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Autore: E v e l i n e    04/06/2012    0 recensioni
"Come potevo essere rifiutato così spudoratamente?
Io, Louis Tomlinson."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I
 

 

[Eveline] 

Buttai la sigaretta ormai consumata sul marciapiede e raggiunsi Rachel. Il frastuono si era calmato e la mia migliore amica non stava più nella pelle. 
- Dove sei stata Ev ? - 
- A fumare una sigaretta - risposi senza dare ulteriori dettagli - Dimmi una cosa. Che musica fanno questi One Direction? - continuai con voce sprezzante. 
- Non dirlo così, non devi farti sentire dalle loro fan... - sussurrò
Ma che paura! Scoppiai in una risata struggente ma poi mi ricomposi in fretta. 
- Loro non sono il tuo genere Eveline - 
Quella voce... quella maledettissima voce. Era Amber quella simpaticona che avevo sempre modo di incontrare ovunque, sembrava che lo facesse apposta.... 
Amber era una delle classiche ragazze bionde e senza cervello che si divertivano a stuzzicare la gente, io però riuscivo nella maggior parte dei casi a tenerle testa e ciò la faceva irritare parecchio.
- Gira alla larga - sbottò Rachel 
- Altrimenti? - rispose l'altra alzando un sopracciglio
- Non vale la pena discutere con quelli come te - dissi, e cercai di farmi posto allontanandomi insieme alla mia amica, anche se i movimenti erano minimi e la folla continuava ad aumentare sempre di più. 
Dopo esserci distanziate di qualche misero centimetro o almeno quanto bastava per non sentire l' odiosissima voce da oca, arrivarono finalmente i cinque ritardatari a firmare gli autografi. Meglio tardi che mai...
C'erano alcune ragazzine, alle prime file ovviamente, che piangevano solo nel vederli e si dimenavano come delle possedute e Amber naturalmente era una di quelle, proprio dietro di noi. 

E' semplicemente assurdo, pensai, scuotendo la testa. Dopo quella scena pietosa, ritornai impassibile a pensare agli affari miei e a messaggiare con il cellulare quando Rachel catturò la mia attenzione: 
- Cosa stai facendo? - le chiesi divertita.
Cercava di stare in punta di piedi per vedere meglio i ragazzi e saltava su e giù. 

- Sto.... cercando di... intravedere qualcosa... - 
Che buffa ch'era. Risi di gusto per poi ritornare a guardare male Amber che si dimenava in centomila modi per farsi notare dai One Direction. Anche se loro non la notavano di striscio.
- Stai tranquilla tra poco tocca a te per fare le foto - dissi a Rachel che continuava a saltare come un grillo
Mi guardò male e io non capii il motivo - Cosa c'è? -
- Fai anche tu le foto con me vero? -
Sbuffai - No grazie! -  
Lei continuò ad insistere fin quando fui obbligata a dirle di si. 



 [Louis]
 
Sono tutte uguali, tutte così noiose e sbraitanti...
Zayn mi lanciava delle cattive occhiate e poi Niall sottovoce mi ripeteva che dovevo sorridere. 
Certo, i soliti sorrisi finti. Tanto per non essere maleducati. 
Tra tutte le ragazze che erano lì, ne notai una in particolare, ma non era proprio una nostra fan ed era l'unica perennemente con il broncio che stava mandando messaggi con il cellulare da circa mezz'ora. Era la stessa ragazza che avevo incontrato prima, di cui non sapevo neanche il nome. Era diversa dalle altre e l'unica che, da quando sono famoso, abbia mai avuto anche solo la faccia tosta d'ignorarmi. 
Speravo che si girasse verso di me ma teneva gli occhi fissi sul display del telefonino. 
Per un momento pensai che mi stesse scrivendo, invece mi sbagliai e ciò mi sembrò alquanto strano: qualsiasi altra ragazza avrebbe avuto una reazione parecchio diversa dalla sua, come minimo mi avrebbe chiamato dopo tre minuti scarsi.
Avevo appena dato il mio numero ad una sconosciuta e non ero minimamente preoccupato. 
 
- Ciao Louis! - 
- Ehi Louis, una fan! - disse Liam sorridendo a denti stretti prendendomi a gomitate continuando però a tenere lo sguardo fisso verso chi avevamo davanti. 
- Oh - sussurrai tra me e me come se fossi stato appena risvegliato - Come ti chiami? - 
- Jes.. - disse titubante la ragazzina 
- Jes? - 
- Jessica! - 
Scrissi il suo nome con una dedica e la salutai. Come lei ce ne furono altre 5.000 quel pomeriggio, di quelle che appena si avvicinano a te, ti osservano senza dire una parola, ti analizzano come se fossi una perfetta statua di cristallo e poi se ne vanno. 
Liam mi riprese subito dopo: - Si può sapere cos'hai? 
Finsi un sorriso e lo rassicurai dicendogli che andava tutto a meraviglia. Ma non volle credermi e continuò imperterrito a chiedermi qual'era il problema suscitando anche la preoccupazione degli altri. 
 


[Eveline]
 
La fila era praticamente finita e Amber con uno scatto quasi felino ci superò e andò ad abbracciare un ricciolino del gruppo che rimase un po' spiazzato da tanta esuberanza. 
- Tsè... non lo conosce nemmeno. Cos'è tutta questa confidenza? - mormorò Rachel piena di invidia 
Io invece, a differenza sua, ero furiosa: ero lì a fare la fila da più di un ora, con un caldo insopportabile e un idiota come Amber si permetteva di superarmi? Non credo proprio... 
Iniziai ad avviarmi spedita verso di lei per prenderla poi per il polso violentemente, superando anche una delle guardie del corpo.   
- Lo sai che si rispetta la fila? Non te l'ha mai insegnato nessuno? -  
- Hey tu! - esclamò l'uomo della sicurezza. All'inizio pensavo si riferisse a me, ma poi vidi che stava osservando brutalmente Amber, per poi dirle: 
- Ha ragione la ragazza, torna al tuo posto e rispetta la fila - 
Amber, mentre indietreggiava, mi guardò come se volesse strozzarmi o peggio e io feci una smorfia compiaciuta. Queste sì che sono le soddisfazioni della vita, pensai sghignazzando.
La mia attenzione fu rivolta finalmente ai cinque ragazzi ma in particolare a uno di loro. 
Era per caso il ragazzo incontrato sul retro qualche minuto prima? dissi tra me e me sgranando gli occhi 
- L'hai comprato il CD alla fine! - esclamò lui ammiccando al disco che avevo in mano 
- Potevi dirmelo prima che eri dei One Direction - 
Il viso di Rachel diventò perplesso e sbiancato. 
- Tu... conosci... Louis? - balbettò
La guardai con occhi straniti e ritornai a guardare quel ragazzo. 
- L'ho incontrato più di un' ora fa. Comunque ti ho accompagnata qui perché volevi gli autografi no!? - dissi spingendola delicatamente verso i ragazzi - Non ho tempo da perdere Rachel, forza - Infatti avevo intenzione di uscire di lì al più presto e poco anzi niente mi importava di quei cinque ragazzi che erano sotto l'attenzione di tutte quelle persone là dentro.
La mia migliore amica, appena finì di fare tutto quello che voleva, grazie anche alla mia giustificazione "conosco uno di loro" data al bodyguard per il troppo tempo che stavamo facendo perdere, girai i tacchi con un sorriso e mi allontanai verso l'uscita. Il cosiddetto Louis, però, mi fermò:
 - Non mi risulta che tu abbia detto il tuo nome - 
- E a me non risulta che tu ti sia presentato, comunque mi chiamo Eveline - risposi naturale. 
Lui evidentemente non aveva bisogno di presentazioni.
 
Appena uscimmo da quel posto, con le orecchie che pulsavano, ci incamminammo verso le vie del centro per andare a fare shopping come ci eravamo pre-fissate prima che quei guasta feste dei One Direction non ci scombussolassero tutti i piani. Rachel però continuava a farfugliare frasi incomprensibili e a rigirarsi un suo anello tra le mani, fin quando persi la pazienza e le ordinai di sputare il rospo.
-  Tu, che sei la mia migliore amica, conosci Louis Tomlinson e non me ne hai mai parlato? - disse, concentrando questa volta il suo nervosismo sui suoi capelli rossi tinti osservandone le punte   
- Come te lo devo dire che c'ho parlato per due secondi? Non sapevo neanche che facesse parte dei One Direction! - 
- E che ti ha detto? - domandò voltando il suo volto incuriosito su di me 
- Inizialmente volevo tornare a casa visto che non avevo in programma di subire tutto quel chiasso, ma lui per convincermi a restare ha... - mi bloccai e iniziai a riflettere se conveniva o meno dire a Rachel che Louis mi avesse dato il suo numero
- Ti ha? - 
E' la mia migliore amica, devo dirglielo, pensai. Infondo non c'era stato niente che io non le avessi mai raccontato. Eravamo amiche solo da un anno e mezzo ma era come se ci conoscessimo da tutta la vita e lei era una delle poche persone con cui riuscivo a parlare di tutto senza alcun problema. Come succedeva con Charlie, amiche dai tempi delle elementari, e con Grace che conoscevo da ormai due anni.
- Mi ha dato il suo numero di cellulare - risposi di getto 
Spalancò gli occhi e iniziò a ridere di gusto 
- Dai smettila di prendermi in giro Eveline! - 
- Ma è la verità! - dissi tirando fuori dal taschino dei jeans il suo bigliettino 
Rachel non ci poteva credere, mi prese il cellulare di mano e iniziò a digitare il numero senza neanche rendersi conto di ciò che stava facendo.
- Ma che diavolo fai? Rachel lascia stare! - strillai riprendendolo in mano 
- Cazzo stai scherzando vero? Hai il numero di Louis Tomlinson e non lo vuoi chiamare? Se te l'ha dato un motivo ci sarà - 
-  Secondo me era solo per farmi tornare dentro, per fare pubblicità al gruppo e per farmi comprare il disco. L'ha fatto subito dopo che ho confessato di non sapere nemmeno dell'esistenza dei One Direction. Come minimo mi ha dato un numero falso - 
Rachel tornò alla normalità e abbassò la testa amareggiata.
- Di certo non va a dare il suo numero alla prima che trova - continuai non troppo convinta 
La mia migliore amica era pronta a ribattere ma io le feci capire che non avevo più voglia di parlarne e cambiai velocemente discorso. 
 

 

[Louis]
 
- Finalmente abbiamo finito - concluse Zayn alzandosi dal suo posto. 
Ci dirigemmo stanchi in camerino e io mi buttai letteralmente sul divanetto per la stanchezza.
- Allora Louis? - disse Harry sedendosi accanto a me - Chi era la ragazza di prima? Ho notato che da quando se n'è andata non hai più aperto bocca... la conoscevi? -
- A dire il vero no. Cioè l'avevo vista poco tempo prima. - 
- E..? - 
Harry continuava a osservarmi con quel suo sorrisino da ebete e si aspettava che io continuassi il discorso
- Dai Louis, lo so che c'è qualcosa che vuoi dirmi -
Nel frattempo tutti stavano lì ad ascoltare facendo finta di fare altro. 
- ... le ho dato il mio numero - 
- COSA?! - esclamarono tutti quasi all'unisono 
- L'ho fatto senza pensare.. E comunque non è una fan,dubito che vada a dare in giro il mio numero - 
- E tu come fai a dirlo Louis? Non la conosci nemmeno... - ribatté Niall 
- Lo so e basta -  conclusi serio
Harry fece spallucce e iniziò a svuotare tutte le tasche piene di bigliettini delle sue fan che accumulò e spostò su un tavolino di fianco al divano dov'eravamo seduti io e lui in 
malo-modo. 
Una mezz'ora dopo salimmo di nuovo in macchina per andare nel nostro appartamento che avevamo affittato per quella settimana a Londra. Sì perché in quei sette giorni avremmo dovuto girare il video di "One Thing" e partecipare a degli eventi importanti. Ma quella sera in particolare non avevamo nulla da fare e Liam propose di fare un giro tra i locali  per divertirsi un po' e staccare dalla vita fatta di fama e successo nella quale eravamo sommersi nell'ultimo periodo e ritornare ai vecchi tempi uscendo la sera con gli amici e bere una birra in compagnia.
 
 
 - Zayn! Esci da quel fottuto bagno, sei lì dentro da più di un ora! - urlava Harry facendo avanti e indietro davanti alla porta della toilette scompigliandosi i capelli ricci 
- Finiscila Harry! Sono appena entrato! - gli rispose di rimando l'amico 
Harry mugugnò e andò a sfogare la sua ira funesta contro Niall
Erano circa le nove di sera e mentre Liam era pronto per uscire aspettando gli altri quattro seduto sul divano, io mi stavo dando da fare scegliendo cosa mettermi addosso, che non fosse la solita maglietta a righe. La mia concentrazione fu spezzata al suono del cellulare che mi avvisava dell'arrivo di un nuovo messaggio. Mi avvicinai prendendo in mano il telefono che era stato buttato in un angolo del letto e mi accorsi che il messaggio era di un numero sconosciuto.
  
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