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Autore: sberio    05/06/2012    4 recensioni
Una Bella fisioterapista ed un Edward suo paziente alle prese con un problema di amnesia. Riuscira' lui a ricordare la loro breve ma intensa storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Erano quasi le due di notte quando Edward e Bella arrivarono all’appartamento di lei.

“Devi scusarmi per il disordine che troverai, ma non immaginavo certo che avrei avuto ospiti” disse Bella mentre infilava le chiave nella toppa della serratura.
“Non ti preoccupare Bella, non sono tipo da accorgersi di certe cose..” rispose lui appoggiato con la schiena sulla porta vicino a lei.
-Edward Masen sta per entrare nel mio appartamento....-pensava Bella
Bella apri’ la porta e accese la luce dell’ingresso. L’appartamento non era molto grande, ma era abbastanza per una persona: ingresso, soggiorno-cucina lyving, camera da letto e bagno.
L’arredamento era molto semplice ma tutto ben pulito e coordinato.
Edward rimase per un attimo immobile ad osservare l’interno della casa.
“Be’ immagino che sia molto piccolo per i tuoi standard” disse Bella “ma ti assicuro  che per me e’ piu’ che sufficente”
“Veramente stavo pensando a tutt’altro” rispose Edward “e’ piccolo ma e’ molto....accogliente, certamente piu’ di quanto non sia casa mia”
“Ti porto un cuscino e delle coperte” disse Bella e dopo poco ritorno’ con il tutto e lo poso’ sul divano
“Spero che tu riesca a dormire bene”
“Sono cosi’ stanco che dormirei  bene perfino sul pavimento” rispose lui
“Be’...allora...buonanotte” disse Bella con un leggero imbarazzo
“Buonanotte Bella” le rispose lui con uno sguardo che la fece arrossire
Bella schizzo’ nella sua camera, tra l’alcool che avevano bevuto e la stanchezza, aveva paura di perdere facilmente il controllo.....fosse stata un po’ piu’ spregiudicata, gli sarebbe volentieri saltata addosso senza pensarci due volte.....
Si mise il pigiama e si infilo’ sotto le lenzuola ma il sonno tardava ad arrivare.
Continuava a pensare che l’uomo dei suoi sogni era di la’, sul suo divano,  probabilmente  in biancheria intima. Solo dopo essersi girata a lungo la stanchezza prevalse e si addormento’.
La mattina seguente  la luce che filtrava dalla finestra la sveglio’. Guardo’ l’orologio: le nove e mezza, di solito era abituata a svegliarsi molto prima, ma la serata precedente l’aveva molto stancata.
Non senti’ alcun rumore provenire dal resto della casa: che Edward se ne fosse andato? Forse si era trovato cosi’ male sul suo divano che aveva preferito tornarsene a casa nel cuore della notte.
Si alzo’ e si avvicino’ piano alla porta. Usci’ dalla stanza e si diresse verso il salone. Si avvicino’ al divano da dietro e si sporse titubante per guardare al di la’ di esso con la preoccupazione di trovarlo vuoto.
Edward era li’ che dormiva. Aveva un’espressione serena sul volto e a Bella quasi manco’ il respiro vedendolo.
In quel momento le venne in mente una cosa sola, avrebbe tanto voluto avvicinarsi, sedersi accanto a lui e svegliarlo dolcemente con un bacio.
Avrebbe tanto voluto immergere le dita tra quei capelli e accarezzargli la testa....e poi, come un fulmine a ciel sereno, le venne in mente un’altra immagine: c’era gia’ una persona che poteva fare tutto cio’, una persona che era pienamente autorizzata ad andargli vicino e toccarlo ogni volta che lo desiderava...e quella persona non era lei, era Tanya, la sua fidanzata.
Le venne un grosso groppo in gola, forse Angela aveva ragione, forse le cose si stavano spingendo un po’ troppo oltre per lei.... forse era arrivato il momento di scendere con i piedi per terra e guardare in faccia alla realta’: lei non sarebbe mai stata altro per uno come Edward Masen che qualcosa in piu’ di una semplice conoscente, un’amica magari...ma niente di piu’. Forse era venuto il momento di mettere un po’ di distanza tra loro.
Affliitta a questa idea, se ne ando’ in cucina. Mise su il caffe’ e apparecchio’ la tavola per la colazione.
Tiro’ fuori tutto cio’ che aveva a disposizione, sperando in qualche modo di poter accontentare Edward sicuramente abituato a ben altro.
Quando la caffettiera comincio’ a borbottare, l’aroma del caffe’ si sparse per tutta la casa.
Bella era intenta a sistemare le ultime cose sulla tavola quando dalla porta della cucina senti’ la voce di Edward “Buongiorno”. Si volto’ e lo vide in piedi, maglietta e boxer, con il viso ancora assonnato ma piu’ sorridente che mai.
“Buongiorno” rispose lei “dormito bene?”
“Benissimo” rispose lui “tu?”
“non c’e’ male....ti va del caffe’?”
“Grazie, volentieri”
“Accomodati allora...spero che quello che ho a disposizione vada bene...non so cosa mangi abitualmente la mattina”
Edwrad si avvicino’ al tavolo “Piu’ che bene direi....una colazione da grand hotel”
“si...come no!”
“veramente! c’e’ di tutto...yogurth, latte, marmellata...e oh...la nutella! Non so quanto tempo sia passato dall’ultima volta che l’ho mangiata!”
“Cos’e’, non potete permettervela?” chiese Bella ironica
“piuttosto direi che e’ stata bandita da mia madre....troppo grassa”
“Be’ io credo che basti non esagerare....come per ogni cosa del resto”
“Sono d’accordo....ma nella mia famiglia non tutti la vedono cosi’....quando una cosa e’ bandita e’ bandita per sempre.....ma adesso voglio pensare solo ad assaggiarla” e cosi’ dicendo si spalmo’ una generosa quantita’ su di una fetta di pane e l’addento’ “mmhh...Bella, mi sembra di essere tornato bambino”
“Allora ti ricordi di quando eri piccolo?”
“Gia’ e’ vero......no, sfortunatamente non rieso a ricordare nessuna immagine di me che mangio la nutella...ma la sensazione che provo a mangiarla non mi e’ nuova....ne sono certo”
Bella lo guardo’ compiaciuta e gli verso’ del caffe’
“Allora” riprese Edward “oggi non vai a lavorare vero?”
“No, oggi no” rispose lei
“E cosa fai di solito?”
“Be’, di solito ne approfitto per sistemarmi un po’ la casa, vado a fare la spesa....cose del genere”
“Che ne diresti di accompagnarmi in un posto?”
“Dove?”
“E’ una sorpresa.....e’ da tanto che progetto di andarci”
“Ma non hai paura che qualcuno ti riconosca?”
“Hai un berretto da prestarmi?”
“Si certo”
“Bene, con quello e gli occhiali scuri nessuno mi riconoscera’...allora ti va di accompagnarmi?”
“Ok...dammi un attimo e mi vesto” rispose Bella
Quando torno’ in camera si chiese se aveva fatto bene ad accettare, sarebbe stata un’ulteriore occasione per stare assieme a quello che ormai da tempo considerava il ragazzo piu’ fantastico che avesse mai conosciuto. Ma questo le faceva anche un po’ paura, avrebbe continuato ad affezzionarsi  a qualcuno con cui non avrebbe mai avuto il rapporto che desiderava avere....
Quando torno’ di la’, trovo’ Edward pronto con gli abiti del giorno prima che l’attendeva con il suo solito sorriso.
Uscirono, preserol’auto di Bella ed Edward le chiese di poter di nuovo guidare.
“So che non e’ il massimo della cavalleria proporre ad una ragazza di uscire e poi usare la sua auto....per rimediare permettimi di offrirti il pranzo “
“Edward non importa, figurati..”
“Insisto, mi sentirei tremendamente in difetto”
“Come vuoi, ma un panino andra’ benissimo”
“Mi permetto di non essere d’accordo....vorrei portarti nel mio locale preferito....nulla di troppo pomposo...ma una cucina davvero superba”
“Ok, mi fido di te”
“Bene, allora andiamo...”
Edward giro’ tranquillamente per le strade della citta’ e alla fine si fermo’ davanti ad un grande ed imponente edificio: il museo cittadino.
Edward spiego’ a Bella che aveva saputo della recente apertura di una nuova ala del museo dove erano esposte svariate opere tra quadri e sculture e lui ci teneva tanto a poterlo visitare.
Bella rimase ancora una volta sbalordita, Edward era anche un grande cultore dell’arte.
Le disse che sentiva di amare l’arte da sempre, come la musica, e che aveva approfittato di questi mesi di riposo ‘forzato’ per leggere molti libri sull’argomento.
Fecero un lungo giro per le varie sale ed Edward cercava ogni volta di trasmettere a Bella tutte le nozioni che riusciva a ricordare.
Bella era ammaliata da questo altro lato del suo carattere...eppure sentiva in fondo al cuore che questo nuovo aspetto non faceva altro che scavare ancora di piu’ il solco che gia’ li separava: Edward apparteneva ad un mondo decisamente diverso dal suo, per cultura, per eleganza, per raffinatezza, per non parlare dell’aspetto economico e delle sue future aspirazioni.
Quando stavano per uscire dal museo, videro che c’era un’altra ala chiusa per ristrutturazione.
“Quest’ ala sara’ dedicata a tutto il periodo rinascimentale” disse Edward “spero che terminino presto i lavori”
Bella si fermo’ a leggere il cartellone esposto all’esterno con i dettagli dei lavori che si stavano svolgendo
“A quanto pare dovrai pazientare ancora per poco” gli disse “qui dice che il termine dei lavori dovrebbe essere fissato per fine mese....e devi ringraziare il principale finanziatore di questo restauro....la International Bank!”
Bella si volto’ stupita a guardare Edward “Edward, ma e’ la tua famiglia che sponsorizza questi lavori?” chiese
“Diciamo che la International Bank non si occupa solo di transazioni finanziarie, a volte finanzia anche progetti nobili come questo....ovviamente lo fa a scopo pubblicitario, ma l’importante e’ che queste opere vengano salvaguardate come meritano” rispose lui.
Terminarono la loro mattinata andando a pranzo ed Edward sorprese Bella portandola in una piccola trattoria italiana, un posto molto semplice ma con una cucina davvero ottima.
Edward le disse che era stata Alice a indicagli quel posto, lei lo preferiva a tutti i locali di super-lusso nei quali spesso doveva recarsi per questioni  di lavoro. L’atmosfera era tipicamente familiare e allo stesso tempo dall’aria romantica...tutti tavolini per coppie a lume di candela ma Edward sembrava completamente a suo agio, al contrario di Bella che ne era alquanto imbarazzata.
“Allora Bella, piaciuta la mattinata?” le chiese lui ad un tratto
“Si, molto alternativa direi....rispetto a quelle che sono le mie abitudini....ma mi sono divertita molto”
“Anche io sono stato benissimo, non sai da quanto desiderassi andare a fare questo giro, ma da solo lo trovavo un po’ deprimente e la mia famiglia e’ sempre presa da tutt’altro...”
“E la tua fidanzata?” azzardo’ Bella
“Tanya? Non la vedo spesso ultimamente. Se non sbaglio e’ impegnata a partecipare ad alcune sfilate di moda, la sua ultima passione e’ fare la modella.....”
-oltre ad essere ricca e bella adesso fa anche la modella....-penso’ Bella tra se e se.
“Edward senti io...volevo discutere con te riguardo ad una cosa e...credo che sia arrivato il momento giusto per farlo” disse Bella
“Dimmi pure”
“Be’ da quello che ho avuto modo di vedere credo che tu sia perfettamente guarito....credo che non ci sia piu’ bisogno di continuare le nostre sedute di fisioterapia”
“Ma....perche’? io mi sento sempre bene quando facciamo le nostre sedute di ginnastica...mi rilassano molto”
“Si ma non hai piu’ bisogno della mia assistenza professionale, conosci gli esercizi e puoi farli da solo quando piu’ lo desideri”
“Bella...non capisco, in fondo manca solo una settimana. Perche’ vuoi terminare prima il tuo incarico?”
“Perche’ non mi piace andare presso un cliente e prendere uno stipendio quando non ce ne e’ piu’ la necessita’”
“io sono un cliente per te? credevo fossimo qualcosa di piu’”
“e cosa Edward? cosa siamo?”
“be’ perlomeno amici”
“siamo amici quando passiamo del tempo libero insieme, quando vengo a casa tua e sono pagata allora sei mio cliente”
“Bella non ti arrabbiare....scusa non volevo offenderti....e’ solo che mi hai preso un po’ in contropiede”
“Edward tu non sei il mio solo cliente e per venire da te devo dire di no ad altre persone”
“Ok,ok lo capisco...non volevo esserti d’intralcio nel tuo lavoro...se credi che non ci sia piu’ necessita’ di continuare le sedute possiamo considerare finita la mia terapia.....posso almeno sperare che continueremo a vederci?”
“e perche’ dovremmo continuare a farlo? “
“be’... come due amici che ogni tanto si incontrano e passano un po’ di tempo insieme .....”
“certo, e in questo modo tu potrai  ogni volta sbandierarmi in faccia tutto il tuo sapere, la tua conoscenza, i tuoi modi e gusti raffinati?”
“Bella...si puo’ sapere cosa ti prende? ti ho in qualche modo offesa?”
“Il fatto e’ che tu sei cosi’ dannatamente perfetto che io...io non credo sia piu’ in grado di sopportarlo...”
“cosa vuoi dire?”
“ieri ti sei finto il mio ragazzo con i miei amici e io ho suscitato l’invidia di tutti...e adesso cosa diro’? quando alla prossima occasione non ci sarai? dovro’ dire che mi hai scaricata...e sai cosa penseranno tutti? ovvio...uno cosi’ poteva forse stare assieme ad una ragazza banale come lei?”
“Bella...mi dispiace se con la mia trovata ti ho messo in difficolta’...ma l’ho fatto con le migliori intenzioni, non volevo certo causarti dei problemi....e comunque per me non potrai mai essere una ragazza banale”
“e tu che ne sai della banalita’....tu che sei abituato ad essere circondato da persone di alta classe?”
“Bella ti giuro che non riesco a seguirti....sembra come se tu covassi del risentimento verso di me da tanto e adesso tu stia scoppiando. Te lo ripeto, ti sei sentita in qualche modo offesa? ho detto o fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? ti prego dimmelo perche’ io veramente non riesco a capire il motivo di questa tua reazione...”
Bella si alzo’ dalla sedia di scatto “Edward lasciamo stare.....hai ragione, sono scattata senza motivo e ti chiedo scusa....ma il fatto e’ che mi sono resa conto che non ha senso continuare questa farsa...perche’ per me si tratta di una farsa. Abbiamo cominciato ieri sera fingendoci insieme e oggi stiamo andando in giro e frequentando locali romantici come questo come se la farsa di ieri sera stesse continuando.
Be’, sappi che mi sono resa conto che per me le cose stanno andando oltre....”
“In che senso oltre?”
“Edward possibile che tu non capisca? tu incarni il ragazzo perfetto che ogni ragazza spera di incontare nella sua vita. Credi che io sia diversa dalle altre? No, sono una delle tante....mi spiace Edward, io non credo che noi due possiamo essere amici...e considerando che il mio lavoro con te e’ finito, credo a questo punto non ci sia piu’ motivo di continuare a vederci”.
“Bella...io..non so cosa rispondere....ma se e’ questo quello che vuoi  rispettero’ le tue decisioni”rispose Edward abbassando lo sguardo
“Grazie...allora credo che sia meglio che io me ne torni a casa. Hai bisogno di un passaggio?”
“No grazie, in qualche modo faro’...non ti preoccupare”
“OK, allora .....ciao Edward e...ti auguro ogni felicita’”
“Ciao Bella” rispose lui continuando ad evitare di guardarla
Bella si volto’ e fece per andarsene quando Edward si alzo’ di scatto e la trattenne per un braccio
“Un’ultima cosa” le disse “io con te sono stato sempre e solo Edward, non Edward Masen, solo Edward. Ti prego tienilo a mente”
“si...lo so...” rispose lei con un filo di voce . Edward le lascio’ il braccio e Bella si affretto’ ad uscire  dal ristorante.
Una volta in strada la vista le si appanno’ per le lacrime che cominciarono ad uscire da sole.
Si infilo’ in una stradina stretta e deserta e si appoggio’ con la schiena al muro per poi scivolare giu’ fino a terra. Cosa aveva fatto? Lo aveva trattato male senza alcun motivo....aveva avuto una reazione spropositata ....ma il fatto era che non riusciva piu’ a fare finta di niente. Non poteva continuare a vederlo e passare del tempo con lui come una semplice amica...non dopo che continuava continuamente ad immaginare di abbracciarlo e baciarlo....per poi ricordarsi che c’era gia’ qualcuno che lo faceva al posto suo.
Angela aveva ragione, doveva tirarsene fuori il prima possibile, specie adesso che aveva capito che era irrimediabilmente e incondizionatamente innamorata di lui.




So che questa reazione di Bella potra' sembrare a molti esagerata e senza motivo, ma mi serviva dare uno scossone ad entrambi per preparare la strada per il seguito
  
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