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Autore: HelloPrudence    03/06/2012    1 recensioni
“Sono passati quasi 14 anni.”
“Ricordo ancora l’ultima volta che ti ho visto,l’ultima volta che ti ho salutato.”
Due ragazzi.Un amore adolescienziale che ritorna. A Parigi.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                       Ciao bellissime/i,che poi sarete una o due ragazze :3 Ecco un nuovo capitolo,spero vi piacca,mi raccomando,recensiteee :P <3
I due passavano tanto tempo insieme. Si vedevano spesso,stavano al parco o alla villa,anche con i proprio amici. Ogni tre giorni,a volte cinque,a volte due,si incontravano e trascorrevano i pomeriggi come due amici. Alice si sfogava con Matteo,che l’ascoltava sempre, e anche Matteo gli raccontava le sue avventure passate. Insieme si divertivano,non passavano un’ora senza ridere per una battuta o per un ghiacciolo.  Il rapporto fra i due si intensificava sempre di più,potevano parlare per ore,ma c’era qualcosa di più che una semplice amicizia fra loro,e lo si vedeva dai loro sguardi.  In fondo i loro comportamenhti erano quelli di due semplicissimi amici,non si abbracciavano,non si davano baci,passavano solo le ore a parlare,anche se entrambi volevano di più. Era il 10 Luglio e il 18 Alice sarebbe andata via per un lungo mese e mezzo.  Matteo doveva sbrigarsi,se voleva far accadere qualcosa. Così decise che si era stufato di essere un semplice amico,o meglio,da quello che entrambi consideravano amico,perché a quei tempi la differenza fra amico e fidanzato per molti era inesistente. Quello stesso giorno si incontrarono a un parco non poco distante da dove si erano visti con Guido,solo loro due. Matteo,per la prima volta,le offrì da bere,si misero seduti su una panchina a parlare.

“Fra poco parti..”-sospirò lui.
“Eh già,però appena torno ci rivediamo!”-Alice finse un mezzo sorriso. Le dispiaceva lasciarlo solo,chissà cosa sarebbe successo,cosa avrebbe combinato in quel mese e mezzo.
“Certo,un mese e mezzo senza te,come faccio?!”-sorrise e le tocco il naso con la punta dell’indice. Dopo un momenti di silenzio Matteo chiese:” Ti posso abbracciare?”
“Certo.”-Alice sorrise e allargò le braccia per accogliere il corpo di Matteo. Provò una strana sensazione. Il suo viso sul suo petto,le sue braccia avvolte sulla sua schiena,la facevano sentire sicura e protetta per una volta.  Dopo quell’abbraccio si sentiva legata,incatenata a Matteo. E Matteo invece si sentì il cuore battere a mille,il viso diventare caldo e la pania dolente. Allora era proprio vero che Alice le piaceva! Gli bastò quell’abbraccio,quelle emozioni mai provate,a fargli capire tutto. Sarebbero rimasti così per l’eternità se non fosse che iniziò stranamente a piovere.
“Oh no,corri o ci bagneremo tutti!”-esclamò Alice,non rendendosi conto di aver preso Matteo per mano e di essere corsa sotto il portico del chiosco.  La presa fu leggera,si sfiorarono solo le dita e lui se ne staccò subito,ma se ne accorse comunque.Aspettarono la fine di quella piggia,che durò 15 minuti,per poi tornare ognuno a casa propria.  I giorni scorrevano,e non lentamente,e in un batter d’occhio i due si ritrovarono a passare l’ultima sera insieme prima della partenza. Un amico di Matteo, Paolo, aveva organizzato una festa a casa sua per il suo compleanno,e Matteo e Alice ci andarono insieme.  Il ragazzo venne a prendere la sua dama a casa; lui aveva una semplice maglietta con dei jeans,lei,per la sua ultima sera,si era messa un vestitino nero,delle zeppe dello stesso colore e si era truccata bene,come aveva imparato a fare. Quando Matteo la vide uscire dal portone,rimase senza fiato.
“Sei bellissima.”-Le sussurrò all’orecchio quando la salutò. Alice sorrise e si mise sottobraccio,manteneva a stento l’equilibrio su quelle zeppe altissime. Arrivarono in poco tempo a casa di Paolo, mangiarono, parlarono dei loro piani per l’estate e giocarono a carte. Durante tutto questo c’era un intenso scambio di sguardi fra i due. I loro occhi sembravano attrarsi come due calamite.  Il tempo passava e Alice aveva freddo,così Matteo le prestò la sua felpona. Ne era felicissima,avrebbe avuto il suo profumo addosso tutta la notte.
“Tu hai troppo freddo. Entriamo.”-Matteo era molto serio,Alice batteva i denti per i brividi.”Vieni con me”- disse tendendogli la mano. La portò fino in camera di Paolo,l’unica stanza che conosceva. Non aveva brutte intenzioni,ovviamente. Era uno dei pochi ragazzi che non voleva una ragazza solo per sbatterla su un letto e fare tutto ciò che voleva,lui voleva una ragazza per amare ed essere amato,per dare e per ricevere. Si distese sul letto a due piazze e si mise ad osservare il soffitto. Alice lo seguì subito e si posò accanto a lui.
“Che sonno,vero?”
“Sì,domani mi devo anche svegliare presto!”-Alice sbadigliò.
“Beh..”-disse Matteo girandosi-“mi mancherai.”
“Anche tu,e non poco.”-le loro mani si sfioravano,il loro tocco provocava brividi a fior di pelle. I loro sguardi si incastravano come due catene,i loro respiri erano sempre più silenziosi,proprio per lasciar spazio a quel piacevolissimo silenzio,al cui interno,però,c’erano mille parole taciute. Matteo con la sua mano sfirò il braccio di Alice e poco a poco si avvicinava sempre più a lei,lo spazio fra loro era quasi inesistente,entrambi chiusero gli occhi e..

  
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