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Autore: AlvinFan95    07/06/2012    0 recensioni
Quando Chipwrecked è finito, dopo il concerto all'International Music Awards, i Chipmunks e le Chipettes stanno tornando a casa. Ma cosa succede quando tutti e sei i chipmunk iniziano a scoprire che provano qualcosa in più per le loro controparti?
Principalmente Alvittany, ma presenti anche Simonette e Theonor.
Rating giallo dovuto a 'certi riferimenti' nella storia, se capite cosa intendo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4 – ANCORA QUESTA SENSAZIONE

“Oh, Britt, me lo svegli tu, per favore?”, chiese Eleanor prima di saltare giù dal bracciolo del sedile per svegliare Dave, Ian, Simon, Jeanette e Theodore.

“Ops, già… me ne ero dimenticata”, disse Brittany, sentendosi imbarazzata per il modo in cui stava guardando Alvin mentre era addormentato e la sua sorellina a guardarla da dietro.

Brittany diede una spinta alla spalla di Alvin, provando a svegliarlo. “Alvin… Alvin…”, mormorò lei. Alvin rispose girandosi su un lato, dicendo “Oh, e dai, che fretta c’è? Dammi ancora 5 minuti…”, mormorò Alvin, cercando di salvaguardare ogni legame che aveva con il mondo del sonno. Brittany provò più forte, ma non c’era verso di svegliarlo.

Dopo alcuni minuti fu attaccato il canale di caricamento e scaricamento all’aereo, quindi gli altri passeggeri iniziarono ad andare verso a porta. Gli altri si erano già svegliati, lasciando solo Alvin a dormire.

“Alvin, se non ti svegli farò cantare a qualcuno una cantilena”, disse Brittany con un sorriso maligno sul volto, ma Alvin non rispondeva ancora. “Quindi sono costretta ad usare le maniere forti, a quanto pare… hehe…”

Brittany guardò il suo telefono, scorse l’elenco delle canzoni e scelse una canzone dal titolo “Baby” di Justin Bieber, la mise a volume massimo ed appoggiò il telefono all’orecchio di Alvin.

“3… 2… 1…”, sussurrò Brittany prima di premere il pulsante di riproduzione. Alvin era addormentato come un sasso, ma quando sentì la voce del cantante saltò dalla sedia. “AAAAAAAAAAHHHH! CHE DIAVOLO È QUESTA ROBA?!? AIUTO!!”, gridò Alvin coprendosi le orecchie.

“Vedi cosa vuol dire?”, disse Brittany mentre rideva al ‘ragazzo totalmente eccezionale’ che si copriva le orecchie ed impazziva mentre ascoltava quella canzone.

“Accidenti, Brittany, ti prego di spegnere quell’affare prima che possa uccidere qualcuno… dico seriamente”, la rimproverò Alvin con le orecchie ancora coperte. Gli altri si limitarono a ridere a tale scena, ma per fortuna Dave non era nei paraggi ad assistere alle oscenità che uscivano dalla bocca di Alvin.

All’aeroporto…

Tutti stavano ancora aspettando che arrivassero i bagagli. Alvin, nel frattempo, raggiunse Brittany dicendo “Brittany, non farlo mai più! Le mie orecchie mi fanno ancora male!”

“Alvin, sii solamente lieto che ti abbia svegliato, oppure saresti stato lasciato da solo nell’aereo”, rispose Brittany.

“Ah, già, è vero…”, rise nervosamente Alvin, grattandosi la nuca della sua testa, senza avere le parole necessarie per replicare alla frase di Brittany. Di solito avrebbe avuto una replica scritta nella sua mente dopo pochi secondi, ma aveva ancora la strana sensazione che aveva avuto sull’aereo, quando era vicino a Brittany, e che gli rendeva difficile pensare.

E per Brittany non era per niente diverso. Sarà stata pure svegliata dal suo sogno, ma la sensazione che aveva avuto era rimasta, ed aumentava ogni volta che si trovava accanto alla sua controparte. Si era rafforzata ancora di più quando aveva scoperto di aver dormito sopra di lui.

“Okay, ragazzi, i nostri bagagli sono qui. Adesso andiamocene prima di venire scoperti da qualche telecamera”, suggerì Dave provando a non farsi rallentare da alcuni fan con carta e penna.

La banda aspettò fuori dall’aeroporto, dove era parcheggiata la limousine che Dave aveva prenotato mentre aspettava gli altri fuori dall’aereo. Ci entrarono tutti, tranne Ian.

“Ehi, Ian. devi venire?”, chiese Dave.

“No, devo tornare alla Jett Records. Prenderò un taxi”, rispose Ian.

Nel caso non lo sapeste, Ian aveva riavuto il suo lavoro alla Jett Records dopo gli International Music Awards.

“Beh, va bene. Fai come vuoi”, replicò Dave.

Casa Seville

Narratore: Brittany

Ogni sensazione che ho cambia totalmente quando sono accanto ad Alvin. La stessa sensazione che ho avuto in quel sogno, dolce, buona e in qualche modo calorosa, mi faceva sentire incredibilmente a disagio, ma allo stesso tempo a mio agio. Mi impedisce ogni piccolo e leggero movimento.

Insomma, non so dire se questa sia una buona o cattiva sensazione. Tutto ciò che so è che davvero strana.

Dave stava aprendo la porta di casa. Io e le mie sorelle stavamo in piedi, accanto alle nostre rispettive controparti. In questo momento sono accanto ad Alvin. Volevo scoprire se questa sensazione era stata generata solo dalla mia immaginazione o no.

Mentre non stava guardando, mi avvicino in segreto a lui, e come pensavo la sensazione colpì ancora. Tutto il calore, la dolcezza e il benessere, li sentii tutti in una volta. Ero mentalmente legata a questa sensazione. Ogni volta che mi muovo più vicina a lui, essa diventa ancora più forte. Era come se noi due fossimo due poli opposti, che non fanno altro che attrarsi a vicenda. (Okay, ammetto che forse anche questo esempio l’ho preso dal canale scientifico dell’estetista…)

Sentii che lo scorrere del tempo stava rallentando. Sentii i più leggeri soffi di vento attraversarmi la faccia. Poi rimasi scioccata quando si girò verso di me. I miei occhi si dilatarono in shock mentre la sensazione si rafforzava come se una scarica elettrica stesse scorrendo avanti ed indietro tra le mie spalle e le mie mani sudate. Potevo sentire che anche la mia fronte stava iniziando a bagnarsi per il sudore.

Non so se ho paura, se sono malata, se sto bene, ma questa cosa non è normale per niente. Lo guardai dalla testa ai piedi, e un'altra scossa elettrica mi scorse lungo il corpo quando i miei occhi blu elettrico incontrarono i suoi marrone nocciola. Li guardai e giuro di averli visti brillare come gioielli.

Il ritmo del mio respiro non era affatto normale, e sentivo di poter svenire da un momento all’altro. Raccolsi tutto quello che era rimasto di sano in me per parlargli.

“Ehi, Alvin”, mormorai io, cercando di non balbettare.

Narratore: Alvin

Dave stava aprendo la porta della casa, girando in continuazione la chiave nella serratura. ‘Ma dai, mica ci vogliono secoli per aprire una semplice porta!’, pensai. Restai lì dov’ero, fissando il vuoto e pensando a niente. È un dato di fatto che gli uomini possono fissare il vuoto senza pensare a nulla anche per un quarto d’ora, e le donne sono esattamente l’opposto. Non possono stare un solo minuto senza pensare. Beh, a parte questo, restai a fissare il nulla.

I miei pensieri furono interrotti da qualcosa che mi fece avere la sensazione che avevo avuto sull’aereo. Annusai un poco l’aria ed avvertii un odore parecchio gradevole per il mio naso. Era un odore familiare, un profumo. Con ogni respiro che prendevo, la sensazione tornava e diventava più intensa.

‘Aspetta un momento! Ho questa sensazione solo quando sono vicino a Brittany, quindi questo significa che…’

Mi girai per vedere se fosse davvero dietro di me, ed infatti lo era. Fissai i suoi occhi, quei cerchi blu perfetti collocati nelle sue orbite oculari. Non so perché, ma stavo sudando come un matto. Sentii contemporaneamente il calore attorno al mio corpo e una folata di vento freddo, e ciò mi fece avere paura.

Non avevo idea di cosa mi stesse succedendo, e sentii come se il mio cervello fosse andato in tilt, dicendomi ‘Non fare casini, non fare casini!’. Non riuscivo a capirmi per niente. Ero caldo ma stavo rabbrividendo, sentivo benessere ma mi sentivo anche a disagio.

Sentii un forte shock quando mi disse “Ehi, Alvin”. In quel momento, sentii di aver perso ogni traccia di salute mentale. Stavo cercando di rispondere alla mia solita maniera, ma sapevo che con questa sensazione tutto ciò che sarebbe uscito dalla mia bocca sarebbe stato incomprensibile.

Non avevo nulla nella mia testa, quindi risposi con un semplice “E-ehi, Britt…”

Dave finì di aprire la porta. “Oh, finalmente”, disse Simon. Sembrava una vita da quando avevamo messo piede l’ultima volta in questa casa. Gli altri li seguirono, tranne Alvin e Brittany, che rimasero a fissarsi. Non si parlarono nemmeno, si guardarono in completo silenzio.

Il silenzio fu rotto da Theodore. “Ehi, Alvin. C’è uno speciale di Meerkat Manor stasera, vuoi vederlo insieme a noi?”, chiese lui. Alvin tornò immediatamente alla realtà e scosse velocemente la testa.

“Eh? Oh, certo. Sarò in soggiorno tra un attimo”, rispose lui. Poi si girò verso Brittany. “Ehm… dovremmo entrare… credo…”, disse lui.

“Oh, giusto…”, rispose Brittany in un tono molto dolce e seguito da una risatina nervosa.

  
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