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Autore: Mary90_p    08/06/2012    3 recensioni
Rachel è stata tradita per l'ennesima volta da Finn e stavolta ne esce devastata. Noah le sta accanto con la voglia di mandare il suo amico in un ospedale. Riucirà Noah a far capire a Rachel che ci sono ragazzi che darebbero un arto per lei?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 10Trovandosi di fronte Blaine, Kurt Hummel rimase impietrito sulla sedia.
Lui era lì... Era davanti a lui con quell'aria da cane bastonato che chiedeva di essere perdonato.
Perchè? Era LUI che avrebbe dovuto inchinarsi davanti a quel ragazzo, LUI che avrebbe dovuto implorare perdono fino a non avere più voce!
<< Ciao, Kurt. >> Dio, quanto gli era mancata quella voce! Come poteva essere stato così stupido da non andare prima da lui?
Sentendosi le ali ai piedi si alzò di scatto dalla sedia, rovesciandola, e abbracciò di slancio il ragazzo appena arrivato cogliendolo completamente di sorpresa.
Blaine si era aspettato di tutto: urla isteriche, calci, pugni, pianti interminabili, ma quello... Andava oltre alle sue più rosee aspettative!
Felice, ricambiò l'abbraccio, cingendolo a sè.
<< Mi dispiace di averti fatto soffrire! >> gli disse e Kurt scosse la testa, mentre le lacrime gli scorrevano sulle guance.
<< Sono io che dovrei chiederti scusa! >> riuscì a dire tra le lacrime e staccandosi da lui. << Sono stato... Veramente insopportabile... >> i singhiozzi gli impedivano di parlare bene e Blaine gli accarezzò una guancia guardandolo dolcemente.
<< Mi dispiace, Blaine... Ti giuro! >> lo scricciolo del Glee venne interrotto da un bacio mozzafiato.
Dopo settimane lontani, Blaine aveva solo voglia di riassaporare quelle labbra che lo avevano stregato e l'applauso che seguì gli sembrò solo un suono ovattato.
C'erano solo loro due.
Kurt e Blaine. Due entità dello stesso essere.
<< Bene, ehm... >> seppur felice per i due, William decise che era meglio andare avanti. << Ragazzi, avrete tempo dopo, ora bisogna ricominciare la lezione. C'è ancora tempo, qualcuno vuole esibirsi? >>
Quinn si alzò con grazia innata dalla sedia e si avvicinò al professore. << Ho deciso di cantare Hero, di Mariah Carey. >> Si girò verso Finn dedicandogli uno sguardo colmo d'amore, prontamente ricambiato.


There's a hero if you look inside your heart
You don't have to be afraid of what you are
There's an answer if your reach into your soul
And the sorrow thaht you know will met away

Sì, se guardava dentro il suo cuore si poteva scorgere il viso di un eroe.
Un eroe che aveva saputo tirarla fuori dalla spirale di egoismo, vanità e cattiveria in cui era prigioniera. Un eroe che aveva saputo tirare fuori il meglio di lei. Un eroe che le era sempre stato accanto.

And then a hero comes along
With the strenght to carry on
And you cast your fears aside
And you know you can survive
So when you feel like hope is gone
Look inside you and be strong
And you'll finally see the truth
That a hero lies in you

Lui credeva solo di essere un ragazzo troppo grosso e impacciato; credeva di essere troppo timido, troppo insicuro, troppo goffo... Ma non aveva idea che con la sua timidezza, la sua goffaggine, la sua insicurezza era riuscito a fare in modo che Quinn Fabray diventasse veramente la regina del McKinley. E non perchè era più bella, perchè era stata nei Cheerios o che altro.
Perchè, nonostante l'avesse tradito con Puck, avesse avuto una figlia, lui non aveva smesso di essere innamorato di lei. Aveva visto nel suo essere cose che gli altri non avevano trovato, troppo impegnati a giudicarla da quello che mostrava loro per scavare più a fondo nella sua anima.
Gli occhi verdi le divennero lucidi mentre combatteva una battaglia contro se stessa per non permettere alle lacrime di bagnarle le guance.
Lui ancora non lo aveva capito, ma c'era un eroe che viveva dentro di lui.
Quando finì la canzone tornò al posto sulle gambe malferme, mentre Finn la prendeva tra le braccia e la cullava mormorandole parole dolcissime con un sussurro che le fece venire la pelle d'oca.
Dopo averla baciata, il gigante si alzò andando accanto al professore. << Vorrei cantare I don't wanna miss a thing, degli Aerosmith. >>

I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure


Sarebbe stato ore e ore ad ascoltare il suo respiro tranquillo quando dormiva. L'avrebbe guardata all'infito mentre si abbandonava al sonno appoggiata a lui, con i capelli biondi sparsi sul suo petto. Ogni momento passato con lei era un prezioso tesoro che avrebbe sempre custodito gelosamente nel cuore.

Don't want to close my eyes
I don't want to fall asleep
Cause I'd miss you baby
And I don't want to miss a thing
Cause even when I dream of you
The sweetest dream will never do
I'd still miss you baby
And I don't want to miss a thing


Quando dormivano insieme combatteva contro se stesso per non cedere al sonno: non voleva chiudere gli occhi e perdersi anche per un solo attimo quel volto d'angelo che riempiva il suo cuore. Anche se l'avesse sognata, non sarebbe stato come averla di fronte.


I don't want to miss one smile
I don't want to miss one kiss
I just want to be with you
Right here with you, just like this
I just want to hold you close
Feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment
For all the rest of time

Non voleva perdere un solo sorrise, un solo suo bacio, voleva solo stare con lei. Sentirla vicina, sentire il proprio cuore battere all'unisono con il suo. Mentre si lasciava avvolgere dal ritmo della canzone e prendeva fiato per l'acuto notò il volto di Quinn inondato di lacrime mentre si copriva la bocca con le mani per non lascar passare i singhiozzi e lui sorrise.

Don't want to close my eyes
I don't want to fall asleep
Cause I'd miss you baby
And I don't want to miss a thing
Cause even when I dream of you
The sweetest dream will never do
I'd still miss you baby
And I don't want to miss a thing


William sentì gli occhi umidi e sorrise. Era bello che quei ragazzi, per quanto giovani, cantassero l'amore come il più bello dei sentimenti. Finita la canzone Finn andò dalla sua reginetta e l'abbracciò stretta, quasi soffocandola. << Ti amo, Quinn! >> le soffiò all'orecchio e lei, scossa dai singhiozzi annuì stringendogli le braccia attorno alle larghe spalle. << Anche io... Anche io! >> riuscì a dire con voce strozzata.
Tutti applaudirono e il prof. si alzò complimentandosi con i due. << Grandiosi, ragazzi! Perfetto: domani finiremo il cerchio con Kurt, Rachele e Puck. Blaine, tu sei esonerato dal compito poichè appena arrivato. >> il ragazzo annuì e Will li salutò. << A domani, ragazzi! >>
Tutti si alzarono, Quinn con ancora gli occhi arrossati, e uscirono dall'aula.
Kurt e Blaine si ritrovarono davanti all'auto di quest'ultimo e si fissarono in silenzio per dei secondi che parvero interminabili, poi Kurt prese l'iniziativa e, sorridendo, abbracciò il ragazzo che amava poggiandogli la testa sulla spalla.
<< Mi sei mancato. >> riuscì a confessare senza guardarlo negli occhi e Blaine rise accarezzandogli i capelli. << Se sapessi quante volte mi sono ritrovato davanti a casa tua o davanti al telefono cercando il coraggio di chiamarti mi denunceresti per molestie! >> Kurt rise spezzando la tensione. << Sarei ben felice di averti come maniaco sessuale! >> rispose e lo baciò cercando di metterci tutto l'amore che provava e, quando sentì le labbra di Blaine schiudersi sulle sue e la sua lingua che si intrufolava nella sua bocca cercando la sua, ebbe la certezza che ora niente sarebbe potuto andare storto.

Finn e Quinn salirono in auto, mentre Finn partiva sgommando cercando un posto in cui poterla possedere. Il desiderio che aveva per lei gli faceva quasi male e non riusciva più a resistere. Avrebbe anche fatto sesso in macchina se non fosse stato scomodo, e poi Quinn meritava un posto migliore di un sedile di pelle!
<< Dove andiamo esattamente? >> la voce dolce e maliziosa della sua ragazza gli giunse alle orecchie come un suono angelico e diabolico allo stesso tempo. Non rispose e, con la coda dell'occhio la vide accavallare le gambe lasciate scoperte dalla gonna cortissima. La ragazza si spostò un po' per permettergli di vedere la stoffa dello slip sulla coscia.
Maledetta! Lo stava facendo apposta! Finn deglutì rimettendo a fatica gli occhi sulla strada. << Bionda, se non la fai finita fermo la macchina e ti prendo qui! >> minacciò, lei rise e, in risposta, allungò una mano posandola sui suoi pantaloni, all'altezza della cintura, che slacciò con mosse esperte.
Tirò giù lentamente la zip e i boxer, scoprendo il membro già eccitato e duro. Sorrise maliziosamente. << Oh, ma che bimbo cattivo sei! >> lo prese in giro e Finn emise un grugnito. << Quinn, seriamente! Sto guidando! Fammi almeno raggiungere il motel più vicino! >> La ragazza non lo ascoltò e cominciò a muovere la mano sinistra su e giù rischiando di fargli venire un infarto. Finn girò bruscamente ignorando i suoni del clacson e gli urli che lo inseguivano e, tornando indietro, imboccò una stradina che portava in aperta campagna e fermò subito il veicolo.
Si girò verso Quinn catturandole la bocca in un bacio che lei ricambiò con entusiasmo continuando ad accarezzare la sua erezione.
<< Fabray, mi farai morire! >> si lamentò con voce roca e lei sorrise maliziosa aumentando il ritmo delle carezze godendo nel sentirlo pulsare nella sua mano e, quando si sentì sporcare dal suo liquido seminale, non potè che gioire. Finn abbassò il sedile del guidatore e, quando lei lo fece distendere, era pronto a farsi fare di tutto.
Ma Quinn non voleva giocare, voleva andare subito al sodo. Era eccitata, bagnata, e voleva averlo subito dentro di sè. Si chinò e, con la bocca, ripulì il membro dallo sperma e lo maneggiò fino a farlo diventare ancora duro inebriandosi dei gemiti di lui e delle mani che le accarezzavano i capelli incitandola a continuare.
Una volta che fu di nuovo pronto, Quinn si alzò baciando Finn sulle labbra facendogli sentire il suo stesso sapore e guidò il suo pene nella sua apertura accogliendolo completamente dentro di sè.
Se c'era una cosa che Quinn adorava era avere il comando, soprattutto nel sesso. Adorava il senso di potere che ti dava stare sopra: potevi decidere il ritmo, il movimento e lui poteva solo assecondarti!

Una volta giunti al pick up Puck inchiodò Rachel contro di esso e cominciò a baciarla famelico. Le divorò la bocca che se fosse l'unica fonte d'acqua in un deserto e lei ricambiò di buon grado circondandogli la vita con le gambe e il collo con le braccia.
<< La canzone che canterò domani ti piacerà sicuramente. >> le disse lui imprigionandola col suo corpo facendole sentire la sua eccitazione e lei rise curiosa. << Ora mi devi dire cosa canti, però! >> Ghignando lui le baciò la punta del naso. << Scordatelo! >> Si allontanò e l'aggirò salendo in macchina e Rachel rimase lì imbambolata per qualche secondo prima di precipitarsi nell'abitacolo.
<< PUCKERMAN! Non puoi farmi eccitare e incuriosire e poi lasciarmi lì come un baccalà! >> urlò e, quando sentì la risata allegra di lui, capì che l'aveva presa in giro. Gli tirò un pugno scherzoso sul braccio facendolo ridere di più e poi lui le mise una mano dietro la nuca attirandola a sè. << E così sei eccitata? >> le sussurrò con una voce che le fece venire i brividi e annuì. << Tutta colpa tua! >> lo accusò e Noah sorrise cominciando a baciarle il collo. << Sarò felice a prendermi le mie responsabilità. >> le sussurrò salendo poi a succhiare il lobo dell'orecchio. Lei gemette. << Allora preparati, Puckerman, perchè te ne farò pentire! >>
Quando cominciò ad accarezzargli l'erezione, Noah capì che parlava sul serio e nessuno dei due notò un'ombra dietro una macchina.

Due gelidi occhi azzurri osservavano la scena mandando lampi.
La gelosia lo rodeva nell'animo assistendo a un'intimità che solo due amanti potevano condividere.
E così si era concessa a Puckerman. la cosa gli sembrava veramente fuori dal mondo, ma non cambiava le cose. Rachel era sua e l'avrebbe riavuta.
Si girò salì in macchina. Il fatto che lei ora stesse con quello lì complicava un po' le cose, ma non importava. L'avrebbe riavuta. Partì sgommando, ma nessuno ci fece caso.

TO BE CONTINUED...

Probabilmente avrete già capito chi è questa persona, lo so già! XD Voglio far degenerare un po' le cose, altrimenti si trasforma in una storia tutta rose e fiori e non voglio! Rispondiamo ai commenti!

Carmelinrt: Grazie, grazie! Sì, Puckleberry regna!! =D

Deadpools95: Quale frase di Noah? Ora son curiosa! Per non parlare della puntata di ieri, le ha detto " Come sta la mia sexy principessa ebreo-americana?" *_*

Ragazzi, ci vediamo al prossimo capitolo!! Rimanete con me!



   
 
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