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Autore: Doherty21    06/06/2012    1 recensioni
Ancora non mi capacito di come sia potuta finire così. Il destino ci aveva legati, io ci credo nel destino. Perché mi fa questo ora? Perché inseguo il mio sogno più grande per la seconda volta, ma non lo raggiungo mai?..
"Siamo l'eco di parole intrappolate infondo al cuore" Subsonica.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti odio Jared.
Io sto male, lo vuoi capire? No. 
Sei egoista, lo sei sempre stato e non cambierai mai, diamine.
Vederti piangere non può far altro che mortificarmi ai livelli più estremi.
Smettila di singhiozzare, di urlare, come fai da mesi.
Mi fai soffrire più di quanto non faccia la mia malattia.
Oggi ho ripreso la terapia, anche se i medici continuano a dirmi che il tempo stringe, che non c'è nulla da fare. 
Che dovrei godermi a pieno i pochi mesi a nostra disposizione.
Sono due ore che piangi incessantemente. Sono due ore che sono seduta sul terrazzo senza avere il coraggio di dire una parola, nemmeno di guardarti.
Non ho la forza nemmeno di piangere.
"Io l'ho fatto per te." ti dico, in un momento apparentemente silenzioso.
Se solo i pensieri facessero rumore, ci sarebbe un gran baccano ad avvolgerci, al posto dell'aria frizzantina e calda di oggi, che fa muovere leggere le verdi foglie degli alberi nel giardino. 
Foglie che ogni tanto svolazzano sino all'orlo della piscina, in cui si posano fragili e tremolanti.
Mi ricordano tanto me stessa.
Sei seduto all'angolo della finestra con la testa tra le mani, gli occhi rossi e le labbra spezzate in due da un'espressione di dolore.
Mi guardi.
"Se continuare a combattere invano significa soffrire, io non voglio che tu lo faccia."
"Non fai altro che ripetermi di non andare via! Jared io che posso fare, cazzo? L'unica cosa è provarci, me l'hai insegnato tu."
Non devo agitarmi.
Ti alzi mantenendo lo sguardo nel mio.
Alcuni brividi mi tormentano la schiena.
Sei bellissimo anche con quest'espressione sconvolta, tipica di un uomo messo al muro dal destino.
Destino della donna che ama.
Siamo ormai scoraggiati dal susseguirsi degli eventi che non fanno altro che peggiorare.
Poggi una mano sulla mia spalla scoperta, accarezzi la mia pelle dolcemente. Mi stringi la mano.
"Scusa."
Mi alzo dalla poltroncina ed entro in camera da letto, senza esitare mi segui. Sto per scendere le scale ed andare in soggiorno quando mi prendi per un polso e mi fermi.
Come hai sempre fatto quando le cose si facevano difficili e allora io andavo via per non sentirti blaterare. 
Se c'è una cosa che non dimenticherò mai sarà proprio la tua mano stretta intorno al mio polso destro, il mio corpo che si blocca, il tuo dietro di me.
Conosco a memoria il modo in cui poi mi prendi il fianco sinistro facendomi voltare, stringendomi la vita per avvicinarmi al tuo corpo.
Esattamente come ora.
"Perché scappi ancora? Sono mesi che te lo chiedo, Zora."
"Che mi chiedi cosa?"
"Di non andare via da me."
Le gambe mi tremano ora che sei fisso su di me, con una delle tue espressioni più serie. 
Non abbiamo mai affrontato questo discorso, non mi piace parlarne. Ne sono troppo consapevole e cosciente per poter parlarne con te.
Ma prima o poi arriverà il momento in cui non mi sveglierò più.
Sicuramente ci sarai tu al mio fianco, ma questo non mi permetterà di rimanere.
Sarà un viaggio senza meta, il mio. Un viaggio senza la tua valigia accanto alla mia, come i soliti che facevamo non appena avevamo qualche giorno di tempo da spendere in paesi e città sconosciuti.
Ma il tuo viaggio su questo pianeta continuerà. Ed allora io ti prego di essere felice, di ricordami con un sorriso e non tirare a campare, ma andare avanti. Con me nella testa e nel cuore, magari lasciando spazio anche ad un'altra donna.
No, non sono gelosa.
Nessuno ti amerà più di quanto non abbia mai fatto io. Più di quanto non continuerò a fare per sempre.
Io voglio che continui con la tua carriera, Jared. Voglio che tutti gli Echelon possano dividerti, così come ho fatto io ai miei tempi e così come mi piacerebbe continuare a fare. 
Voglio che continui a spassartela con Shannon anche quando non vuoi e lui ti trascina per locali. Voglio che tu vada a trovare Terry per trascorrere un po' di tempo assieme alla grandissima perversione di quell'uomo. Infondo lo so meglio di tutti, fino a che punto arriva la tua di perversione.
Voglio che nel prossimo tour europeo porti Constance con te, che si è sacrificata sempre per lasciar spazio a me che potevo benissimo gestire il lavoro da Los Angeles. "Ma poi sarete lontani" mi dicevi sempre. Premonizione, la tua? Riferita al fatto che io dovrò andarmene tra non molto?..
Mi desto dai pensieri quando mi accorgo che siamo sulle scale da minuti interminabili e che i tuoi magnifici occhi non si sono mossi nemmeno per un attimo dai miei. Ci sediamo sugli scalini di legno chiaro, io sulle tue ginocchia, in modo da farmi abbracciare.
Adoro più di qualsiasi altra cosa gli abbracci, specialmente se sono i tuoi.
Sposti i miei capelli dietro la schiena, cominci a baciarmi dolcemente il collo, mordicchiandomi il lobo. Corrucci il naso sulla mia guancia e fai le fusa come i gatti.
Un bacio innocente cade leggiadro sulle mie labbra. Rimani con gli occhi chiusi mentre ti allontani dal mio viso, e sempre con gli occhi chiusi una lacrima riga il tuo volto, lasciando spazio ad altre parole.
"Sto bene con te."
"Lo so, amore."
"Sei tutto ciò che mi serve per vivere, lo sai questo vero?"
"Jared..."
"E' così. Tu mi servi, Zora. Per vivere."
"Non dire cazzate, Leto. Hai tuo fratello, tua madre, Tomo e Vicky, Emma, Babu...hai gli Echelon. Hai il tuo sogno onnipresente nella tua vita!"
"Quando vivi il tuo sogno, tu stesso diventi il tuo sogno. Dopo hai la necessità di staccare da te stesso. E solo con te ci riesco, Zora."
Vorrei tornare indietro quanto basta per rivere tutti i momenti che mi hanno lasciato la pelle d'oca, esattamente come questo.
"Ti amo, Jared Joseph Leto."
"Ti amo, Zora Rose Sand."
   
 
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