Veleno.

Shady scosse la testa.
Doveva smetterla di farsi prendere dalla sua infanzia,odiava sentirsi così male.
Poi,però,decise di fare come ai vecchi tempi.
Uscì dalla stanza e si diresse verso il balconcino.
“speriamo che nessuno mi veda…”
Sorrise.
Era tornata la Shady di prima,quella forte e coraggiosa.
Pian piano,scavalcò la ringhiera. Guardò giù. Era all’ultimo piano,se cadeva,era veramente finita.
Ed ecco,ora era a gambe a penzoloni nel vuoto. Si stava tenendo con la forza delle sue sole braccia.
Si lanciò nel vuoto,mentre l’aria le accarezzava la pelle sotto alla camicia da notte,un po’ tanto chiamarla così,perché non era altro che una canottiera semi-trasparente che le arrivava fino alle ginocchia.
Fece una capriola e si ritrovò per terra.
Non il minimo rumore.

Sentiva ogni piccolo rumore,il fruscio degli alberi al passaggio del vento,le ali dei pipistrelli.
“chissà se Rouge è riuscita a far cadere Alo ai suoi piedi…”
Ridacchiò.
“sono proprio belli assieme”
Cercava di soffocare le risate. Non doveva assolutamente farsi scoprire.
Amava la solitudine.
Era sempre stata la sua compagna.
Si diresse verso il rivolo d’acqua.
E piano piano,si sfilò gli unici indumenti che indossava.
La luna faceva apparire la sua pelle lattea,chiara. Le sue striature rosse erano come squarci di sangue nella notte scura.
Lentamente si calò nell’acqua cristallina.
Le sembrò quasi blasfemo bagnarsi con acqua così pura.

Una strana sensazione le penetrò la schiena. Pungente.
“C’è qualcuno.”
Aveva sentito dei passi alle sue spalle. Si girò di scatto.
D’istinto ,le sue mani si avvicinarono ai pugnali.
Ne estrasse due con rumore metallico,e li lanciò.
“Fa che sia un prof. La sua anima dorma in pace” (xD n.d.a.)
Si conficcarono in un albero,nel folto della vegetazione circostante.
-Ma cosa-?-
“Preda catturata.” Un sorriso noncurante le si disegnò sul volto.
Uscì dall’acqua e si vestì come poteva,poi si diresse subito verso la voce.

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Sabine aveva visto Shady cadere dal balcone, e un po’ si spaventò,anche se sapeva quello che stava facendo.
I capelli lunghi e morbidi,bruni,danzavano nell’aria.
Un brivido le percorse la schiena.
-Che fai,mi spii?-aveva detto con un sorriso beffardo.
-Nessuno ti stava guarando,dolcezza.-
Due occhi azzurri la penetrarono.
Questo la irritò.
-Smettila di chiamarmi dolcezza. Lo sai che non devi montarti la testa con me.-
-Perchè non dici la verità e ammetti che io ti piaccio?-
-Tu mi piaci? AHAHAHAHAHA!Questa è buona! Con quei piercing e quel stile da rockettaro…dio quanto lo odio! Scourge,perché mi tormenti?-
-Perché io posso farlo.- Ghignò.
Lei lo fulminò con lo sguardo.
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Shady si avvicinò alla figura. Appena vide chi era,si mise una mano sulla bocca.
Stava per scoppiare di rabbia. Estrasse un pugnale,prendendolo delicatamente dall’elsa.
-Sei diventato matto? Che ci facevi qua?!- sussurrò.
-Ah,me lo chiedi tu,assassina?-
Lo prese per la gola. Lo stava letteralmente strozzando.
-Dillo ancora e ti uccido.-
-Te l’ho già detto che non saresti capace di farlo?- (questo è per eleonor97 n.d.a x3)
Prese il pugnale e lo puntò al braccio del riccio nero-arancio.
Gli fece un piccolo taglio.
-Vorresti farmi paura?- Sorrise beffardo.
-Quel pugnale è avvelenato- ghigna –non vorrei essere nei tuoi panni.-
Fece per andarsene.
Nel mentre Alosson impallidì.