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Autore: madamina    02/06/2012    1 recensioni
Settimo anno ad Hogwarts per il Magico Trio che ritorna a scuola dal momento che Voldemort non ha mai creato i suoi Horcrux. Ma molte cose sono cambiate ed altre ancora cambieranno radicalmente, rivoluzionando la loro vita; chi era amico ora non lo è più, e chi era nemico si potrebbe rivelare il più prezioso dei tesori.
Draco Malfoy è morto, Piton sembra scomparso nel nulla e la guerra è in pieno svolgimento.
Harry decide di scoprire l'assassino di Draco, ma non sarà una cosa semplice. Per fortuna può contare su nuovi amici, in particolare su un nuovo studente dal passato misterioso.
Riuscirà Harry a scoprire l'assassino, e soprattutto a sconfiggere Voldemort nella battaglia finale?
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Capitolo 16

§ Cap. XVI – Secret Garden §

 
Bryan ormai conosceva abbastanza Harry da essere piuttosto sicuro di trovarlo nei giardini della scuola, in un posto appartato a riflettere sulle nuove informazioni che sicuramente Hermione gli aveva fornito. Si trattava di un angolo di giardino che rimaneva nascosto ed era difficile da notare se non ne se conosceva l’esistenza. Essendo abbastanza fuori mano poi, raramente qualcuno lo raggiungeva. Così Harry Potter aveva chiesto ad Hermione di incantarlo, proprio come aveva fatto per il salice, perché lì ci fosse sempre un clima primaverile, con erba verde e fiorita ed un dolce tepore ad abbracciare chiunque vi si fosse recato. Aveva inoltre realizzato in parte a mano e in parte con l’aiuto della magia, un’altalena, perché diceva che dondolare lo aiutava a riflettere.

Bryan lo raggiunse e silenziosamente si accomodò sul sediletto accanto a quello di Harry, dondolandosi un pochino senza però mai staccare i piedi da terra.

Ad un certo punto si decise a rompere il silenzio. “Mi spieghi perché continui con questa storia dell’indagine? Ho capito che Malfoy era giovane, era un ragazzo e tutto quello che vuoi, ma pensa a quanti ragazzi sono morti per questa guerra. Per loro però non hai mosso un dito. Perché continui a mettere tutti in pericolo per questa faccenda?”.

Harry tirò un lungo sospiro prima di rispondere. “Proprio perché sono morti tanti ragazzi senza che io abbia fatto nulla, adesso voglio reagire. Spero che scoprendo qualcosa su Malfoy magari entreremo in possesso di informazioni importanti che ci possano dare qualche vantaggio strategico”.

“Sinceramente non capisco. Potreste indagare su altre cose insomma. Potreste fare delle missioni. E invece no, vi siete intestarditi su questa faccenda e non mollerete finchè non avrete scoperto qualcosa. Sembra quasi che nonostante le vostre parole teniate parecchio a Draco Malfoy”.

“Non teniamo per niente a Draco Malfoy. Non so cosa spinga gli altri, ma personalmente ritengo di avere dei conti in sospeso con lui… Mettila così. Ci siamo sempre scontrati su tutto, poi lui se ne è andato all’improvviso, mi ha tolto il diritto di replica! E questo non è giusto. Questo è il mio modo di rispondere alla sua ultima provocazione, in un certo senso. Ha sempre trovato il modo di irritarmi il Furetto e questo è stato il suo estremo dispetto: andarsene senza che io potessi dirgli tutto ma proprio tutto quello che pensavo di lui”.

Il silenzio calò tra i due, l’unico rumore era il cigolio delle catene delle due altalene sulle quali i ragazzi si stavano lentamente dondolando. Harry cercava di ricomporre un puzzle di cui non conosceva la figura finale ma i cui pezzi finalmente si stavano ricomponendo, Bryan pensava alle parole che erano appena state pronunciate. Ma davvero quello scriteriato che aveva davanti pensava che la morte di Malfoy fosse il suo estremo dispetto? Scosse la testa per scacciare quel pensiero idiota e quindi in quanto tale perfettamente degno del suo compagno di altalena.

“Harry, veramente, sono convinto che dovreste smetterla di giocare ai piccoli investigatori. La guerra, quella vera, si sta avvicinando e fra poco ci travolgerà. Non mettere in pericolo te stesso e le persone a cui vogliamo bene senza motivo. Malfoy ormai è morto, non puoi fare più nulla per lui”.

“Non è vero, posso fare giustizia!” ribatté fiero Harry, suscitando una risatina amara in Bryan.

“Giustizia? Per Draco Malfoy? Credi davvero che anche scoprendo il colpevole possa cambiare qualcosa? Se è stato un Mangiamorte cosa farai? Lo denuncerai agli Auror? E se invece è stato un Auror? Pensi che al quartier generale rinunceranno ad uno dei loro uomini con la guerra in corso e la battaglia finale alle porte? E poi pensa a tutte le persone che hai coinvolto in questa storia. Pensa a quante ne stai mettendo in pericolo. Pensa solo al dolore che stai causando. Per Pansy e Blaise quella di Malfoy è una ferita aperta e tu non fai che gettarci sopra dell’acido. Pensa perfino a Narcissa e alle false speranze che le stai dando. Sai meglio di me che non otterrà mai giustizia per il figlio. Quindi, che senso ha continuare?” domandò Bryan posando uno sguardo intenso negli occhi di Harry.

“Penso che alla fine abbia ragione. Per ora non ha senso continuare così. Manderò solo un’ultima lettera che ho già scritto, ad una persona totalmente estranea” si affrettò a dire prima che Bryan potesse interromperlo.

“E va bene, ma poi basta con questa indagine, promesso?”. Ricevette un cenno di assenso, ma se lo fece bastare, conoscendo bene il codice d’onore di Grifondoro riguardo la parola data.

Rimasero in silenzio qualche minuto a contemplare il sole che tramontava al limitare del Lago Nero che si vedeva in lontananza dal posto in cui erano.

"Harry... – lo richiamò quasi esitando, un insolito lampo di incertezza ad illuminargli lo sguardo, ma l'attenzione dell'altro lo convinse a continuare - Tu hai mai usato della magia oscura?".
Lo sguardo di Harry si incupì ed i suoi pensieri tornarono a qualche mese prima.

"Si, ma non ne ero del tutto consapevole" gli rispose serio.
"In che senso?"

"Beh è una cosa successa da poco e, tanto per cambiare, riguarda Malfoy... - si interruppe per una breve risata amara, non cogliendo il lieve irrigidimento del suo interlocutore - Accidenti, per quanto lo nomino sembra che me ne sia innamorato! Sta diventando un'ossessione!" concluse lievemente imbarazzato.

Anche Bryan rise ora divertito ma anche curioso di sentire la sua versione dei fatti. "E che cosa hai combinato quella volta?"
"Beh è successo tutto così in fretta che i miei ricordi sono come dei flash. Rivedo tutto come se si fosse svolto sotto le luci intermittenti di una discoteca. I suoni li sento ovattati, come se in quel momento fossi stato avvolto in una bolla che mi separava dalla realtà. E tutto intorno a me sembra andare al rallentatore... - Harry scosse leggermente il capo, per ritrovare il filo del discorso - Ricordo di aver trovato Malfoy nel bagno di Mirtilla Malcontenta che stava... - si interruppe all'ultimo momento, decidendo di non rivelare proprio tutto a Bryan, che ne rimase stranamente colpito - Beh era lì e desiderava restare da solo, evidentemente. Non sapevo che fosse là, lo trovai per caso te lo giuro. Ma lui prese molto male quella che considerava un'intrusione da parte mia e mi si scagliò contro con ferocia, tentando anche di lanciarmi una Cruciatus. Nella foga del momento e senza pensare alle conseguenze, gli lanciai contro un incantesimo che non conoscevo ma che avevo trovato su un libro, e che per poco non lo uccise... Per fortuna Piton accorse subito e riuscì a salvarlo. Io ero rimasto talmente scioccato da quello che avevo fatto che non riuscivo a pensare a nulla. Se fosse stato per me sarebbe morto in quel bagno..." terminò Harry con amarezza perso nei suoi ricordi.

"Che incantesimo era?"

"Sectusempra" mormorò Harry.

"Accidenti! Ci sei andato giù pesante!" lo prese bonariamente in giro Bryan.

"Ma io non sapevo quali effetti avrebbe avuto! Ti sembro così stupido? Non lo avrei mai lanciato altrimenti! Io volevo solo difendermi, non ammazzare Malfoy! - fece una breve pausa, poi continuò cercando di alleggerire un po' l'atmosfera - Non che a volte non l'abbia meritato, eh!" e tutti e due scoppiarono a ridere.
Poi Harry tornò estremamente serio. "Non ho mai avuto l'occasione di spiegarmi con lui. Non dico che gli volessi chiedere scusa, ma mi sono reso perfettamente conto di aver esagerato. E ora lui non c'è più ed io non potrò più chiarire. E questa è un'altra delle tante cose rimaste in sospeso tra me e lui..."
Alzò gli occhi al cielo che lentamente si andava tingendo di rosso.
"Accidenti a te Malfoy! Anche da morto mi dai pensieri!” esclamò frustrato.

Bryan gli mise una mano sulla spalla. "Harry, non starci a rimuginare tanto. Sono sicuro che dovunque sia, Malfoy ora ha capito e ti ha perdonato".

"Tu non l'hai conosciuto... Lui il perdono non sapeva proprio dove stava di casa! E poi, perdonare me? Se avesse potuto mi avrebbe fatto rinchiudere ad Azkaban in una cella con una decina di Dissennatori particolarmente focosi!" tentò di sdrammatizzare.
"Hai ragione, io non l'ho conosciuto - continuò invece serio Bryan - ma tu sei sicuro di averlo mai veramente compreso? Sei sicuro di non esserti mai fermato solamente alla sua facciata? Sei sicuro di aver provato a scansare il Malfoy per vedere il Draco dietro?".

Harry lo guarda allibito, colpito dalla profondità di quelle parole.
"Sai ho come l'impressione che questa storia dell'indagine ti abbia così preso, perchè hai scoperto e stai continuando a scoprire un ragazzo completamente diverso da quello che pensavi. E che tu stia cercando di rendergli giustizia come tuo personale riscatto nei suoi confronti, come una specie di risarcimento che offri alla sua memoria, per non esserti mai accorto della persona che avevi realmente davanti. Un ragazzo bisognoso d'aiuto, ma troppo orgoglioso e spaventato per chiederlo".
"Tu come fai a sapere tutte queste cose? Sembra quasi che lo conoscessi, forse meglio di chiunque altro. Eppure non puoi averlo incontrato..."

L'altro si limitò a scrollare le spalle. "Sono stato molto attento ai tuoi racconti e a quelli di chi lo conosceva bene, come Blaise - fece una breve pausa - Bada Harry che non ti dico tutto questo per rimprovero. Anzi sono fermamente convinto che tutto quello che fai ti faccia onore, ma mi dispiace vederti così... turbato. In fondo da quello che mi dite anche lui ha la sua parte di colpa. Si è nascosto molto bene da tutti voi. Ma ora è il momento di andare avanti, anche lui lo vorrebbe. Credo che se potesse vorrebbe lasciarsi alle spalle tutto e guardare avanti, non credi?".

"Già, forse hai ragione" gli rispose Harry ancora rapito dal fiume di parole dell'altro.

Bryan si alzò dalla sua altalena, stagliandosi contro il sole ormai del tutto tramontato.

"Ed ora alzati, che è quasi ora di cena ed io ho fame!". Si alzò si scatto e mosse i primi passi per rientrare al castello.
Harry si alzò a sua volta dall'altalena con un lieve sorriso sulle labbra. Bryan era un ragazzo strano. Riusciva con una naturalezza incredibile a passare dai discorsi più seri alle battute più stupide.

E seguendolo a distanza di un passo si avviò anche lui lungo il viale che risaliva al castello.

 

§§§§ ---- §§§§


Rev. John Cloud, Cattedrale di Salisbury

Reverendo Cloud, le scrivo per sapere se sia possibile avere una copia del registro delle presenze che è stato collocato nella camera ardente nell’occasione del funerale del signor Draco Malfoy celebrato qualche mese fa. Lo scopo della mia richiesta è di mettermi in contatto con tutti coloro che sono intervenuti alla cerimonia ed organizzare una commemorazione del defunto.

Le sarò grato per ogni aiuto che mi potrà dare.

Con osservanza, Harry Potter

 

Con un sospiro sigillò la lettera e la affidò alla sua civetta Edwige. Non era per niente orgoglioso di aver mentito, tantomeno ad un ministro di Dio, ma sentiva che era necessario. In fondo aveva promesso di compiere solo un ultimo passo per quell’indagine e aveva deciso che lo avrebbe usato per sapere chi era intervenuto al funerale, se ci fosse andato qualcuno di inaspettato o magari fuori luogo. Dopodichè avrebbe abbandonato completamente il pensiero di Malfoy e si sarebbe dedicato a prepararsi per la battaglia finale. Bryan non gli aveva mentito: sentiva anche lui che si stava avvicinando.
  
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