un po’ meritato >>
Quinn roteò gli occhi << beh, se Santana Lopez si sente minacciata da me non è un mio problema… >>
Scoppiarono di nuovo a ridere entrambe.
<< allora, vuoi dirmi che è successo? >>
Santana abbassò lo sguardo.
<< non correrò a dirlo ai quattro venti se è questo che ti spaventa…non avrei nessuno a cui dirlo onestamente; non ho nemmeno un’amica >> chinò il capo.
Santana sospirò << siamo in due. Cioè, io un’amica ce l’ho, e credevo mi sarebbe bastata per tutta la mia vita…ma sta andando tutto a puttane. >>
Quinn le toccò il polso, pazientemente.
<< Ok, ora te lo dico e basta >>
Quinn la guardò interrogativa.
<< Abbiamo passato la scorsa ora chiuse in camera sua a baciarci. Eravamo stese nel letto a parlare, quando d’un tratto…boom. >>
Nonostante tutto sorrise al pensiero.
Quinn rimase in silenzio alcuni istanti, ma non ritrasse la mano.
<< non è la prima volta che accade vero? >>
Santana la guardò spaventata.
Poi piano piano si rilassò. << A dire il vero, no. E’ successo la sera del mio primo appuntamento con Sam. Solo che poi io sono uscita in fretta furia con lui e… >>
<< ho capito >> Quinn sorrise, comprensiva.
Ci fu qualche minuto di silenzio.
<< però, non so perché…credevo fosse già accaduto prima. Insomma, non prenderla male adesso: però osservandovi, sembra davvero che tra voi ci sia questa chimica, o quello che è…e insomma, sembra proprio che vogliate solo saltarvi l’una addosso all’altra >>
Ridacchiò.
Santana sgranò gli occhi.
<< io non sono lesbica >>
Chiarì subito.
Quinn le sorrise di nuovo. << Hey, a cuccia! Non ho insinuato niente, anzi figurati, sono l’ultima che può permettersi di giudicare credimi…però continua per favore, sono proprio curiosa di sapere com’è andata avanti >>
Santana rimase perplessa per un po’, poi si decise a continuare << eravamo nel suo letto, ci stavamo baciando, e accarezzando, e insomma…mi piaceva proprio tanto! >>
Quinn le strinse nuovamente la mano, con fare protettivo.
<< solo che beh, lei stava per dire una cosa molto stupida. Lo so cosa stava per dire, perché ormai la conosco. E io non ce l’ho fatta. Insomma, non potevo sentirmelo dire da lei, non oggi, non in quella situazione. Era tutto così sbagliato, è tutto così sbagliato! Io credo davvero di…essere sbagliata. Insomma, dev’esserci qualcosa di sbagliato in me, se preferisco sperimentare con Barbie piuttosto che con Ken! >>
Quinn non poté trattenere una risata genuina, alla vista dell’aria tragica che aveva messo su la latina.
<< ti fa ridere?! >>
<< scusa, scusa…è solo che, andiamo! Siamo alle superiori, è l’età del “proviamo tutto ciò che non ci uccide”. Non dovresti preoccuparti così tanto. A meno che, sì insomma…non credi ci sia realmente qualcosa di cui “preoccuparsi”. >>
Bingo.
Santana chinò il capo.
<< so solo che vorrei troncare la testa, e non solo, a qualsiasi ragazzo le si avvicina >>
<< Ok >>
<< ok? >>
<< Sì, Santana. E’ ok. Non so dove tu sia cresciuta, ma nel mio mondo, la gente si accetta semplicemente per quello che è. Perciò hai una cotta per la tua migliore amica? Per me è ok. Non smetterò di cambiarmi di fronte a te in spogliatoio, e non userò quello che mi hai detto per buttarti giù dalla piramide. E se vorrai ancora stare col tuo ragazzo, anche quello sarà ok. Perché è la tua vita, e io più che stare qui ad ascoltarti e fare del mio meglio per comprenderti, non ho molta scelta. Perciò sì, è e andrà tutto ok. >>
Santana sorrise, cercando di trattenere le lacrime.
Quinn si alzò in piedi improvvisamente.
<< ora devo andare >>
<< ma, aspetta! Ho parlato solo io…tu non me lo racconti, il tuo grande problema? >>
Quinn sorrise, accarezzandole delicatamente il braccio prima di incamminarsi.
<< te lo racconterò la prossima volta; sono sicura che ci sarà >>
E se ne andò così, facendole il secondo occhiolino della giornata.
  
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