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Autore: simogeras    06/06/2012    2 recensioni
E se, tutto ad un tratto, Albus scoprisse di amare follemente Scorpius? E se, anche Scoprius, si accorgesse di non poter stare senza Albus, allora cosa accadrebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo VIII
 
Dopo quella sera i due giovani ebbero poco tempo per stare da soli. Il sabato di due settimane dopo ci sarebbe stata la partita di Quidditch, Serpeverde conto Tassorosso, quindi gli allenamenti occupavano Scorpius due ore tutte le sere e quando questo tornava, era troppo stanco per andare con Albus nella Stanza del Sapere. I due si limitavano così a baci fuggiaschi, sempre attenti che nessuno li vedesse. Nonostante ciò, stavano sempre insieme. In classe sedevano uno di fianco all'altro, i pomeriggi li passavano insieme a Rose in biblioteca o nella loro stanza segreta e la sera, mentre il biondo era agli allenamenti, Albus scendeva, incurante del mal tempo e trascinandosi dietro una malinconica e brontolona cugina, fino alle tribune  per guardare il ragazzo mentre si allenava.
“Al, anche se non vedi Scorpius per due secondi, non muori! Su torniamocene al castello!'' continuava a ripetere la cugina, infreddolita e bagnata dalla pioggia.
''Rose, non è per Scorp che veniamo qui, te l'ho già detto! Mi sto appassionando di Quidditch e mi piace vedere le partite!'' disse Al esasperato dalle continue lamentele della cugina''.
Scorpius era diventato molto bravo, non che prima non lo fosse. Era il miglior cacciatore, sfrecciava da una parte all'altra del campo marcando gli altri cacciatori, e rubando la pluffa non appena poteva. Era bravissimo anche a schivare i bolidi. Riusciva ad accorgersi della palla che si stava avvicinando, anche se veniva dal dietro, e riusciva, con rapide ed abili acrobazie, ad evitarla.
Il capitano, Adrian, apprezzava molto il modo di giocare del biondo e spesso e volentieri si congratulava con lui per le splendide azioni, facendo però ingelosire gli altri cacciatori.
Solitamente, poco dopo che gli allenamenti erano terminati, Al raggiungeva lo spogliatoio dei ragazzi per far compagnia a Scorp mentre si rivestiva. Rose odiava dover rimanere da sola ad aspettare i due amici per interi minuti e più di una volta si era lamentata con Albus, ma aveva ottenuto come unico risultato quello di posticipare la fuga del cugino di qualche secondo. Le lamentele di Al, che usava come scusa il voler sentire le tattiche della squadra dato il suo recente interessamento allo sport, diventavano poi così insistenti che la povera Weasley era costretta a lasciarlo andare.
A peggiorare le cose con Rose, fu il fatto che i professori davano talmente tanti compiti, che un pomeriggio di due o tre ore non era più sufficiente, per cui la ragazza avrebbe preferito rimanere a studiare, piuttosto che accompagnare il cugino. Una sera, si arrabbiò a tal punto con Albus, perché aveva troppi compiti, che questi fu costretto a saltare la visione dell'allenamento per aiutarla a finirli tutti.
Il fatidico sabato della partita arrivò presto, accompagnato da una crescente gioia di Rose, perché dal lunedì successivo gli allenamenti sarebbero diminuiti a due giorni a settimana, e dall'aumentare dell'agitazione di Scorpius che si trasmetteva ad Al, come se anche lui avesse dovuto giocare la partita.
In Sala Grande, come al solito, la colazione era abbondante. Dolci di ogni genere imbandivano la tavola con i più disparati tipi di bevande: dal succo di zucca o di altri tipi di frutta, al latte e al tè.
Nonostante ciò Albus mangiò pochissimo e Scorpius non mangiò affatto. Si limitò a bere un po' di succo di frutta, sperando che gli desse almeno un po' di energia. Il nodo che aveva allo stomaco quasi gli impediva di respirare correttamente.
''Avanti Malfoy, mangia qualcosa, non vogliamo che il nostro miglior cacciatore svenga sulla scopa!'' lo rimproverò Warrington.
''Non credo di riuscirci, se mangiassi poi avrei sicuramente il mal d'aria!'' obbiettò il biondo, ricevendo per risposta dall'allenatore un mugugno incomprensibile.
''Ha ragione Scorp, avanti, tieni un toast con la marmellata'' disse Al passandoglielo. Scorpius diede solo un piccolo morso  poi ingurgitò del succo e mise nel piatto il resto.
''Non ce la faccio proprio''esclamò scoraggiato.
''Avanti, sei il nostro miglior cacciatore, non sbagli mai un centro, di che hai paura?'' domandò Alex che era seduto di fianco ad Al.
''Non lo so, ho paura di non riuscire a fare più neanche un goal, o i prendermi un bolide e cadere dalla scopa''
''Avanti, tieni le orecchie aperte che se qualcuno ti scaglierà un bolide te lo griderò!'' cerco di rassicurarlo Albus.
''Cercherò di tenerlo a mente'' bofonchiò il biondo per niente rassicurato.
Mentre scendevano fino al campo Scorpiuns non proferì parola e Albus capì che il livello di agitazione a cui l’amico doveva essere sottoposto, doveva essere molto alto.
Per le nove, tutta la scolaresca era sugli spalti, intorno al campo. Un sacco di ragazzi, notò Albus, erano armati di binocoli, per poter seguire meglio la partita. Al e Rose si unirono alle amiche Corvonero della ragazza, sulla gradinata più alta.
Nel frattempo Malfoy era negli spogliatoi, dove Warrington stava tenendo il discorso di incoraggiamento e avvertendo i compagni che chi avesse giocato male avrebbe dovuto vedersela con lui.
Ad arbitrare la partita sarebbe stata madama Butterfly, l’insegnante di volo che se ne stava in mezzo al campo, ritta ad attendere i giocatori.
“Sarò chiara con entrambe le squadre” disse quando sia i Serpeverde, con la loro divisa verde, che i Tassorosso, con la loro divisa gialla, la ebbero raggiunta. “Voglio una partita priva di scorrettezze. Chi ne commetterà una sola, verrà immediatamente squalificato”.
Le due squadre si misero in sella alle proprie scope e attesero silenziosamente il via. Anche sulle tribune era sceso il silenzio. Poi madama Butterfly soffiò nel fischietto ed i giocatori si alzarono in volo. La partita era iniziata.
Albus non tolse un attimo lo sguardo dall’amico, lo guardò prendere la pluffa che era stata lanciata  dall’arbitro e schizzare verso le porte avversarie.
Un ragazzo di Grifondoro faceva la telecronaca, mostrandosi molto bravo nel suo incarico. “…e la pluffa è stata immediatamente intercettata da Malfoy che si muove piuttosto velocemente. Oh no Roger di Tassorosso ha scagliato un forte bolide contro Scorpius.. oh il ragazzo è riuscito ad evitarla con un sorprendentemente scatto laterale, alcuni Tassorosso tentano di frapporsi tra lui e gli anelli ma lui riesce ad evitarli, eccolo mentre si lancia verso l’anello centrale, il portiere si butta ma.. SERPEVERDE SEGNA! Ottimo lavoro questo Malfoy, sempre meglio del padre!” disse il commentatore.
“Kurt!” esclamò la preside sdegnata.
“Scusi professoressa, non volevo”.
“Lo spero proprio” rispose lei.
Del boccino non c’era ancora stata traccia, i due cercatori continuavano a svolazzare avanti ed indietro dal campo senza però riuscire ad individuarlo.
“Il cacciatore di Tassorosso schiva due bolidi, la pluffa appartiene ai Serpeverde… Garret intercetta l’avanzata dell’avversario e prende la pluffa. Sta schizzando velocemente verso gli anelli, Warrington si butta riesce a parare miracolosamente la palla”.
Scorpius marcava stretto un altro cacciatore della squadra avversaria, ma questi era più veloce e spesso riusciva a lasciarselo alle spalle.  Rose se ne stava zitta zitta a guardare la partita, mentre Albus esultava ogni volta che Serpeverde faceva una buona azione e gridava rabbiosamente quando gli avversari si avvicinavano alla porta.
“Palla ai Tassorosso… Garret ha la pluffa… oltrepassa Scorpius… supera Flitt… schiva un bolide E TASSOROSSO SEGNA andando in pareggio con Serpeverde.
La partita continuò per un'altra ora circa, Tassorosso era in svantaggio di venti punti, ma se avessero trovato il boccino avrebbero potuto ancora vincere. Al, stanco di alzarsi e gridare se ne stava ormai seduto discutendo con la cugina su chi fosse il giocatore più forte. Ovviamente il moro credeva che fosse l’amico, mentre Rose si ostinava ad insistere sull’estrema bravura di Adrian Warrington in porta. Troppo intenti a discutere i due si accorsero che i cercatori erano scattati all’inseguimento del  boccino, solo dopo aver udito le grida di eccitazione provenire dagli studenti sugli spalti. Il cercatore di Tassorosso era più veloce e ben presto si posizionò davanti all’avversario. Quando fu ad un soffio del boccino si sporse per prenderlo, ma perse l’equilibrio e cadde dalla scopa. Prima che toccasse terra si trovò a volteggiare, salvato da un incantesimo lanciato dalla preside. Grida di profonda delusione ruppero il silenzio facendo arrossire il povero sfortunato.
Tyler, il cercatore di Serpeverde, colse l’opportunità per avvicinarsi al boccino e in men che non  si dica lo aveva preso, ponendo fine alla partita. Albus, Rose, e tutti i ragazzi di Serpeverde si alzarono gioendo per la vittoria ottenuta. Cori contro gli sconfitti preselo largo dalla tribuna dei vincitori, venendo però sedati ben presto dalla McGranitt.  
I giocatori rientrarono nei rispettivi spogliatoi mentre il resto degli studenti si avviò verso le proprie Case, chi per festeggiare e chi per criticare la propria squadra.
Al e la cugina, come sempre, si fermarono ad attendere l’amico.
“Scorp è stato veramente forte” disse fiero il suo ragazzo.
“Ha fatto solo due centri, mentre l’altro cacciatore, quello rosso, ne ha fatti quattro!”
“Anche Scorpius sarebbe riuscito a farne quattro se non avesse avuto come marcatore il più grosso dei Tassorosso!”
“È inutile parlare con te Al, tanto devi sempre aver ragione!”
“Io ho sempre ragione, ora se non ti dispiace vado a congratularmi con i giocatori” disse il moro allontanandosi dalla cugina.
“E io come al solito ti attenderò qui da sola” sbuffò la ragazza.
Incurante delle proteste di Rose, il giovane Potter raggiunse gli spogliatoi e si congratulò caldamente con i compagni per la vittoria. Ascoltò attentamente il racconto della partita che si scambiavano i giocatori, fino a che non rimasero solo lui ed il suo ragazzo.
“Sei stato grande Scorp!” esclamò Al mettendosi davanti all’amico seduto su di una panchina.
“No, per niente, due centri sono estremamente pochi!”
“Be sono comunque meglio degli zero goal di Zac!”
“E peggio dei quattro di Jim!” concluse il biondo.
“Non mi importa degli altri, tu, per me, sei il più bello ed il più bravo giocatore di sempre!”
Scorpius si alzò, guardò in giro assicurandosi che non ci fosse davvero più nessuno, poi tirò a se l’altro ed iniziò a baciarlo. L’eccitazione crebbe velocemente, il moro iniziò a passare le mani dietro alla nuca dell’altro, iniziando poi a scendere lungo la schiena per poi finire sulle natiche sode del compagno.
I due si strinsero, le loro erezioni vennero in contatto mentre i due continuavano a scambiarsi dolci baci appassionati. La lingua del moro iniziò a passare lungo i contorni delle labbra dell’altro facendo eccitare ulteriormente il biondo che poi morsicò teneramente il labbro di Albus.
Presi dalla passione non si accorsero che la porta dello spogliatoio si era aperta e che qualcuno stava entrandovi.
“Al, Scorp, si può sapere che fine…” disse Rose, prima di vedere i corpi dei due amici stretti l’uno nell’altro.
Nel sentire la voce della ragazza i due si voltarono di scatto allontanandosi e cercando di assumere uno sguardo disinvolto.
“Em.. ecco.. noi.. stavamo... cercò di rispondere Scorp, ma prima che potesse finire la frase la giovane Weasley, rossa in volto quanto lo era nei capelli, si girò e corse via.
Scorpius, intento a finire di vestirsi disse al moro: “Su che aspetti? Corri da lei!”.
Albus, che fino ad un attimo prima, era paralizzato in mezzo allo spogliatoio, ascoltò l’esortazione del biondo e si mise a correre dietro alla ragazza.
La trovò seduta sui gradini davanti al portone d’entrata che piangeva. Quando lo vide arrivare si alzò per fuggire nuovamente, ma il cugino fu più rapido e la afferrò per un braccio.
“Rose ti va di parlare?” chiese il moro.
“Oh e così adesso ti va di parlare? O forse temi solo che io lo dica in giro?” chiese lei sempre più rossa.
“Rose io non so cosa hai visto ma…”
“So bene cosa ho visto, non azzardarti a farmi passare per scema, tu e Scorpius stavate per… vi stavate baciando e se non fossi entrata chissà che altro avreste fatto!”. Albus non seppe cosa dire, così si limitò a lasciar andare il braccio della cugina ed a fissare per terra.
“Da quanto tempo va avanti”
“Dalla seconda metà di settembre circa”
“E tu in tutto questo tempo non mi hai detto niente? Perché Albus?”
“Ecco, io temevo che non avresti capito, avevo paura che altri lo sapessero” rispose Al iniziando a sentirsi in colpa per non aver mai considerato l’idea di dire della sua relazione alla cugina.
“Albus Severus Potter, davvero hai così poca fiducia in me? Davvero pensavi che io non avrei capito? Sono la tua migliore amica da quando eravamo in fasce, ho sempre tenuto tutti i tuoi segreti, perché non avrei dovuto fare lo stesso con questo?”
“Mi dispiace Rose” disse Al con gli occhi lucidi, avvicinandosi alla cugina per abbracciarla. “Mi fido di te ciecamente, mi dispiace di non averti detto niente di me e Scorp, ho avuto solo paura che qualcuno avesse potuto scoprirlo”.
“E cosa c’è tra te e lui?” domandò la ragazza sempre più curiosa.
“Noi, ecco... noi stiamo insieme e ci amiamo Rose e per quanto possa essere immorale e sbagliato io non ci posso fare niente, Scorp è tutta la mia vita ora” esclamò Albus.
Rose si sedette su un gradino e fece sedere il cugino di fianco a lei, poi gli prese la faccia tra le mani e lo fece girare verso di lei.
“Guardami negli occhi Al e cerca di non dimenticarti quello che ti sto per dire: l’amore non è mai sbagliato, non ascoltare quello che potrebbero dire gli altri, l’amore non ha sesso e non c’è nulla di male se ami un uomo come te, quindi se ami Scorpius stai con lui e non pentirtene mai!”.
“Grazie Rose, sei la migliore amica che avrei mai potuto desiderare, mi dispiace di non avertelo detto prima…” concluse il moro.
“Per questa volta sei perdonato, ma da ora in poi niente più segreti ok?”
“D’accordo, niente più segreti” rispose dandole un bacio sulla guancia.
“Ora si spiegano un sacco di cose ad ogni modo” disse pensierosa la ragazza.
“Che genere di cose?”
“Innanzitutto perché tu e Scorpius siete sempre così appiccicati, poi si spiegano tutte le volte che siamo scesi a vedere gli allenamenti, tutte le volte che all’ora di pranzo tu e lui sparivate, a proposito dove andavate? Aspetta non dirmelo, la Stanza del Sapere?” chiese la ragazza, ma non ci fu bisogno di rispondere. “Poi finalmente mi è chiaro il motivo per cui lui ha lasciato Aliseris e perché continuava a stare vicino a te in infermeria!”.
“Già, l’infermeria, anche la McGranitt se n’è accorta da quello..” sbuffò Albus.
“La preside lo sa? Avanti, raccontami tutto, voglio tutti i dettagli, quindi parti dall’inizio della vostra relazione!” disse Rose con un tono che non ammetteva obbiezioni. I due ragazzi passarono insieme tutto il pomeriggio, camminando per il parco e poi lungo la riva del lago nero.
Quella sera, Albus, dopo aver dato la buonanotte a Scorpius ed essersi infilato nel letto, pensò che quel giorno il legame con sua cugina si era intensificato come mai prima e che sarebbero rimasti amici per lungo tempo.  
 
 

Hey ragazzi, rieccomi!
Mi dispiace immensamente per non aver pubblicato niente
ne oggi ne ieri, ma ho avuto da fare con la scuola... 
 (non mi manca più molto per finire la tesina!)
Spero di essermi fatto perdonare con questo capitolo!!!
Vi avviso che mi è tornata l’ispirazione, per cui spero di riuscire a
scrive presto i prossimi capitoli!!
Rose è troppo dolce, il suo personaggio è ispirato ad una mia carissima amica
alla quale voglio molto bene e che mi da i consigli per andare avanti con questa fic!
Le parole che Rose ha detto ad Al, verso la fine, sono pressappoco quelle che
questa mia amica, disse a me tempo fa.
Quindi, sta volta, un ringraziamento speciale a “
S”!
E grazie anche a voi lettori che mi seguite! Un bacione
:*
XOXO
P.S. Ditemi come l'avete trovato!!!

  
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