Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Lalli96    06/06/2012    1 recensioni
queasta storia parla di me , delle mie due migliori amiche e del nostro incontro con i One Direction, spero vi piaccia questa FF
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I suoi occhi, profondi e sinceri, erano di un verde intenso che rifletteva le luci che illuminavano le rive del Tamigi.
Continuava a fissarmi e io ero alquanto imbarazzata. Se gli sguardi puntati addosso mi avevanosempre dato fastidio e se avevo sempre odiato trovarmi al centro dell'attenzione mi sembra inutile dire che Harry mi stava letteralmente mandando fuori di testa.
-Ehy…- dissi timida abbassando lo sguardo.
-Sai dire solo una parola per volta?- chiese Harry continuando a sussurrare vicino al mio viso con un tono piuttosto divertito.
-Beh, è già tanto sai? Quindi accontentati!- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia per poi prenderlo per mano.
-Piccionciniii!- ci sentimmo chiamare da Louis che si avvicinava a noi con passo veloce e felpato.
-Ei Lou, tranquillo che non te lo rubo mica, perché così preoccupato?- esordii ridacchiando.
-Dobbiamo andare se domani non vogliamo che le nostre foto siano su tutti i giornali londinesi!-disse venendo dietro di noi e iniziando a spingerci poggiandoci una mano sulla schiena.
-Tomlinson, nessuno sa che siamo qui stasera!- chiarì seccato harry mentre cercava di opporre resistenza.
Nel frattempo il più grande indicò un gruppo di giornalisti intenti a scattarci foto da dietro la siepe di un bar e Harry, stizzito, imprecò sottovoce.
Mi prese per mano e mi trascinò via e tutti quanti iniziammo a correre come forsennati.
-Harry fermati! mi si spezzeranno le caviglie!- urlai cercando di far rallentare il riccio.
-Sbrigati che se ci raggiungono Paul ci ammazza!- ribattè lui come se non gli avessi detto nulla.
Così mi sfilai di corsa le scarpe e ricominciai a correre prendendo per mano Rebby, anche lei senza scarpe.
Continuavamo a seguire Liam e Louis, senza sapere bene dove stessimo andando.
Avevo il fiatone e sinceramente mi stavo preoccupando.
-Harold dimmi che hai le chiavi!
Le mie le ha Eleanor!- supplicò Louis.
-Si Boo!- Harry sfilò le chiavi di tasca e aprì il portone del villino.
Appena dentro i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo.
-L’abbiamo scampata bella!- sbottò Niall spaparanzandosi sul divano mente gli altri si toglievano le giacche, le cravatte o, nel caso di Lou, le bretelle.
Noi ragazze rimanemmo in piedi sulla porta ad ammirare la bellezza di quella casa mentre Harry si era avvicinato al frigo tirandone fuori dei succhi di frutta per noi e delle birre per loro.
-Volete entrare o preferite rimanere sulla porta?- disse Zayn ridacchiando e avvicinandosi alla nostra cara Rebecca che si era letteralmente persa nei suoi occhi.
Gloria si sedette sul divano accanto agli altri che nel frattempo guardavano la televisione, mentre io e Rebecca andammo a darci una rinfrescata in bagno.
-Oi Rebby, ma ci pensi dove siamo?- dissi io, poggiata al piano di marmo del lavabo, mentre osservavo le venature grigie delle mattonelle.
-Lalli io non riesco a metabolizzare bene la cosa, mi sembra davvero un sogno- disse lei finendo di sistemarsi il trucco.
-Speriamo che non finisca, voglio dormire per sempre!- risposi rimettendomi le scarpe per tornare al piano inferiore.
Scendemmo mano nella mano, per evitare di cadere scivolando sulla scalinata interamente in vetro e acciaio.
Una volta al piano di sotto trascinammo Gloria in cucina per parlare con un po' di privacy.
-Perché mi avete portata via?- Disse quest’ultima guardando insistentemente verso il salotto dovei ragazzi ridevano fra loro.
-Chiamiamo Serena!-Dissi io saltellando dalla felicità.
Serena era una nostra amica directioner e noi avevamo tutta l'intenzione di informarla del fatto che fossimo a casa dei One Direction.
-Siete perfide!- disse Gloria sorridendo appena.
-Dai, deve sapere che siamo a casa di Tommo!!- dissi iniziando a comporre il numero.
-Io mi dissocio!- concluse Gloria uscendo dalla stanza.
*Tu Tu Tu*
-Ehi Sereee! Che dici di bello?- dissi io con il telefono in viva voce appoggiato al bancone della cucina.
-Mah, niente di nuovo... Sto studiando. Voi? Come va a Londra?- biascicó tra uno sbadiglio e l’altro.
-Siamo a casa di Hazza e Tommo!- urlai il più possibile quei due nomi, tanto da attirare l’attenzione di Harry che era venuto a controllare se andasse tutto bene.
-seee, prendete per il culo qualcun’altra, non vi credo!- disse lei ridendo.
A quell’affermazione porsi al riccio il cellulare dicendogli all’orecchio di salutare per bene la mia amica.
-Sciao Serena I’m Harry!- non si sentì più nulla, forse era stramazzata al suolo.
-Hahahah, simpatiche, ma non ci casco mica! Chi è questo soggetto che imita Styles? Che gente frequentate? Mi devo preoccupare??- disse lei continuando a ridere.
Rebby fece capire ad Harry che Serena non gli aveva creduto e lui, facendo l'occhiolino, partì di nuovo all'attacco.
-Serena I’m really Harry Styles!- ribadì il cantante con voce roca.
Di nuovo silenzio...
Lei non era tipo da svenire, ma sinceramente iniziavo a preoccuparmi.
Allora Harry cominciò a cantare: 'Shot me out of the sky, you're my kryptonite'
Harry sorrise soddisfatto mentre Rebby si congratulava con lui.
-Oh Sere! Sono Laura ma sei viva??-
Harry l'aveva uccisa, ne ero consapevole.
Lo fulminai con un'occhiataccia e lui scrollò le spalle con un'espressione innocente dipinta sul viso.
-Oh.Cristo!!- era alquanto scioccata.
- Dimmi che lo avete incontrato per strada, dimmi che nonci sono tutti e cinque! Dimmi che non siete a casa loro e soprattutto dimmi che Tommo non c'è! Oh mio Dio!-
-Ahahah! Non posso dirti nessuna di queste cose, mi dispiace!- rispose Rebby.
- Anche tu?? Oddio siete tutte lì? Fate le brave eh!
Per fortuna che c'è Gloria che vi controlla...- sospirò lei.
- In realtà Gloria sta chiacchierando con Niall in salotto!-
Per poco non si strozzò.
- seeenti, non voglio disturbare oltre ma voglio sapere se Harry porta i pantaloni viola. Si, insomma quelli del video di More Than This!-
- no, stasera siamo sul nero...- risposi io lanciando un'occhiata adorante a Hazza.
- vabbe' noi andiamo di là che ci aspettano... Sogni d’Horan!- disse velocemente Rebby.
-No non mi potete lasciare così! Però siccome sono buona vi saluto e vi lascio divertire a patto che domani mattina mi richiamiate e mi diciate tutto! Ok??- spiegò come fosse un ordine più che una richiesta.
-Si si, a domani!- salutai riagganciando.
Io e Rebby ci guardammo e scoppiammo a ridere attirando l'attenzione di Harry che ci guardò divertito.
Tornammo dai ragazzi notando che Louis e Niall giocavano alla wii mentre Gloria faceva il tifo per il biondo e che Zayn e Liam stavano giocando al pc.
Rebecca si sedette fra Zayn e Liam visto che il Moro l’ aveva invitata a fargli compagnia, Gloria aveva appena risposto al telefono e discuteva animatamente e io mi stavo annoiando a morte visto che Niall e Louis erano presi davanti al televisore e Harry era sparito dopo aver ricevuto anche lui una telefonata.
Gloria riagganciò e notai dal modo in cui teneva il telefono che dovesse essere molto nervosa. Sperai non fosse successo nulla di grave.
-Ragazze possiamo andare? Sono stanca!- disse abbassando lo sguardo mentre si massaggiava le tempie.
Era dispiaciuta, non voleva rovinarci la serata, ma non voleva di certo rimanere con i ragazzi in quello stato.
-OK, ok tranquilla non ti preoccupare!- Disse Rebecca alzandosi dalla sedia e salutando Zayn con un bacio sulla guancia poi andando da Louis e Niall per fare lo stesso.
Liam era andato a cercare Harry di sopra per dirgli che ce ne andavamo e io ero andata a recuperare la mia borsa che avevo abbandonato nell’altra stanza.
Salutammo tutti i ragazzi e poi tornammo in albergo in macchina con Hazza.
Fu un viaggio molto silenzioso animato soltanto dai miei continui sbadigli e dalla radio accesa.
- grazie per il passaggio e per la serata stupenda!- disse Rebby salutando Styles.
- Notte ragazze! E grazie a voi...- si congedò il ragazzo mettendo in moto la macchina.
Salutammo il riccio e salimmo in camera.
-Oi Gloria tutto bene? È successo qualcosa di grave??-chiese Rebecca mentre si sfilava le scarpe e si massaggiava i piedi.
Gloria ci spiegò che l’aveva chiamata una sua " amica" per chiederle per l'ennesima volta di coprirla con i suoi genitori perchè lei avrebbe dormito fuori.
Gloria aveva già accontentato la ragazza qualche volta ritrovandosi nei guai e così quella sera aveva deciso di mettere in chiaro le cose una volta per tutte.
Ovviamente la mia amica era una ragazza gentile e disponibile ma i litigi la rendevano nervosa e la mggior parte delle volte finiva per litigare con chiunque le stava intorno.
Per quel motivo probabilmente ci aveva chiesto di tornare in hotel.
- E adesso grazie a lei mi scoppia la testa e vi ho anche rovinato la serata!- concluse gloria.
- ma smettila! L'importante è che tu stia bene...- concluse Rebby sbadigliando.
Ci addormentammo in un batter d'occhio tutte felici della piega che aveva preso la nostra vacanza.

La mattina dopo fui la prima a svegliarmi a causa delle solite chiamate di mia madre, così approfittai per iniziare a preparami.
“Oggi mare!” pensai entusiasta mentre cercavo il mio costume in valigia.
Dopo dieci minuti, per colpa della mia scarsa delicatezza, si svegliarono anche le mie amiche.
Ci preparammo ( L: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=48468466&.locale=it R: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=48469311&.locale=it G: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=48469762&.locale=it )
Dopo il viaggio in treno arrivammo alla spiaggia che non era molto grande e affollata ma era comunque molto bella.
Rebecca si sdraiò sull’ asciugamano con le cuffiette a prendere un po’ di sole, io e Gloria ci spogliammo al volo, lasciammo a terra gli zaini e ci buttammo in acqua.
-Chi entra per ultima paga da bere!!- urlai io riferendomi solo a Gloria , visto che Rebecca non sarebbe mai entrata visto che non sa nuotare e odia l'acqua.
Arrivai prima io e senza pensarci due volte mi buttai pentendomi quasi subito di quel gesto.
L'acqua era congelata e Gloria, vedendo la mia reazione esitò ad entrare ma io la schizzai costringendola ad immergersi.
Facemmo il bagno per circa una mezz' ora e poi andammo a disturbare la bella addormentata che era sdraiata tranquillamente al sole.
Prendemmo in prestito da due fratellini i loro secchielli, li riempimmo d’acqua congelata e corremmo a svuotarli sopra Rebecca che,appena sentì le prime gocce, saltò in piedi e iniziò ad urlare come una matta.
-AAAAH! Pazze, ero bollente ora mi si prenderà una congestione!- continuava a blaterare mentre metteva ad asciugare gli occhiali e si strizzava i capelli.
-Fortuna che mi ero tolta le cuffie! Voi siete due matte, vi farò rinchiudere!!- disse ammonendoci mentre io e Gloria eravamo piegate a ridere guardando la sua faccia sconvolta.

-Che stanchezza!- dissi accomodandomi sul sedile del treno e appoggiando la testa al finestrino.
-In bagno ci vado prima io!- ci annunciò Gloria mettendo le mani avanti.
-Fai come vuoi basta che ti muovi!- Disse acida Rebecca che ancora non ci aveva perdonato per lo scherzetto di prima.
-Vabbè dai ora non ci scaldiamo- Cercai di mettere pace.
Ero sicura che non avrebbero litigato, ma Gloria si sarebbe offesa e io avrei dovuto farmi in quattro per far tornare il sorriso ad entrambe.
*From the moment I met you, everything changed, I knew I had to get you, Whatever the pain*
-Pronto?!- esclamò Rebecca tappandosi l’altro orecchio con la mano.
-Ciao Rebecca sono Zayn!-
La vedemmo sbarrare gli occhi e intuimmo chi potesse essere.
-Ehi Zayn! dimmi...- rispose incerta mordendosi il labbro e passandosi una mano fra i capelli.
-Scherzi? Sei sicuro??- chiese sconvolta lei.
Sentimmo il moro ridere e notammo che l'espressione di Rebecca passò da scioccata a sognante.
- Ok, a dopo allora! Ciaoooo-
concluse attaccando la ragazza.
-Insomma?? Che dice Zayn?- chiesi io curiosa.
-Mah, nulla di nuovo…-disse facendo l’indifferente controllandosi le unghie.
Io e Gloria ci guardammo perplesse.
-Mi ha solo invitata a cena!- iniziò a saltare come una molla nel corridoio del nostro vagone non curandosi dei pochi passeggeri che la guardavano come se fosse diventata pazza.
Scendemmo in stazione alle 18.00 e fu un taxi a riportatci in albergo.
Una volta in camera Rebecca iniziò a prepararsi mentre io e l’altra mia amica continuavamo a menzionarci su Twitter da un letto all’altro.
-Ragazze come mi vesto??- chiedeva Rebecca continuando a specchiarsi cambiando abito ogni secondo.
Con una mano da parte di Gloria riuscì a prepararsi in tempo ( R: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=48578623&.locale=it ) e ad essere nella Hall per le 20.

POV REBECCA
Quelle bastarde delle mie amiche mi avevano letteralmente cacciato dalla stanza lasciandomi sola ad aspettare Zayn nella hall.
"supporto morale no, eh?" pensai mentre tamburellavo con il piede a terra.
Non mi sembrava ancora vero!
Stavo per cenare con Zayn Malik, solo io e lui. Mi brillavano gli occhi solo a pensarci.
Lo vidi entrare dalla porta tutto sorridente mentre si allacciava il suo giubbotto di pelle nera.
Mi alzai sospirando per farmi coraggio e lo salutai cercando di sciogliermi un po'.
Lui mi prese sottobraccio e mi condusse verso il taxi che ci avrebbe portato al ristorante italiano dove avevamo deciso di cenare.
Appena arrivati Zayn scese di corsa per venirmi ad aprire la portiera e io non potei fare altro che pensare“che cavaliere!”
Una volta nel locale un cameriere ci fece accomodare ad un tavolo piuttosto appartato in un angolo della sala e ci consegnò i menu.
Dopo qualche minuto un uomo calvo sulla cinquantina ci chiese cortesemente:
-Allora cosa ordinate?-
In realtà non avevo posto molta attenzione al menu, troppo presa ad osservare Zayn che si toglieva la giacca e che si passava una mano fra i capelli indeciso su cosa scegliere.
Morivo dalla voglia di sapere qualcosa in più su di lui, di conoscere il vero Zayn.
- Allora, Rebs, che hai deciso di prendere?- mi chiese lui.
- oh, scusatemi! Io credo... Quello che hai preso tu, dai!- risposi ridacchiando.
Lui rise e il cameriere si allontanò facendo l'occhiolino a Zayn.
Io arrossii e cercai di intavolare una conversazione.
-Allora come mai questo inaspettato invito a cena?- chiesi mentre continuavo a guardarmi intorno.
-Ho alcune notizie da darti e volevo farlo per bene! Cosa c’è di meglio di una cena?- rimasi un po’ perplessa a questa affermazione. Cosa voleva dirmi?
-Ah ok! Allora cos'è che devi dirmi?- Chiesi curiosa e anche speranzosa che fosse qualcosa di bello.
-Allora, ti volevo dire che domani mattina partiamo! Andremo in America per il Tour!- disse orgoglioso.
Rimasi un po’ a bocca aperta... Cioè mi aveva invitata a cena per dirmi che non ci saremmo più visti?
-Bello!- dissi atona mentre ci veniva servita la cena.
-Beh, però non è proprio questo che volevo dirti…- disse un po’ imbarazzato abbassando lo sguardo.
Ok, stavo iniziando a preoccuparmi un po’.
-E cosa allora? No, aspetta, se non vuoi dirmelo non importa! Ti capisco... Cioè mi sei sempre sembrato un ragazzo riservato e taciturno quindi...-
Lui scosse la testa e sorrise leggermente:
-Sai non ci conosciamo per niente, ma mi piacerebbe davvero rimanere in contatto con te, anche durante il tour!- spiego tutto d’un fiato.
-Ma certo, gli amici rimangono sempre in contatto! Anche con milioni di chilometri di distanza l’uno dall’altro!- mi ritrovai a dire.
Perché avevo parlato!? Il mio cervello dava i numeri! Forse era la vicinanza con quello di Lalli che gli faceva male. Appena avevo pronunciato la parola amici aveva tossito…magari voleva qualcosa di più? Oddio lo speravo fortemente!
-Già gli amici!- replicò con tono distaccato.
Non risposi, mi limitai ad annuire debolmente.
-Beh, ovviamente una ragazza normale non sarebbe disposta a sopportare i continui tour, non è così?-
“ Bè carissimo Malik io potrei sopportare qualsiasi tour, non mi dispiacerebbe affatto!"
-C’è chi è disposto e chi no!- mi pulii la bocca con il tovagliolo iniziando poi ad attorcigliarlo.
-E tu?- sbarrai gli occhi, non mi sarei mai aspettata una domanda del genere. Che cosa voleva chiedermi?
-Ci si potrebbe sempre provare no?- dopo quella sera mi sarei cucita la bocca!
Fece una risatina che mi mise realmente in imbarazzo, continuavamo a guardarci negli occhi senza proferire parola ed era risaputo che quegli occhioni mi facevano un gran brutto effetto.
Mi serviva una scusa per parlare ed uscire da quella situazione assurda che si era creata.
- Sei sempre così diretto tu?- chiesi sorridendo.
- No, in realtà no. Anzi... Ti dà fastidio?-
- No, no! Sono contenta che tu sia sincero con me. Mi piacciono le persone sincere. Non ti immaginavo così però...- dissi poggiando il mento su una mano osservandolo bene.
- ah no? E ti sto deludendo?- chiese lui inarcando un sopracciglio.
- Te lo dico a fine serata ok?- conclusi facendogli l'occhiolino e scoppiando a ridere seguita a ruota da lui.
Mi stava di nuovo fissando con quei due fanali che si ritrovava al posto degli occhi quando decisi di uscire al piú presto da quel ristorante.
-Scusi ci porterebbe il conto?- dissi rivolgendomi all’uomo che in precedenza ci aveva preso le ordinazioni.
-Si, arrivo subito signorina!- rispose avviandosi verso la cassa.
-Come mai chiedi il conto? Tutto bene?- chiese con una faccia perplessa.
-Si assolutamente! È che… ho caldo! Voglio uscire di qui.-
cosa mi diceva il cervello??Fuori era un freddo che si crepava.
- Non sarò mica io a farti Sentire caldo!- disse lui malizioso mentre si alzava.
"colpita e affondata"
Tossii imbarazzata e risposi: - muoviti e usciamo!-
- Lo prendo come un sì- mi sussurrò all'orecchio.
Ok, adesso avevo i brividi!
"Devo farmi controllare! Questi sbalzi di temperatura non vanno affatto bene."
Dopo che Zayn ebbe pagato per tutti e due ci dirigemmo fuori, lui continuava a guardarmi senza dire nulla e io pur di non incrociare il suo sguardo ammiravo una Londra illuminata a dir poco meravigliosa.
-Vieni!- mi prese per mano e entrammo Dentro Jubilee Park, proprio sotto la London Eye.
-Che bella che è tutta illuminata!- Dissi mentre continuavo a fissare la ruota gigante.
Lui si accese una sigaretta e si passò una mano fra i capelli.
Io lo guardavo rapita e lui intercettò il mio sguardo e, riferendosi alla sigaretta, mi chiese:- ti dà fastidio?-
- No,no.. - risposi evitando di dirgli che in quel momento era tremendamente sexy.
Dopo nemmeno due tiri buttò a terra la cicca e mi prese per i fianchi costringendomi a guardarlo.
-Senti…Non so proprio da dove cominciare perché non so nemmeno io cosa voglio dirti…ecco, diciamo che voglio sentirti durante il tour e ti prometto che quando faremo tappa in Italia ti verrò a trovare, con o senza gli altri!- spiegò abbassando infine lo sguardo un pochino imbarazzato.
"si imbarazza anche lui?? Ma allora è un ragazzo vero! Cristo..."
-perché gli altri secondo te non sarebbero disposti a venire a trovarci? Secondo me tra Styles e Laura c’è del tenero…- Esplicai alludendo al ballo sula barca e cercando di non pensare a quanto il moro fosse vicino a me.
-Ecco a proposito di Styles… dovrei cucirmi la bocca, ma Laura è una tua amica e mi sembra una brava ragazza quindi per il suo bene cerca di allontanarla da lui il più possibile!- Rimasi un po’ basita a quelle parole, L
alli non si sarebbe mai arresa con Harry, non si sarebbe mai arresa al fatto che lui fosse uno stronzo patentato e che lei ci sarebbe rimasta fregata.
-Perché? C'è qualcosa che non so?- chiesi con voce flebile.
-Ultimamente parla spesso al telefono con Caroline e si vedono di frequente. Non so cosa provi per Laura, però sono sicuro che abbia un vero debole per la Flack! Anche perché quando parlano al telefono gli si illuminano gli occhi….- i miei pensieri presero il sopravvento sul discorso di Zayn, dovevo capire cosa dire a Laura.
Ci sarebbe rimasta malissimo, ne ero sicura, e sapevo che avrei dovuto usare tutto il tatto possibile.
"Il problema è che io non ne ho, sono molto schietta per dire le cose a qualcuno.
se lo dico a Gloria e poi ci faccio parlare lei?? Però se lo dico a lei rischio che parta e vada a picchiare Harry. Alla fine non farebbe mica male! anzi, se ci va le vado a dare una mano... Essendo una celebrità passeremmo guai seri. Però alla fine che ci aspettavamo? Sono ragazzi famosi ed è praticamente impossibile che facciano sul serio con gente normale come noi. Soprattutto se si parla di Harry...”
-Ehy, Rebecca, ma mi stai ascoltando?- chiese Zayn sventolandomi una mano davanti agli occhi che continuavano a fissare un punto qualsiasi del prato.
-Ma se io e Gloria andassimo a picchiare Harry, lui ci denuncerebbe?- pensai ad alta voce senza nemmeno rendermene conto.
-Ma cosa diavolo stai dicendo?- chiese perplesso.
-eh? Che ho detto di strano? Le mie amiche non si toccano!- ribattei acida.
-Vedi? È questo che mi piace di te, mi tratti come un ragazzo qualsiasi e non come Zayn Malik il cantante famoso, ma come Zayn il semplice ragazzo di Bradford…-
Ok. Il mio cervello ora assomigliava a burro fuso.
“ZAYN JAWAAD MALIK HA APPENA DETTO CHE GLI PIACE QUALCOSA DI ME!! POTREI DAVVERO MORIRE FELICE ORA!”
Gli sorrisi incapace di rispondere.
-I ragazzi hanno davvero ragione!- affermò serio sedendosi a terra e iniziando ad ammirare le stelle.
-Perché? Cosa dicono?- domandai curiosa, sedendomi affianco a lui.
-Che le occasioni speciali vanno colte al volo, dicono che non ricapitano mai due volte nella vita!-
Gli occhi mi brillavano e lui se ne era accorto visto che aveva appena fatto una risatina.
-Beh, sì! la penso come loro!- stavo sperando accadesse davvero qualcosa di bello.
-Ok allora dovrò chiedere a Sarah di uscire domani!- rimasi a bocca aperta.
-Ahahah, oddio dovresti vederti! Hai una faccia davvero esilarante!- era piegato in due dalle risate e la mia faccia da sconvolta si era trasformata a stranita.
Mi alzai per allontanarmi da quel cretino.
-Ma dai, torna qui! Scherzavo!- urlò ancora seduto sul pratino umido.
Lo avrei mandato volentieri a quel paese ma, cavolo, anche se cretino rimaneva sempre Zayn.
Sentii che mi stava rincorrendo, poi mi afferrò un polso e mi girò facendo aderire il mio corpo al suo.
Con le braccia cinse i miei fianchi e io
sussurrai un lieve: Cretino!
-Mi perdoni?- chiese flebile appoggiando poi le sue labbra calde sul mio naso.
-No!- dissi accennando un sorrisino.
Mi baciò. Durò credo uno o due secondi, ma a me sembrarono un'eternità.
Le sue labbra erano umide, morbide e calde, sapevano di menta e tabacco che insieme si fondevano nel sapore più piacevole che avessi mai assaporato.
-Ora?- chiese ancora molto vicino alle mie labbra.
-Ora che? Che cosa stavi dicendo?- il bacio mi aveva completamente sballato.
-ok ho sempre saputo di fare un certo effetto sulle ragazze, ma addirittura procurare loro delle amnesie no!-
-Ehi! Vorresti essere trattato come un ragazzo normale no? Allora vedi di moderare il livello di autostima... Comunque sì, ora posso anche perdonarti. Forse.- dissi riprendendomi un po' dallo shock.
Lui rise e io gli mollai uno scappellotto.
- gli AMICI si perdonano sempre!- disse lui calcando il tono sulla parola "amici" probabilmente riferendosi a quello che gli avevo detto precedentemente nel ristorante.
- smettila! Non dicevo sul serio... - dissi allontanandolo da me.
- Lo speravo...- disse diventando serio.
Scese un silenzio imbarazzante.
-Cosa ti va di fare? Una qualsiasi pazzia, voglio che questa sera sia indimenticabile per tutti e due!- disse tutto ad un tratto.
-Ma Zayn…- provai a ribattere.
-Ma un corno! Spara! Qualsiasi cosa... Sai, non ci vedremo per quasi un mese quindi stasera deve essere davvero speciale!- disse dolce e, forse un po' dispiaciuto.
-Noleggiamo uno scooter! Poi giriamo per tutta Londra cantando come pazzi ubriachi!- dissi la prima cosa che mi venne in mente.
In realtà questa era una pazzia che avrebbe da sempre voluto fare Lalli per le vie di Roma. Beh, sì, le rubai la pazzia, ma in fondo mica c’era il copyright!
-Comandi!- disse mettendosi sull’ attenti.
-Se ti va di farti una corsetta c’è un noleggio qui vicino che chiude tardi dopo cena. Però dobbiamo correre perchè chiude tra 5 minuti!-
Mi diedi uno schiaffo sulla fronte, non avrei mai pensato fosse disposto a fare questa cazzata veramente.
-Ho messo le Converse apposta!- gli feci l’occhiolino, lui mi prese per mano iniziando a correre.
Quanto vuole per il noleggio di uno scooter?- chiese Zayn senza fiato.
-Per quanto tempo?- chiese l’uomo sulla cinquantina con la barba bianca dall’altra parte del bancone.
-Glielo riporto domani mattina!-
Affermò il Moro.
Dopo aver firmato le carte e avergli mostrato i documenti prendemmo lo scooter e iniziammo a girare per la città semideserta.
-IT FEELS LIKE WE BEEN LIVING IN FAST-FORWARD, ANOTHER MOMENT PASSING BY, THE PARTY’S ENDING BUT IT’S NOW OR NEVER, NOBODY’S GOING HOME TONIGHT, KATY PERRY IS ON A PLAY, SHE’S ON A PLAY, DJ GOT THE PHOTO SHAKE, THE PHOTO SHAKE, PEOPLE GOING ALL THE WAY, YEAH, ALL THE WAY, I’M STILL WIDE AWAKE, I WANNA STAY UP ALL NIGHT!-
Iniziai a cantare urlando come una pazza seguita a ruota da Zayn.
Era davvero divertente, per una volta avrei dovuto dare ragione a Lalli.
Una volta ne avevamo discusso infatti:
|-Una notte vorrei noleggiare uno scooter e girare per tutta Roma cantando canzoni a random!- disse lei interrompendomi nel bel mezzo del mio ripasso di storia dell’arte.
-Cioè io ti sto ripetendo storia dell’arte e tu te ne esci fuori con queste cazzate?-
-Secondo me deve essere davvero divertente!- continuò mentre fantasticava.
-Lalli, cavolo, la smetti e mi dai retta? Lo stile gotico non può mica aspettare le tue cazzate senza alcun filo logico! E comunque non è divertente, è una cavolata punto e basta!
Dovevo smentirmi, era davvero fico.
Beh, il fatto che a guidare lo scooter fosse un ragazzo bellissimo nonchè cantante della mia band preferita e che poi per paura di cadere mi ero attaccata come un koala a lui rendeva il tutto ancora più bello ma questa era un'altra storia.
Continuavo a canticchiare a voce più bassa visto che la mia gola iniziava a bruciare.
Si erano fatte le due...
-Rebs sono maledettamente assonnato! Se parcheggiamo questo trabiccolo e andiamo a vedere un film a casa?- propose il Moro accostando al marciapiede.
-A che ora partirete domani mattina?- domandai.
-Non mi ricordo se l’appuntamento è alle 5.00 o alle 5.30!- disse lisciandosi il mento per pensare.
-Zayn sono già le due quindi è meglio che tu vada a dormire! Non voglio avere sulla coscienza le tue corde vocali chilometriche che potrebbero rovinarsi per una cazzata come questa.-
Lui rise dicendomi che avrebbe dovuto raccontare un sacco di cose ai ragazzi la mattina dopo e io arrossii mentre chiedevo:-Mi porteresti in albergo che non so come ci si arriva?-
-Ma dai è pre….- disse interrompendosi con uno sbadiglio…
-Ok forse è meglio che vada a riposarmi!-
Arrivammo fino all’ingresso dell’albergo ed io, non sapendo che fare, scesi dallo scooter, gli porsi il casco, lo salutai con un lieve cenno di mano e una buonanotte e poi mi girai ed iniziai a salire e scale dell’ingresso.
-Che fai non saluti? Ma che buone maniere usate in Italia?- mi voltai portandomi la frangetta dietro l’orecchio e trovai Zayn con le braccia conserte che tamburellava con un piede a terra.
- sono mezzo addormentato ma non rincoglionito!- mi sussurrò avvicinandosi.
- che vuoi?- chiesi io intuendo perfettamente dove volesse andare a parare.
Mi avvicinai a lui ma rimasi a qualche centimetro dalle sue labbra.
-Guarda che mica mordo!- sussurrò per poi darmi un bacio.
All’iniziò sembrò un semplice bacio ma poi mise le sue mani sulle mie guance e da un bacio casto e puro divento qualcosa di più passionale che però fu interrotto da un anziano che era appena uscito dall’hotel.
-Ma guarda tu questi sfacciati!- borbottò fra sé e sé.
Mi staccai da Zayn alquanto infastidita e gli urlai dietro:
-TUTTA INVIDIA!-
Il vecchietto fece un cenno di disapprovazione con la testa poi girò l’angolo.
Zayn rideva come uno scemo e io sorridevo orgogliosa di renderlo così sereno.
-Che vecchio acido!- mi lamentai.
- sei tremenda!- disse baciandomi di nuovo.
-Ora vado che sto morendo di sonno e rischio di schiantarmi per strada!- mi spiegò mettendo in moto lo scooter.
-Ecco magari evita di ucciderti!- dissi ridacchiando.
-Ti mando un messaggio appena arrivo a casa almeno stai tranquilla! Buonanotte!- mi diede un bacio veloce e se ne andò.
Stavo per entrare quando lo vidi tornare indietro.
Sorrisi e aspettai che si togliesse il casco.
- Che c'è? Guarda che dovrai abituarti eh! Non ci vedremo per un bel po'...- dissi ironica.
In realtà quella a doversi abituare sarò io pensai fra me e me con una punta di tristezza.
- No! Devo chiederti una cosa, ricordi? Allora?-
- Allora che?-
- Ti ho delusa o no?-
- Sai, mi sono trattenuta un paio di volte ma siccome ho capito che sei uno scemo adesso te lo dico! Vai a quel paese...- dissi ridendo.
- Lo prendo come un no!-
- Bravo, cominci a capire- dissi entrando in albergo e salendo in camera.
Rimasi nel corridoio a fissare il buio per circa una decina di minuti.
Il mio cervello era fuso, riusciva a formulare pensieri sconnessi del tipo: “Ho baciato Zayn Jawaad Malik” oppure “Ha delle labbra morbidissime”
Ero proprio andata, ma siccome erano quasi le 3.00 di mattina e faceva freddo decisi di dirigermi in camera.
Arrivai di fronte alla porta della camera camminando in punta di piedi, girai lentamente la chiave nella serratura ed entrai con le scarpe in mano per non farmi sentire.
Già mi sembrava di sentirle mentre mi facevano la ramanzina per l’orario.
-Alla buon’ora!- la voce di Laura mi fece pietrificare.
-Ehi come mai ancora sveglia?- chiesi sviando il discorso del mio immenso ritardo.
-Stiamo giocando a Uno! Come mai hai fatto così tardi? UNO! HO VINTOOOO!- gridò Gloria.
-SHHHHHH- io e Lalli la ammonimmo.
-Scusate! Ma è la prima partita che vinco dopo che ne abbiamo fatte 18 e ha vinto sempre Lalli!-fece la finta offesa.
- Tu puzzi di fumo, cara!- mi fulminò Gloria alzandosi dal letto come un'indemoniata.
- Se quel deficiente ti ha convinta a fumare io vi ammazzo!-
- Tranquilla, è che ha fumato mentre eravamo insieme...-
Mi infilai nel bagno per sfuggire all'interrogatorio ma alla fine dovetti raccontargli tutto per filo e per segno e loro sembravano più felici di me.
-Beh Lalli, poi Zayn mi ha chiesto di farti dimenticare Styles!- rimase un po’ sbalordita, così le riferii le esatte parole di Zayn
-Ah capito! Non ti preoccupare! vado un secondo al bagno!- mi fece un sorrisino per rassicurarmi e poi si chiuse in bagno.
-Rebby ma perché glielo hai detto? – disse Gloria attaccando l’orecchio alla porta per cercare di sentire qualcosa.
-Cosa avrei dovuto fare? Stare zitta e lasciarla soffrire dopo? Ho preferito avvertirla!- dissi cercando di sbirciare dal buco della serratura.
Purtroppo non si sentiva né si vedeva nulla, solo il continuo scorrere dell’acqua e così io e Gloria ci sedemmo sul letto ad aspettare che uscisse.
Lei era una ragazza forte, ma per amore soffriva facilmente e faceva di tutto pur di non farsi vedere debole e, come in questo caso, per non far sentire che piangeva si era infilata sotto la doccia.
Piangeva come una disperata, i suoi singhiozzi superavano anche il rumore del phon e così decisi di bussare per confortarla un po'.
Gloria nell'attesa si era addormentata e io non riuscivo a far altro che pensare a quanto fossi stata stronza.
‘toc toc’
-Sono in mutande quindi non posso aprire- mi rispose una voce smorzata dal pianto. Decisi di non insistere perchè sapevo che voleva solo stare un po’ da sola ed era giusto lasciarle i suoi spazi.
Sentii il cellulare vibrare e aprii il messaggio di Zayn.
"sono appena tornato a casa! Mi stanno torturando per sapere cosa è successo ma resisterò. Mi mancherai Rebs... Notte:)" sorrisi per l'ennesima volta quella sera e mi addormentai anche io.
POV LAURA
Uscii da quel dannato bagno verso le 3 e mezza e trovai le mie amiche addormentate una abbracciata all’altra.
Io nonostante l’ora avevo solo bisogno di un po’ d’aria così presi il cellulare, lo skate e uscii.
(L: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=49050525&.locale=it )
Era buio pesto e con gli occhiali da sole non vedevo a un palmo dal naso, ma a causa del pianto di prima mi si erano gonfiati gli occhi e sembravo un rospo, quindi era meglio nascondere il tutto con un bel paio di occhiali neri.
Girai per Londra con le cuffie nelle orecchie fino all’alba.
Avevo davvero sonno, ma all’idea di tornare in albergo e sentire le mie amiche cercare di consolarmi mi metteva tristezza.
“E poi consolarmi per cosa? Io stavo bene, gli occhi erano gonfi e rossi a causa dell’allergia ed ero andata a fare un giro per Londra alle tre del mattino solo perché volevo sgranchirmi le ginocchia.
Quindi perché preoccuparsi? Io sono una roccia, non piango certo per una storia già finita prima ancora di iniziare, in fondo era stato solo uno stupido ballo, io non piacevo a lui e lui non piaceva a me! Ok era il ragazzo più bello dell’universo, ma era patetico e stupido! E poi avevo promesso a Rebby che non mi sarei illusa”
Era questo quello che continuavo a ripetermi per auto convincermi che non stavo male…
*Circles, we going…*
Volevo tutto tranne che sentire la sua voce, quindi risposi di corsa senza leggere nemmeno chi fosse.
-Cuginetta??- era mio cugino Matteo.
Siamo molto legati perché siamo cresciuti insieme e lui mi fa sempre da sostegno morale quindi mi ci serviva proprio una sua chiamata.
-Oi Mett! Come procedono gli esami?- stava dando la maturità.
-Così…diciamo bene! tu invece che mi racconti di Londra? Hai una voce strana! Non ti sarai mica raffreddata!? Ricordati che quando torni abbiamo da fare! Ma è tutto ok?-
“a volte mi chiedo se tiene veramente a me o la fa per la mia voce” pensai.
Non ero una grande cantante, non avevo un timbro di voce particolare e tanto meno avevo mai studiato canto. Avevo solo una voce nella norma e un buon orecchio che mi permetteva di non stonare troppo.
Io e Matteo avevamo messo su una società -come la chiama lui- che ci permetteva di guadagnare qualcosa.
Facevamo serate per feste di compleanno, niente di più grande, ci accontentavamo di cose piccole.
Nel giro di tre mesi avevamo cantato in otto feste e guadagnato sui mille euro a testa.
Ci divertivamo, la cosa fruttava alle nostre tasche e quindi perché non farlo?
-No Mett non sono raffreddata sto bene! Londra è molto bella, ma voglio tornare a casa! Se fosse per me partirei anche subito!-
-Dai che manca poco, resisti! Comunque ricordati che puoi mentire a tutti ma non a tuo cugino! Lo so che hai pianto, ti conosco troppo bene!- mi uscì una risatina, ci conoscevamo come le nostre tasche oramai.
-ok lo ammetto! Ma ora devo andare ti richiamo quando posso! Bye bye!-
E attaccai.
Era ora di affrontare i problemi, era ora di tornare in albergo.

-Lalli porco cane mi hai fatto morire di paura! Ma sei scema?- mi sbraitò contro Gloria agitando le braccia e facendo allarmare Rebby che uscì dal bagno con i capelli bagnati non appena io misi piede in camera.
-Buongiorno anche a te!- risposi atona buttandomi a peso morto sul letto.
-Dove eri?- chiese questa volta Rebecca in tono più comprensivo.
-A fare un giro! Ragazze non voglio né che mi consoliate né che mi facciate la ramanzina! Non è successo nulla! Sono viva, sto bene quindi fine del discorso!- dissi mettendo le cuffie al massimo per non sentire le loro chiacchiere.
La cosa che mi faceva più male era doverle trattare così ma se non lo avessi fatto a quell'ora sarei stata sotto interrogatorio, tormentata da mille domande a cui non avrei voluto e non avrei saputo rispondere.


Appena sbarcate a Fiumicino, vidi mia madre sbracciarsi nel parcheggio fuori l’aeroporto, aumentai il passo, avevo proprio bisogno di un abbraccio della mia mamma dopo i pianti silenziosi che mi ero fatta in quegli ultimi giorni.
Salutammo i nostri genitori, salimmo ognuna nelle rispettive macchine e ognuna tornò a casa propria.
Tutte e tre preoccupate e tristi. Per motivi diversi, certo, ma tutte consapevoli che il sogno, nel mio caso l'incubo, che avevamo vissuto si era appena concluso.
Entrai nel cancello di casa mia, scesi al volo dalla macchina e salutai il mio cagnolone ritrovando un po' di serenità.
La vita riprese a scorrere normale e io cominciai a fingere che non fosse successo nulla come d'altronde facevano le mie amiche per non ferirmi anche se in realtà Rebby sentiva ancora Zayn e Gloria parlava un po' con tutti.
Per una settimana rimasi a casa a non fare nulla poi il lunedì successivo al nostro arrivo andai al maneggio.
-Rebby sei già lì?- chiesi per telefono alla mia amica.
-Oi Lalli! sì, da un pezzo! L’appuntamento era alle 9.00... Sono le undici! Che fine hai fatto?- domandò un po’ preoccupata.
-La mini-car ha dato forfait! Sono rimasta a piedi per strada!- dissi dando un calcio alla ruota della mia macchinetta.
-E ora? Chiedo a mio padre se ti viene a prendere?-
-No no mio cugino mi sta venendo a prendere, quindi arrivo tra una mezz’ora!- spiegai.
-Ok a dopo... Sbrigati che lavoriamo i puledri stamani!- disse facendo dei saltini di gioia.
-Awww:3 corro a dopo!-attaccai e sentii arrivare Matteo.
Mi cugino teneva lo stereo così alto che prima di vederlo lo avresti sicuramente sentito.
Arrivammo a villa nel giro di dieci minuti.
-Ci vediamo stasera! Ti passo a prendere alle 5 ok?- chiese facendo manovra.
-Si, poi andiamo a casa tua, mi faccio una doccia e poi da zio?-
-Yeah! Ciao!-
Si allontanò velocemente e poi scomparve dietro la curva.
La mattinata passò velocemente e ci divertimmo un sacco come al solito.
Alle 17.00, puntuale come un orologio svizzero, si presentò mio cugino e me ne andai con lui visto che per quella sera avevamo organizzato una festa a sorpresa per Daniele, l’altro mio cugino che compiva 26 anni.
Mentre uscivamo dal cancello del maneggio incontrammo uno strano pulmino nero, che mi sembrava familiare, ma sicuramente non c’entrava nulla con noi.

POV REBECCA

Cavolo, perché era già andata via? Così tutte le fatiche fatte con Serena in questi mesi sono vane!
Finalmente eccola arrivare.
-Serena! Laura se ne è andata ora!- dissi torturandomi le mani.

sasgduihpofjkòlkfkjm.,   SaAsasassAFHTYYLSalveee 
-oh porca carota marcia! I ragazzi arrivano! Vorrà dire che sarà solo per Gloria!
 
SALVEEE!
Spero vi piaccia!
Chiedo umilmente scusa per il ritardo...
buona lettura, mi raccomando recensite!
CI TENGO!

Al prossimo capitolo;)

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Lalli96