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Autore: Kyoro    03/06/2012    3 recensioni
Avevo sopportato il suo comportamento per una settimana intera, ora però non ne potevo più.
-Ehi!- gli feci chiudendo l'armadietto di botto. Attraversai il corridoio, dritta verso di lui.-Perché mi fissi?-
-Perché mi stai di fronte- rispose tranquillamente Taemin con un sorriso.
-Tu mi fissi, sempre-, insistei. -E' strano. Sei strano-.
- Tutti lo fanno-.
-Non mi hai risposto. Tu, perché lo fai?- domandai di nuovo.
- Se ti da fastidio, posso anche smetterla.- rispose piatto, cominciando a camminare.
- Non ho detto questo. Voglio solo sapere il perché!- quasi urlai.
- Quindi vuoi che ti guardi?- sogghignò divertito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hello! Immagino(dato il colossale ritardo) non vi ricordiate a che punto eravamo rimasti xD
Quindi..riassuntino: Lyn, dopo essere stata dalla madre che le dice di una cena importante che averrà la sera stessa, scopre che il suo "insegnate" è Choi Minho; un ragazzo molto giovane e attraente con poteri straordinari, ovvero telecinesi e empatia(?), vbb chiamiamola così xD E' molto più potente di Taemin, che quindi rimane al suo fianco solo con l'incarico di "body guard". Durante l'allenamento spunta fuori Jinki( che è un Onew, ovvero ha capacità intellettive formidabili) e Taemin naturalmente gli deve rompere le scatole perché legge nei suoi pensieri che è cotto di Lyn. Minho si accorge di questo suo atteggiamento e capisce che in realtà Taemin prova qualcosa per Lyn. In fine Tae va da Kibum chiedendogli di tagliargli i capelli, imbarazzato dall'idea che Lyn gli aveva dato della donna ahah xD 
OK, si è capito che faccio schifo con i riassunti eh? xD
Spero vi piaccia...
SPOILER del capitolo: un bel cattivone entrarà nel palazzo e incontrerà Kibum u.u
Buona lettura :D
Ps: scusate eventuali errori.









Lyn PoV
 
 
Mi abbandonai sul letto esausta. L’allenamento era appena finito e Minho mi aveva lasciato davanti alla porta della mia camera con un sorriso incoraggiante. Il risultato di ore ed ore di lavoro?
Nulla.
Rimasi ancora per qualche minuto distesa, pensando a tutto quello che mi era successo in pochi giorni.
-Oh shit!- imprecai alzandomi con un balzo dal letto. - La cena!!-
Mi catapultai nell’enorme cabina armadio afferrando a caso un paio di skinny, una camicia bianca che ricadeva morbida sui fianchi e delle converse.
Cercai di sorridere allo specchio, dandomi qualche pacca sul viso per sembrare meno assonnata.
- Ok, andiamo- dissi poco convinta.
- Dove vorresti andare conciata così?!- 
Riconobbi immediatamente la voce.
-Taemin, quando sei entrato? Non ti ho sent..- appena mi voltai, misi bene a fuoco la sua figura e rimasi alquanto scioccata nel vederlo. 
-C-che cosa è successo ai tuoi c-capelli?- farfugliai avvicinandomi.
Ancora con la bocca aperta, tesi una mano in avanti; arrivando ad intrecciare le dita tra i suoi capelli, spostandogli di poco la frangia. 
Lo vidi socchiudere leggermente gli occhi, mentre dalle labbra gli usciva un sospiro sommesso.
Ritirai la mano sorpresa e lui si pietrificò all’istante sbarrando gli occhi.
-B-bhe, che c’è? Non mi posso tagliare i capelli?!- esclamò imbarazzato.
Risi di cuore guardando l’espressione buffa che aveva in viso.
-Lo hai fatto perché ti ho detto che sembravi una donna, vero??- dissi scoppiando in una risata ancora più forte.
Taemin incrociò le braccia al petto, cominciando a picchiettare il piede sul pavimento innervosito.
-Stai bene- gli dissi infine sinceramente.
Rimase per un attimo interdetto, fissando un punto indefinito del mio volto. Poi si riprese scuotendo la testa, abbassò leggermente il capo e mi ringraziò con un sussurro.
-Comunque ti devi cambiare- disse con una smorfia di disgusto, dirigendosi verso l’armadio .
- Perché?- chiesi osservandomi allo specchio.
-Devi essere elegante. Così sembri una sempliciotta, non una princip..- si interruppe spaventato dal sguardo di fuoco che gli stavo lanciando.
Si schiarì la voce, afferrando un vestito da sera dalla cabina armadio.
Misi il broncio, contrariata dall’indossare una cosa del genere.
-Non attacca. Vai, provati questo- disse facendomi vedere un’abito nero,lungo , con uno spacco vertiginoso e delle scollature decisamente troppo ampie per una come me.
-Muoviti. Vestiti, truccati e sistemati quel nidi di rovi che hai in testa- affermò gettandomi praticamente addosso il vestito.
-Idiota- mormorai.
Mi guardò di sbieco, e capii che discutere sarebbe stato inutile; così mi chiusi in bagno cominciando a spogliarmi svogliatamente.


                                                                                   ****
 
-T-taemin?- balbettai sporgendomi con la testa fuori dalla porta.
-Hai finito finalmente!?- si girò scocciato.
Scossi il capo timidamente. - N-non riesco a chiudere la cerniera sulla s-schiena..non è che p-potresti..?- uscii completamente fuori con lo sguardo basso, voltandomi e scostando tutti i capelli su di una spalla.

 
 
Taemin PoV
 
 
Così era troppo! Trasalii deglutendo a fatica e allungai le mani tremanti sulla cerniera.
La schiena candida di Lyn era quasi del tutto scoperta, e lasciava scorgere il suo corpo longilineo.
Desiderai toccarla, accarezzarla delicatamente con i polpastrelli delle dita,  percorrerla con le labbra; ma mi imposi di scacciare via quei pensieri. Mi morsi il labbro inferiore facendo vagare lo sguardo sul soffitto, cercando di resistere a quella tentazione.
Chiusi la cerniera con lentezza infinita, rilasciando un sospiro sollevato quando finii il mio compito. 
La guardai ammaliato, e infine mi arresi. 
Automaticamente feci un passo in avanti, annullando del tutto le distanze tra i nostri corpi. Avvolsi le braccia intorno alla sua vita e poggiai il capo sulla sua spalla.
- Forse, dovresti cambiarti- le soffiai all’orecchio.
Percepii dei brividi lungo tutta la sua schiena, che mi incoraggiarono a proseguire. 
Immersi il viso sul suo collo, beandomi del profumo di quella pelle così chiara e liscia.
-T-tae..min..- farfugliò ed io la strinsi ancora di più prendendo un profondo respiro, in modo che la sua fragranza mi riempisse i polmoni.
-Mi dispiace..-,iniziai, - Non avrei dovuto comportarmi in quel modo la scorsa volta. Non so cosa mi fosse preso. Ma..ecco..dovevo sapere se..insomma, perdonami- conclusi affranto.
Si voltò senza dire una parola. Osservai i suoi occhi lucidi, il volto imperlato e quelle sue labbra sottili e rosate.
Ne rimasi ipnotizzato.
-..E perdonami anche per questo-
La presi per le spalle e mi avvicinai in uno scatto. Le mie labbra trovarono finalmente pace sulle sue, calde e morbide.
Portai una mano sulla sua guancia, carezzandola teneramente con il pollice. Feci scendere l’altra sulla sua vita, incurvandola e facendola incontrare con il mio petto.
Inaspettatamente le sue mani si intrufolarono tra i miei capelli. Gioii e mi sentii esplodere a quel contatto, così da non riuscirmi più a controllare.
Approfondii il bacio, facendo incontrare le nostre lingue, sospirando prepotentemente nella sua bocca e beandomi dei suoi gemiti sommessi dalle mie labbra.
Cominciai con le mani a percorrere con decisione la sua schiena, scendendo ogni tanto sulle cosce; mentre con le labbra lasciavo umidi baci sul suo collo.
-Taemin..-sussurrò con affannò.
-Uhm?- mugugnai troppo preso a leccare i contorni del suo orecchio.
-Aah..- gemette.
Sorrisi desideroso di vedere il suo volto in quel momento.
Le sue gote arrossate, gli occhi lucidi e il respiro completamente sotto il mio controllo, mi fecero nuovamente sorridere come un ebete.
-Mi piaci-
 
 
Lyn PoV
 
 
Taemin mi stava perforando con lo sguardo. Non potevo sostenere tanto desiderio nei suoi occhi. Più cercavo di sfuggirgli, più la tentazione di guardalo accresceva. Quella sua espressione mai vista prima sul suo volto, era riservata esclusivamente a me. Mossi le mani verso il suo petto, risalendo fino al suo volto.
Certo che piaceva anche a me, ma non avevo il coraggio di andare avanti. Rimasi lì, con le mani salde sulle sue tiepidi guance e gli occhi fissi nei suoi.
Bussarono alla porta e in un secondo ci trovavamo ai lati opposti della stanza, intenti ad osservare con interesse oggetti della camera. 
Entrò una ragazza dall’aspetto vagamente familiare.- Vi aspetta la regina per accogliere gli ospiti-
-Dille che arriviamo, Jin- ordinò Taemin.
Quella di risposta piegò il capo, uscendo, e lasciandoci con un’ultima occhiata curiosa.
-Chi è?-chiesi.
-La sorella dell’Onew- rispose, ed i nostri sguardi s’incontrarono di nuovo causando ad entrambi imbarazzo.
-A-andiamo?- propose.
Annuii abbassando lo sguardo, del tutto incapace di guardarlo in volto.



                                                                         *****

 
Appenna entrammo nella sala da pranzo scorsi delle persone sedute già sulla sontuosa tavola.
-Oh Lyn, sei incantevole!- esclamò Byol raggiungendomi sulla porta con un sorriso soddisfatto.- Ma prego, siediti. Ti presento i nostri ospiti-
Sorrisi voltandomi per un attimo, notando Taemin che si allontanava.
Mi rivolsi nuovamente a mia madre, occupando l’unico posto libero e scoprendo i loro volti.
-M-minho..ma tu..-
-Si, Minho è il secondo successore al trono dei Kyoro. Loro sono il padre e la madre; i marchesi Choi- affermò Byol.
Mi sforzai di sorridere e salutai educatamente.
-Principessa, noi e la regina, avremmo un' importante notizia per entrambi- disse il padre indicando me e Minho con lo sguardo.
-Vai dritto al punto YunGyeom?!- domando Byol storcendo la bocca e acquisendo un tono preoccupato.
 
Guardai in direzione di Minho chiedendo con lo sguardo spiegazioni, ma si limitò a mimarmi con le labbra un - Non ne ho idea-.
 
 
 
 
Kibum PoV
 
 
Mi coricai a letto, pur non avendo un briciolo di sonno. Poggiai il capo sul cuscino, lamentandomi silenziosamente per quanto fosse duro e scomodo. Portai le mani sopra il ventre e le incrociai sospirando rumorosamente.
- Odio questo posto- mormorai con gli occhi lucidi.
 
-Qualsiasi parte tu vada, verrò con te. Perché sei la mia casa. Se non ci sei tu, la mia vita diventa inutile.- le dissi quel giorno in cui fummo costretti a scappare.
 
Ora ripensandoci non so se l’avrei fatto di nuovo. Questo luogo, questo dannato palazzo era così perfetto e sfavillante da farmi sentire fragile. 
Una bolla di sapone.
Si, ero un’invisibile e minuscola bolla di sapone. E Lyn era la principessa: sempre troppo impegnata per preoccuparsi del suo fratellastro, troppo pensierosa per ricordarsi di me.
Mi rigirai nel letto avvicinando le gambe al petto e circondandole con le braccia.
Pensai di aver preso finalmente sonno, ma mi sbagliai.
Sospirai per l’ennesima volta, mentre mi alzavo dal letto e mi dirigevo in cucina desideroso di un po’ di latte caldo.
Scesi le scale arrivando al piano terra. La cucina del palazzo era enorme, proprio come una di quelle professionali. Non accessi le luci per paura che mi scoprissero, facendomi guidare solo dalla luce che proveniva dall’ampia finestra che sovrastava una parete.
D’un tratto un gelido colpo di vento mi raggiunse, facendomi accapponare la pelle. Sentii anche un pesante tonfo e dei sospiri soffocati. Mi guardai intorno, accorgendomi con spavento che la finestra si era del tutto spalancata.
- Ma che strano..- mormorai avvicinandomi.
Feci qualche passo in avanti, quando i miei piedi si scontrarono con qualcosa di duro a terra. Sussultai cercando di non perdere l’equilibrio.
-Che cosa è?- avvicinai il volto alla “cosa”, piegandomi sulle ginocchia. Focalizzai con difficoltà, ma alla fine capii che era una persona.
Istintivamente cercai di urlare, ma una mano arrivò alla mia bocca soffocandomi in dei muti lamenti.
-Shh!- mi ammonì una voce bassa e roca, di sicuro quella di un uomo.
Cercai di mordergli la mano dura e quasi callosa, ma la forza che imprimeva sul mio volto era troppa.
Notati i miei tentativi andati a vuoto, sogghignò divertito mandandomi su tutte le furie.
-Ehi, stai calmo..- mi sussurrò lascivo in un orecchio. Poi lo sentii respirare affannosamente, fino ad emettere un grido di dolore.
Rallentò la presa - A..iuto- disse con difficoltà, per poi rantolare al suolo.
-Hey! Hey!- lo scossi ripetutamente. - Oh merda! Che faccio? Che faccio?! Che diamine faccio!- esclamai mettendomi le mani tra i capelli, alternando lo sguardo tra la porta della cucina e il corpo senza forza ai miei piedi.
Il ragazzo tossì malamente.
Lo fissai inerme al suolo - Eh no! Nonononono! Io non ti trasporto da nessuna parte- incrociai le braccia al petto.
-Non ci penso proprio!- conclusi guardandolo con la coda dell’occhio.
Mi morsi un labbro nervoso- Però..non posso lasciarlo così..-
Sbuffai buttando la braccia lungo il corpo.
Dopo pochi minuti, il ragazzo era sulle mie spalle ed io mi affannavo e impegnavo a non rovesciarlo a terra.
-Sei p-pesantino, sai?-
Arrivai in camera con fatica e me lo scrollai di dosso in un solo gesto. Questo atterrò sul letto con un tonfo e un lamento sommesso.
Lo infilai più che potei sotto le coperte adagiandogli il capo sul cuscino.
-Grazie- sussurrò.
Mi sedetti al suo fianco, - Chi sei? Che ti è successo?-
Non rispose. Si alzò leggermente con il busto appoggiando la schiena alla ringhiera del letto. Cominciò a sbottonarsi con fatica la camicia che aveva addosso.
Sgranai gli occhi -Che fai?!- chiesi a disagio.
Ma dalle sue labbra non uscì una parola. E solo allora, assottigliando lo sguardo, mi accorsi della ferita che aveva all’altezza della costola. Tesi le dita verso quel taglio profondo da cui fuoriusciva del sangue. - S-sei f-ferito- balbettai.
Mi alzai di scatto accendendo la luce e cercando tra i vari cassetti delle bende e disinfettanti.
-Dovrebbero essere..-ne aprii ancora un altro- qui!- esclami in fine.
Mi diressi verso il ragazzo con ancora gli occhi sulle garze e disinfettanti che avevo in mano.
-Non c’è bisogno..- mi disse.
-Non dire cavolate!- alzai il capo e appena lo vidi mi prese una fitta al petto.
Era di una bellezza disarmante. E dopo aver osservato ogni particolare del suo volto, aver incontrato i suoi occhi profondi, inevitabilmente finii con l’esaminare il suo corpo scolpito; desiderando sul serio di poter tracciare un dito lungo quei perfetti addominali.
Risalii sul suo volto, notando un sorrisetto sfrontato sulle labbra leggermente screpolate, che immaginai di inumidire io stesso.
Scossi la testa imbarazzato dei miei stessi pensieri -Emm..- mi avvicinai concentrandomi sula ferita.
-N-non esce più sangue- costatai stranito.
-Guarisco in fretta- mi sorrise, poi continuo - Io sono Jonghyun- allungò la mano.
-Oh..io sono Ki-ki..-
Sorrise nuovamente passandosi distrattamente una mano sul petto. 
-Key? Come chiave? Che nome particolare..-
Sussultai- No..io..- provai a spiegarmi.
-E’ bello, ti si addice- constatò maliziosamente.
Cercai di recuperare un briciolo di ragione, ma alla fine mi arresi.
-Si, lo penso anche io-






Il prossimo capitolo è già in cantiere soooo don't worry xD
  
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