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Autore: SpiraleOvale95    08/06/2012    6 recensioni
-Figliolo, come tu ben sai, voglio mandarti a fare una missione di primaria importanza sulla terra, devi..-
Il figlio lo interrupe bruscamente. –Si Padre, lo so! Per favore non dilungare ancora le mie pene e dimmi tra quanto dovrò partire!-

Forse per la fragilità che mostrava negli occhi tutte le volte che lo guardava con quello sguardo omicida, oppure per il suo passato, così simile a quello del Principe, ma una cosa era certa: Bulma gli interessava, per la sua voce, per il suo fisico, per il suo carattere e per il suo essere una donna estremamente diversa dal comune.

Poi dando una forte spallata al Saiyan, C18 uscì dalla stanza, ma non appena fu a pochi passi dietro di lui si voltò per girare ancora il dito nella piaga.
-Non prenderla sul personale Vegeta, sono solo, affari!-

-Perché l’hai fatto.. Non ti importava di me..- si accasciò sino a cadere al suolo in ginocchio. Aveva i capelli zuppi ed insieme alla pioggia delle gradi lacrime stavano solcando il suo candido viso martoriato dalla disperazione.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 18, Altri, Bulma, Chichi, Crilin, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 

Mini performance al Sax

Driiiin!
Dopo il suono della campanella dell’ultima ora Bulma, insieme a Goku e la sua ragazza, Chichi, il fidanzato della prima Yamcha e Crillin si stavano avviando per andare tutti insieme al Sax.
-Ragazzi ci dobbiamo sbrigare, Gianny ci sta aspettando da mezzora, se arriviamo in ritardo pure questa volta si arrabbierà sul serio!-Bulma correva a perdifiato inseguita dall’amica Chichi che dietro a lei teneva stretta la tracolla con dentro i libri che le sbatteva violentemente sul bacino ad ogni rintocco della sua frenetica corsa.
-Mi chiedo perché dobbiamo ammazzarci in questo modo se siamo in tre a saper volare!- Chiese Goku grattandosi la testa.
Infatti sia lui che gli altri due ragazzi erano in grado di volare, Crillin lo aveva imparato pochi anni prima dal proprio tutore e anche istruttore di arti marziali, il Genio delle tartarughe, mentre Yamcha era stato a sua volta allievo di Crillin che molto generosamente si era offerto di insegnarglielo ricevendo in cambio qualche ripetizione di matematica. Goku invece era dalla nascita che sapeva volare, ed effettivamente non si era mai chiesto il motivo di ciò, viveva la cosa con spensieratezza come ormai era dedito fare con tutto.
La turchina allora si bloccò e girandosi lentamente guardò l’amico in cagnesco. –Perché siamo in città! E ti ricordi, vero, cosa è successa l’ultima volta che avete volato in città?- E li perse la pazienza alzando il tono della voce. -Siamo rimasti chiusi in casa per due settimane perché credevano ci fosse in atto un attacco alieno!-
Goku sorrise alzando le mani all’altezza del petto. –Scusa, mi ero dimenticato!-
Bulma ricominciò a correre a perdifiato, ma dopo nemmeno pochi metri vide l’amico che le correva affianco con caricata sulle spalle la propria ragazza. –Ciao! Ci vediamo lì!- e sfrecciò accanto a loro ad una velocità supersonica.
-Goku aspetta!- Yamcha non perse tempo e caricò a sua volta la propria ragazza sulle spalle, seguiti da Crillin che urlava a squarciagola di aspettarlo.
Arrivarono dopo poco al Sax insieme. Bulma saltò giù dalla schiena del fidanzato e corse all’interno per avvisare Gianny del loro arrivo.
-Gianny? Siamo arrivati!- Un vecchietto tutto ricurvo stava lavorando sotto un bancone a delle attrezzature, si alzò di scatto per vedere chi fosse entrato nel locale, sbattendo così la testa sotto al davanzale. Bulma gli corse incontro per vedere se stava bene.
–Maledizione Gianny, devi fare più attenzione!- Il vecchietto si era procurato un piccolo taglietto sulla nuca.
Nel frattempo che Goku e gli altri montavano gli strumenti, la ragazza stette a medicare il vecchio amico con disinfettante ed un cerotto.
-Ecco, così dovrebbe andare!-
-Grazie Bulma, non so cosa farei senza di te, anzi, senza di voi ragazzi!- Massaggiandosi ancora un po’ la testa dolorante si ricordò di una cosa. –Ragazzi, quasi dimenticavo, volevo chiedervi se questa sera vi va di suonare qui? Una ragazza ha prenotato la sala per il suo compleanno e mi ha chiesto anche se riuscivo a trovare della musica dal vivo che facesse al caso loro, allora ho proposto voi! Siete così bravi! Che ne dite?-
I ragazzi si sentirono elogiati ed importanti. –Dai non dire così! C’è la caviamo.. Poi non è la prima volta che suoniamo in pubblico, sarà un vero piacere!- Disse Yamcha grattandosi la testa.
-Perfetto, vado ad avvisare la ragazza che sta sera vi occuperete voi dell’intrattenimento..- Si alzò lentamente dalla sedia dove era seduto e un po’ barcollando se ne andò nel proprio studio, ove prese in mano una cornetta che era collegata ad un vecchio telefono grigio che per comporre i numeri dovevi girare ancora la rotella.


Gianny era un uomo sulla sessantina inoltrata, aveva una barba lunga e poco curata e dei sottili e soffici capelli bianchi che gli coprivano i lati della nuca.
Conosceva da tanto tempo i ragazzi, avevano cominciato a suonare le prime volte lì, nel suo locale, e non avevano più smesso, provavano quasi tutti i giorni e molte sere si fermavano a suonare se per caso c’è ne era bisogno.
Erano una di quelle band che nasce nei garage, ma poi la loro bravura non faceva che migliorare, ed adesso erano conosciuti in tutta la città e provincie.
Gli strumenti che suonavano erano pochi ma essenziali, Crillin si dedicava alla pianola e varie percussioni, Goku alla batteria, Chichi si dedicava al basso, mentre Yamcha suonava chitarra classica ed elettrica. Una band perfetta che aveva a capo la più brava cantante di tutta la città, Bulma.
Anche se all’apparenza la voce della ragazza era fastidiosa e stridula, il suo canto era una sinfonia che non ti faceva che rimanere con la bocca aperta.
Erano conosciuti come “I Ragazzi del Sax”, e la cosa gli stava bene, poiché non avevano mai pensato di darsi un vero e proprio titolo anche se ormai questo pensiero stava iniziando a balenare nella testa dei nostri giovani da qualche tempo.
-Goku passami il microfono che incominciamo le prove!- disse Bulma all’amico che, usando quella sua strana coda prese l’arnese porgendolo delicatamente all’amica. Ella sorrise.
Infatti Goku, aveva questo piccolo difetto, la coda, non sapeva per quale motivo fosse nato così, nessuno dei suoi genitori adottivi era mai riuscito a spiegarglielo, ma egli si trovava bene, anche con quella malformazione, non si sentiva affatto strano o diverso dagli altri ragazzi, anzi, lo faceva sentire speciale ed originale, e mai e poi mai avrebbe pensato di togliersela, anche se dietro ad essa erano celati molti misteri a cui il ragazzo non sapeva darsi spiegazioni.
L’unica cosa che lo spaventava e che lo lasciava perplesso era che nelle notti di luna piena egli si doveva chiudere in casa poiché aveva paura di quella sua strana coda.
Non sapeva darsi una spiegazione logica ma sentiva che ogni notte, ove la luna piena fosse alta nel cielo, dentro di lui succedeva qualcosa di strano alla sola vista di essa, e poi, la mattina, si svegliava tutto nudo e solo, con una valle di distruzione attorno.
Non sapeva cosa avrebbe dato per scoprire qualcosa di più sul suo passato, sulla sua forza così spaventosa, sul perché sapeva volare ed anche perché i suoi capelli non crescevano mai!
Provarono tutto il pomeriggio sino a che non arrivò la sera, incominciarono a riempire la sala i primi invitati.
Avevano tutti l’età compresa tra i 13 e i 14 anni. Bambini. E la cosa seccava al quanto la cantante che nel suo piccolo sognava la popolarità, cosa che certo non potevano dargli dei mocciosi che avevano ancora la bocca sporca di latte.
Arrivò anche la festeggiata, una nanetta alta un metro e poco più, aveva dei lunghi e rossi capelli ricci, li portava sciolti sopra a quelle spalle grasse e robuste, anzi, era tutta grassa, a partire dalla pancia enorme che aveva davanti fino al culone che si doveva portare in giro.
Ovviamente Bulma non risparmiò i commenti insieme al suo fidanzato, che come due ragazzini pettegoli se la ridevano sotto i baffi sbeffeggiando ogni cicciottello che vedevano nel corso della serata.
Verso le nove la festeggiata rotonda andò verso la turchina tirandole i capelli.
-Hai intenzione di cantare? Ci stiamo incominciando a rompere!-

Bulma odiava quando qualcuno le toccava i capelli, li portava a caschetto di una lunghezza che le arrivava alle spalle. Si girò con aria malefica e guardò in cagnesco la piccola smorfiosetta che aveva osato compiere quel gesto.
Ma proprio quando era sul punto di dirgliene quattro Yamcha la baciò. –Dai amore, andiamo!- I due chiamarono il resto del gruppo che era uscito fuori dal locale a fare due chiacchiere e fumarsi una sigaretta. (Solo Crillin fumava)
-Ragazzi, si incomincia!-
Entrarono in sala e si misero tutti ai loro posti, collegarono le spine agli strumenti e cominciarono la serata.
 [Clicca sopra le note se vuoi sentire la canzone] (Suggerimento: per non uscire dalla pagina cliccate con il tasto destro del mouse sopra a questa immagine e cliccate sopra all'icona che dice "Apri il link in un altra finestra"... Spero di esservi stata utile!)

Yamcha aprì le danze facendo suonare le corde della propria chitarra al ritmo di musica.
 
Chest to Chest
Nose to nose
Palm to Palm
We were always just that close
Wrist to Wrist
Toe to Toe
Lips that felt just like the inside of a rose
So how come when I rich out my finger
It feels like more than distance
Between us
In this California King Bed

 
Non riuscì a finire di dire l’ultima frase della sua bellissima canzone che fu inondata da una serie di fischi ed insulti. Non capiva se erano rivolti a lei o alla loro canzone, ma la cosa la fece alquanto indispettire.
-Che cosa vi prende?- Disse al microfono guardando la folla che gorgheggiava e mugugnava.
La cicciona cercò di calmare le amiche affianco a lei che le strillavano nelle orecchie, poi con quell’aria da professorina si rivolse alla ragazza che l’ascoltava a braccia conserte e con un sopracciglio accigliato.
-Sai noi siamo venuti qui per divertirci, non per ascoltare l’adagio di Albinoni..- Tutti quanti risero.
Bulma incominciava ad innervosirsi. –Chi sei tu per giudicare le mie canzoni e il mondo in cui canto?!-
Un ragazzino si alzò e urlò. –Vogliamo il ritmo!-
Goku e gli altri non sapevano che fare.. Ma dopo uno sguardo serio e compiaciuto dell’amica capirono tutti al volo la loro prossima mossa.
Ed in un batter d’occhio misero su la melodia.
 [Clicca sopra alle note se vuoi sentire la canzone]

Crillin si diede subito da fare per far partire la melodia sbattendo forte le dita sopra alla propria pianola.
 
Yellow diamonds in the light
And we’re standing side by side
As your shadow crosses mine
What it takes to come alive
It’s the way I’m feeling I just can’t deny
But I’ve gotta let it go

 
 
Prese un gran respiro.
 
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place

 
I ragazzini al suono di questa melodia così frenetica e travolgente incominciarono a cantare e ballare come dei topi impazziti. Erano quasi divertenti e Bulma dovette trattenersi dal ridere.
Guardò la propria Bend che si caricava e ricominciò a cantare come solo lei sapeva fare con la grinta e la vivacità di sempre.
 
Shine a light through an open door
Love and life I will divide
Turn away cause I need you more
Feel the heartbeat in my mind
 It’s the way I’m feeling I just can’t deny
But I’ve gotta let it go
 
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place

 
I ragazzini continuavano a ballare ignari di cosa la Turchina stava architettando all’interno della propria mente.
 
Yellow diamonds in the light
And we’re standing side by side
As your shadow crosses mine
 
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
 
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place
We found love in a hopeless place

 
Quando Goku finì di battere l’ultimo colpo sopra alla propria batteria Bulma guardò la folla che ballava e applaudiva.
-Sei grande Bulma!- Le disse Chichi allungando il proprio pollice all’in su verso l’amica.
Anche il fidanzato era orgoglioso di lei, e la guardava con quel fare malizioso che a lei piaceva tanto.
-Bene ragazzi, questo è l’unico pezzo che avevamo nel nostro repertorio in grado di soddisfare i vostri gusti, vi lasciamo per questa sera, grazie e arrivederci!- Andò verso un computer e fece partire la musica che aveva scaricato tempo prima giusto per queste serate.
Gli amici la guardarono sbigottiti, fecero su il più velocemente possibile tutti i loro strumenti e se ne andarono dietro lei.
I mocciosi non si curarono della mossa sinistra che aveva fatto la ragazza, e continuarono a ballare come se nulla fosse accaduto.
All’uscita incontrarono Gianny che fuori dal locale stava seduto sopra una sedia a fumarsi la sua Lucky Strike.
-Ragazzi ma che fate? Andate già a casa?-
Yamcha con in spalla la sua chitarra lo guardava sorridendo. –Bulma.. è pazza!-
Tutti si misero a ridere. Compresa lei.
-Ma nulla Gianny, non cantiamo le cose “che piacciono a loro”..-
-E tu sei anche una gran permalosa!- scappò a Crillin che però si portò subito le mani sopra alla bocca.
Lei lo guardò male. –Ma come osi? Non hai forse visto che ci fischiavano? Certo che te proprio non riesci a farti portare rispetto, nemmeno da dei mocciosetti alti mezzo centimetro, dobbiamo fargli vedere chi comanda alle generazioni d’oggi! Comprendi?-
Gianny si mise a ridere quando un forte colpo di tosse lo costrinse a spezzare quel momento di felicità.
-Tutto bene?- chiese Goku preoccupato.
-Si, si ragazzi miei, non vi preoccupate, la vecchiaia che avanza. Cosa farete sta sera?-
-Credo che andremo a berci una birra in centro!- Disse Bulma sorridendo.
-Allora sbrigatevi che la notte è ancora giovane!-
-Ciao Gianny, a domani!- La ragazzina diede un tenero bacio sulla guancia del vecchietto che sorrise.
Quello ormai era diventato come un padre per lei, si conoscevano da quando Bulma era appena una bambina di 4 anni, era stato lui ad insegnargli tutto quello che sapeva sulla musica trasmettendo a lei quest’arte e questa passione così spettacolare e splendida.
Infatti il locale era stato fondato da lui insieme alla propria Band, si chiamavano i Sax, erano abbastanza famosi in tutta la nazione, ma si sa come vanno a finire in queste cose, il gruppo si scioglie e ci si perde di vista, e così la fama insieme alla gloria vanno a farsi un giro insieme a tutte le buone aspettative che avevi.
Ma ora lui aveva trasmesso la propria passione in questa ragazzina che stava sbocciando proprio come un fiore in primavera ed ogni giorno non faceva che migliorare e diventare sempre più brava.
E tutto quello che voleva era vederla fiorire in mezzo a tutte quelle mele marce, vederla sorridere sul quel palco dopo aver cantato la propria canzone, non voleva altro che il suo bene, per la sua piccola e dolce Bulma.
I cinque ragazzi arrivarono sino in centro, entrarono nella prima birreria aperta e ordinarono tutti un calice grande di buona birra fresca.
-Qua ragazzi ci vuole un idea..- Disse Bulma sbattendo il bicchiere sul tavolo dopo aver bevuto un lungo sorso. –Le canzoni sono belle, ma ci serve una voce maschile! Lo so che io riesco a cantare di tutto, anche le note basse, ma con una voce maschile sarebbe tutto diverso!-
Tutti la guardavano sbigottiti, non aveva mai voluto aiuto su quel lato, ed invece da sta sera se ne veniva fuori con una frase del genere.
-Ma non dire così piccola, ti sei solo un po’ demoralizzata perché degli insulsi mocciosi non ti hanno portato il rispetto che meritavi, lascia perdere, la nostra band è perfetta così!-
-Ecco, anche quello ci manca!-
-Che cosa?- chiese Crillin.
-Il nome!- rispose lei dopo aver bevuto un altro sorso di birra fresca.
-Potremo chiamarci i ragazzi del Sax?- disse Goku accavallando le gambe e portandosi le braccia dietro la nuca.
-Ma ti prego, quel nomignolo che ci hanno appioppato è un oscenità, c’è ne vuole uno più cattivo, che attiri la gente, tipo.. I figli del Rock!-
-Ma dico ti sei bevuto il cervello?- Chiese Chichi al ragazzo pelato che già si immaginava le magliette con su scritto quel logo. -È un nome improponibile.. Poi noi non cantiamo solo rock, facciamo di tutto!-
-Ragazzi, il nome sarà uno dei nostri prossimi punti, adesso però propongo d’andare ognuno a casa propria, è da sta mattina che siamo in giro, ed io sono stanchissima..- Propose Bulma sbadigliando.
-Si è un ottima idea!- Accordò Goku.
-Allora a domani! Ci troviamo a fare le prove alle due e mezza.. Non mancate! Ok, Goku?-
-Si, si, Bulma! Ci sarò!- Disse l’amico sentendo la nota di rimprovero della ragazza.
I cinque si salutarono e ognuno andò per le rispettive strade, Crillin andò a casa sua, mentre Goku e Chichi si avviarono insieme verso la dimora del primo.
Yamcha riaccompagnò a casa Bulma sino ad arrivare davanti alla porta di casa della ragazza.
-Allora? Mi fai entrare sta sera?-
-Non so, dipende quanto sei disposto a farmi felice!-
-Oh piccola, ti farò sentire una regina!-
Lei lo tirò per la maglietta e in pochi minuti furono in camera sdraiati sopra al letto a fare quelle cose proibite che a loro piacevano tanto.


To be continued...

 

Eccomi ragazzi! Scusate il ritardo ma ero impegnata a sistemare le ultime cose per la scuola visto che da oggi ho ufficialmente finito! Già! Starò a casa per tre mesi... Come voi d'altronde.. Comunque passando alla storia; avete potuto vedere, anzi, leggere, il primo capitolo con delle canzoni.. Spero che la cosa dell'immagine che vi collega al video di Youtube sia stata buona.. E spero anche che vi sia piaciuto il continuo, ovviamente non sta ancora succedendo nulla, ma nel prossimo capitolo farà sbarco sulla terra il nostro giovane Principe dei Saiyan ed incomincierà davvero la storia!
Ringrazio tutti quelli che hanno già messo la storia nelle preferite e nelle seguite. Un bacione ed al prossimo capitolo! 

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