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Autore: Paolina91    02/06/2012    1 recensioni
Honey ha un sogno diventare una ballerina professionista ma questo desiderio sarà ostacolato dai genitori, quando la sedicenne andrà a New York per il concerto dei Tokio Hotel insieme alla sua amica la sua vità cambierà totalmente. Chissà cosa succederà nella vita dei quattro musicisti tedeschi e in quelli della bella ballerina.
Genere: Romantico, Sportivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13



Un mese era passato.

Un mese fatto di prove e sacrifici continui per Hilary.

Lo spettacolo che avevano messo in piedi era favoloso; e quella sera la direttrici e il resto della commissione avrebbero deciso le due persone che avrebbero continuato gli studi in quella prestigiosa accademia.


Honey si stava preparando.

Aveva indossato gli abiti che le aveva regalato tempo prima la sorella.

Quel colore le donava particolarmente.

Si mise di fronte allo specchio e cominciò a truccarsi.

Un po’ di matita sia all’interno che all’esterno dell’occhio.

E per quella sera voleva osare per cui decise di metterla blu come il suo completo.

Un velo di fondotinta per coprire alcune piccole imperfezioni e sugli zigomi un po’ di phard.

Ombretto color oro e gloss rosa sulle labbra.

Era pronta.

Controllò per l’ultima volta che nessun ciuffo sfuggisse alla coda di cavallo e successivamente abbandonò la sua stanza per recarsi nell’aula magna.


Giunta all’entrata cominciò a guardarsi intorno.

Cercava i suoi genitori.

Li individuò quasi subito.

Si erano sistemati nelle prime file per potersi godere meglio lo spettacolo.

Insieme a loro c’era anche la sua migliore amica Jennifer.

Non la vedeva da un mese ma le sembrava che fosse un eternità.

Si avvicinò correndo ad abbracciare il padre.

Lui la strinse a se con fare protettivo.

-Tesoro sei dimagrita!- cominciò a dire la madre.

Ma le non l’ascoltò nemmeno continuando a bearsi delle attenzioni del padre.

Qualcuno attirò la sua attenzione tossendo.

Si voltò verso la direzione di quella voce e restò stupita da quella visione.

Il suo insegnante nonché ex ragazzo era lì per sostenerla.

Guardò Jennifer con uno sguardo perplesso.

-Non è colpa mia. – le sillabò la mora.

Honey annuì e salutò Gabriele.

-Ciao Honey stai benissimo!- esclamò il ragazzo sperando di poter chiarire con lei ma la mora si limitò ad un grazie sussurrato, prima che venisse chiamata da un ragazzo dietro alle quinte.

Salutò velocemente i genitori e gli amici prima di correre verso il back stage.



Dopo pochi minuti la direttrice salì sul palco per dare il benvenuto a tutte le persone presenti in sala.

-Buona sera siamo qui per lo spettacolo finale del corso estivo della nostra accademia. I ragazzi si esibiranno in un pezzo d’apertura tutti insieme e successivamente in esibizioni singole. Buon divertimento e buona fortuna ai ragazzi!–

Scese dal palco accomodandosi sulle poltroncine rosse assieme agli altri membri della commissione.


I ragazzi dietro alle quinte si misero in cerchio unendo le loro mani per poter sdrammatizzare urlarono –Merda!-

Honey rise insieme ai suoi amici Alice e Joe.

Poi si prepararono al centro del palco mentre il sipario si spostava lasciandoli illuminati dai fasci di luce blu e rosa.

La coreografia di gruppo non era molto impegnativa ma il significato era importante.

Parlava di amicizia.

L’amicizia quella vera.

Quella che non finisce alla fine di un percorso di un mese.

L’amicizia che si crea a dispetto della rivalità.

E quello era successo in un mese.

Alla fine della coreografia si guardarono tutti negli occhi sorridendosi a vicenda.

Successivamente si inchinarono di fronte alla platea.

Tutto il pubblico era in piedi ad applaudirli.

Era una sensazione straordinaria.

Honey non aveva mai provato un emozione così grande.

Forse solo una volta in vita sua.

Quando si era trovata davanti ai Tokio Hotel in persona, si era sentita felice e fuori luogo al tempo stesso.

Mentre ora si sentiva solamente al settimo cielo.

Il gruppo lasciò il palco.

Poco dopo iniziarono le singole esibizioni.



Honey era la terza.

Si stava torturando le mani in attesa del suo turno.

Era agitatissima, da quell’esibizione dipendeva il suo futoro.

Era anche vero che essendo in 20 persone solo due sarebbero state scelte.

Le probabilità erano molto basse.

E poi in fin dei conti c’erano persone molto più brave e preparate di lei.

Si era completamente estraniata dal mondo perdendosi nelle sue riflessioni tanto che quando fu il suo turno si spaventò.

Salì sul palcoscenico cercando di mostrarsi sicura di se stessa.

La musica partì subito e con essa cominciarono i passi che la mora aveva studiato con tanto amore e impegno.

Le note risuonavano per tutto il teatro.

Alcune volte mentre eseguiva delle piruette di era voltata verso i genitori per vedere la loro reazione.

Sua madre aveva gli occhi lucidi e stringeva la mano al padre anche lui visibilmente commosso.

Allora era sicura che stava ballando bene, tutto il resto non le importava.

Sulle note finali di By your side si inchinò di fronte alla platea per poi lasciare il palco di corsa.

Dietro le quinte riprese fiato augurando poi buona fortuna ai suoi migliori amici.

Seduta su uno sgabello continuò a godersi tutte le esibizioni fino all’ultima.



Ora si sentiva il cuore in gola.

Mancavano pochi minuti al verdetto finale.

Chissà chi sarebbero stati i due prescelti?

Dentro di sé ci sperava molto, ma non voleva illudersi troppo.

La direttrice prese il microfono attirando tutta l’attenzione su di sé.

-Innanzitutto voglio complimentarmi con tutti voi per la bravura e l’impegno che avete dimostrato in questo mese. Sapete bene che anche uno stage di un mese presso di noi è già una vittoria; ora comunicherò i nomi dei due prescelti. Il primo nome è quello di Alice, ballerina classica; e il secondo è un ballerino jazz Joe. Complimenti e bravi anche tutti gli altri!-

I due si avvicinarono subito alla mora per consolarla.

Ma lei li abbracciò stretti.

-Complimenti ragazzi, non preoccupatevi per me sto bene. Lo sapevo che non sarei passata. –

I due ricambiarono l’abbraccio ma poi furono portati nell’ufficio della direttrice per firmare il loro contratto.

Honey si diresse verso i suoi genitori.

Erano pronti a consolarla ma lei stava già sorridendo.

Cosa che non piacque molto a Gabriele il quale la prese per il braccio obbligandola a seguirlo.


Uscirono nel grande giardino della scuola.

-Che vuoi?- chiese immediatamente Honey scontrosa.

-Vedo che l’amicizia ti è servita a molto… non hai ottenuto nemmeno il contratto. Brava! – esclamò Gabriele furente.

-Smettila immediatamente. Non permetterti mai più di offendere i miei amici capito?- disse la mora con gli occhi iniettati di rabbia.

-Ah si  perché altrimenti che mi fai?- disse Gabriele avvicinandosi sempre di più al corpo delle ballerina che nel frattempo indietreggiava scontrandosi con la schiena contro al muro.

-Senti io non perdo tempo con te. Tu non sarai mai una persona importante per me a differenza dei miei amici. Sei più grande di me ma non conosci i sentimenti veri come l’amore e l’amicizia a questo punto sono molto più matura io. – disse fronteggiandolo.

Alle sue spalle qualcuno si schiarì la voce per attirare l’attenzione dei due litiganti.

Honey si voltò preoccupata ma il volto che scorse dietro di sé la fece sorridere mentre Gabriele trattenne il respiro.

Non credeva ai suoi occhi aveva davanti a se il miglior ballerino al mondo.

-Tutto apposto Honey? – chiese Jackson circondando le spalle della ragazza che si limitò ad annuire.

-Ok seguimi che devo parlarti di una cosa importante. –

Honey restò senza parole.

Chissà cosa le voleva dire.

Probabilmente anche lui era rimasto deluso da lei.

Insomma ai provini le aveva fatto i complimenti e ora lei non era stata scelta quindi aveva fallito.

Entrarono all’interno del teatro dove erano in corso i festeggiamenti.

Si posizionarono vicino al tavolo delle bevande.

Honey prese un bicchiere di Coca Cola e cominciò a sorseggiare tranquillamente mentre aspettava che il grande maestro parlasse.

-Senti Honey lo so cosa stai pensando. Credi di avermi deluso ma non è così. Diciamo che io speravo che non ti prendessero perché avrei un progetto adatto a te. –

La mora corrugò la fronte.

Cosa intendeva dire.

Proprio non capiva.

-Non capisco cosa intende dirmi?-

-Oh Honey primo non darmi del lei potresti essere mia figlia; secondo voglio dire che vorrei e mi piacerebbe che tu lavorassi per me. Sto organizzando il mio ultimo tour e ti vorrei come ballerina. –

Wow certo che era una bella proposta.

Cosa doveva fare?

Accettare o meno.

Certo un occasione come quella non sarebbe più capitata.

E dire di no significava chiudere una porta enorme che non si sarebbe più riaperta per lei.

-Devo parlarne con i miei prima di risponderti. – disse Honey.

Lui annuì e la spinse subito verso di loro.

Non doveva perdere tempo.

Prima firmava il contratto prima sarebbero cominciate le prove per il fantastico spettacolo che avrebbe chiuso la sua carriera da cantante.



Honey corse verso i genitori.

Aveva gli occhi lucidi per l’emozione.

-Mamma, papà devo parlarvi! –

Loro si voltarono verso la figlia minore con uno sguardo interrogativo.

-Va bene tesoro calmati!- disse la madre con espressione preoccupata.

Li accompagnò verso Jackson.

Voleva che fosse lui a spiegarle tutto.

Lei sapeva che non ci sarebbe riuscita.

Jackson si presentò ai genitori ai quali successivamente spiegò il suo progetto.

Il padre si limitò ad annuire.

-Per me va bene, deve decidere Honey credo che questa per lei sia una grande opportunità- aggiunse la madre.

-Honey ora tocca a te. – proferì il ballerino e cantante.

-Va bene accetto. – disse sorridendo.

Poco dopo fu raggiunta dai suoi più cari amici e raccontò tutto anche a loro.

Joe e Alice si complimentarono con lei.

Era un occasione più unica che rara mentre Jennifer era rimasta in silenzio con gli occhi puntati verso il parquet dell’aula magna.

Si sentiva abbandonata dalla sua migliore amica.

-Jenny tu rimarrai sempre la mia migliore amica, e poi quando vuoi puoi venire a trovarmi. –

La ragazza si buttò addosso alla ballerina.

Si abbracciarono strette.

-Sono fiere di te Honey. – le disse la sua migliore amica.

-Grazie!- le rispose la mora.


La festa continuò fra balli e risate.

Honey era molto occupata.

Stava facendo le foto con i suoi nuovi amici.

Alice indossava dei buffi occhiali mentre la mora faceva le linguacce.

Quando tutto finì le due ragazze si diressero verso il loro alloggio per prendere le loro cose.

Honey si guardò intorno per l’ultima volta.

Prese il suo trolley e lo trascinò fino alla porta.

-Mi raccomando Alice impegnati e diventerai la migliore etoilé. –

-Ok e tu divertiti a girare il mondo. –

Si sorrisero complici.


Honey abbandonò quella scuola che l’aveva fatta impazzire nei primi giorni ma che poi l’aveva fatta ridere e sorridere.

Da fuori si trovò ancora ad ammirarne il fasto mentre i suoi genitori la chiamavano dal taxi.

Era ora di abbandonare quel sogno.

Ma ben presto ne sarebbe cominciato un altro.

Salì sulla vettura gialla che sfrecciava in direzione dell’aeroporto.

I suoi genitori sarebbero tornati in Canada mentre lei sarebbe partita con Jackson.



Un jet privato.

Era incredibile trovarsi seduta su dei comodi sedili in pelle beige.

Il cielo blu tutto intorno e sotto le case minuscole.

Ben presto sarebbero atterrati a Los Angeles.

Chissà se era tutto come appariva su internet e nei giornali.

Ben presto lo avrebbe scoperto.

Erano pronti per l’atterraggio.

Avrebbe alloggiato in un albergo lussuosissimo.

Dentro di sé sperò che tutto quello non finisse mai, il suo sogno si stava realizzando e non lo avrebbe abbandonato per nulla al mondo.

  
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