Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Reina    23/12/2006    5 recensioni
Quando bene e male hanno un significato ben diverso da quello che gli viene generalmente attribuito. Quando a distanza di 12000 anni la tragedia rischia di ripetersi ancora una volta e due anime devono lottare per proteggere il loro amore... un amore che per alcuni, invece, è sinonimo di peccato. Attenzione: Il penultimo capitolo è stato modificato. Per coprendere al meglio alcuni avvenimenti ne è consigliata la lettura.
Genere: Triste, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando gli amanti col favore delle tenebre si riuniranno

Angolo dell’autrice.

E con il prossimo capitolo comincio veramente il Flash Back su quanto accaduto 12000 anni fa.

Con l’apparizione della componente femminile del terzo Parin ufficiale verranno gettate delle basi di collegamento con altre due storie attualmente in corso.

(Piccolo spoiler)

E se la casata Uchiha di Konoha NON fosse quella principale, ma quella cadetta? E se arrivasse una ragazza della VERA casata principale come la prenderebbero i due Cadetti? :lol:

X KK: aspetta la fine del Flash Back e vedrai cosa gli faccio fare.

X Lord Martiya: Se ti stupisci ora vedrai dopo cosa combinerà il mio elfetto schizzato.

X Amber: Se ti piace ora, sono sicura che apprezzerai molto la versione definitiva, poi dimmi quale delle due preferisci.

X ghilarza92: Ti sfugge e continuerà a sfuggirti per un po’.

X Shine no Kami: VOGLIO vedere quell’immagine. Come vedrai, Sasuke NON ha assisitito alla scena e continuerà ad ignorare un po’ di cosucce ancora per un po’.

 

A new life has come!

 

Finalmente a casa.

Quasi tre anni da quando lo aveva abbandonato e ora vi faceva ufficialmente ritorno.

Mesi erano passati da quando quella notte l’aveva lasciata supina nel letto e ora voleva assicurarsi che quello di una settimana prima fosse stato solo un brutto sogno.

Non poteva dire di essere stato abbracciato dal suo vecchio sensei, ma Kakashi non si rivelò né gioviale (cosa che comunque non era da lui) né freddo, ma si limitò ai classici convenevoli sul “Come stai”, “andato bene il viaggio…” e via discorrendo.

Quando poi accennò a certe vecchie conoscenze che morivano dalla voglia di rivederlo, l’uomo lasciò trasparire un non so ché di malizioso che a Sasuke fece venire il sospetto che qualcuno si fosse lasciato sfuggire qualcosa di troppo. 

Pazienza.

Prima o poi avrebbe dovuto vedersela con i pettegolezzi, quindi tanto valeva farci l’abitudine sin da ora.

Voleva vederla il prima possibile, ma non le si poteva certo presentare davanti con gli abiti logori e un odore non propriamente piacevole.

Così si congedò dagli altri tre per passare a casa a farsi una doccia veloce cambiarsi prima di raggiungere gli altri alla festa.

Forse furono le sagome delle case.

Forse i pensieri in cui era immerso.

O forse la lontananza.

Sta di fatto che nessuno dei tre si accorse della colonna di fuoco che dal quartiere degli Hyuga si innalzò verso il cielo.

 

 

Era avvenuto tutto così in fretta.

Erano a malapena riusciti ad uscire in strada.

Garv aveva parlato a voce molto alta perché il suo discorso si sentì anche lì dove erano loro.

Prima gli applausi, poi le urla degli ospiti, infine una colonna di fuoco che si innalzava verso il cielo.

Proprio non si aspettavano che accadesse una cosa del genere e ne rimasero spaventati a morte.

Hinata in preda al panico si gettò tra le braccia del ragazzo facendolo sbilanciare. Naruto era stato colto alla sprovvista e per riflesso aveva afferrato la ragazza nel tentativo di non cadere, con l’unico risultato di far capitombolare entrambi.

Rimasero alcuni minuti in quella posizione osservando la colonna di fuoco, poi quando la videro scemare si rimisero in piedi e ritornarono in casa per assicurarsi che l’amica fosse in buone condizioni.

Corsero spintonando cercando di farsi largo tra la folla, ma l’ammassare di gente era troppo concentrato perché riuscissero a passare.

In mezzo alla sala c’erano i Dark Lord formavano un cerchio per contenere al colonna di fuoco che altrimenti avrebbe incenerito tutti i presenti. Alcuni metri più indietro i vari General e Priest formava un cerchio minore mentre i sottoposti minori erano sparpagliati per coprire la zona.

Sopra le loro teste c’era un gran bel buco nel soffitto.

Razor e Valgarv sostenevano un massiccio pezzo di legno ardente che doveva essersi staccato dal soffitto. Dovevano essersi trovati abbastanza vicino da riuscire a prenderlo al volo prima che cadesse sulla calca fin troppo gremita perché riuscissero tutti a scansarsi in tempo.

Da sopra le teste dei presenti spiccava una strana asta nera e tutto ciò che riuscirono ad intravedere fu una figura ignuda risplendere di luce propria con lunghi capelli rilucenti di varie sfumature di rosso e arancione come se fossero di fuoco essi stessi.

Da sotto la zazzera spuntavano orecchie dalla forma allungata, della stessa forma di quelle dell’elfo ma più lunghe.

La luce irradiata dal corpo si affievolì fino a darle la stessa carnagione nivea, mentre alcune fiammelle residue avvolgevano la carne prendendo forma di un lungo abito nero cinese smanicato.

Il rituale era concluso.

 

- Ben venuta a bordo… Miori Chaos Dragon.

Poche parole in grado di fare il un certo effetto.

Inquietudine? Tensione? Paura?

Non sapeva come definire il suo stato d’animo ridotto ad un mix di sensazioni tutte poco piacevoli.

Ci mise un buon momento per ricordare che i mazoku sono creature empatiche, quindi ciò che sentiva era l’insieme delle sensazioni provate dai presenti.

*Inquietudine, paura, curiosità, disgusto, sollievo misto a preoccupazione… SOLLIEVO MISTO A PREOCCUPAZIONE?

Devono essere Naruto e Hinata *

Si alzò in punta di piedi pere cercarli ma la sua vista era ostacolata dallo specchio e dal resto della folla che la osservava.

*Ed ora come diavolo faccio a farlo sparire questo specchio del cavolo?*

*Prova ad immaginare di aprire una faglia nello spazio e ad infilarcelo dentro*

*Valgarv?!*

*Il solo ed unico! Su, provaci. È così che facciamo apparire le nostre armi. Che credevi, che le creassimo sul momento?*

Miori seguì il consiglio, senza riuscirci, e toccò al neo-collega farlo sparire al suo.

*Visto come si fa!?*

Sulla tempia della priestess una venuzza (anime style) cominciò a pulsare.

*Se qualcuno di voi si fosse preso la briga di spiegarmi dettagliatamente il funzionamento dei vostri poteri, forse non avrei avuto tutti ‘sti problemi*

* Non vorrei interrompere la vostra discussione, ma la gente ti sta fissando in modo strano. ricorda che a parte i tuoi due amichetti nessun altro è a conoscenza delle nostre abilità telepatiche*

**Sì master**

Garv come Master prese le redini in mano e riprese il discorso dove era stato interrotto.

- Come avevamo accordato, domani all’alba lasceremo il villaggio e con me porterò questa giovane che da ora prenderò sotto custodia per la durata di alcuni mesi. Finito il periodo di servizio potrà fare ritorno a casa, come umana ovviamente. Ciò significa anche che perderà i poteri per ora acquisiti e potrà riprendere la sua vita di tutti i giorni. 

La folla cominciò a vociferare interrotta dalla voce tonante della Godaime.

- Come sarebbe a dire “come umana”. Cosa significa! Che cosa le avete fatto. 

Tra i demoni di alto lignaggio si diffuse un risolino di scherno.

- *Povera illusa.* Beh, credeva davvero che mio fratello avrebbe preso sotto la sua ala un’umana?

Borbottii di protesta si diffusero tra gli umani. Il fatto che avesse enfatizzato in quel modo sulla loro natura non era piaciuto proprio a nessuno.

Se non fosse che avrebbero potuto scatenare una guerra, in molti sarebbero passati ai fatti pratici per insegnare un po’ di educazione a quello che ai loro occhi sembrava un ragazzino, ignorando che avrebbero dovuto vedersela con quello che dopo il suo creatore era l’indiscusso demone più potente di quella dimensione.

- * Lady Tsunade-sama*

- Vede - Garv riprese il discorso nel tentativo di riparare ai danni del fratello - I nostri diretti sottoposti devono affrontare pericoli che voi umani potete solo immaginare. Questo vuol dire che un essere umano, con le sue semplici capacità, non saprebbe uscirne vivo. Per questo ho dovuto temporaneamente demonizzare la vostra apprendista, che come tutti sanno spicca tra le sue coetanee, per darle una maggiore possibilità di far ritorno viva a casa.     

- Per quanto tempo.

- Questo non dipende da me. La nostra Priestess è impegnata in una missione molto impegnativa. Quando farà ritorno non lo sappiamo neppure noi. La ragazza farà ritorno al suo villaggio tra meno di un anno, questo posso assicuraglielo. Non le verrà tolto un capello. *non da noi almeno* Ha la mia parola di demone e capo del Clan Chaos Dragon.

Il discorso era terminato e tutti erano rimasti a bocca aperta.

Poi si diffuse un fastidioso brusio di sottofondo che la Godaime zittì con la sua voce tonante.

La donna chiaramente non si fidava pienamente dei demoni, ma non poteva permettersi di far trapelare nessuno voce sul quanto successo.

Se gli altri villaggi fossero venuti a conoscenza dell’alleanza con i demoni, avrebbero potuto allearsi a loro volta contro il paese del fuoco, scatenando una corsa agli armamenti.

La guerra sarebbe stata inevitabile, e loro non potevano permettersi di correre questo  rischio.

Di comune accordo con i Dark Lord, venne promulgata seduta stante una legge che vietava categoricamente a tutti i presenti di fare parola ad esterni di quanto successo quella serata, compresi i giovani che da lì a breve sarebbero diventati Genin.

Solo i ninja presenti erano al corrente su quanto accaduto.

Duri provvedimenti sarebbero stati presi per i trasgressori.

Era stata pertanto decisa una versione ufficiale per giustificare lo stato malridotto dell’abitazione che alla luce del giorno non sarebbe passato inosservato.

In pratica: qualcuno si era ubriacato e aveva colpito una collega non esattamente sobria che gli altri ospiti stavano tentando di convincere (senza successo ovviamente) a non eseguire una potentissima tecnica elementare del fuoco e nell’impatto si era trovata costretta a puntare verso l’alto per evitare di arrostire qualcuno.

Il contraente (alias: Garv) era rimasto talmente impressionato per la potenza del colpo da prendere la ragazza sotto la sua ala e sottoporla ad un addestramento speciale.

Sul fatto che a lanciare il colpo dovesse essere Sakura non c’erano stati dubbi; era decidere chi dovesse beccarsi ufficiosamente la colpa che aveva suscitato qualche dibattito. Alla fine fu scelto Lee che era stato precedentemente narcotizzato.

Una locanda demolita era più che sufficiente.

 

 

Avevano lasciato la sala avvolti in mantelli che nascondevano la loro figura.

Dietro di loro Naruto e Hinata camminavano tenendosi per mano.

Se solo non fosse che sapevano la verità ci sarebbero cascati anche loro due, ma con che coraggio avrebbero potuto dire come stavano di fatto le cose?

Come potevano dire a tutti che il processo era irreversibile, ma che soprattutto Garv NON aveva nessuna Priestess? 

Tutto sarebbe andato a posto in un modo o nell’altro e dovevano solo aspettare.

- Per i vestiti ne prenderemo di nuovi quando ti sarai stabilita alla base. Mettiti questo o attirerai troppo l’attenzione!

Rashart porse a Miori un pezzo di quarzo grezzo annodato ad un legaccio di cuoio.

- Non sono riuscito a fare di meglio, ma almeno agli occhi degli altri apparirai come sempre.

La priestess aprì la bocca per ribattere ma venne battuta sul tempo dall’altro.

- Domani si parte e chissà tra quanti mesi lo rivedrai.

Se lo mise al collo ed effettivamente riassunse le stesse sembianze che aveva quella sera, eccezione fatta per gli abiti che erano rimasti gli stessi che indossava in quel momento.

In lontananza intravidero Kakashi.

L’unico occhio mostrava un’espressione seria.

Era rimasta pietrificata.

Non aveva tenuto presente del proprio ex-sensei.

Ancor prima di aprir bocca in sua difesa, si sentì toccare la nuca da una mano.

Il tempo di girarsi e vide i due amici procedere verso il Jonin.

- da lui. Non hai tutta la notte quindi vedi di darti una mossa.

- Ma

- Tranquilla Miori, gli spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere.

- In bocca al lupo!!!!!

- Crepi!    

 

 

Per fare pro e contro c’era ancora tanto tempo, ma constatare che percezioni e velocità di spostamento si erano incrementate rientrava decisamente tra i punti a favore dell’essere diventata un demone.

Sapere dove trovare il suo ragazzo e impiegarci un terzo del tempo per raggiungerlo ti dava una   sensazione elettrizzante, specialmente ad una che sparisce con una folgore dimenticandosi categoricamente di chiedere dove andarlo a cercare.

Ed eccola lì ferma a fissarlo mentre insulta la porta del suo appartamento.

Indossa pantaloni con tasche laterali, camicia e bandana, tutto in nero.

Che sia una nuova tecnica per sfuggire alle legioni di fangirl che negli anni passati hanno reso fin troppo movimentata la sua esistenza?

E quale arcana arte ha usato per riuscire a fare ad infila le chiavi di casa nella serratura al buio?

Ma in fondo sono dettagli privi di significato su cui è inutile soffermarsi troppo.

Smette di restare a fissarlo come uno stoccafisso e gli salta addosso.

STUD!

- Ahi!  

Troppa rincorsa.

 

(Punto Di Vista di Miori)

Alzando lo sguardo vedo Sasuke che si sta massaggiando la testa.

È andato a sbattere contro il muro.

Forse ho esagerato con la rincorsa, ma non sembra lamentarsi.

Seguo il suo sguardo e scopro che sta studiando le mie gambe.

Oddio, non sarà troppo succinto questo vestito?

- Ho saputo che dagli Hyuga c’è una festa. Vieni da lì? Chi hai incontrato?

Ha ingoiato un dizionario!!!

- Beh, in effetti vengo dalla festa degli Hyuga. Ci sono andata con  Naruto e...

- Forza, ti accompagno a casa a cambiarti. Non vorrai andare in giro conciata così!

Eh?

Questa poi!!!!

Venghino signori, venghino.

Versione inedita a edizione limitata: Sasuke GELOSO!

- E ora che c’è?

- Nulla.

Dannazione… le chiavi di casa. Dove diavolo sono finite…

E io che volevo parlare con lui tutta la serata.

Aspetta un momento.

Siamo fuori casa sua, giusto?

Quindi spiegatemi secondo quale principio logico dobbiamo per forza andare a casa mia.

(Fine PDV Miori)

 

 

Il ragazzo si vede la fidanzata avvicinarsi con fare strano.

Sembrava più impacciata del solito e sulle gote emergeva un lieve rossore.

Gli aveva cinto il collo con le braccia e aveva cominciato a baciarlo molto, molto lentamente e molto, ma molto appassionatamente.

- No… Sakura, no! Dobbiamo… andare… a casa… tua.

Poveretto, ignorava completamente che la ragazza aveva inserito a piena potenza la modalità dolce donzella indifesa.

Lui non voleva cedere, ma lei, per sua estrema sfortuna, aveva deciso di usare le maniere forti e stava per sfoderare un’arma a dir poco micidiale…

* Gli occhini da cucciolo. Non ci credo. Sta veramente usando gli occhini da cucciolo. Sasuke sii uomo, resisti. NON devi cedere. NON. Devi. Cedere.*

*Kawaii!!!!!*

*Traditore*

Ma nonostante le proteste riuscì ad inserire le chiavi.

Al primo colpo.

E un attimo dopo erano sul suo letto a coccolarsi e senza sapere come Sasuke si ritrovò con solo addosso i boxer a smanettare per sganciare quella sottospecie di trappola denominata da tutta la popolazione mondiale come reggiseno.

Miori cercò di non ridere mentre lui, col volto appoggiato sull’incavo del suo collo stava allegramente insultando i gancetti che non volevano saperne di sganciarsi.

Si stupì quando non sentì più le mani del ragazzo lavorare.

- Sasuke?

Silenzio.

- Sasuke

Che si sia arreso?

Magari!!!

- Non ci posso credere… Si è addormentato!!!

 

 

Sul piano astrale era calato un silenzio di tomba.

Tutti gli esseri di sesso maschile si stavano vergognando come ladri per il fallimento del collega.

Addormentarsi ad un passo del momento cruciale!!!

Che umiliazione.

Poi la temperatura era improvvisamente scesa sotto i dieci gradi Celsius e tutti si erano girati verso Dynast che esibiva un lieve sorriso di soddisfazione.

Garv emise un’aura incandescente.

- Non dirmi che tu…  

- Sono troppo giovani per queste cose.

- Nah - intervenne Dolphin - Sono solo in anticipo di qualche mese. E poi sarebbe comunque crollato in un momento ben più imbarazzante. Credete a me, in fin dei conti è stato molto meglio così.

- Povera la mia piccolina… restare a bocca asciutta così…

Zelas interrupe il fratello - Ah, Garv, lo sai che la tua neo pupilla è un demone della lussuria?

 

 

Lasciamo perdere la sessione di risposte non troppo lusinghiere che Garv riservò a Zelas.

Passiamo alla coppia di dormienti.

Perché nei sogni sono celate molte cose.

Perché quel che verrà vissuto in questo sogno altri non è che una grossa verità su qualcosa verificatasi ben dodicimila anni fa.

Poiché ancora adesso - tra amore, amicizia e morte- , il presente risente ancora di ciò che un tempo fu.

Ed è ora che la verità venga finalmente a galla.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Reina