Ayumi si voltò. Era Daiki. Prese posto accanto a lei e poi le disse:
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<vogliono, qui>>.
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<<Anche a te!>>.
Ayumi rimase nuovamente sola. Posò di nuovo lo sguardo sul fuoco….
Era così lontana da casa. Le mancava tutto del suo mondo, nonostante cominciasse ad abituarsi in quel posto. Per fortuna c’erano Daiki e Mika, anche se la presenza di Shun la rassicurava molto.
Riguardo a Sayuri, sembrava proprio una ragazza a posto, ma la sua confidenza con Daiki e Shun la faceva sentire tagliata fuori da ogni conversazione. Si chiese come si sentisse Mika, dato che lei non aveva neanche la compagnia di un Rainbow. Poi c’era anche la nuova missione…Certo, le parole di Daiki l’avevano convinta che era la cosa più giusta da fare, ma voleva davvero tornare a casa sua e quel viaggio da intraprendere sembrava piuttosto lungo, mentre lei voleva fare in fretta a conquistare i poteri. Eppure non credeva di essere ancora molto simpatica a Ryochan. La volpina sfuggiva ogni qual volta lei voleva parlarle ma certe volte le faceva qualche scherzetto e poi ne ridevano insieme.
Poi ripensò al fatto che Sayuri e Shun erano stati fidanzati. La ragazza era dunque intenzionata a rimettersi…E lui che provava? Anche lui era ancora innamorato?
Proprio nel bel mezzo dei suoi pensieri, sentì che qualcuno si stava avvicinando…
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Era Shun. Si sedette lontano da lei e anche lui si mise a fissare il fuoco.
Ma dico io, cos’avrà mai di
speciale quel fuoco! Tutti che lo guardano!
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Il ragazzo la guardò in faccia, sorpreso. <
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Shun arrossì violentemente e balbettò:
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Quella sensazione che aveva al petto prima, svanì del tutto. Era dunque questo che non la faceva dormire, il fatto che doveva ringraziare Shun.
Quest’ultimo era davvero sorpreso dal discorso di Ayumi e arrossì ancora di più, fino a diventare rosso come il fuoco che stava fissando.
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<<E invece sì>> disse Ayumi, sorridendo.
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Adesso me ne torno a letto>>.
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Shun impallidì e poi le disse ad alta voce:
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Il ragazzo impallidì ancora di più, poi divenne nuovamente rosso.
<<E va bene, hai ragione! Non riuscivo a dormire perché pensavo ancora al modo in cui ti ho trattata!>>.
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Ma lei continuava e più Shun le diceva di chiudere il becco, più lei saltellava contenta. Ad un certo punto però la smise: aveva visto nel volto del ragazzo l’ombra di un sorriso.
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Shun era diventato rosso peperone in viso e lo divenne anche nel collo quando Ayumi gli chiese di sorridere di nuovo.
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Ayumi lo seguì e si coricarono vicini, tutti e due sorridendo. Quella serata nessuno dei due l’avrebbe mai dimenticata.
La prima ad alzarsi la mattina seguente fu Mika, che ne approfittò per girare un filmato dentro la tenda. Riprese per primo Daiki, che dormiva con la bocca aperta, Sayuri, che stava russando forte, ma soprattutto Ayumi e Shun. I loro volti erano molto vicini, le mani di Shun erano appoggiate su quelle di Ayumi e quest’ultima aveva una gamba appoggiata su quelle del ragazzo.
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Ma quanto sei cattiva! Ricattare i tuoi
migliori amici! Scherzo, è davvero furba.
Poi si alzarono Sayuri e Daiki. Appena videro Shun e Ayumi che dormivano in quella posizione, si scambiarono un’occhiata significativa e provvidero a separarli. Ora erano molto lontani e soprattutto nessuna parte del loro corpo toccava quello dell’altro.
Molto più tardi si alzarono e andarono a fare colazione con gli altri, ignari di tutto quello che era successo.
Quando ebbero finito, Mika prese a parlare:
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<<Noooo, troppo squallido! Io propongo di chiamarlo “i cinque fichissimi”>>disse Sayuri.
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<<Suona bene!>>disse Ayumi, con il consenso di tutti.
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<<Che fico questo sistema! Ma fate tutti così nel vostro mondo?>>chiese Sayuri.
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Smise di fissare il cielo e posò il suo sguardo sul ragazzo. Si accorse che anche lui la stava guardando. Shun arrossì e tornò a fissare il suo pezzo di carta.
Ayumi si scervellò ancora un po’. Shun o Daiki? Chi dei due se la sarebbe cavata meglio?
Alla fine scrisse il nome di Daiki, ancora però non molto convinta.
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Mika prese un bigliettino.
<<Daiki>>
Ne prese un altro.
<<Shun>>
Ne prese un altro ancora.
<<Ayumi>>. La ragazza balzò in aria…Non si aspettava neanche un voto.
Un altro bigliettino.
<<Daiki>>
<<E Shun. Abbiamo un pareggio fra Daiki e Shun, dobbiamo votare di nuovo, ma stavolta si deve scegliere solo fra loro due, i quali ovviamente non devono votare. Quindi ora le ragazze voteranno e sarà eletto il capo>>.
Stavolta Ayumi scrisse il nome di Shun, perché era quasi sicura che fosse stato lui a votarla.
Dieci minuti dopo, Mika riprese i bigliettini e non li lesse ad alta voce, come aveva fatto prima, ma li guardò un attimo e poi annunciò:
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Il ragazzo divenne immediatamente rosso. Evidentemente non se l’aspettava.
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Mika estrasse il cellulare e incominciò a filmare tutti. Sayuri e Shun non volevano farsi riprendere, si vergognavano troppo. Dopo qualche bella risata insieme, Sayuri propose una cosa carina:
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<<Ok,ok, ma non tirarmi il braccio!>>.
Sembravano quasi una coppietta,da
come cominciarono a litigare. Qualcosa turbò l’animo di Ayumi che fu contenta di
esclamare ad un certo punto: <
Era un edificio piccolo, come tutte le casette al suo fianco. Entrati, videro una vecchietta che stava cucendo a mano dei vestiti e non appena si accorse che erano entrati dei clienti, si rivolse immediatamente a loro con una voce che ad Ayumi sembrò in qualche modo familiare:
<<Cosa desiderate, cari?>>.
<<Siamo qui per comprare dei nuovi abiti!>>esclamarono contemporaneamente le ragazze. Poi tutte e tre iniziarono a cercare fra i vestiti.
Ayumi fu subita colpita da un kimono azzurro. La stoffa era meravigliosamente morbida, un fiorellino bianco spiccava in alto a destra, mentre in basso era decorato a strisce blu, tra le quali spiccavano altri fiori bianchi. Lo provò e vide che le stava una favola. Lo prese.
Mika ne prese uno simile ma rosa, Sayuri invece uno rosso che in basso era nero con fiori rossi.
Shun se ne provò uno nero con un dragone rosso ricamato e gli stava benissimo. Il ragazzo, quando Sayuri e Ayumi gli dissero che stava d’incanto, arrossì fino a diventare del colore del drago.
Solo Daiki era indeciso: ancora non ne aveva trovato neanche uno che gli stesse bene. Le ragazze gli dissero che forse era meglio che lui portasse i suoi vestiti, ovvero una maglietta azzurra che si intonava con i suoi splendidi occhi e i pantaloncini bianchi.
Shun si ribellò a questo: perché l’amico poteva indossare abiti normali e lui no?
Sayuri lo prese per un orecchio e gli disse:
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Si avviarono tutti insieme verso l’anziana signora per pagare, ma quella indicò la stanza accanto:
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Entrarono in una piccola stanza, con qualche scatolone di cartone aperto da cui si potevano intravedere abiti. Alcune crucciette erano sparpagliate per la stanza. Al centro vi era un piccolo bancone di legno oscuro con sopra una cassa e proprio dietro questa c’era una donna.
Era davvero bellissima: aveva capelli lunghi e castani e degli occhi grandi dello stesso colore. Sorrise ai ragazzi e questo la rese ancora più bella. Il suo sguardo era molto dolce.
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Il ragazzo non rispose: era rimasto incantato da quella splendida donna, così rispose Ayumi per lui.
<dobbiamo
pagarle?>>.
Uscirono dal negozio dopo aver pagato e sia Ayumi che Ryochan erano pensierosi e silenziosi.
Mika, che si accorse dell’aria strana che aveva la sua amica, le chiese:
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Ritornarono nella tenda e si cambiarono uno ad uno, indossando i vestiti appena comprati.
Fecero un salto al negozio di armi, dove Daiki comprò un pugnale, Mika prese un bastone, Ayumi un arco e Sayuri una spada non molto grande ma dall’aria letale.
Stava per cominciare l’avventura di questi ragazzi più i loro Rainbows.
Dei Rainbows conoscete solo quello di Ayumi e di Daiki(il lupo che
aveva Sayuri la sera della sua apparizione) ma
ovviamente anche Shun e Sayuri
hanno il proprio. Il primo ha un leone e la seconda ha una piccola iguana
verde. Adesso verrà la parte più interessante: quella degli
scontri fra loro e i Devils…