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Autore: mangakagirl    07/06/2012    5 recensioni
Tokyo. Estate torrida.
Cosa accadrà quando Conan, dopo la morte inaspettata e inspiegabile di Ran, la rivedrà per le strade di Beika?
Haibara e Hattori credono che stia impazzendo, ma dovranno ricredersi quando alla Festa delle Celebrità di Tokyo la stessa ragazza si presenterà loro con il nome di Ran Morikawa, figlia dell'omonimo proprietario di una delle ditte più importanti del Giappone.
Chi è questa ragazza e perchè, dopo svariate uscite con Hattori, Kazuha e uno Shinichi sempre più confuso, quest'ultimo verrà quasi assassinato a casa sua da una sua amica?
Qual è il vero obbiettivo di questa strana ragazza che cambierà per sempre la vita di Shinichi?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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13.
Aprì lentamente gli occhi e una macchia di luce lo accecò costringendolo a serrarli ancora. Odore di disinfettante e un dolore in corrispondenza della piega del braccio sinistro come se un ago vi fosse conficcato dentro; per non parlare dell’atroce male che provava al destro: se glielo avessero tagliato non avrebbe sentito nulla probabilmente. Aprì di nuovo gli occhi con gesto stanco rendendosi conto di essere sdraiato su un letto, un letto di ospedale a giudicare dalla puzza di disinfettante e dalla quiete che lo circondava. Si voltò lentamente verso sinistra e, osservandosi attorno, capì che aveva ragione: una camera di ospedale.
“Non sono morto a quanto pare…”
Si rese subito conto che qualcuno era stato lì da poco e, a giudicare dal modo in cui aveva lasciato la sedia e dal cappello abbandonato ai piedi del suo letto, dedusse che sarebbe tornato presto. Inspirò a fondo mentre gli sembrava che il corpo si risvegliasse da giorni di atrofismo. La porta si aprì lentamente e un ragazzo dalla carnagione scura entrò nella stanza senza guardare il letto. Non appena si voltò verso di lui, il suo viso si illuminò mostrando un ampio sorriso.
-Kudo! Ti sei svegliato finalmente!- esclamò avvicinando la sedia al letto -Cavolo, cominciavi a preoccuparmi! Quell’uccellaccio del malaugurio di un medico diceva che le probabilità che non ti svegliassi crescevano di giorno in giorno, ma tu hai la pellaccia dura Kudo! Non basta un dissanguamento ad ucciderti, vero?-
Conan gli sorrise debolmente mentre lui si metteva più comodo sulla sedia.
-Allora, come ti senti apparte gli scherzi?-
-Debole- rispose lui con voce paurosamente bassa e gracchiante.
-Ehhhh…- disse Hattori facendo una smorfia per il tono debole e scoraggiante del bambino -Vedrai che ti riprenderai presto… ne sono sicuro. Comunque, che è successo Kudo? Come hai fatto a finire nella piscina? È stata quella brutta figlia di buona donna e ferirti, vero?-
Il ragazzo annuì debolmente mentre cercava invano di alzare il braccio destro, quello ferito, per vedere com’era ridotto.
-Per un pelo Kudo non sei morto dissanguato. Quella maledetta stava per recidere l’arteria radiale dicono i medici… a quest’ora saresti stato all’altro modo senza l’intervento di Morikawa… a proposito Kudo, non possiamo più fidarci di lei-
-Perché?- domandò stanco il bambino chiudendo gli occhi.
-Perché sei quasi morto a casa sua… e io credo sia successo qualcosa che ci è sfuggito in quella villa… Inoltre il suo comportamento è la cosa che mi insospettisce di più…-
Tacque mentre il bambino emetteva un piccolo gemito cercando di voltarsi verso di lui col busto.
-Ma da quanto sono così?- domandò con voce dolorante Conan.
-Due giorni e mezzo… nemmeno più di tanto… comunque ascoltami, Morikawa, non appena abbiamo sentito il tuo urlo, è uscita di corsa con me e Kazuha. Quando abbiamo visto che eri mezzo dissanguato in piscina, io stavo per tuffarmi in acqua ma lei l’ha fatto al posto mio, ti ha steso sul prato e a cominciato a dire cose come se ti conoscesse. Tipo: “ Coraggio, apri gli occhi, non puoi morire, non devi morire…”
Secondo te non sono cose che si dicono a chi conosci? E poi è venuta qui ogni giorno, si siede su questa sedia e dice cose tipo: “Mi dispiace, è tutta colpa mia… Per favore perdonami… Svegliati, ho bisogno di sapere che stai bene…”-
Il ragazzo si fermò mentre Shinichi trafficava con la flebo attaccata al braccio.
-Kudo, non toccare nulla, per l’amor del Cielo! Mi stai dando retta?-
-Sì, Hattori, e ti do pienamente ragione…- rispose lui guardandolo negli occhi dopo uno sbuffo -Che motivo avrebbe per comportarsi in questo modo con un bambino che conosce appena? Proprio non me lo spiego…-
-Nè io né Kazuha ci fidiamo più di lei. Per questo non la lasciamo mai sola con te in stanza quando viene qui. Inoltre ho parlato ad Haibara della cosa ed è d’accordo con me: vorrebbe vederla, ma non riescono mai ad incontrarsi… Arrivano sempre in orari diversi. Fortuna che Kazuha e lei la pensano uguale: non vogliono entrambe che stia sola con te-
-Kazuha e Haibara…? Ma non av…-
-Tranquillo- rispose l’amico sorridendo -Avevano fatto pace subito dopo che te n’eri andato… Ora sono come prima, anzi…- fece una smorfia divertita -… Più unite di prima!-
Qualcuno bussò alla porta e il ragazzo del Kansai lanciò un’occhiata a Kudo per ricevere ordini. Il bambino annuì e Hattori disse:
-Avanti-
Una bambina con dei pantaloncini corti e larghi beije e un top dolcevita nero entrò nella stanza sbarrando gli occhi non appena vide che il degente era sveglio.
-Kudo, finalmente ti sei ripreso- disse senza riuscire a trattenere un espressione sollevata.
-Ciao- disse il ragazzo contento di vederla: l’ultima volta che si erano visti aveva interrotto la sua discussione con Kazuha e credeva di averla irritata parecchio.
-Kazuha?- domandò la ragazza guardandosi attorno mentre Hattori strizzava l’occhio a Shinichi come dire “Te lo dicevo, no?”
-Arriva più tardi…- rispose gentile.
-Allora, come ti senti Kudo? Il braccio fa male?- domandò Ai tornando a rivolgersi al ragazzo sdraiato sul letto.
-Debole, fa male- rispose meccanicamente lui cercando di muoverlo.
-Hai idea di chi fosse quella tipa e del perché volesse ucciderti? Comunque la tua cara amichetta…- lo canzonò con tono duro -… Bè, avrei qualche sospetto su il suo comportamento. Osaka, gliene hai già parlato?-
-Già fatto L. Macbeth, tranquilla!- rispose lui ridendo.
-No, nessuna idea- confessò Conan mentre qualcuno bussava di nuovo alla porta. Hattori e Haibara si guardarono interrogativi: Kazuha sarebbe arrivata solo più tardi.
-Vado io- disse la scienziata avvicinandosi alla porta. Si trovò davanti una ragazza con occhi azzurro-lilla e capelli castani lunghi fino a metà schiena che indossava un leggero vestito azzurro lungo fino al ginocchio. Immediatamente sbarrarono entrambe gli occhi: Haibara provò una sgradevole sensazione, come una ventata ghiacciata, e sentì un odore familiare, maledettamente familiare.
Morikawa le sorrise qualche secondo più tardi mentre Hattori si era alzato dalla sedia e aveva aperto di più la porta per farla entrare, visto che Haibara sembrava essersi paralizzata.
-Ciao… Emm, grazie- disse rivolgendosi al ragazzo, poi sorrise di nuovo alla bambina -Tu devi essere la fidanzata di Conan, vero? Che carina che sei!-
-No- rispose dura lei sembrando molto più adulta di quanto non dovesse essere -Io sono solo la sua migliore amica-
La ragazza tramutò la sua espressione in una elegiaca e annuì.
-Certo… Scusa-
Si voltò verso il letto e vide che Conan era sveglio e quasi scoppiò a piangere. Si sedè al posto che Hattori le aveva lasciato libero e gli prese una mano cominciando ad accarezzarla dolcemente e a parlargli.
Haibara si allontanò da lei senza toglierle gli occhi di dosso fino a trovarsi con le spalle al muro. Il ragazzo del Kansai le lanciò un’occhiata stupita: era la prima volta che la vedeva, perché una reazione così strana?
Le diede un colpetto col gomito senza attirare l’attenzione di Ran e le lanciò un’occhiata interrogativa. Lei non rispose e continuò a fissare qulla ragazza.
“Questo odore… Non mi sto sbagliando… Ne sono sicura… Lei è una di Loro” pensò rabbrividendo mentre il cuore le batteva fortissimo.
-Pss… Tutto bene?- le domandò il ragazzo mentre lei annuiva lievemente.
Il rumore di qualcuno che bussò alla porta attirò nuovamente l’attenzione di tutti e Ai andò ad aprirla trovandosi davanti un’altra figura, questa volta dall’alta coda di cavallo e gli occhi smeraldini.
-Ciao Haibara, come sta? Ci sono nov..?- domandò bloccandosi non appena vide che Ran era in stanza.
-Si è svegliato- disse atona la scienzata facendola entrare. Kazuha squadrò Morikawa seria in volto, per poi girarsi verso Conan.
-Ciao- disse dolce -ti sei svegliato… come ti senti?-
-Debole- rispose lui abbozzando un sorriso.
-Bè, qui siamo in troppi…- disse la ragazza fulminando Morikawa -Meglio se noi due usciamo, perché se ci becca l’infermiera si arrabbia-
La ragazza annuì rassegnata e si alzò lanciando un’occhiata depressa al bambino.
-Riprenditi, ok?- gli disse con un minuscolo sorriso. Lui annuì e la seguì con lo sguardo finchè non sparì fuori dalla porta con Kazuha. Hattori tornò a sedersi al suo posto mentre Haibara si avvicinava al letto fissando il vuoto. Shinichi la guardò interrogativo finchè lei non alzò lo sguardo e disse atona:
-Non mi fido di lei. Ho una brutta sensazione… Credo sarebbe meglio capire chi è veramente-
-Già, proprio per questo io e Hattori andremo ad Hokuei per indagare su di lei…- disse Conan, ma lei lo fissò più intensamente negli occhi.
-Kudo, credo tu non abbia afferrato a pieno: fa parte di Loro-
-Cosa?!- domandarono stupiti i due detective mentre lei annuiva.
-Ho sentito la Loro presenza, l’odore di quella ragazza è lo stesso che aveva mia sorella Akemi quando era nell’Organizzazione…-
-Kudo, dobbiamo assolutamente raccogliere più informazioni possibili su di lei!- disse Hattori deciso all’ex liceale.
-Già- annuì lui -Lo penso anche io-
-I dottori dicevano che se ti fossi svegliato, essendo un bambino, in un mese circa saresti tornato ad avere il pieno utilizzo del braccio… Uscirai di qui molto presto e…-
-Prepara i biglietti per Hokuei, Hattori, perché non abbiamo più tempo da perdere- lo interruppe lui deciso.
-Perché Hokuei?- domandò Haibara seria.
-Perché il padre di Morikawa, alla Festa delle Celebrità, ha detto a Kogoro che sua figlia era arrivata da tre mesi circa da Hokuei*… Quindi vuol dire che è lì che è cresciuta ed è lì che partiremo a raccogliere informazioni su di lei- le spiegò.


*Non è stata scelta a caso da me come città Hokuei, infatti è l’unione della città natale di Gosho Aoyama, Daiei, e Hojo. Si trova nella prefettura di Tottori ed è nata appena nel 2005. Per maggiori info : Wikipedia ;)

Mangakagirl's Corner:
eccomi!
salve a tutti!
ooooooh ooooooooooh o.O
QUI LE COSE SI FANNO INTERESSANTI, VERO?!
Morikawa sembra far parte di Loro...
Haibara ha sentito la loro presenza...
aya kuroi è sparita...

shin e hattori stanno x partire x hokuei...
secondo voi se morikawa fa davvero parte di Loro cosa vorrà mai da shin?
secondo voi, cosa accadrà ad Hokuei???
kissà ki risponderà in modo giusto alla domanda! >.<
arigatò a ki recensito lo scorso capitolo v.v
a presto
mangakagirl!

  
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