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Autore: UltravioletBliss    07/06/2012    1 recensioni
Prima storia originale, che narra le vicende di Aurora, la ragazza della mia precedente shot "Aurora Sogna".
Aurora è incinta di un ragazzo che non c'è più, che la protegge da lassù.
Diciassette anni e mille progetti, si ritroverà davanti a una scelta: abortire e vivere la sua vita oppure tenere il bambino ed avere un ricordo concreto del suo unico grande amore, al caro prezzo di dire addio a tutte le emozioni della sua giovane età?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Aurora Sogna.'
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La musica rimbombava.
Una voce femminile, sensuale, faceva vibrare tutte le pareti.
Aurora, con un drink in mano e i capelli in disordine, agitava la testa sul cubo della discoteca.
Più sotto, Chiara e Marta la osservavano, non sapendo cosa fare.
-POSSO DOMINARE IL MONDO!
-AURORA PIANTALA! TORNIAMO A CASA!
Giulio la caricò sulle spalle e la portò fuori.
Una volta all'uscita, lei si accasciò per terra.
-Devo vomitare..- disse, prima di chinarsi. Chiara al volo le prese i capelli e le fece allargare le gambe.
-In queste condizioni non possiamo riportarla a casa- intervenne Marta, osservando la scena disgustata.
-Lo so, ma come facciamo? Potrebbe dormire da me, però mi combinerà un macello a casa, ne sono sicura!- 
-Chià, ti prego ti prego.. I tuoi neanche ci sono, suu, per favore..
-Ok, ma ai genitori che diciamo?-
-Prendi il telefono di Aurora e manda un messaggio alla madre, fai finta di essere lei e dille che rimani a dormire da..te perché sei sola a casa e hai paura.
-Ah, ok..- Chiara prese il telefono di Aurora, inviò il messaggio e poi glielo rinfilò in tasca.
-Amore, dormi anche tu con me, vero? Non lasciarmi da sola con l'ubriacona..
-t'ho sntto- biascicò Aurora, tossendo.
-Che?
-T'ho sentito.
-Lo sai che ti amo Aurora su.. Però ora andiamo a casa.
-No, niente casa.. Mamma mi uccide..- Aurora lacrimava. Un secondo dopo scoppiò in lacrime. -Filippo! Filippo! Mi manchiii! Vieni qui, ti prego, torna da meeeeee!
Chiara, Marta e Giulio osservarono la scena, attoniti. Vederla così disperata era un dolore assurdo per tutti e tre.
Poi, l'hippy la tirò su e la ricompose.
-Dai ti prego, andiamo a casa, dormi da me.
-Filippo....
 
La mattina dopo, Aurora si svegliò con un gran mal di testa.
Vicino a lei, Chiara e Giulio dormivano abbracciati. Guardarli le fece provare un senso di nausea. Il ricordo dei suoi momenti di intimità era nitido nella sua mente. Le lacrime salirono come un vulcano in eruzione.
Non solo le lacrime però stavano per eruttare; la ragazza si rigirò nel letto e, afferrando un lembo delle lenzuola, si chinò ai piedi del letto.
"Che schifo" pensò, pulendosi la bocca con il dorso della mano; "Chiara mi ammazzerà".
Proprio in quel momento, l'amica si risvegliò.
-Ma cos'è questa puzza.. Oddio no, Aurora!
L'hippie si alzò in piedi e si diresse verso la cucina. Trenta secondi dopo tornò con un rotolo di scottex in mano e due asciugamani.
-Devi vomitare ancora?
-No tranquilla, sto bene ora..
-Aurora, dobbiamo parlare, subito, quindi alza il culo e vieni in cucina con me.
Chiara strattonò gentilmente l'amica, e, una volta alzatisi, la fece accomodare sulla sua poltrona a dondolo in cucina.
-Ehi, è divertente fare avanti e dietro su questa sedia!
-Non è di questo che dobbiamo parlare Aurò...
-Chiara, sono io quella che sta nella brutta situazione, ti prego..
-Brutta situazione? Aurora, hai sedici anni e sei incinta, in più dovresti crescere questo bambino da sola, senza l'appoggio di un padre e come se non bastasse sei quasi al terzo mese.. Se vuoi abortire tra poco non potrai farlo più.
Aurora fissò un attimo il vuoto.
E si ritrovò nel futuro.
Una bambina dagli occhi nocciola, mora, giocava nel parco. Correva veloce, i lunghi capelli neri ondeggiavano in mezzo al verde..
Un'Aurora più grande, con fare materno, l'osservava da lontano.. 
-Irma! Fai attenzione, potresti cadere!
-Ma mamma! Tutti i bambini stanno correndo!
-puoi correre, ma fai attenzione a non inciampare!
Irma sbuffò, mandandosi indietro la frangetta che nascondeva la bassa fronte e le scure sopracciglia.
-Ok mamma!
Mamma... Quella parola rimbombò nella testa di Aurora, mentre osservava felice la sua splendida creatura.
Poi, la scena sfumò.
Aurora aprì gli occhi, e si ritrovò in una stanza chiusa. Il medico le stava parlando: "ecco, signorina Miconi, ora il feto non è più nel suo ventre".
Aurora, sudata e insanguinata, guardò sotto di lei. Una busta di plastica nascondeva qualcosa di piccolo, molto piccolo.. Irma.
 
 
Aurora, disgustata, aprì di nuovo gli occhi, rivoltandosi verso terra. 
Era incredibile come riuscisse a vomitare nonostante non avesse praticamente più niente da rigettare in corpo.
-Cazzo, non riesco a capire se è post sbronza o nausea mattutina..- commentò Giulio.
-Probabilmente tutte e due- sorrise Chiara, prendendo un rotolone di Scottex per asciugare l'oppera d'arte dell'amica.
Aurora, nel frattemppo, si risistemò i capelli in una disordinata coda.
Poi, ruppe il silenzio.
-Io lo terrò.
-Cosa?
-Lo terrò. Un aborto potrebbe influire sulla mia vita peggio di una gravidanza. Mi assumo le mie responsabilità, e vedrò nascere mio figlio.. con o senza Filippo. Sarebbe dovuta essere una scelta anche sua, e sono sicura che da lì mi..ci proteggerà- concluse, mentre ua lacrima le scendeva delicata sul volto.
Chiara la guardò, poi, sorridendo, scoppiò in lacrime.
-Oh mio Dio, diventerò zia, diventerò zia! Hai davvero tanto coraggio, Aurora.
-La vita è fatta di scelte..Io ho fatto quella giusta, me lo sento.
Giulio aveva osservato la scena in silenzio, prima di andare ad abbracciare l'amica.
-Io.. ti starò vicino. Come tutti.
Aurora strinse Giulio e Chiara in un abbraccio collettivo. Sì, Filippo sarebbe voluto diventare padre. E l'avrebbe aiutata, l'avrebbe protetta, ora più che mai.
-C'è solo una cosa ora..
-Cosa?
-Dirlo a mia madre.
 
 
 
 
 
 
Eccomi qua. Non lapidatemi, ma ho avuto trecentomila cose da fare.
Bene, Aurora lo terrà. 
Questo capitolo lo sento un po' mio perché sono sicura che un aborto ti cambia la vita. Te la peggiora. 
Nasce anche dalla testimonianza di una mia amica rimasta incinta a sedici anni. Ora il suo bambino di quattro anni è la cosa più bella che ha.
Buona lettura ragazze  **
UltravioletBliss
  
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