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Autore: mikilily    05/06/2012    5 recensioni
Sono solo parole è la mia nuova Fan Fiction sulla nuova generazione ed è incentrata sul triangolo amoroso tra Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy e Rose Weasley.
La storia è vista dal punto di vista di Lily che ne è la protagonista, vedremo la sua pena per essere solo l'altra, l'amante, dell'uomo che ama ma che sposerà sua cugina. Spero che la storia vi piaccia e che mi seguiate numerose.
Ringrazio Francesca, la mia Beta, per la pazienza e il sostegno nell'ennesima avventura.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Avere l'impressione di restare sempre al 
Punto di partenza.

 

Un’afa opprimente avvolgeva Londra quel venti agosto del 2029, sconvolgendo le abitudini dei suoi abitanti, che in quel periodo erano abituati alle prime piogge.

Per sconfiggere quell’innaturale caldo i londinesi si erano rintanati nelle proprie abitazioni alla ricerca di un po’ di refrigerio. 

I turisti, invece, godevano delle meraviglie che la capitale inglese offriva loro, riversandosi poi nelle fontane.

Lily, incurante di tutto questo, camminava a passo sostenuto per le vie della Londra babbana. 

La giovane pozionista indossava un leggerissimo vestito in cotone bianco che faceva risaltare i suoi capelli rossi, mentre nelle mani teneva l’inseparabile frullato alla fragola.

Quando arrivò davanti ad un muro in mattoni, che portava a Diagon Alley, si fermò di botto. Guardò prima a sinistra e poi a destra, sperando che nessun babbano avesse posato il suo sguardo su di lei.

Bene

Tolse velocemente la bacchetta dalla borsa color cuoio e battè due volte sui mattoni, prima che una piccola porta si aprisse davanti a lei.

Sospirò un attimo ricordando ciò che la portava ogni mercoledì della settimana ad introdursi furtivamente nel suo mondo.

 

Amore.

 Tradimento.

 Frustrazione.

 

Questi erano i pensieri che balenavano nella mente dell’unica figlia dell’eroe magico Harry Potter.

La dolce bambina che aveva stregato tutti e che in realtà nascondeva un torbido segreto.

Guardò l’orologio e sbuffò.

Era in ritardo per l’appuntamento, l’ennesimo incontro che sapeva fin dal principio non avrebbe portato a niente.

Da anni la sua vita le sfuggiva dalle mani come piccoli granelli di sabbia.

Tutti credevano che la sua vita fosse perfetta: diplomatasi con ottimi voti, era entrata nel dipartimento per pozionisti al Ministero della Magia e quello fu il primo passo per la perversione.

Da quel preciso momento il suo cuore iniziò una lotta silenziosa tra bene e male.

Peccato e virtù.

Si era innamorata di un uomo che non poteva essere suo.

Amava il fidanzato della sua migliore amica, sua cugina Rose. 

E ogni santo giorno insieme tradivano la sua fiducia.

Si sentiva un verme ogni volta che i suoi occhi incontravano quelli azzurri e limpidi della ragazza che considerava una sorella, ma, inesorabilmente, ogni volta che sentiva il respiro di Scorpius su di sé, tutto crollava, tutto scompariva.

In quei momenti il peso del tradimento svaniva e rimaneva solo il suo desiderio, la sua passione, la sua brama per l’ultimo erede dei Malfoy. 

L’uomo che incurante di tutto restava in bilico tra lei e Rose.

 

♠♠♠


E chiudere la porta per lasciare il mondo
Fuori dalla stanza.

 

Diagon Alley, nonostante il caldo straordinario, era già affollata quel Mercoledì mattina.

Alcuni uomini vestiti di tutto punto si recavano con l’inseparabile cartella piena di documenti nei propri uffici. I loro sguardi nascondevano a stento l’invidia per i ragazzini che ridevano e scherzavano al centro della piazza, godendo degli ultimi giorni di vacanza prima della partenza per Hogwarts .

Molte coppie con bambini al seguito beneficiavano delle ultime giornate di sole, prima dell’opprimente autunno. Lì, sedute ai tavolini della gelateria di Fortebraccio, osservavano il via vai di gente.

Molti occhi si posarono su Lily Potter quella mattina ,non appena la ragazza fece il suo ingresso nella via principale, infastidendola .

Rimase ferma un solo un attimo prima di scomparire nella folla, dirigendosi dalla parte opposta rispetto al Dipartimento di Pozioni.

La sua meta infatti era ben altra rispetto al suo posto di lavoro. Stava andando da lui.

Presto abbandonò la strada principale , percorrendo strette stradine, fino ad arrivare a una piccola locanda sconosciuta ai più. Entrò facendo un semplice gesto con il capo al vecchio che stava dietro il bancone, che rispose al suo saluto, e infine salì le scale.

Respirò piano prima di varcare l’ultima porta del secondo piano, dietro cui  l’attendeva Scorpius Hyperion Malfoy.

La vecchia porta di legno scricchiolò appena mentre la giovane pozionista l’apriva, richiudendola subito alle spalle.

Socchiuse gli occhi quando la luce della stanza la investì.

Li riaprì subito, osservando l’uomo alto e biondo che aveva sottomesso il suo cuore ribelle.

- Sei in ritardo! - disse senza girarsi, continuando a guardare fuori dalla finestra.

Lily storse il naso a quelle parole, alla sua freddezza.

Non si aspettava certo di essere accolta a braccia aperte da Scorpius, anche se il suo cuore sperava che un giorno tra loro tutto sarebbe cambiato.

Lei lo avrebbe cambiato.

 

Innamorata

 

Sperava che un giorno lui scegliesse lei, invece, che sua cugina Rose: l’eterna fidanzata. La dolce, comprensiva e decisamente ingenua Rose.

 

Illusa

 

Purtroppo, però, conosceva il suo carattere freddo e distaccato. Sapeva bene che da lui mai avrebbe ottenuto dimostrazioni d’affetto, non in quel frangente.

- Aspetto da un po’ - aggiunse, scostando la tenda di spesso cotone verde, riportando la stanza nella semioscurità.

Lily aprì la bocca per replicare, ma non riuscì a dir nulla per ribattere all’ennesima affermazione fredda.

Le parole venivano meno quando stava nella sua stessa stanza. Il cuore iniziava a battere forsennato e il cervello smetteva di ragionare.

- Sai quanto odio aspettare - concluse Malfoy, girandosi finalmente verso la ragazza e guardandola con un’espressione indecifrabile.

        Ho altro da fare, lo sai, Lily!

 

Lily cercò di reagire a quelle taglienti parole, ma rimase ancora zitta, inerme, davanti ai suoi occhi che le bloccavano il respiro.

 Scorpius, invece, con un gesto secco, si toglieva la giacca e sganciava i bottoni dei polsini, con un’eleganza tale che lasciava senza fiato.

Lily osservò ogni gesto dell’uomo mentre il sangue ribolliva, detestava quando la chiamava con il suo nome di battesimo.

Lui lo sapeva, eppure sembrava farlo apposta per innervosirla.

Il suo tono freddo e distaccato la indisponeva, ma bastava che la sfiorasse appena con le sue mani calde, che le labbra fini e fameliche si poggiassero sulle sue e il suo corpo si strusciasse desideroso su di lei, che tutto il mondo scompariva all’improvviso.

Rimanevano solo i respiri e la voglia di lui.

Lo spasmodico bisogno di averlo per se’ almeno una volta .

- Le strade erano piene di gente - disse infine Lily, allontanandosi lentamente dalla porta .

Scorpius ghignò sarcastico a quell’affermazione.

- Immagino che anche questa volta hai evitato la smaterializzazione - disse trattenendo a stento una risata.

Lily lo guardò torvo evitando di rispondergli.

Cosa avrebbe detto se avesse saputo il motivo per cui aveva paura di utilizzare quel magico metodo per spostarsi?

 

Lo sai cosa direbbe

 

Ricacciò così i brutti pensieri e ancora una volta tacque, abbandonandosi al piacere che solo Scorpius riusciva a farle provare.

Sospirarono e ansimarono, mentre i loro corpi si univano amandosi.

Non si risparmiarono in carezze e baci, invocando l’uno il nome dell’altro mentre l’apice dell’eccitazione li coglieva.

Come ogni mattina da quasi un anno si ritrovavano a fare l’amore in quella che era diventata la loro stanza.

Ogni giorno tradivano la fiducia di Rose e si beavano di perversione e desiderio.

Vivendo nel peccato.

 

 

 

 

   
 
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