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Autore: aniasolary    05/06/2012    6 recensioni
Seconda classificata al contest "Jacob e Bella per sempre" indetto da Jakefan.
Breaking dawn. Bella è partita per la luna di miele. Credeva che sarebbe ritornata a Forks subito dopo il viaggio, credeva che avrebbe visto Jacob un’altra volta, un’ultima volta… ma ci sono scelte che, anche se sembrano insignificanti, possono cambiare tutto.
La strada del futuro si spiana: le persone crescono, le persone decidono, le persone cambiano, le persone si pentono. 
Il nome di Bella che viene fuori dalla sua gola è un ultrasuono. Adesso lo sentono solo gli animali, gli alberi e l’acqua che cade.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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SE 9

Capitolo 9 - Like we did when spring began

Ti sto aspettando, Bella. E cerco di mandare al diavolo la speranza che verrai, perché so come sei fatta, e so che resterai qui e non scapperai. Faremo di nuovo l’amore. Sarò sempre lucido, per non perdere un respiro che farò al tuo posto e che sarà tuo. Ma poi te ne andrai. E io ti aspetterò per il prossimo settembre, perché è così che vanno le cose. Me ne sono fatto una ragione quando ti ho detto che ti avrei aspettato dietro le quinte.

Reciterà sul palco la parte della donna felice, bellissima in eterno, con una cucina perfetta e che non userà più quando sua figlia la lascerà. Bacerà Edward, gli dirà che lo ama, ascolterà gli applausi, ascolterà le voci delle persone che credono all’ illusione che ha tessuto con i fili dei suoi sogni infranti. Poi, quando le tende del palco le faranno ombra, raggiungerà il soppalco, dietro le quinte. Nessuno immagina che pensi a me, non lo immagina nessuno. E io non credo, non penso che tu andrai  su quel palco, dopo avermi amato così. Ma tornerai lo stesso e fingerai, e forse ti sembrerà di essere felice davvero. Ma poi andrà da lui e capirà e allora tutto avrà il senso cattivo degli errori pesanti, quelli che non ti fanno più tornare indietro… E lui sarà una specie di cura contro il veleno che la tiene sempre così, uguale ogni giorno che passa.

Non vedo l’ora di vederti. Se non verrai stasera, non scapperemo, ci vedremo domani e sentirò il tuo vestito frusciare tra mani. Non ne ho mai abbastanza, Bella. Anche se sei ancora più pallida di come ti ricordavo. Addirittura sembra che mi possa specchiare nella tua faccia, quando mi guardi. E sembri una bambina che ha giocato con i trucchi della mamma, con troppo profumo e il rossetto messo in modo esagerato. E invece no, quella è la tua bocca e io la amo, la amo quasi quanto te. Quella bocca nuova e vecchia e carnosa, e sognata, che ti mordi quando sei nervosa, quasi fossi ancora umana. E i capelli che non diventano più rossi al sole, li amo così, anche se non sono più quelli di prima. Sono tuoi, Bella,  e potevano anche essere verdi, li avrei amati lo stesso. Lo vedi? Lo vedi che non arrivi? L’ho sempre saputo, tu sei fatta così. Ha fatto bene a non illudersi. Passerà la notte qui, è vero, ma non l' ha deluso. Lei non lo delude mai anche se fa esattamente il contrario. Dio, la ama anche per questo. Non smetterà mai di stare male, non smetterà mai di vivere, perché lei è viva e calpesta la loro vita e se ne va a vivere un’altra stilata con un copione insieme all’attore che le piaceva di più. Quanto mi dispiace, a volte. Una birra, domani mattina mi serve una birra. Billy non mi romperà, dorme fino alle dieci, il mio vecchio.

No, dormiva.

Domani non si sveglierà nessuno, non ci sarà nessun padre rompipalle a dirmi che non devo bere, che non cambierà niente, che se mi ubriaco tu non lascerai il succhiasangue. Che schifo, mi rovinerò ancora di più. Ma magari potremmo fuggire insieme. Un posto dove c’è il sole, so che ti piace, senza tante persone, così non notano quanto splendi, Bells. Ma sei sempre stata splendida, per me. 

Ma forse è tutto uno sbaglio, tutto quanto. Ma ormai non importa.

Non fuggire, non fuggire più. Da cosa stai scappando? Non c’è niente da cui scappare e te stessa rimane con te, anche se la odi. Dio, Bells, che erroraccio, peggio di quelli di ortografia con cui eri fissata tu. Perché lei rimane in equilibrio sulle aste dei ricordi, ma si morde la lingua perché i piedi le sanguinano e  non lo sente.

Ora lui diventa neve, ora le dà sollievo. 

Sono tutto quello che vuoi. 

La sua cura, il suo veleno, il suo rimpianto, il suo desiderio. La se stessa che se n’è andata. La se stessa che si è nascosta. La persona che avrebbe voluto essere. Il sangue che avrebbe voluto bere.

Poso il muso sulle zampe, sbuffo, mi preparo a dormire. Piccola Bells, sapevo che non saresti venuta. Lo sapevo che non sarebbe successo. Fammi un altro caffè, uno di quelli tuoi, domani. Nessuno li fa come li sai fare tu. Mi mancherà, ora che l’ho assaggiato. Come si fa a sostenere una giornata senza il caffè, Bells? 

Non si può. Non si può proprio.

E questo odore? Questo odore?

Vaniglia in polvere che cade tutta insieme di fronte al naso, cinque cucchiai di zucchero nella tazzina piccola del caffè, fiori morti, calpestati, fiori vivi, che brillano, dolci appena sfornati, l’aceto che ci cade sopra. Quello che è vivo e poi diventa morto. 

Il profumo troppo forte.

Sei tu, Bella.

Cristo, sei tu, sei venuta, lo sapevo.

E il sipario rimarrà chiuso e i riflettori si accenderanno dietro le quinte, qui, ora, alla fine di settembre.

Il lupo corre, sente l’odore, sa che c’è, sa che potrà vivere finalmente quel maledetto sogno…

Ecco il vampiro.

Bella?

Dove sei?

Dove sei, ora che ti cerco?

Dove sei, ora che ci sono?

Dove sei?

E' scoppia la rabbia.

Il lupo non la trova.

Non la trova più.

Non c’è.

C’è qualcun altro.

Lurido succhiasangue, cosa le hai fatto, cosa?

Lei mi ama, mi ama, capito? Cosa le hai fatto, eh? L’hai fatta a pezzi? L’hai bruciata? Vuoi la morte?

Il lupo ringhia, incontra il suo stesso odio. Lo incontra, lo vede, viene trapassato.

Bella, ti amo. Non so dove sei, non lo so… torna, ti prego. Torna da me.

Non sei morta, lui non ti ha uccisa, non è vero… non è vero… non ci posso credere…

Allora perché c'è lui, con uno sguardo d'odio, e lei no?

Il lupo si fionda su di lui.

Il lupo si abbatte su Edward.

Me l’hai portata via, ecco cosa hai fatto… Aveva ricominciato a vivere, era umana di nuovo, lei non si è mai trasformata, lei se n’è andata ed è ritornata e sarà umana per sempre, voleva esserlo insieme a me.

Il lupo morde.

Ti odio.

E poi il freddo. Intorno al petto, nel petto… no, intorno al cuore. Nel cuore.

Che cosa siamo, Bella?

La mano stringe intorno al cuore che pulsa.

Il lupo ringhia.

Perché non sono stato abbastanza convincente da apparirti come quello giusto quando anche tu, come me, potevi morire come morivo io?
La mano attorno al cuore stringe.

“Dai, succhiasangue. Uno di noi due deve sopravvivere. Io la amerò lo stesso.”

Il lupo non sente più il suo cuore.

Il lupo diventa freddo. 

Edward ha gli occhi gialli, non sono come i tuoi. I tuoi erano ancora marrone cioccolato, lo vedevo. 

Il lupo sospira.

Lo vedrò sempre.

Il lupo cade.

Ti amo, Bella.

Jacob ritrova se stesso.

Jacob non riesce più a respirare.

Jacob se ne sta andando.

Ti amo, Bella.

Jacob vede il buio. Ha finito di soffrire.

O forse no.

Forse non finirà mai.

Sto venendo da te, Bella.

Quando si alza in piedi, ha il vestito più bello che potrebbe mai indossare. La camicia bianca abbottonata, la cravatta blu stretta al collo, niente sudore se non altro per il nervosismo. Corre nel bosco ma è una corsa quieta, una corsa di chi sa che troverà quello che cerca.

«Sta’ attento, non è questa l’ora di fare le torte di fango.»

La voce gli arriva alle orecchie chiara, dolce e diretta, quasi lo avesse colpito una freccia. 

Si volta e la vede.

Il vestito bianco le si confonde con la pelle, i capelli sono raccolti in una treccia che le fa scappare via qualche ciocca sul viso. Gli occhi assomigliano al cioccolato fuso e gli sembra addirittura di sentirne l’odore. Arriva il momento del sorriso e le guance di lei diventano rosse. Jacob chiude un attimo le palpebre e gli occhi di lei sono dorati, i capelli più scuri, le guance uniformi, il sorriso disegnato. Jake le si avvicina. Chiude di nuovo gli occhi, li riapre ed è quella di prima. Non sa se esserne felice, il punto è che lui la ama sempre, che lei sia quella nuova versione da modella in passerella o da ragazza che inciampa. 

È Bella ed è tutto quello che desidera. O no, è molto di più.

«Vieni, Bells.»

Le prende la mano e la attira a sé. Gli occhi chiusi e il profumo che cambia. Il profumo è una marea, aumenta di intensità, si abbassa: prima assomiglia alle fragole, poi è vaniglia troppo forte, poi bagnoschiuma all’arancia, poi zucchero e aceto buttato insieme. Ma Jacob ha finito per amare e volere tutto, qualunque cosa.

Quando la bacia, tutto è confuso.

Si sente accarezzare da lei, dalle spalle fino alla nuca, e lei si stringe a lui, sempre di più. Il fiato sembra non finire mai.

È la cosa più bella che abbia mai provato.

«A chi arriva prima alla spiaggia.»

«Non vale, tu sei più veloce.»

«Ho parlato di regole?»

Le sorride, beffardo.

Bella ha un’espressione che dice: “Non cambierai mai, vero, Jake?”. Ma lui sa bene che dura solo un momento. Lei non vuole che cambi.

Ora possono percorrere il sentiero insieme. Lui la aiuterà a scalciare via i sassi, a evitare gli animaletti, farà finta di vedere qualcosa di pericoloso e poi la abbraccerà, la sfotterà per la sua fifa. Le darà un altro bacio e tutto sarà calore, sole, e giorni veri.

Raggiungeranno la spiaggia. Lei inciamperà nel suo vestito, lui le stringerà il polso e lei si terrà in equilibrio con le mani ad accarezzare quelle spalle larghe. 

Si alzerà il vento, ma Jacob la stringerà a sé. Il vento scomparirà, il mare diventerà calmo, lui si sentirà in paradiso, la vedrà ridere.

Poi scenderà la neve e resteranno lì.

In un posto in cui tante cose sono sbagliate, ma loro no.

«Jake, nevica! » griderà lei fra le risate, «Non è possibile… è… come nel sogno.»

«Invece è possibile.» dirà lui. «Forse questo è il nostro posto… o… aspetta, fra un po’ sbarcheranno gli alieni!» Bella lo guarderà accigliata e lo colpirà con uno schiaffo leggero. 

Non con i pugni, certo, di quelli avrà un ricordo vago, stranamente brutto. 

«Sei il solito.»

Lui sorriderà come non ha mai fatto nella sua vita. 

Lei gli dirà: “Restiamo qui, Jake, qui stiamo bene."

Qui ci sei tu.

E non se ne andranno.

Resteranno.

*

*

*

*

Ciao a tutti. 

Prima di scrivere questo capitolo avevo scritto come status su facebook "Sto per scrivere una cosa che mi farà male". 

Strano sentire dolore fisico mentre si scrive. Forse voi direte che me lo merito XD 

Ma non siete curiosi di vedere dove voglio portarvi? <3 Su, lo so che volete strozzarmi e dirmi un sacco di parolacce XD *Ania si protegge dai pomodori* Spero che mi farete sapere le vostre opinioni <3

Pubblicherò un altro capitolo e poi l'Epilogo. 

Grazie a tutti per esserci <3 Questo splendido video me l'ha fatto Noemi, andatelo a vedere, è bellissimo <3 

A presto

Ania <3

   
 
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