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Autore: Perrii    04/06/2012    4 recensioni
Il dopo-scuola non era neanche cominciato che l'altro gli aveva dovuto mostrare “qualcosa di incredibile”.
.. e ora, trovandosi davanti a questo “qualcosa di incredibile” non potè fare a meno di chiedersi come mai avesse trovato una cosa simile.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Unhealthy Ideas.






Tensione.

Respiri corti,

pelle imperlata di sudore,

gesti frenetici,

battiti irregolari.

In quella stanza sembravano esserci solo loro.

Così speravano ardentemente.





< .. MA COS'è QUESTA ROBA ?! >

Non riuscendo più a trattenersi, il Guardiano della Tempesta esplose com'era nella sua indole fare, facendo girare gran parte persone presenti nei tavoli a poca distanza da loro e accaparrandosi lo sguardo furioso della bibliotecaria.

La tipica bibliotecaria; faccia da topo, fondi di bottiglia, espressione sempre corrugata.

Yamamoto gli fece segno di tacere premendosi l'indice sulle labbra e trattenendo una risatina nervosa.

Il tutto fece irritare ancora di più l'altro ragazzo che con un ringhio sordo tentò di riprendere il controllo.

< che-cazzo-è-questo ?! > Sibilò all'orecchio dell'amico.

< ahahah, non saprei .. > fu la risposta alquanto vaga.

Seguì una lunga grattata di testa, senza alcun cambio d'espressione.

Persino dinnanzi a un problema così grande, abnorme ed esistenziale lui, l'Invasato del Baseball, se la rideva come se niente fosse.

Gli occhi dell'Italiano ancora scorrevano sullo schermo del computer in dotazione alla scuola.

Il dopo-scuola non era neanche cominciato che l'altro gli aveva dovuto mostrare “qualcosa di incredibile”.

.. e ora, trovandosi davanti a questo “qualcosa di incredibile” non potè fare a meno di chiedersi come mai avesse trovato una cosa simile.


“Gokudera tremava sotto la presenza imponente dell'altro.

I suoi gemiti erano forti e sempre più frequenti.

Non poteva farne a meno.

La sue guance si erano tinte di un rosso fuoco e a stento teneva gli occhi aperti.

< ohh~ Yama .. ti prego .. >

Yamamoto non lo fece aspettare ancora.

Averlo così indifeso, nudo e traboccante di passione nel suo letto lo mandava fuori di testa.

< ti farò urlare come non mai .. principessa .. >


< PPPPPPFFFFFFFFFFF --- !! >

Nuovamente Gokudera arrivò al limite.

< Per favore, Gokudera, basta. Ci stanno guardando tutti .. >

Ma questo non lo ascoltava: i suoi occhi scorrevano imperterriti su quelle righe e più andava avanti, più l'istinto omicida dentro di lui veniva alimentato.

principessa”.

Si girò solo quel mezzo grado per incontrare gli occhi preoccupati e imploranti di Yamamoto.

Serrò le labbra reprimendo l'istinto di sputagli in faccia.

< ti ammazzo ... >

< uh ? >

Gli occhi marroni si fecero più grandi nello stupore.

< su su, non devi mica prenderla sul personale ! Ahah ! >

Tentò di buttare lì la frase per fargli capire che sbagliava ad accusarlo.

Di certo non aveva scritto lui quelle cose; le aveva semplicemente trovate.

Infatti, proprio la sera prima aveva digitato il suo nome e cognome per trovare sul sito della scuola la scheda coi suoi dati in quanto membro di vari club sportivi.

Tra gli affiliati al sito della scuola comparivano altri risultati di ricerca e lui, curioso, ci aveva cliccato sopra.

A quel punto gli si era aperto un nuovo mondo.

Il suo nome e quello di altre persone a lui conosciute comparivano affiancati e seguivano presentazioni scritte di storie.

Una, due, tre, quattro .. non ricordava quante ne avesse lette, ma non aveva potuto far a meno di arrossire e di assumere la tipica faccia da baccalà di fronte a tutto ciò.

La coppia più frequente era proprio l'8059.

Gli occhi di Gokudera erano già tornati al foglio elettronico che sembrava non finire più e nel quale spuntavano chiari come il sole versi e gemiti incastrati in discorsi diretti.

Un altro po' e avvicinandosi sarebbe entrato nel PC stesso.

Il Guardiano della Pioggia sostenne la testa sulla mano, sospirando rassegnato.

Non riusciva a staccarlo, nonostante lui stesso si mostrasse sdegnato per tutto ciò.

Una coincidenza di nomi magari ?

No, impossibile; troppi particolari.

Erano proprio loro due, la maggior parte delle volte alle prese con situazioni alquanto hard (e soprattutto inspiegabili).

< ma ti pare che io possa dire una cosa simile ?! > sbottò l'altro rivolto più allo schermo che al compagno seduto di fianco a lui.

Vagamente riluttante, questo si concentrò sulle righe in questione.


“Con le labbra ancora sporche di liquido biancastro, l'Italiano levò la testa con sguardo speranzoso.

< Yama .. dammene ancora >

Senza rispondere a parole, l'altro lo trasse verso di sé.

Sorrise in quel modo che solo lui sapeva fare.

Gokudera era in suo pieno possesso e il suo odore lo inebriava tanto da non potergli dire di no.

Quegli occhi verdi imploranti desideravano il suo corpo dentro di sé.

Fece quindi accomodare sulle sue gambe e forzò sempre più l'apertura ---”


Yamamoto venne preso da un conato di tosse e distolse lo sguardo.

Non poteva farcela a continuare a leggere !

Gokudera così sottomesso a lui, così accondiscendente e desideroso -nei suoi confronti soprattutto- lo rendevano in qualche modo nervoso.

< no ma hai visto ?! Sembro un coniglio in calore ! >

Continuò a guardare altrove, come sperando di trovare una macchina del tempo lì fuori nel giardino della scuola per vietarsi di fargli vedere quelle cose.

Chissà ancora per quanto sarebbe andato avanti così.

Sembrava anche parecchio interessato poi !

Quando pensò di fargliele notare, lui stesso aveva già accettato la reazione aggressiva e menefreghista dell'altro:

ma cosa vuoi che me ne freghi, Stupido del Baseball ?!”

Quasi rimpianse che quello non fu esattamente ciò che successe.

Sorrise tra sé e sé.

Gokudera era speciale per questo.

< YAMAMOTO !! Ma stai leggendo o no ?! >

< ah ? > si ridestò immediatamente dai suoi pensieri.

< cosa stai lì a sorridere come un ebete a fare ? Non vedi cosa c'è scritto ? QUESTA è gente malata, non va bene .. non va bene > e leggendo ancora un'altra riga la sua faccia forzata in espressione di raccapriccio si tinse nuovamente di rosso.







< La biblioteca sta per c-h-i-u-d-e-r-e ! >

La voce gracchiante della custode arrivò malevola alle orecchie dei pochi presenti.

La maggior parte aveva già deciso di non sorbirsela ancora a lungo, avvolta com'era in quella palandrana grigia e pulciosa.

Il Guardiano della Pioggia alzò la testa dal tavolo su cui si era involontariamente abbandonato e strizzò gli occhi alla luce bianca dello schermo del computer.

Il compagno era ancora lì, armato di occhiali dopo l'interminabile lettura, col mento sostenuto su una mano e la faccia assorta.

Pareva quasi inespressivo, totalmente estraneo alla realtà esterna.

Forse aveva già dato sfogo ai suoi umori abbastanza, per oggi.

Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

Era immobile, tutt'uno con quelle parole.

La bocca gli si distese in un sorriso.

Dopotutto aveva trovato una bella occupazione per il pomeriggio.

Con cautela gli poggiò una mano sul braccio.

< Gokudera >

Questi girò la testa verso di lui e dopo un momento di smarrimento generale sembrò essere preda di una vampata di calore degna di una donna in menopausa.

< t-tu .. da quanto sei sveglio ? > chiese sbarrando gli occhi.

Automaticamente chiuse tutte le finestre e rimase solo il triste e azzurrognolo desktop con il logo della scuola Namimori.

< ma, da poco > rispose Yamamoto pensoso < comunque la bibliotecaria vuole che ce ne andiamo > concluse prima di dimenticarlo.

L'altro rimase ancora sulle difensive e, sotto lo sguardo ben lontano dall'essere preoccupato dell'amico, raccattò tutta la sua roba e si alzò.

< allora ? Ti muovi o fai la muffa ? >

Il suo colorito sembrava ancora un tantino acceso e teneva le sopracciglia corrugate.

< yosh ! >

Varcarono la soglia e dopo la breve sosta agli armadietti andarono incontro al cancello già chiuso per metà.

Il Moro portò le braccia dietro alla testa stirando un po' la schiena.

< ne, Gokudera, ti sei divertito a leggere quelle storie ? > buttò lì sorridendo.

La posizione di tensione dell'altro sembrava già pronta a ricevere la domanda.

< come se mi potessi divertire a leggere quelle cretinate !! Qui c'è da preoccuparsi ! >

< uh ? > fece ripensando all'espressione che aveva visto poco prima < a me sembravi parecchio concentrato invece >

< ma non dire fesserie !! > lo rimboccò subito con fare acido.

Yamamoto lasciò correre senza darci peso.

Dopotutto lui si era persino addormentato nel mentre.

Ma prima ancora, ebbe come un'illuminazione improvvisa, dovuta a chissà cosa, ma che forse faceva un po' il quadro generale della questione.

Allora con un braccio gli cinse le spalle avvicinandolo a sé, sfruttando la differenza di altezza.

< se vuoi un giorno possiamo anche provare quelle cose ! > disse sghignazzando.

Non passò mezzo secondo che Gokudera lo scansò brutalmente e gli piantò gli occhi addosso.

< COSA HAI DETTO ?!! >

< ahah ! Niente, niente .. >

E col melodioso suono dei disdicevoli insulti a lui diretti, proseguì per la strada verso casa.



Chissà se aveva davvero centrato il punto (?)




Si sa che nelle mie cartelle le FF stanno lì a marcire degli anni,

poi arriva il giorno in cui mi ricordo di loro e mi stramaledico !


Non credo di ricordare esattamente quando ho partorito qualcosa di simile,

ahahah~

In onore al fandom 8059 ♥

  
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