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Autore: itswinter    05/06/2012    2 recensioni
Dal primo capitolo:
-Pronto?-
-Sue, sono tua madre!-
-Ciao mamma! Come va?-
- Tutto bene, ma ti devo dire una cosa.
Si, beh, ecco.. Tuo padre mi ha chiesto di sposarlo!- esulta.
-Oddio, mamma, non ci credo!- vorrei tanto essere li per abbracciarla.
-Verrai vero?- mi chiede speranzosa.
-Ma certo, però non ho abbastanza soldi per il biglietto aereo..-
-Ma ce n'è bisogno! Ti ricordi di Annah,
la mia amica londinese che si è trasferita anche lei in California?
Ho invitato anche lei al matrimonio. E anche suo figlio,
che verrà a stare li a Londra per sei mesi, con i suoi amici.
Ha la tua età, non te ne ho mai parlato?-
-No, mamma, no. Comunque lui che c'entra?-
-C'entra che gli ho chiesto se ti può accompagnare qui.
Sai, è un cantante famoso in questo periodo.. E ha un jet privato,
quindi andrai con lui, visto che ha detto di si..-
- U-un cantante famoso? E chi sarebbe, scusa?- chiedo balbettante.
E se fosse Jesse Mc Cartney? Io lo amooo!
E se fosse proprio lui??
-Harry, Harry Styles.- mi dice lei.
Chi??
Il sorriso raggiante di speranza che avevo in volto
si spegne completamente, facendo spazio a una smorfia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HE SMILE, I SMILE
 
Abito in questa casa da due mesi, e già la adoro.
Tra due giorni arriva la mia migliore amica, Zoey, e viene a vivere con me.
Chi è meglio se non la tua migliore amica  per farti da coinquilina?
 
Ora sono qui, in casa, con il riscaldamento al massimo, fuori nevica.
Preparo un caffè.
Beh, cosa posso dire di me?
Mi chiamo Susan, ho 19 anni e vengo dall'Irlanda.
Mi sono trasferita qui a Londra perché i miei, in quanto giornalisti
famosi, hanno deciso di andare a vivere in California, in un villone a tre piani
con piscina, idromassaggio, e tutto il resto, ed io amo troppo le temperature
fredde per vivere perennemente sotto il sole.
Poi che altro dire...
Ha, si, che ho smesso di andare a scuola un anno fa, ero stufa, e stanca.
Mi rendo conto che è brutto dirlo così, ma è la verità.
Facevo tardi la sera lavorando in un bar/pub, ed ero stanca morta la mattina.
Ma dovevo pur pagarmi gli studi, i miei mi aiutavano solo in parte:
dicevano che dovevo imparare a essere responsabile di me stessa, e tutto
il resto delle cavolate  che ti dicono quando diventi maggiorenne.
Io non sono durata poi molto.
 
Questa è la via più silenziosa in cui abbia mai vissuto, e io ho
vissuto in moooolte vie, grazie al lavoro dei miei.
La casa di fronte alla mia è abitata da una coppia di signori anziani
che sono sempre dolcissimi e disponibili con me.
Quella alla mia destra è abitata da una famiglia con due bambini piccoli,
e quella alla mia sinistra è disabitata, almeno da due mesi a questa parte
(cioè da quando sono venuta a vivere qui).
Peccato, perché quella casa è veramente stupenda, ha un giardino
molto ampio sul retro, e la terrazza all'ultimo piano,
come casa mia.
Tutte le case sono bianche e innevate, le osservo dalla finestra.
Non sapete quanto amo la neve.
Mi piace vestirmi con i maglioni di lana larghi
e caldi, mettere i pantaloni della tuta al posto dei soliti jeans,
e infilarli negli stivali da neve, per poi andare fuori a pesticciare
la neve, riscaldata dalla sciarpa e dai guanti imbottiti.
 
Mi suona il cellulare, e corro in cucina per rispondere:
-Pronto?-
-Sue, sono tua madre!-
Rieccoci, ha cambiato di nuovo numero.
-Ciao mamma! Come va?-
-Bene, bene, tu? Ho visto che li nevica!
Qui c'è il solito sole cocente..-
Mavà, sul serio? -.-
-Lo sai che amo la neve.. Ah, e poi tra due giorni arriverà
Zoey! Verrà a vivere qui con me!- dico felice.
-Finalmente, è da due anni che ne parlate..
Come sono felice Sue, dico davvero...
E a proposito di felicità, ti devo dire una cosa..-
-Dimmi tutto.-
-Beh, ecco.. Tuo padre mi ha chiesto di sposarlo!- esulta.
-Oddio, mamma, non ci credo! Era l'ora, cavolo,
state insieme da una vita!- vorrei essere li per abbracciarla,
in questo momento stupendo.
I miei si conoscono da vent'anni, mi hanno avuta a 19 anni,
e adesso, che hanno entrambi 38 anni.. finalmente si sposano!
Facendo i giornalisti passano tutto il giorno in ufficio,
o comunque fuori casa, e si vedono solo la
sera a cena, e nel week-end. Sono sempre stati molto
innamorati, non litigano quasi mai..
-Sue, verrai vero?- mi chiede speranzosa.
-Ma certo, mamma, non mancherei per niente al mondo..
Però dovresti pagarmi il biglietto aereo, perché con il mutuo
e tutte le altre spese non ce la faccio..-
-Tesoro, non ce n'è bisogno! Ti ricordi di Annah,
la mia amica londinese che si è trasferita anche lei in California?
Ho invitato anche lei al matrimonio. E anche suo figlio,
che verrà a stare li a Londra per sei mesi, con i suoi amici.
Ha la tua età, non te ne ho mai parlato?-
Faccio di no con la testa,poi mi ricordo che lei non può vedermi.
-No, mamma, no. Comunque lui che c'entra?- chiedo,
non capendo cosa cerca di dirmi.
-C'entra che gli ho chiesto se ti può accompagnare qui.
Sai, è un cantante famoso in questo periodo.. E ha un jet
privato, quindi andrai con lui, visto che ha detto di si..-
conclude, spiegandosi meglio.
- U-un cantante famoso? E chi sarebbe, scusa?-
chiedo balbettando.
E se fosse Jesse Mc Cartney? Io lo amooo!
E se fosse proprio lui??
-Harry, Harry Styles.- mi dice lei.
Chi???????
Il sorriso raggiante di speranza che avevo in volto
si spegne completamente,
facendo spazio a una smorfia.
-Chi???- ripeto, stavolta ad alta voce, quasi incavolata.
-Dai, su, Harry..
Strano, non ne hai mai sentito parlare? Eppure qui è super popolare..
Mah, tu stai in un mondo tutto tuo, Sue.-
dice, scherzando.
-Ha.Ha.Ha, mamma, molto simpatica, si!- le rispondo,
scherzando anche io.
Se amo solo Jesse non è colpa mia, ma sua,
di quel pezzo di figo che mi fa battere
il cuore a mille solo a vederlo in una foto.
-Comunque, il matrimonio è a Maggio,
quando verrai qui andiamo insieme a scegliere
il vestito sia per me che per te.
Ti va di portare il bouquet?-
Mi strappa dai miei pensieri su Jesse.
-Ma certo, mamma.-
-Tanto c'è tempo.. Insomma, è solo Dicembre..
Ci sentiamo domani, okay tesoro?-
-Si, ciao mamma, e saluta papà, okay?-
-Certo, a domani, Sue.- riattacco.
 
Mi stendo sul divano, sorseggiando il mio caffè ormai
freddo. Che schifo. Vado a riscaldarlo nel microonde,
e poi lo bevo, ancora fumante.
 
Alla tv non c'è niente di interessante,
quindi la spengo.
 
Voglio fare una passeggiata, fuori, ha smesso da poco di nevicare.
Mi infilo le calze, i pantaloni della tuta dell'Adidas,
felpa e giacca.
Mi metto i Moonboots, la sciarpa e i guanti.
Racchiudo i capelli in una crocchia,
talmente disordinata che decido di lasciarli sciolti.
Esco e infilo le chiavi in tasca.
 
Inizio a camminare nella neve, lentamente,
al centro della via.
E' tutto così bianco e bello..
No c'è nemmeno una macchina per strada, è stato
spalato solo un viottolo per passare meglio,
ma io, ovviamente, passo sopra la neve
ancora alta, intatta e mai calpestata.
Lo so, mi diverto male..
Mi stringo nella giacca, e mi guardo intorno.
Sento delle risate cristalline provenire non so da dove,
e poi vedo i due bambini dei miei vicini che giocano
a rincorrersi con la neve nel secchiello da spiaggia.
Che dolci che sono, vorrei ritornare anche io bambina
a volte, tornare a giocare con mio fratello
con le macchinine o con i peluche,
mi manca tanto..
Non lo vedo da un bel po' di tempo,
 da quando si è sposato e si è trasferito
a Parigi, all' incirca tre anni fa.
 
Sono assorta nei miei pensieri quando,
ad un certo punto, una palla di neve mi colpisce
in piena testa, bagnandomi i capelli e provocandomi dei
brividi a causa del ghiaccio che scende per la schiena.
Okay, forse non mi sono coperta così bene come credevo.
 Cerco di levare quel poco di neve che è rimasta nei capelli.
-E che cas...pita.- esclamo, voltandomi verso un ragazzo vestito
più o meno come me, con la faccia dispiaciuta, ma che se la ride.
E' proprio bello, anche con quello strano cappellino con il pompon sopra.
- S-scusa! Io non volevo! E' colpa sua!- dice indicando l'altro lato
della strada.
Mi volto, e sull'altro lato c'è un ragazzo con della neve in mano.
Mi guarda, sorridendo dispiaciuto e colpevole, e alza le
mani in alto, facendo cadere tutta la neve.
-Mi dispiace, io la neve la stavo lanciando a lui,
veramente.
Comunque scusa di nuovo.-
dice sorridendomi.
Che sorriso dolce e perfetto..
Dal suo cappello spuntano dei ricci castani, adorabili.
Mi si avvicina, con la mano tesa, anche se ricoperta da un guanto.
-Harry.- si presenta.
Sbaglio o l'ho già sentito? Mah..
-Susan.- gli stringo la mano.
Mi sorride, di nuovo, e non posso far altro che ricambiare.
Ha le fossette! Io adoro le persone con le fossette..
E poi ha degli occhi indescrivibili.. verdi e profondi, stupendi.
-Io sono Louis!- dice l'altro ragazzo, da dietro di me,
riportandomi alla realtà.
Ci raggiunge nel mezzo del viale. E stringo la mano anche a lui.
-Allora, Susan, ti va una cioccolata calda?- mi prendono alla sprovvista.
-Io sto letteralmente gelando..- dice Louis.
- S-si, perché no?!-
 
 
---Spazio Autrice---
BUONDI'!
Eccomi di nuovo qua a rompervi con un'altra ff..
Spero che l'inizio vi piaccia.
Arrivate almeno fino al terzo capitolo,
prima di scartarla completamente..
Mi fate sapere se vale la pena continuare?
Grazie 2000, Jess :)
   
 
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