Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Klaineinlove    08/06/2012    6 recensioni
Storia ispirata da un post su tumbr.
Kurt è un papà single che a causa del troppo lavoro cerca una babysitter per sua figlia.
Blaine è disperato, ha bisogno di un lavoro.
Storia puramente Klaine!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“La principessa Jiselle?”

“Eccola!”

“Il ciuccio con il sonaglio?”

“Qui!”

“La crema del dopo-bagno?”

“Kurt ci hai dato già tutto, vai via, staremo benissimo!”

Kurt si avvicinò al divano di casa Hudson-Berry, sua figlia sembrava troppo presa da un cartone animato in Tv per per notare che il suo papà le si stava avvicinando.

“Tesoro io sto per uscire, domani mattina zia Rachel ti accompagnerà a scuola ed io verrò a prenderti, va bene?”

Alice annuì distrattamente, troppo presa da un episodio delle Powerpuff Girls .

“Ricordatele i denti per favore” fece Kurt mentre si infilava il cappotto.

“Tranquillo, ora vai e divertiti”

Kurt aprì la porta di casa quando sentì sua figlia chiamarlo.

“Tornerai vero daddy?”

Kurt si inginocchiò stringendola forte “Io sono sempre qui tranquilla e se non hai sonno, e mi vuoi, basta che dici a zio Finn di telefonarmi ed io corro da te”

Padre e figlia si scambiarono un abbraccio poi Kurt uscì chiudendosi la porta alle sue spalle.

Sospirò cercando di non pensare troppo alla bambina per almeno dieci minuti e dedicarsi per un momento a se stesso. Arrivò in auto e inviò un sms ai suoi colleghi per avvisali del suo arrivo e poi si mise alla guida. Si sistemò la cintura e lo specchietto notando il seggiolino vuoto della sua piccola con il sonaglino con cui si intratteneva durante un viaggio. Per un momento pensò di salire di nuovo e portarglielo ma scacciò quell'ennesimo pensiero e mise in moto dirigendosi verso il locale.

 

Quando arrivò i suoi amici erano già lì ad attenderlo con i drink alla mano.

“Hummel prendi posto accanto a me. E' l'ora di una grande bevuta in tuo onore. Non sei mai venuto a queste serate quindi siamo obbligati a farti divertire”

Kurt sorrise accomodandosi accanto a Megan, la ragazza che passava con il carrello dei dolciumi per chi non poteva permettersi una pausa durante il lavoro. Kurt non aveva mai detto a nessuno dei suoi colleghi di avere una figlia. Era certo che molti avrebbero fatto tante domande, avrebbero chiesto dove fosse il marito e sicuramente avrebbero criticato la sua scelta di vita; ecco perchè non si era mai presentato agli inviti ricevuti dai suoi colleghi. Non gli importava di essere giudicato dagli altri, insomma era sempre stato giudicato da ragazzino, solo che odiava dare troppe spiegazioni, ecco. Quindi, mentre rifiutava inviti nei locali a bere come ogni giovane ragazzo della sua età, lui preferiva restare a casa con del latte caldo e sua figlia che gli raccontava della sua giornata. .

“A Kurt Hummel, che è in lista per una nuova promozione!” i ragazzi cominciarono a brindare tra di loro e per un po' di tempo Kurt riuscì a rilassarsi.

 

 

“Perchè siamo qui? Sei davvero convinto che troverai qualcuno da scoparti questa notte?”

“Sebastian non mi pare che io sia uscito la sera per cercarmi qualcuno da portarmi a letto. Ho bisogno solo di liberarmi dallo stress degli esami universitari, così anche tu.”

Sebastian prese un lungo sorso del suo drink “Beh allora liberati dallo stress prendendo altri due drink, questi sono finiti!” il ragazzo fece notare il bicchiere vuoto e l'amico si alzò per andare al bancone e ordinare.

Dopo aver fatto la sua richiesta al barman rimase in attesa dando un'occhiata al locale. Vide che il suo amico aveva fatto già amicizia con qualcuno, sperava solo che durante la notte non urlassero troppo perché Blaine già sapeva come andavano a finire le serate in cui Sebastian conosceva qualcuno nei locali. A volte si chiedeva cosa ci fosse di sbagliato in lui. Insomma, aveva un fisico niente male, faceva sport e negli studi era grandioso ma per quanto provasse a dialogare con qualcuno, Sebastian gli faceva sempre notare quanto fossero noiosi i suoi discorsi.

Ma Blaine non voleva solo un ragazzo con cui passare una serata, Blaine voleva un ragazzo da amare e al quale svegliarsi accanto ogni giorno.

“Mi scusi? I nostri drink non sono ancora arrivati!”

Blaine si voltò alla sua destra per trovarsi un ragazzo dalla pelle chiara che si mordeva un labbro nervosamente cercando di attirare l'attenzione del barman con uno schiocco nervoso di dita.

Blaine sospirò un po' trattenendo il fiato e provò a salutare quel ragazzo. A Sebastian bastava un'occhiata e cominciava conversazioni con chiunque mentre quando Blaine provò a fare qualche battutina sui drink e i barman, dalla sua bocca non uscì alcun suono.

Il ragazzo intanto non si voltò nella sua direzione nonostante Blaine lo supplicasse con lo sguardo: voltati, guardami e sorridimi. Sei meraviglioso.

Ma niente, il ragazzo sbruffò e tornò al suo posto insieme ai suoi amici che continuarono a brindare alla sua salute. Blaine lo osservò mentre udiva la sua risata. Osservò i suoi movimenti: come gli occhi si strizzavano mentre rideva, le gambe accavallate elegantemente l'una sull'altra, il collo bene in mostra e una sua mano che stringeva i fianchi di una ragazza.

Perfetto, era etero. Il suo gay-radar lo aveva illuso troppo presto.

Arreso, Blaine tornò amareggiato con i suoi drink e ne passò uno al suo amico che gli mostrava orgogliosamente su un fazzoletto il numero di cellulare del ragazzo con cui stava parlando poco prima.

Non fate rumore” concluse arrabbiato Blaine.

 

 

Il giorno seguente Kurt si alzò come al solito alle 5.30 nonostante la testa gli facesse veramente male. Avevano alzato un po' il gomito, ma per fortuna non si era ubriacato. Mise la capsula nella macchinetta del caffè e mentre aspettava che fosse pronto, iniziò a riordinare casa sistemando i vestiti nel cesto dei panni sporchi, rimise in ordine i fogli da disegno di sua figlia prendendo il più carino e fissandolo al frigorifero con una calamita. Una volta che il caffè fu pronto, fece in tempo a prenderne un lungo sorso quando il telefono iniziò a squillare.

Kurt Hummel, chi parla?”

Kurt sono Rachel” fece la ragazza con voce seria. Kurt entrò in panico.

Cosa è successo? Alice sta bene?”

Ehm ecco Kurt lei dice che ha mal di pancia e non vuole andare a scuola”

A Kurt non servì altro che già si stava infilando i pantaloni e la maglia contemporaneamente.

Dieci minuti e sono da voi”

 

Zio Finn! Colpa sua” urlò la piccola mentre erano in macchina diretti verso l'edificio in cui Kurt lavorava. Ormai doveva mostrarla, non poteva lasciarla a scuola e Finn e Rachel erano alle prese con il loro matrimonio imminente.

Ti ha dato troppi dolci, vero?”

La piccola annuì toccandosi il pancino con le mani paffute mentre faceva dondolare i piedi contro il sedile di Kurt.

Allora tesoro ti dirò una cosa: adesso verrai a lavoro con me, ma dovrai fare la brava okay? Lo prometti al tuo papà? Il papà ha bisogno di questo lavoro ma ti prometto che ti divertirai. Ci sono tanti vestiti e tante scarpe, tantissime! Ti farò provare le migliori se mi prometti di essere buona”

Prometto” squittì la piccola intenta a giocare con il suo sonaglio e Kurt pregò che la cosa funzionasse.

Appena entrarono nell'edificio, Kurt prese la piccola tra le braccia e lei delicatamente poggiò la testa sulla spalla del padre mantenendosi al colletto della sua camicia.

Buongiorno Kurt, oh ma chi è quest'adorabile bambina?”

Lei-lei è mia figlia” disse Kurt ritirando i fogli con sopra scritto i suoi impegni per poi lasciare la segretaria di sasso con la bocca spalancata.

Camminò lungo i corridoi con molta fretta sperando di arrivare presto nel suo ufficio per chiudervi dentro ma tutti continuavano a fermarlo e a chiedergli dell'adorabile bambina che portava tra le braccia.

Chiuso nel suo ufficio Kurt tirò un sospiro di sollievo.

Bene tesoro, siediti qui e fai la brava che papà deve fare alcune telefonate”

Daddy ho fame!”

Ma non hai detto che ti fa male la pancia?”

Si, ma io ho fame”

Kurt sospirò. “Facciamo così: adesso telefono anche alla tua dottoressa e vediamo cosa mi consiglia e poi ti porto a fare colazione”

Kurt non riuscì nemmeno a comporre il numero che una collega entrò nel suo ufficio.

Hummel ti cerca il capo.”

Kurt staccò la chiamata “Puoi restare qualche minuto con lei?” domandò all'amica.

Scusami ma non posso, ho tre chiamate in attesa e due clienti che mi aspettano”

La ragazza chiuse la porta e Kurt sbruffò di nuovo. “Okay, vieni con me Alice”

 

Kurt arrivò nell'ufficio del suo capo tenendo per mano la piccola, bussò un paio di volte e poi entrò sedendosi al lato opposto della scrivania sollevando sua figlia e sistemandosela sulle gambe.

Hummel, perchè non mi hai detto prima di questa situazione?” fece Mike indicando la bambina che sentendosi chiamata in causa si ritrovò a stringersi di più al suo papà.

Non vedo come mia figlia possa influenzare il mio lavoro” fece Kurt cercando di mantenere un tono tranquillo.

Influenza, eccome!” disse Mike alzandosi dal suo posto. “In tutto questo tempo ti ho chiamato ad orari assurdi e ti ho fatto fare degli extra perchè ero convinto che tu vivessi da solo, invece vengo a sapere che hai una bambina. Se solo l'avessi saputo prima mi sarei limitato. Inoltre, quando ti ho chiesto se fossi impegnato con qualcuno mi hai detto di no, quindi accudisci da solo tua figlia.”

La ringrazio signore, ma mi pare che comunque non ho mai mostrato problemi a presentarmi da lei. Certo, ho fatto qualche ritardo ma sono sempre impeccabile nel mio lavoro. Io sono il migliore tra i suoi dipendenti, e lei lo sa!” disse Kurt cercando di tenere sotto controllo le mani della figlia che cercava di afferrare qualsiasi cosa fosse presente sulla scrivania.

Lo so, lo so, tranquillo. Hummel non metto in dubbio che tu sia il migliore, ma la famiglia viene prima di tutto. Non vorrei che in un giorno critico tu non possa venire a lavoro a causa di una febbre.”

Kurt scosse la testa incredulo. “Cosa intende fare?”

Magari affiancarti un'assistente? Puoi insegnargli le cose che sai fare tu e nel caso in cui dovessi assentarti lui/lei ti sostituirà. Lo faccio per la rivista Kurt.....e per te ovviamente”

Ovviamente.” ripeté acido Kurt

Daddy ho fame!” mormorò la piccola nell'orecchio del papà.

Non si preoccupi. Sono già alla ricerca di una babysitter per mia figlia, in tal caso non ci saranno problemi”

Lo spero Hummel”

 

 

Secondo me la storia della pancia è una bugia. E' vero?” Domandò Kurt pulendo il volto di sua figlia con un tovagliolo

No no, ora è passata” rispose la piccola addentando un toast per poi accompagnarlo con del succo d'arancia.

Intanto Kurt prese dalla sua borsa dei fogli. Aveva usato la fotocopiatrice dell'ufficio per stampare un annuncio per un lavoro da babysitter. Ormai era ufficiale, aveva bisogno di aiuto.

Controllò che il numero di telefono fosse corretto e che l'annuncio fosse abbastanza chiaro.

 

Cercasi babysitter per una bambina di tre anni. Che sia maschio o femmina ma che non superi i quarant'anni.

Si richiede molta disponibilità e pazienza. Ottima paga. Chiamare al numero sottostante.

Terrò colloqui dalle ore 15,00 alle 18,00. Mi raccomando la puntualità.

Kurt Hummel

 

Dylan ti dispiace se attacco questo annuncio vicino alla tua porta d'ingresso?” domandò Kurt al gestore della tavola calda.

Certo fai pure!”

Dylan conosceva Kurt da anni. Aveva dato alcuni consigli al ragazzo quando si era trasferito a New York e tra di loro era nata una bella amicizia. Era stato invitato anche al matrimonio con Josh e adorava la piccola Alice.

Cos'è?” domandò poi avvicinandosi a Kurt.

Cerco una babysitter. Il mio capo ha paura che la mia vita personale influenzi il mio lavoro.” Kurt sospirò “Allora, quanto ti devo?”

Dylan diede una pacca sulla spalla all'amico “Offre la casa. Ah, Sophia ti vuole a cena la prossima settimana, se riesci a trovare una serata libera fammelo sapere.”

Kurt annuì e fece un cenno a sua figlia di raggiungerlo.

Ringrazia zio Dylan per la colazione” fece Kurt prendendo la bimba tra le braccia

Grazie!” squittì la piccola ricevendo una carezza di rimando.

 

 

Dieci minuti dopo Dylan tornò al suo lavoro tra spremute d'arancia e caffè mattutini.

Te l'ho detto Seb, avete fatto più rumore del solito. Lo sai che io studio di notte. Ciao Dylan!”

Blaine e Sebastian si sedettero al bancone e Dylan si apprestò a preparargli il solito caffè.

Smettila, sei troppo pignolo, ammettilo che ti ha fatto piacere ascoltare”

Certo come no! Adoro sentire che te la spassi con un altro. E' il mio hobby”

Dylan ascoltò i due ragazzi così intervenne “Hey è mattina, non si litiga. Possibile che vi svegliate sempre con il piede sbagliato?”

Dillo a Blaine, ha bisogno di una sana notte di passione!”
“No, ho bisogno di un lavoro così che possa pagare la metà del mio affitto e fare in modo di riavere un ruolo principale in quell'appartamento”

Fu in quel momento che a Dylan passò un'idea per la testa.

Ti piacciono i bambini Blaine?”

I due ragazzi si voltarono entrambi straniti da quella domanda.

Questa si che è una proposta indecente” scherzò Sebastian

Perché?” domandò Blaine fregandosene delle parole dell'amico.

C'è un mio amico che cerca una babysitter ma l'annuncio dice che anche un maschio può presentarsi”

A quel punto intervenne Sebastian “Senti Dylan, capisco il tuo impegno nell'aiutare lo sfortunato qui presente. Ma è gay. Gli facciamo fare pure il gay con la vagina? Andiamo!”

Dov'è l'annuncio?” chiese Blaine ignorando ancora una volta le parole di Sebastian. Dylan strappò il foglio dall'entrata e lo passò al ragazzo.

Non dirmi che ci stai pensando davvero Blaine. Io ho una sorella più piccola, so cosa significa badare a dei bambini. Disastro! Fidati di zio Seb e lascia perdere!”

Sebastian non trovo lavoro e mi piacciono i bambini. Ho bisogno di soldi”

Io non te lo lascerò fare.”

Io invece andrò a parlarci oggi stesso”

 

 

 

 

 

 

 

Note: Le powerpuff girl sono le nostre “Superchicche”

Nel prossimo capitolo Kurt e Blaine si conosceranno ufficialmente durante il colloquio di quest'ultimo che cercherà di ottenere il lavoro.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Klaineinlove