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Autore: kyuukai    06/06/2012    11 recensioni
La mano mi tremava terribilmente, non riuscivo nemmeno a tenere bene la cornetta del telefono attaccata al mio orecchio, gli occhi persi nel vuoto del buio della mia stanza. Dall'altra parte del telefono sentivo mio fratello chiamarmi a gran voce allarmato, chiedermi perché non parlavo. Una buona ragione c'era, ma pareva non averla capita. Quel bastardo... Fuori di me dalla rabbia gli riattaccai in faccia e lancia il cellulare sul letto. Lo raggiunsi poco dopo, affondando la testa nelle mani, sconcertato per quelle parole che ancora rieccheggiavano nella mia mente.
E ora come cavolo faccio a trovarmi una moglie in un paio di giorni?!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Benvenuti! Oggi è mercoledì, e ciò vuol dire che c'è la gara pigliamosch... ah, niente Pokemon eh?
Random Rant (perché senza non riesco a vivere), non so se siete in ascolto delle ultime notizie riguardanti il nuovo film di Naruto 'Road to Ninja', ma proprio ieri stavo vedendo il character design, e i miei occhi sono praticamente ruzzolati sulla tastiera vedendo un'immagine di Sasuke, per non parlare di Hinata! Ma non vi spoilero nulla, per chi è interessato andate a cercare sui vostri motori di ricerca preferiti. Anzi sapete una cosa? Vi lascio il link così se siete interessati potete darvi un'occhiata: http://www.crunchyroll.com/anime-news/2012/06/02-1/naruto-road-to-ninja-sasuke-redesign-supports-movie-rumors
Ma veniamo al capitolo di oggi... Stavolta nessuno ha scoperto qual'era la vera questione in sospeso, molti hanno pensato fosse la nonna, ed è giusto, però c'è qualcos'altro *sogghigna (kyuu, smettila di farlo o ti verranno le rughe d'espressione!) Volete un piccolo indizio? Nessuno di voi s'è chiesto mai perché la storia è intitolata 'Family Game'? E vi assicuro, il titolo non è stata una scelta a caso! Beh, tra poco lo scoprirete! Buona lettura, di quello che probabilmente sarà il penultimo capitolo!
Oh, dimenticavo, stavolta il capitolo lo dedico a quella buona anima di mekbul, che stava pronta ad affrontare nonna Chiyo e difendere i novelli 'sposini' con la sua temibile sedia! Ispettrice, questa proprio che non se la aspettava, eh? XD
P.s.: indovinate un po' il POV stavolta di chi è! (e dire che domani è anche il suo compleanno!)

 

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Nel frattempo, a casa Uchiha...

Richiusi il cellulare e lo tenni in mano, fissandolo incredulo. Nessuno in vita mia mi aveva riattaccato il telefono in faccia, nessuno. Questa era una prima volta anche per me, e la persona che aveva osato farmi un tale affronto era ancora vivo e vegeto. Aspettate un attimo, anche Sasuke l'aveva fatto, ma non la contavo dato il tormento che gli avevo dato nelle ultime ventiquattr'ore era servito da sconto della pena. Aveva pagato caro il suo affronto. Sorrisi beffardo al cellulare e tornai in sala, dove l'intera famiglia mi aspettava preoccupata. Ed ecco che arrivarono le prime lacrime da coccodrillo che avevo a lunga temuto, sembrava avessero appena visto l'ennesima replica di 'Via col Vento'. La prima che mi venne incontro era proprio mamma, che non riusciva proprio a trattenere le lacrime che scendevano copiose sul viso olivastro. Eh, che pazienza...

-Come sta?! Naruto-kun l'ha trovato? Dimmi che non ha fatto niente di tragico, ti prego!-

-Cara, calmati per favore!- borbottò papà dal divano, impassibile come al solito. La moglie si precipitò tra le sue braccia per cercare conforto, singhiozzando a più non posso. Incredibile, Fugaku arrossì fino alla punta dei capelli di fronte a una dimostrazione d'affetto così plateare, ma pian piano la strinse a sé per tranquillizzarla. Razza di Tsundere...

-Allora?- mugugnò poi, in attesa della mia risposta. Poteva essere anche mister ghiaccio con tutti, ma io almeno riuscivo a vedere oltre e attraverso di quella inutile maschera, una molto simile a quella che indossava Sasuke ora che ci pensavo. Era preoccupato quasi quanto mamma in quel momento, ma naturalmente aveva un carattere troppo riservato e orgoglioso da darlo a vedere apertamente. Meglio calmarli prima che gli venga un accidente, altrimenti chi mi manterrà per almeno altri vent'anni?

-Ha detto di averlo trovato, e che lo sta riportando qui sano e salvo. Non tediatevi inutilmente, madre, è in salvo- le dissi gentile posandole una mano sulla spalla. Essendo la donna affettuosa (ed appiccicosa) che era accorse ad abbracciarmi forte e si mise a piangere anche sulla mia spalla. Dannazione, ero andato a ritirarla ieri mattina dalla lavanderia. La strinsi comunque per le spalle per un attimo, prima di girarmi verso gli altri.

-Bel lavoro signori, il nostro compito è finito. Il cavaliere ha ritrovato il suo adorato principe e da oggi in poi vivranno sempre felici e contenti- aggiunsi ghignando a tutti nella stanza. Hiruzen tirò un sonoro sospiro di sollievo, detergendosi con un fazzoletto la fronte sudata. Eh s'era preso un bel spavento quando mio fratello aveva tirato quel bel mal rovescio alla moglie. Povero sciocco, non sapeva forse che quella megera era inaffondabile? Temevo che anche con uno scoppio di una bomba atomica sarebbe sopravvissuta.

La nonna, seduta sul divano, alzò gli occhi tristissimi e lucidi a me. Che vi avevo detto? Lacrime di coccodrillo.

-Sei stato crudele con lui, Itachi-chan, non ti saresti dovuto spingere così oltre! Il mio povero nipotino adorato, hai visto che faccia sconvolta che aveva?! Che orrori che mi hai fatto dire!- singhiozzò pulendosi rumorosamente il naso sulla manica del suo vestitino giallo -Non mi perdonerà mai, mi odierà fino alla morte!!-

Il mio occhio tremò per il nervoso. Dannata vecchia e i suoi soprannomi.

Hiruzen al suo fianco la rassicurò con una pacca sulla spalla -Vedrai che capirà appena tornerà qui. Tuo nipote gli spiegherà come stanno le cose e ti chiederà scusa, ne sono certo-

-Ma... ma! Ho detto tutte quelle cose terribili a quel povero ragazzo, Utoran-san! Era un giovane così carino e dolce, ho infangato la memoria della cara, dolce Kushina...- balbettò a fatica tra le lacrime che colavano abbondanti sul viso rigato dalle rughe. Non sembrava così scalfita dal fatto che il nipote l'avesse colpita, anzi sembrava quasi che non se ne fosse accorta. Una vera Iron Lady, altro che Margaret Thatcher.

-Il suo nome è Uzumaki Naruto, madre- la corresse papà, che nel frattempo s'era alzato e se ne andava verso la cucina, probabilmente a farsi un caffè per smaltire la tensione. Tipico. La cucina era il rifugio di Fugaku, il suo piccolo angolo felice, dato che mamma non ci andava quasi mai, troppo impaurita dal frullatore ed elettrodomestici affini.

-Fanne uno anche per me, padre, doppio- dissi alzando la testa verso di lui. Chissà forse un bel caffè bollente avrebbe di certo calmato il mal di testa che la voce della vecchia mi stava causando.

-Itachi-chan! Lo sai che non ti fa bene bere il caffè! Guarda che occhiaie hai, amore! Se bevi tutta quella roba non dormirai per niente stanotte, altrimenti lo sai che domani non ti si potrà vedere in faccia per quanto spettrale sembrerai!- strillò Chiyo puntandomi il dito cicciotto contro. Ah, la menopausa e i suoi sbalzi d'umore, già s'era dimenticata dei suoi crucci? Mi girai a fulminarla.

-Calmatevi tutti quanti, per favore!- intervenne bonaria Mikoto, avvertendo l'aria più elettrica tra di noi -Perché invece non ci prendiamo una bella tazza di thè tutti insieme così ci calmiamo?-

Quanti se n'era bevuta fino ad ora mamma, quindici? E poi cosa credeva, che il thè facesse sparire ogni preoccupazione e pensiero dalla mente? Se così fosse a quest'ora ne sarei drogato, come lei.

Chiyo abbassò la testa bianca affranta -Non sapevo però che il mio piccolo Sasuke-chan andasse dietro ai ragazzi. Questa si che è stata una sorpresa-

-Oh, ma se tu conoscessi meglio Naruto-kun ti innamoreresti subito anche tu di lui- commentò tutta contenta mamma -E' così carino, e dolce, e ben educato, e visto che fustaccio?-

Davvero, madre, non s'era capito che stravedevi per il biondo.

-Si, l'ho notato! Che amore di ragazzo era, sempre pronto a tirare il morale a Sasuke-chan! E hai visto come si rilassava ogni volta che gli stringeva le mani? Che dolci!-

Ah, quindi era ereditaria la natura fangirlista/yaoista manifestatasi in mamma? Potevo ben intendere da dove l'aveva ripresa. Ci mancava solo che si abbracciassero ed urlassero un bel “Kyaa!” e avrebbero davvero superato il limite della mia sopportazione. Appena raggiunsi papà in cucina lo avvertii che probabilmente avrebbe dovuto controllare mamma quando il biondo era a casa. Sembrava essersi presa una bella cotta per il giovane. Sorseggiai con gusto il caffè amaro caldo, ghignando soddisfatto alla sua espressione pensierosa e sconcertata.

Oh si, non solo sarei riuscito a pagarmi almeno due mesi di affitto nella casa che avevo già acquistato vendendo le foto di mio fratello e il biondino su internet, ma avevo fatto anche una buona azione, o un'opera di carità per meglio dire. Non potevo concepire il fatto che mio fratello minore troppo testardo e introverso, all'apparenza invincibile, potesse avere solo un punto debole: il biondino, e che avesse celato per così tanto tempo il suo amore per l'ignaro Naruto, che in più non sospettava nulla e che inconsciamente già gli andava dietro. Voglio dire, insomma, già da quando andavano all'asilo Naruto-kun aveva rapito più volte il mio fratellino per portarselo a casa prima che lo potessi venire a riprendere, e Sasuke non faceva che parlare di lui con gli occhietti pieni di stelline, gli voleva sempre stare vicino, appiccicato, tanto che in seconda elementare aveva spinto per le scale un povero compagno mentre scendevano per andare nel cortile pur di stringere la mano al biondo, oppure aveva litigato con i miei per farsi mettere nella stessa classe del biondo alle medie. Ah, se questo non bastava un paio di volte, ancora piccolo, Sasuke aveva invitato a dormire a casa nostra il giovane Uzumaki e mentre dormiva gli tendeva degli agguati e mentre non guardavamo provava a rubargli un bacio a fior di pelle sulla guancia.

E si, prima che me lo chiediate, avevo anche le foto a testimoniarlo. Non me ne sono fatto sfuggire nessuno scatto, tutti ben nascosti in camera mia, sotto tutto quel materiale pornografico, messo lì a posta per allontanare occhi indiscreti.

Ero davvero arrivato al limite, stufo di vederlo sempre d'umore nero quando Naruto veniva invitato fuori a cena dalle ragazze. Dato che la maggior parte delle volte non riusciva a sopportare di rimanere solo a casa ed aspettare fino alle quattro di mattina il ritorno del mezzo cretino, se ne tornava a casa, solo per rinchiudersi in camera a farsi filmini mentali su di lui e la sventurata di turno. Qualche volta lo avevo perfino sentito borbottare sul fatto che Naruto stava buttando la sua vita così, e che da perfetto cretino avrebbe finito per mettere in cinta una povera sciocca e doverla sposare a forza. Mio fratello era diventato un fantasma, tanto che quando mamma e lui si incontravano per casa le faceva sempre prendere uno spavento per quanto nero e pallido sembrasse, anche per un Uchiha. Potrei dire che era una versione maschile di Samara. Che poi fosse arrivato a vent'anni, vergine e senza un'esperienza di relazione era un pensiero terribile! Rabbrividii nonostante il caffè bollente nello stomaco.

Avevo dovuto agire alla svelta. Appena la mia spia nel suo gruppo di amici, Shikamaru, mi aveva informato della rottura tra Naruto-kun e una certa bruna quasi un anno fa mi ero mosso in segreto per farli stare insieme il più tempo possibile, inventandomi le scuse più improbabili per non far tornare Sasuke a casa e farli rimanere da soli... E non aveva neanche funzionato! Allora esasperato avevo architettato la storia di nonna che non stava bene, anche se godeva della salute migliore possibile per una settantenne. Aspettavo da anni la mia parte di eredità per scappare di casa, ma lei ogni volta che la vedo è sempre più arzilla. Gli dissi che nonna voleva che gli presentasse la ragazza, in modo da farli convogliare a nozze il prima possibile. Seriamente, credevo mio fratello fosse più sveglio di così, speravo che non diventasse sospettoso e sventasse il mio piano, ma a quanto pare mi sbagliavo. Come hai fatto a berti una scempiaggine del genere rimarrà un arcano per me, fratellino. Sposarsi a ventuno anni nel giro di una settimana solo perché la nonna sta 'morendo'? Roba da film di terza categoria, della peggiore commedia amorosa. Quanto sciocco puoi essere?

Sapevo comunque che non avrebbe mai avuto il coraggio di rivolgersi alle amiche di Naruto, men che meno a una delle sue rabbiose fangirl (dio benedica quelle arpie piene di soldi), quindi lo avrebbe chiesto al biondo, che in piena crisi d'identità avrebbe accettato, sarebbe venuto a casa fingendosi il suo fidanzato, innescando il mio piano brillante, su cui avevo passato notti insonni, speso energie, e tanto tanto caffè solo per architettarlo alla perfezione, fino al più insulso ed infimo dettaglio, ma alla fine c'ero riuscito: era nato il progetto finale, la mia opera d'arte migliore... Un progetto denominato "Family Game" in cui ogni familiare aveva avuto una sua parte da recitare ben precisa, con vari livello di difficoltà, per testare il futuro fidanzato di Sasuke e spingerlo verso le sue braccia aperte. Al gradino più basso c'era stata la mamma, che aveva dovuto recitare ben poco la donna già mentalmente aperta e pronta ad accogliere con calore il ragazzo (non avevo potuto assegnarle una parte più burbera, dato che si conteneva appena dal mostrare la sua vera natura di mamma fangirl), il padre freddo che incuteva terrore solo a guardarlo (ma anche lui un tenerone sotto sotto, che custodiva preziosamente il ricordo dei genitori), il fratello impiccione (finalmente avevo potuto togliere quella odia ile maschera e tornare ad essere pacato e calcolatore come mio solito, se avessi continuato a fare lo sciocco in quel modo per un altro paio di ore sarei arrivato a schiaffeggiarmi) e dulcis in fundo la nonna omofoba contro le unioni gay, il mio capolavoro. La sua interpretazione da vecchia (quello gli riusciva bene) conservatrice contro le unioni gay era stata superba. Certo, ammetto di averle dato il copione più di cinque mesi fa ordinandole di studiarlo nei minimi dettagli, gesti ed espressioni e a memoria, ma ne era valsa la pena. Sarutobi Hiruzen? Beh, aveva interpretato il silenzioso marito, la spalla perfetta per il carattere scoppiettante ed imprevedibile di nonna. Per il resto era stato inutile come una sciarpa ad agosto.

Naruto aveva superato brillantemente tutte le prove, superando le mie aspettative più rosee. Non aveva osato neppure fiatare alle accuse crude che avevo fatto dire a Chiyo, e ciò era ammirevole, dato che se qualcuno le avesse dette a me, beh, non avrebbe di che preoccuparsi per il resto della sua... morte.

Avevo visto bene: Naruto era perfetto per Sasuke, aveva mantenuto la calma davanti a lei, mi aveva retto inconsciamente il gioco mentre prendevo mio fratello in giro. Una spinta qui e lì, la scatola con i giochetti erotici poi è stato un tocco da artista, una notte passata insieme e voilà: ecco l'amore nascere tra i due, per quanto cliché possa sembrare, ha funzionato meglio di quanto potessi sperare. Lo avrebbe reso felice... A suo modo ovviamente.

Ed ora eravamo tutti più felici: Sasuke col suo Naruto, mamma e papà per conto loro, nonna e nonno di aver rivisto dopo anni i nipoti e io con la mio attico super lussuoso lontano da questa stramaledetta casa e da una famiglia di esauriti nervosi! Buahahah!

Ahem, perdonatemi, per un attimo ho perso la mia compostezza. Forse (ma proprio in fondo, in fondo in fondo al mio cuore) volevo un po' bene a quello sciocco di mio fratello. Anche se preferivo molto di più torturarlo e prenderlo in giro, gli volevo un mondo di bene, e lo avrei voluto vedere felice, invece che seduto in un angolino a fare cerchi nella polvere e mormorando il nome dell'amato. Vederlo appagato insieme al suo paladino giallo faceva contento anche me. Che dire, tutto bene quel che finisce bene.

L'unica nota dolente della giornata poteva essere Naruto-kun che avrebbe potuto sfasciare la mia moto nuova di zecca, ma credo non sia tanto stupido da farlo... no?

Tornai in cucina con la tazza di caffè ancora fumante. Mamma naturalmente non mi risparmiò l'occhiataccia, distogliendo un attimo l'attenzione dalla nonna.

-Beh, se è come dici, Naruto-chan deve essere proprio un ragazzo da sposare! Sono felice che il mio piccolo Sasuke abbia scelto lui- cinguettò contenta e calma quella, improvvisando una mezza danza della vittoria -Se poi è figlio di un bravo uomo come Minato-san allora ha fatto proprio centro!-

Nonna aveva avuto sia Minato che Kushina come alunni durante le superiori quindi aveva avuto occasione di conoscerli ancor prima che loro potessero incontrare i miei. Nella realtà non si sarebbe mai azzardata a dire male a quelle buone anime che erano state. Anch'io custodivo preziosamente il loro ricordo, soprattutto di Kushina-san, la mirabolante donna che mi aveva insegnato la fine arte di torturare il prossimo, oltre a farmi notare che c'era qualcosa tra suo figlio e mio fratello. Quando andavo a trovarla per riprendere Sasuke dopo l'asilo mi portava di soppiatto in salotto dove stavano schiacciando un pisolino sul divano, abbracciati stretti stretti, e me li indicava ridendo. Quando le chiesi cosa accadeva lei sempre con quel sorriso furbetto sulle labbra piene mi accarezzava la testa e mi faceva segno di parlare più a bassa voce.

-Credo che Sasuke-kun si sia preso una cotta per il mio bignè alla crema-

Io l'avevo fissata dubbioso -... Ed è giusto che sia così?-

-Certo, Itachi! Se si vuole bene ad una persona bisogna dimostrarglielo, oltre che dirglielo! Chissà, magari da grandi si metteranno insieme- ridacchiò divertita, gli occhi blu eccitati facevano su e giù tra me e i due bambini abbracciati, Naruto stava praticamente dormendo addosso a Sasuke usandolo a mò di cuscino, mentre il moretto sorrideva a settimo cielo, stringendo il pugnetto dell'altro al petto.

-E faranno felicissima tua madre, ne sono certa-

In un certo verso vedere Sasuke, sempre attaccato alla mia gamba fin dalla nascita, dimostrare affetto così apertamente verso un altro bambino che non ero io mi aveva quasi ingelosito... avevo solo una decina di anni all'epoca, non riuscivo a capire bene la dinamica delle sue azioni. Ma Kushina me lo spiegò pazientemente per filo e per segno, aiutandosi gesticolando con le mani in aria.

-Vedrai Itachi, anche tu da grande troverai una persona che ti farà sentire speciale, unica al mondo. Scommetto che diventerai proprio un bel ragazzo!- aveva detto con dolcezza picchiettando con due dita la mia fronte -Tu tieni d'occhio tuo fratello, al resto penserò io, dattebane!-

Da allora provò in tutti i modi a farli stare appiccicati, cosa non difficile, ma appena conobbe i miei si prese tutte le libertà di invitarci almeno due giorni alla settimana per cena, o fare dei pigiama party, giusto per farli dormire insieme. Cominciai anch'io a fare quel gesto strano a Sasuke, non so perché ma oltre a dargli fastidio era un modo indiretto per dirgli che gli volevo bene, e che lo avrei protetto, senza dire quelle sciocchezze da romanzo rosa.

“Grazie, sensei, continuerò la tua eredità di marachelle, ti renderò fiera di me. E tranquilla, continuerò a fargli foto per completare l'album che ti avevo promesso”

Nonna poi si girò a fissarmi amorevole sorridendomi sdentata. E ora cosa vorrà?

-Oh, Itachi-chan, almeno ho te- cominciò tutta speranzosa -Che di certo mi darai tanti tanti nipotini da spupazzare, vero?-

Sia papà che mamma tossicchiarono alle sue parole. Io mi limitai a sorridere misteriosamente.

... Bambini? E chi ne voleva? Accudire Sasuke da piccolo ed anche ora mi bastava e avanzava come esperienza da genitore. Conservavo ancora le magliette che mi aveva rovinato per sempre con i suoi rigurgiti, e ne avevo fin sopra i capelli dei suoi pannolini da cambiare.

-Fossi in te non ci conterei molto, nonna- risposi enigmatico prima di estrarre il cellulare trillante dalla mia tasca. Toh, parli del diavolo...

-Scusatemi un attimo- uscii dalla cucina con telefono all'orecchio, dirigendomi verso la mia camera al sicuro da orecchie indiscrete.

-Buongiorno, raggio di sole, appena svegliato?-

Una voce impastata grugnì dall'altra parte della cornetta -Itachi! Hai di nuovo bisticciato con la mia sveglia per caso?!-

-Come ti viene in mente... lo sai che non farei mai un tale affronto al mio biscottino alla frolla- scherzai avvicinando il più possibile il telefono alle labbra e abbassando la voce in modo che non mi potessero sentire. In questa casa anche i muri avevano le orecchie, per non parlare dell'udito portentoso di mamma. Lo sentii sbadigliare.

-Ma che ore sono? Non ci vedo da qui, le serrande sono ancora chiuse...-

-Le tre e mezza del pomeriggio- lo informai candidamente.

-Che?!?!- urlò il ragazzo saltando probabilmente giù dal letto -Giuro che ti ammazzo per davvero stavolta, Itachi!-

Risi cupamente. Poverino, mi faceva quasi pena ogni volta che gli facevo un tiro mancino, e lui puntualmente ci cadeva con tutti e due i piedi.

-Mikoto, mi ucciderà! Ci tiene così tanto alle riunioni di famiglia tua madre!! E se non mi presento puntuale mi ucciderà!-

Dei rumori indistinti disturbarono la linea, o forse era solo lui che tentava di svestirsi mentre parlava al telefono. Non sapeva che esisteva il viva voce?

-Ti ucciderò fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia! Fammi solo arrivare lì e... anzi, fa una cosa di utile: chiama quel disgraziato di tuo cugino e digli di passarmi a prendere! I miei mi hanno fregato la moto di nuovo-

E quando mai non lo facevano. Pareva stessero passando il periodo della loro vita chiamata comunemente 'crisi di mezz'età', e chissà perché credevano che rubare la moto al loro unico figlio fosse il modo più efficace per combattere la vecchiaia. Bah.

-Che peccato, volevo portarti a vedere un posto dopo mangiato. Vorrà dire che dovrai venire in moto con me, se non ti dispiace ovviamente- dissi sempre più misterioso, sapevo che gli dava molto fastidio quando facevo così. Ed infatti lo sentii sbottare un “Itachi, bastardo” dall'altra parte.

-Oh, a tal proposito ti volevo informare che tra qualche tempo lascerò casa-

Sentii distintamente i rumori di sottofondo fermarsi.

-E dove te ne vai?- chiese, contenendo appena la curiosità. Feci una piccola paura per riprendere fiato e coraggio, il cuore mi rimbombava nelle orecchie per quanto forte batteva.

-Ho appena cominciato le trattative per prendere un appartamento a Konoha, ne ho abbastanza di stare qui. Quindi se vuoi scappare dai tuoi genitori ladri di motociclette...-

Avevo bisogno di un posto dove rifugiarmi nel caso che i miei, vista la mia relazione 'ahem' proibita con un consanguineo, decidessero di sbattermi fuori di casa. Volevo un posto tutto mio dove rintanarmi con lui e non sentire i commenti velenosi delle persone intorno a noi, pronti sempre a mettere il naso su questioni che non li riguardavano, o a dare libero sfogo alla loro linguaccia. Il nostro era amore, per quanto sdolcinato e scontata la frase potesse suonare; anche se legati da sangue non potevamo fare a meno dell'altro, non dimostrarlo al mondo intero, chiuderci in una camera temendo di essere beccati da un momento all'altro, costringendoci a nasconderci peggio dei ladri. Non era salutare per me, ma soprattutto per lui, a cui tenevo tantissimo, e che si faceva molti più problemi di me. Anche se era ancora restio all'idea, ed io non ero tipo da dimostrazioni di affetto davanti alla gente, volevo un posto solo per noi due, era chiedere troppo?

A quanto pareva però Sasuke c'era riuscito a diventare un po' più romantico. Magari con un po' più di impegno anch'io...

Il ragazzo si fece attendere parecchio, non lo sentivo camminare più, e neanche respirare.

-... Sul serio? Cioè, la nostra relazione è ufficiale ora?- sussurrò incerto alla cornetta -Non siamo solo amanti?-

Tossii una risata amara. Come poteva essere così sciocco?

-Credo di avertelo dimostrato svariate volte. Non sono un tipo da una notte brava e basta-

-Ma non hai mai detto niente direttamente, quindi pensavo...- mormorò tutto d'un fiato. Ma lo bloccai subito, prima che potesse dire qualche altra sciocchezza.

-Non mettere mai più in dubbio i miei sentimenti per te- sussurrai leggermente imbarazzato e ringraziando il cielo che lui non fosse lì al mio fianco, a prendermi in giro -Anche se non mi sono mai espresso apertamente a parole, sai quanto ci tenga a noi, a te-

Era... liberatorio dirlo così ad alta voce, e non solo pensarlo e basta in sua presenza. Dovevo farlo più spesso. Scommetto che anche lui stava arrossendo in questo preciso istante.

-Non ne ho ancora parlato con i miei- puntualizzai, la voce era tornata ferma e risoluta -Ma lo farò oggi a cena. Anche se credo se lo aspettino-

In fondo papà sapeva già che avevo un ragazzo, risalire a chi fosse non era troppo difficile.

-Ti ammazzeranno, e mi faranno un gran favore- scherzò il moro dall'altra parte. Anch'io risi, una cosa che mi riusciva bene solo con poche persone attorno a me. Ma amavo davvero farlo per lui, anzi con lui.

-Ricordati di vestirti bene e legarti la cravatta decentemente. Sai quanto ci tiene mamma-

Il giovane sbuffò offeso -Me l'annoderai tu allora, lo sai che sono negato-

-Tutto quello che vuoi, amore-

Lo sentii ridacchiare, forse un po' imbarazzato, di nuovo. Chissà perché, stamattina ero proprio in vena di romanticismo. Dannazione, me la pagherai Sasuke...

-Ci vediamo stasera, stronzo- esclamò affettuosamente il giovane prima di riattaccarmi in faccia. E con questo ero arrivato a tre volte. Fissai sovrappensiero la schermata del mio cellulare per un attimo, la foto che ci aveva scattato di nascosto l'ultima volta che eravamo usciti insieme, la mia faccia sorpresa rivolta a lui, non all'obiettivo. Il mio ragazzo sorrideva euforico tenendomi a sé con un braccio sulla spalla, un bel segno della pace davanti all'obiettivo. Mi ritrovai a sorridere anch'io, come uno scemo, da solo nella mia stanza. Finalmente saremmo usciti dalla nostra relazione clandestina, e avremo potuto sbattere in faccia a tutti i nostri sentimenti, e non vedevo l'ora di incominciare la mia nuova vita con lui. Dovevo proprio ringraziare Naruto-kun e mio fratello per avermi dato l'ispirazione... ed i soldi materiali per realizzare il mio sogno.

Proprio in quell'istante sentii il rombo riconoscibile della mia moto fuori nel cortile di casa, insieme a delle urla entusiastiche risuonare per tutto il quartiere, seguite a breve da un borbottio sommesso e scocciato. A quanto pareva il mio piano aveva funzionato meglio del previsto. Presi un bel respiro e mi diressi verso la porta principale, per accogliere mio fratello ed il suo immancabile ragazzo.

La giornata era appena cominciata per me... speravo solo che Sasuke, mamma, nonna e papà non mi uccidessero prima dell'ora di pranzo.

 

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Ahah, dovreste vedere le vostre facce! *Rotola dalle risate Vi siete beccati non solo una, ma ben due sorpresone in un capitolo! ^^ Ora vi resta solo scoprire chi è l'amante di Itachi!
Alzi la mano chi vorrebbe vedere la faccia di Sasuke la prossima settimana! Io non ci posso pensare, probabilmente mercoledì starò uno schifo: dopo-esame di inglese e con un anno in più sulle spalle! Waa, me sto a fa vecchia!
Oh, quasi dimenticavo, ecco i risultati della votazione per la prossima FF! E in vantaggio per soli due voti the winner is... Camelia! Well done everyone! Now, when I'm done with FG I'll start the other one, so be pacient! (kyuu non parlà in inglese, lo so che te serve ma così confondi i lettori) ^^' Sorry guys! See ya!

  
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